Val
Torniamo alla LIRA
Un nuovo terrificante allarme sanitario giunge dalla Cina.
Come riportato dall’agenzia stampa Xinhua, le autorità sanitarie della Mongolia interna della Cina settentrionale
hanno riferito di un caso di Peste Bubbonica nell’area municipale di Bayannur.
Il malato è stato portato all’ospedale di Urad dopo che, nel primo pomeriggio, era stato riscontrato il sospetto di questa malattia altamente pericolosa.
Le autorità locali hanno ieri l’innalzamento al terzo livello dell’allarme contro questa malattia che rimarrà in vigore sino alla fine del 2020.
La commissione sanitaria cittadina ha esortato tutti ad un atteggiamento attento ed estremamente cauto,
soprattutto mettendo una forte limitazione alla caccia di piccoli mammiferi come le marmotte
ed invitando anche ad una lotta contro i ratti, oltre alla segnalazione di ogni caso sospetto con pazienti con i famosi bubboni o febbre alta.
La “peste bubbonica” è causata dall’introduzione nell’organismo del bacillo Yersinia Pestis inoculato normalmente dal morso di una pulce infetta.
Normalmente il bacillo viene combattuto dal sistema immunitario , ma quando i l’infezione è grave le scorie dei leucociti si accumulano nei linfonodi,
infiammandoli e dando origine ai famosi “Bubboni” di manzoniana memoria, che non sono ascessi, ma edemi e sono nei pressi delle ascelle o delle cosce.
Quando i linfonodi non sono più in grado di contenere la malattia, il bacillo può diffondersi in tutto l’organismo, dando luogo così alla seconda forma, la “peste setticemica”.
Si tratta di un quadro clinico molto più grave: il bacillo, trasportato dal flusso sanguigno, raggiunge i principali organi dando luogo a una sepsi diffusa,
condizione che, se non curata, può risultare fatale in breve tempo.
La terza forma è la peste polmonare dalla quale si viene infettati giungendo a contatto con le goccioline di saliva emesse dalle persone ammalate di peste
e che ha un tasso di mortalità elevatissimo che sfiora il 100% se non curata per tempo.
Portatori della malattia sono le pulci ed io piccoli mammiferi, soprattutto ratti e marmotte.
Famosa è la pestilenza della cosiddetta “Peste Nera”, diffusasi nel 1347-48 proveniente dalla Cina
e che causò la morte di un terzo della popolazione europea.
Altri rigurgiti continuarono sino all’ottocento, ma la città di San Francisco fu colpita da una epidemia nel 1900-04.
Come riportato dall’agenzia stampa Xinhua, le autorità sanitarie della Mongolia interna della Cina settentrionale
hanno riferito di un caso di Peste Bubbonica nell’area municipale di Bayannur.
Il malato è stato portato all’ospedale di Urad dopo che, nel primo pomeriggio, era stato riscontrato il sospetto di questa malattia altamente pericolosa.
Le autorità locali hanno ieri l’innalzamento al terzo livello dell’allarme contro questa malattia che rimarrà in vigore sino alla fine del 2020.
La commissione sanitaria cittadina ha esortato tutti ad un atteggiamento attento ed estremamente cauto,
soprattutto mettendo una forte limitazione alla caccia di piccoli mammiferi come le marmotte
ed invitando anche ad una lotta contro i ratti, oltre alla segnalazione di ogni caso sospetto con pazienti con i famosi bubboni o febbre alta.
La “peste bubbonica” è causata dall’introduzione nell’organismo del bacillo Yersinia Pestis inoculato normalmente dal morso di una pulce infetta.
Normalmente il bacillo viene combattuto dal sistema immunitario , ma quando i l’infezione è grave le scorie dei leucociti si accumulano nei linfonodi,
infiammandoli e dando origine ai famosi “Bubboni” di manzoniana memoria, che non sono ascessi, ma edemi e sono nei pressi delle ascelle o delle cosce.
Quando i linfonodi non sono più in grado di contenere la malattia, il bacillo può diffondersi in tutto l’organismo, dando luogo così alla seconda forma, la “peste setticemica”.
Si tratta di un quadro clinico molto più grave: il bacillo, trasportato dal flusso sanguigno, raggiunge i principali organi dando luogo a una sepsi diffusa,
condizione che, se non curata, può risultare fatale in breve tempo.
La terza forma è la peste polmonare dalla quale si viene infettati giungendo a contatto con le goccioline di saliva emesse dalle persone ammalate di peste
e che ha un tasso di mortalità elevatissimo che sfiora il 100% se non curata per tempo.
Portatori della malattia sono le pulci ed io piccoli mammiferi, soprattutto ratti e marmotte.
Famosa è la pestilenza della cosiddetta “Peste Nera”, diffusasi nel 1347-48 proveniente dalla Cina
e che causò la morte di un terzo della popolazione europea.
Altri rigurgiti continuarono sino all’ottocento, ma la città di San Francisco fu colpita da una epidemia nel 1900-04.