Articolo pubblicato il 22 ottobre 2018.
Da ingenuo essere umano, poco esperto di faccende economiche, mi sono sempre posto la seguente domanda: ma se tutte le maggiori nazioni del mondo sono indebitate, chi è il creditore?
In questa illuminante intervista Marco Bersani descrive bene la mostruosa sproporzione che si è venuta a creare fra l'economia reale e quella virtuale (finanziaria),
e la trappola del debito, attraverso la quale si spaventano le comunità. Bersani sottolinea anche un enorme paradosso,
che contrappone l'idea dell'uomo colpevole del proprio debito, ma contemporaneamente innocente rispetto ai consumi superflui.
Bersani racconta come sia avvenuta la separazione fra Banca d'Italia e Ministero del Tesoro, negli anni '80,
e come abbia fatto il debito pubblico italiano ad innalzarsi così vertiginosamente negli ultimi 30 anni.
In realtà -conclude Bersani - il debito italiano è già stato ampiamente ripagato.
Bisogna superare la trappola ideologica della narrazione sul debito, per poter risolvere in modo concreto il problema del debito pubblico.
“L’Establishment europeo ha appena dichiarato guerra all’Italia”: è il titolo con cui Zero Hedge
(forse il più importante sito economico alternativo americano) commenta un’intervista alla CNBC di
Jeroen Dijsselbloem,
l’ex ministro delle finanze olandese che è stato presidente dell’Eurogruppo.
Nell’intervista, D. invita apertamente la speculazione (i mercati) a lanciare un attacco alle finanze italiane, spiegando loro (ai mercati) esattamente come devono fare.
La cosa gravissima è che questo individuo non compie questi inviti teppistici e criminali in veste di privato cittadino aggiotatore:
lo fa essendo stato nominato “
consigliere strategico (sic) del Meccanismo Europeo di Stabilità, EMS”,
ossia all’istituzione europea che dovrebbe fornire assistenza ai paesi dell’area euro che sono in crisi economica,
ed al quale l’Italia fra partecipa – fra l’altro pagando lo stipendio di D. – con un impegno di oltre 125 miliardi di euro, di cui oltre 14 miliardi effettivamente già versati.
“
Non abbiamo mai visto nemmeno lontanamente qualcosa di simile”,
commenta Zero Hedge:
“un uomo in questa posizione che mostra pubblicamente le debolezze negoziali dell’Italia e fa l’allarmista.
Per noi, lo scopo di questa affermazione può essere solo di dare semaforo verde ai mercati finanziari per orchestrare un attacco ai titoli italiani e in tal modo far salire gli interessi sul debito all’Italia”.
Ora, questo a me pare aperto atto di aggiotaggio, articolo 501 c.p., “
Rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio”, che recita:
Chiunque, al fine di turbare il mercato interno dei valori o delle merci, pubblica o altrimenti divulga notizie false,
esagerate o tendenziose o adopera altri artifizi atti a cagionare un aumento o una diminuzione del prezzo delle merci,
ovvero dei valori ammessi nelle liste di borsa o negoziabili nel pubblico mercato, è punito con la reclusione fino a tre anni
e con la multa da euro 516 a 25.822. Se l’aumento o la diminuzione del prezzo delle merci o dei valori si verifica, le pene sono aumentate.
Le pene sono raddoppiate:
1.
se il fatto è commesso dal cittadino per favorire interessi stranieri;
2.
se dal fatto deriva un deprezzamento della valuta nazionale o dei titoli dello Stato, ovvero il rincaro di merci di comune o largo consumo.
Le pene stabilite nelle disposizioni precedenti si applicano anche se il fatto è commesso all’estero, in danno della valuta nazionale o di titoli pubblici italiani.
La condanna importa l’interdizione dai pubblici uffici».
Dijsselbloem: “La commissione non ha altra scelta che rigettare la proposta italiana; e ciò non è la fine del processo, ma l’inizio del processo.
La commissione non ha altra scelta che accettare la sfida” e vincerla. Come?
“Ci sarà un ruolo per i mercati: se si pensa di quanto ha bisogno per rifinanziare il suo debito l’anno prossimo
– parliamo di 250 miliardi – a cui vanno aggiunti naturalmente questi nuovi piani di spesa.
I mercato quindi dovranno davvero guardare a ciò in modo molto critico.
“E ci sarà un ruolo anche per l’autorità bancaria (la BCE), sta al controllore bancario guardare ciò che questo
(programma di nuove spese pubbliche) fa alle banche italiane. Già abbiamo visto le loro azioni scadere di valore”, dice con un sorriso.
Sa, D. che le banche italiane essendo piene di BTP – di cui si sono riempite per ordine di Draghi –
sono vulnerabili alle manovre della BCE (già cominciate del resto) per far salire lo spread ossia deprezzare i BTP delle banche italiane, in modo da farle fallire.
“Perché, dato il modo in cui le banche italiane sono finanziate, ci sarà una
implosione, anziché un’ esplosione.
Se la crisi italiana diventa importante, imploderà “dentro” l’economia italiana invece di espandersi all’Europa”.
Nella zona euro, non vedo nessuna volontà di sostenerli, tipo: “Questi sono completamente fuori strada, aiutiamoli” .
Un salvataggio dell’Italia con il Meccanismo di Stabilità Europeo ne spazzerebbe via i fondi in meno di due anni”.
Dunque vedete: l’Italia che contribuisce coi miliardi al Fondo Salva Stati (cosiddetto), non riceverà alcun aiuto dal Fondo Salva Stati :
abbiamo pagato un’assicurazione e l’assicuratore ci dice che non ha nessuna intenzione di tener fede al contratto.
Al “salvataggio” delle banche italiane, messe in difficoltà dal terrorismo mediatico, dalle agenzie di rating e dalle affermazioni di D., chi deve provvedere?
“La BCE”, spiega Zero Hedge “vuole che Roma usi il denaro dei piccoli investitori al dettaglio, come i pensionati, per salvare le banche italiane.
Dijsselbloem è noto per aver imposto questi modelli di bail-in a Cipro dove “centinaia di investitori al dettaglio hanno perso i loro soldi sotto l’autorità di Dijselbloem.
E sotto la quida di Jeroen Dijsselbleom, la Grecia è stata tagliata fuori da TARGET 2, il sistema di pagamento europeo,
in modo che non un singolo euro possa essere trasferito all’estero per un lungo periodo.
L’Italia però – avverte Zero Hedge – non è paragonabile alla Grecia.
Lo stato ha da anni un avanzo commerciale ed è in forma migliore della Francia.
Poiché le esportazioni italiane superano le importazioni, il paese non dipende da finanziamenti esteri per le sue esigenze”.
Non potendo usare il metodo-Grecia, D. fa capire chiaramente che l’oligarchia burocratica proverà ad usare il metodo-Cipro.
E siccome il governo italiano ha qualche freccia al suo arco per resister, D. dice: bisogna colpire i cittadini in modo che si ribellino.
“L
‘unico modo per uscire da questo è che l’Italia capisca che (la distruzione dell’economia italiana),
che i clienti italiani al dettaglio e gli elettori lo capiscano (il crollo delle banche), e quindi si spera che la correzione inizi a venire dall’interno.”
Quale correzione ha in mente Dijsselbloem? Si domanda Zero Hedge:
“
L’ex ministro olandese ha segnalato che le autorità europee non avrebbero nulla contro un colpo di stato a Roma?
O stava suggerendo a qualcuno di farla finita con Matteo Salvini?”
Ebbene: l’ipotesi di un colpo di Stato della UE in Italia è stata ventilata sul giornale online
Qelsi da “Mitt Dolcino”
(pseudonimo di persona a me nota che appare anche su
Scenari Economici, la rivista online a cui collabora Paolo Savona) anzi, ben più che un’ipotesi:
Attenzione, l’EUropa è obbligata ad istigare un golpe in Italia entro fine 2018: ecco come e perché
Suonava il titolo dell’
articolo del 6 ottobre su Qelsi.
“L’EU è in crisi esistenziale – esordisce l’articolo –
Il problema reale è che l’austerità imposta ai periferici dal 2009
NON ha funzionato e non funziona, serve solo per drenare ricchezza dalla periferia al centro (gli USA ad esempio crescono del 4% facendo il perfetto contrario).
Esempio da manuale la Grecia […] Annientare economicamente la Grecia è servito alle aziende EUropee,
previa imposizione via troika di svendere le aziende statali, per comprare a basso prezzo pezzi pregiati del sistema ellenico.
Su tutti gli aeroporti greci, preziosi, acquistati da un’azienda di stato teutonica.
Lascio perdere il caso – scandaloso – dell’imposizione tra le misure della troika di una data di scadenza del latte ellenico più lunga,
in modo da permettere alle aziende casearie e lattiere francesi e tedesche di penetrare il mercato del Peoloponneso, altrimenti troppo lontano”
Ma per l’Italia “Paolo Savona ha elaborato un piano tanto semplice quanto rivoluzionario:
togliere austerità e fare spesa, contando sul fatto che l’economia sarebbe crescita più della salita del debito. Ossia riducendo il rapporto debito/PIL
“Pensateci bene:
se il progetto savoniano funzionerà – come io penso, per altro
–
significherà mettere in discussione 10 anni di crisi euro-imposta.
Di più: si tratterà di chiedere i danni all’EU per gli errori fatti, in primis alla Grecia da Germania, Francia ed Olanda. […]
P
er essere chiari fino in fondo, l’EU è OBBLIGATA ad istigare un colpo di stato in Italia entro la fine dell’anno al massimo, più propriamente entro gli inizi di novembre.
“Prima di tutto si tenterà di destabilizzare il Belpaese a livello finanziario, con lo spread.
Poi si faranno intervenire i cooptati ed i media locali per dinamitare le politiche italiche, ecco dunque spiegato il viaggio di Draghi a vistare Mattarella,
con annessa conferenza stampa che tutti abbiamo dubitato avesse lo scopo di a destabilizzare i mercati contro l’Italia”.