Kafka non è boemo: è portoghese e dirige il Banco de Portugal!
Preso atto che a NB non era possibile applicare la BRRD (la banca non è a rischio dissesto) né, se anche fosse stato possibile, si sarebbero potuti selezionare alcune tipologie di senior a piacere, questi signori si sono inventati una cosa surreale.
Personalmente ricordavo benissimo che la BdP si era riservata la possibilità di “correggere il perimetro”. E in effetti lo avevano già fatto una volta poco dopo la risoluzione. L’assurdità, a mio avviso, consiste nel correggere il perimetro 17 mesi dopo la risoluzione e dopo che (immagino, ma non ne sono certo…) il Portogallo ha recepito una legge (la BRRD) che dovrebbe aver mandato in pensione qualsiasi legge pre-esistente in materia.
Non conosco in dettaglio la legge sulla risoluzione bancaria applicata nell’agosto 2014, ma a questo punto devo pensare assomigli al funesto Intervention Act olandese.
A differenza della BRRD, che stabilisce in dettaglio le modalità di intervento, la legge olandese non andava per il sottile. Grosso modo diceva: “lo Stato espropria e fa quel cappero che gli pare!”.
Ecco perché hanno potuto, cause future a parte, coinvolgere i senior à la carte.
Il risultato è che:
1)il CET1 di NB è aumentato di circa 2 bln;
2)il CET1 ratio è aumentato di circa 4%;
3)l’onere per il sistema bancario portoghese è diminuito di circa 2 bln. La notizia è positiva per i detentori di titoli BCP.
In più, il comunicato della BdP dice chiaramente che le cause future non riguarderanno NB: si spera che questo faciliti la seconda asta...
Rimane un dubbio, che non interessa chi non detiene i titoli coinvolti con garanzia statale (se ve ne sono). La garanzia vale sempre? E, in tal caso, l’onere dell’azzeramento ricadrebbe direttamente sullo Stato.
La conclusione è la solita: non appena i senior risparmiati a questo giro avranno raggiunto il target price che ci si è dati, sarà salutare alzare i tacchi da Lisbona e dintorni…