LA TRINITÀ CHE COMANDA IL MONDO. Franco Fracassi

questo signore ci dice chi sono gli azionisti importanti di VANGUARD GROUP: Apple-Microsoflt-Amazon-Facebook-Jonson&Jonson-Exxon mobil - J.P.MOrgan-

Oltre la siepe del Capitale
 
GOOGLE, FACEBOOK E TWITTER HANNO FINANZIATO BIDEN? SI SPIEGANO LE CENSURE CONTRO TRUMP

Facebook, Twitter e altre aziende high tech della Silicon Valley avrebbero finanziato la campagna elettorale di Joe Biden. È quanto emerge da un istituto apartitico americano. Le censure contro Trump assumono così tutt'altro significato. #Byoblu24

FACEBOOK E TWITTER HANNO FINANZIATO BIDEN? SI SPIEGANO LE CENSURE CONTRO TRUMP
4 ore fa
Michele Crudelini

FACEBOOK E TWITTER HANNO FINANZIATO BIDEN? SI SPIEGANO LE CENSURE CONTRO TRUMP

Le ultime elezioni presidenziali americane hanno dimostrato un fatto. Il ruolo decisivo svolto dalle grandi piattaforme dei social network nell’esito finale delle votazioni. Perché Twitter e Facebook non si sono solo limitate a svolgere il ruolo di base ospitante dei messaggi lanciati dai due candidati.

Tutte le censure ai danni di Donald Trump
Durante quest’ultima tornata elettorale i due colossi della Silicon Valley sono entrati a gamba tesa nello scontro tra democratici e repubblicani, convergendo sistematicamente contro un unico obiettivo: Donald Trump.
Dopo aver sospeso il profilo del tycoon per dodici ore a causa di un’affermazione sull’idrossiclorochina, Twitter ha monitorato il profilo di Trump come un cane segugio, in particolare nei giorni a ridosso e successivi alle votazioni.
La maggior parte dei tweet del Presidente americano polemici sulla validità delle votazioni sono stati accompagnati da messaggi automatici del social network. Frasi del tipo “questo reclamo sulla frode elettorale è contestato” e “fonti ufficiali hanno definito questa elezione in modo diverso” continuano a fare da cornice ad ogni cinguettio del Presidente.
Su Facebook è la stessa storia. Ad ogni post fa seguito una precisazione del social network volta a delegittimare quanto scritto da Donald Trump.

I finanziamenti di Twitter e Facebook al Partito Democratico
Ma questa metodica attenzione ossessiva nei confronti di Trump è dovuta a un naturale senso civico di queste aziende private oppure c’è dell’altro? In realtà non è così difficile scoprire che sia Facebook che Twitter hanno partecipato finanziariamente alle elezioni americane e d’altronde non poteva essere diversamente visti gli interessi in gioco. Un istituto di ricerca apartitico di Washington, l’Open secrets, rivela che le aziende hight tech della comunicazione hanno investito 317 milioni di dollari in queste elezioni, di cui il 79,8% destinato a finanziare proprio il Partito Democratico.
Percentuale che sale se si prendono in considerazione Google, Facebook e Twitter la cui percentuale di investimento nel Partito Democratico supera l’80% della loro quota totale. Alla luce di questa mole di denaro investita diventa difficile credere che delle aziende private possano agire senza tentare con ogni mezzo di far rendere al massimo i loro investimenti. E infatti oltre alle censure mirate sui post di Trump, Twitter si è reso protagonista di un altra vicenda discutibile.

La censura sull’inchiesta contro Biden
Lo scorso ottobre, in piena corsa elettorale, Twitter ha bloccato la condivisione di un’inchiesta del New York Post che avrebbe rivelato l’esistenza di oscuri legami tra Joe Biden e un dirigente ucraino del gas naturale. Un atteggiamento da cui aveva preso le distanze lo stesso Jack Dorsey, amministratore delegato di Twitter che aveva definito “inaccettabile” la censura senza spiegazioni dell’articolo. Possiamo però credere che il numero uno di Twitter non sia in grado di controllare quello che succede sotto di lui?
Da questa vicenda la democrazia americana, ritenuta modello mondiale, ne esce decisamente con le ossa rotte. Perché come è possibile pensare di garantire equità e trasparenza quando due aziende private possono influenzare l’opinione degli elettori verso la scelta che porterà maggiori benefici ai loro investimenti?
 
QUARTO REICH LA NUOVA INCHIESTA DI FRACASSI
15 Dicembre 2020

Il nazismo non è morto con la morte di Hitler e la fine della seconda guerra mondiale.
Neppure il fascismo con la morte di Mussolini.
Le idee, quelle idee, sono sopravvissute al cambio di secolo. Soprattutto sono sopravvissute le persone e l’organizzazione. Settantacinque anni dopo, “Odessa” è ricca e potente più che mai. E in tutto questo tempo ha influenzato pesantemente la vita di decine di Paesi e di popolazioni sparsi per il globo, attraverso golpe, stragi, assassinii e squadroni della morte.
Gli uomini dell’organizzazione sono ovunque, ai vertici delle multinazionali e delle società finanziarie, nei governi, nelle forze armate, nelle polizie e nei servizi segreti, nella burocrazia.
Un mondo fondato su una forte e radicata base ideologica. Ecco come il nazifascismo che perse la guerra è risorto più potente di prima e prospera tra noi ancora oggi.
“IV Reich” parla di tutto questo e di molto altro. Il libro è in fase di realizzazione. Chi è interessato a contribuire a far parte del progetto scriva a: [email protected].
Nel frattempo ascoltate il primo capitolo del libro…

Noi siamo liberi e vogliamo continuare a esserlo
 
Questa notizia è falsa. Andiamo con ordine.

A Wuhan – capoluogo della provincia di Hubei, in Cina, e primo epicentro della pandemia da Covid-19 – si trova il National Bio-safety Laboratory. Come ha spiegato l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), l’obiettivo del laboratorio – risultato di un memorandum d’intesa del 2004 tra Cina e Francia – è lavorare nella prevenzione e nel controllo di malattie infettive emergenti attraverso attività diagnostiche, ricerca e sviluppo nel campo degli studi di patogenesi e dei farmaci e vaccini antivirali. Si tratta di un laboratorio con un livello 4 di biosicurezza, il più alto per lo studio di agenti patogeni pericolosi, gestito dall’Accademia cinese delle scienze della Repubblica popolare cinese.

La Glaxo – azienda farmaceutica internazionale fondata a Londra (Regno Unito) – non è quindi proprietaria del laboratorio di Wuhan. Inoltre, anche l’informazione secondo cui la Glaxo sarebbe proprietaria della Pfizer – azienda farmaceutica statunitense che sta lavorando a un vaccino contro il nuovo coronavirus – è priva di fondamento.

 
BlackRock, Vanguard e State Street sone tra le più grosse società di gestione del risparmio e gestiscono EFT, i fondi a basso costo che per lo più replicano passivamente indici formati da titoli quotati in diverse parti del mondo.
Blackrock notoriamente gestisce anche fondi a gestione attiva .
Diversi indici replicati da vari ETF sono stati creati da altre società.
Le quote o azioni degli ETF e dei fondi a gestione attiva sono di proprietà dei risparmiatori e degli investitori che li usano per i propri investimenti.
Anche parecchi risparmiatori italiani investono in ETF e fondi/sicav gestiti da queste società. Chi investe sceglie personalmente o su consiglio di in consulente, se investire in certi indici azionari USA , Cina, Europa, Giappone , mercati emergenti etc. o in altri indici tramite alcuni ETF.
Gli ETF sono strumenti utili per investire in modo diversificato in nei titoli quotati dei mercati mondiali.


Come al solito i complottisti forniscono un quadro sensazionalistico e fuorviante, in alcuni casi per attirare attenzione e ricavarne soldi, tramite click, visualizzazioni di video, pubblicità e vendita di libri.
 
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BlackRock, Vanguard e State Street sone tra le più grosse società di gestione del risparmio e gestiscono EFT, i fondi a basso costo che per lo più replicano passivamente indici formati da titoli quotati in diverse parti del mondo.
Blackrock notoriamente gestisce anche fondi a gestione attiva .
Diversi indici replicati da vari ETF sono stati creati da altre società.
Le quote o azioni degli ETF e dei fondi a gestione attiva sono di proprietà dei risparmiatori e degli investitori che li usano per i propri investimenti.
Anche parecchi risparmiatori italiani investono in ETF e fondi/sicav gestiti da queste società. Chi investe sceglie personalmente o su consiglio di in consulente, se investire in certi indici azionari USA , Cina, Europa, Giappone , mercati emergenti etc. o in altri indici tramite alcuni ETF.
Gli ETF sono strumenti utili per investire in modo diversificato in nei titoli quotati dei mercati mondiali.


Come al solito i complottisti forniscono un quadro sensazionalistico e fuorviante, in alcuni casi per attirare attenzione e ricavarne soldi, tramite click, visualizzazioni di video, pubblicità e vendita di libri.
non sono TRA ma sono LE più grosse società di gestione
e se ricordo bene
tra gli azionisti di BlackRock spiccano Vanguard e State Street
tra gli azionisti di Vanguard spiccano BlackRocke State Street
e per non sbagliarsi
tra gli azionisti di State Street spiccano Vanguard e BlackRock

cioè una è azionista dell'altra

P.S.
la capitalizzazione di Black Rock, che è la più grande società di investimento al mondo con sede a New York, e che gestisce una capitale di 7,43 migliaia di miliardi di dollari. Ora la mettiamo a confronto col PIL della Germania, 3,49 migliaia di miliardi di dollari. Questo vuol dire che un singolo fondo di gestione ha più del doppio della capitalizzazione rispetto al PIL dello Stato più importante dell'area EURO!
 
Ultima modifica:
La Trinità adesso dominerà meglio il mondo .... Trump non ce la poteva fare .... sono troppo potenti

Da Giubbe Rosse:
LA NUOVA AMMINISTRAZIONE BIDEN ASSOMIGLIA SEMPRE PIÙ A UNA FILIALE DI BLACKROCK
Cresce la pattuglia degli ex dirigenti del colosso finanziario Blackrock che andranno ad occupare posizioni chiave nel nuovo governo statunitense guidato da Joe Biden.
L'ultimo ad aggiungersi alla squadra è Micheal Pyle, che dovrebbe andare a ricoprire la carica di capo economista del team della vice presidente Kamala Harris. Al momento Pyle è responsabile delle strategie globali di investimento di Blackrock, il fondo più grande al mondo con asset gestiti per 7mila miliardi di dollari e partecipazioni praticamente in tutte le multinazionali finanziarie o industriali del mondo. Pyle raggiunge Brian Deese, ex responsabile degli investimenti sostenibili della “roccia nera”, che diventerà direttore dei consiglieri economici di Joe Biden, e Wally Adeyemo, ex responsabile dello staff di Blackrock, che assumerà la carica di vice segretario al Tesoro, con una responsabilità diretta per quanto riguarda i temi di regolamentazione finanziaria.
Deese non è una figura nuova nei corridoi di Washington, avendo lavorato per l'amministrazione Obama prima di approdare alla finanza. Il suo ruolo di responsabile degli investimenti sostenibili non è privo di ombre. Blackrock è stata spesso criticata perché, a fronte di sbandieratissime dichiarazioni pro ambiente, non ha quasi mai agito concretamente per orientare in questa direzione le strategie delle numerosissime aziende di cui è azionista, tra Blackrock è un soggetto particolarmente attivo nello stabilire stretti legami con Washington. L'attuale amministratore delegato Larry Fink era ad esempio in pole position per diventare segretario del Tesoro, se Hillary Clinton avesse vinto le elezioni del 2016. Per spingere la sua candidatura Fink aveva assunto una lunga serie di ex funzionari dell'amministrazione Obama.
Formalmente le nomine decise da Biden non sono state spinte direttamente da Balckrock ma sono molti gli osservatori a Washington che fanno notare come il colosso finanziario avrà uomini di fiducia nelle posizioni chiave quando si tratterà di decidere su materie come le regolamentazione della finanza. Blackrock ha trascorso anni a fare una fortissima azione di lobbying contro l'inasprimento delle norme in questo settore.
 

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