LA VITA NON SI MISURA ATTRAVERSO IL NUMERO DI RESPIRI CHE FACCIAMO, MA ATTRAVERSO I MOMENTI CHE

DANY1969

Forumer storico
CI LASCIANO SENZA RESPIRO (Maya Angelou).
Buona settimana a tutti. :)
Oggi Monte Zerbion (Valle d'Aosta) :)
... neve stupenda... io, mio fratello e una sua collega l'abbiamo testata personalmente :d:
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Ahahahahahah votatelo mi raccomando.

"Gentiloni è la camomilla? Io la Red Bull. Il 5 marzo il M5s può implodere. I principi non negoziabili per un governo?
Europa, Jobs Act, no al protezionismo. Giochiamo con il modello Sacchi, il catenaccio non fa per noi".
 
Lo spirito del tempo è impazzito, non gliene va giù una, nemmeno quando la Politica si muove secondo le regole di Santa Madre Natura.

Allo Zeitgeist non va a genio che il gruppo dirigente di un qualsiasi partito selezioni le candidature in vista delle elezioni nazionali
per preservare la propria sopravvivenza e l’indirizzo politico che quella formazione vuole esprimere una volta arrivata in Parlamento.
Nè tollera, il clima dell’epoca, che deputati e senatori avvezzi da anni a calcare le scene parlamentari cedano il passo a candidati di primo pelo,
come se, da un lato, si privasse la Nazione dell’insostituibile opera di statisti eccelsi di cui nessuno avrebbe apprezzato sinora il rango
e, dall’altro, si concedesse immeritato spazio a parvenus sulle cui infime qualità si dovrebbe scommettere ancor prima di averle visti all’opera.

Intento a percorrere per intero la china che condurrà ragionevolmente in fondo al baratro, lo zeitgeist vede solo l’esigenza di garantire immonda
e meschina fedeltà al “Capo” anche laddove si annida, forse molto più comunemente, l’intento di assicurare sufficiente omogeneità alla squadra
che dovrà sorreggere un programma politico coerente una volta arrivato il momento di discutere di come dare al Paese un qualche Governo.

All’improvviso la cultura del tempo anela ad un partito che pulluli di candidati indipendenti e di professionisti con la stigmate del merito
conquistato su un campo che non sia politico, affinché si possa assistere finalmente allo sberleffo di chi dica “no” agli ordini che arriveranno dall’alto
e si dia forza, allo stesso tempo, ad un caravanserraglio che assicuri stabilità di Governo, omogeneità dell’indirizzo politico
e lotta senza quartiere al trasformismo parlamentare, non si sa bene come.

Lo Zeitgeist è scatenato, pretende che i collegi uninominali siano contesi dalle leadership di partito, alle quali, però,
non deve essere assicurato il paracadute della candidatura nei collegi proporzionali per l’ipotesi di sconfitta nella battaglia corpo a corpo,
perché sarebbe preferibile, per lo spirito del tempo, che una volta battuto sparisca il candidato dirigente dalla faccia della terra politica
per lasciare spazio ad illustri sconosciuti, degni pretendenti di un seggio parlamentare assegnato da milioni di elettori
che hanno espresso la preferenza esclusivamente per il partito che quel candidato (grazie anche alla sua classe dirigente) ha graziosamente ospitato.

Lo spirito del tempo è impazzito e continuando così difficilmente rinsavirà presto.
 
Spiegata così faccio fatica a capire io.....immagino le persone anziane ...e gli altri.
Posso dare almeno il voto al candidato della quota proporzionale, dove trovo 4 nomi ?


Per il senato dei 315 da eleggere,
102 usciranno dai collegi uninominali,
207 col proporzionale e
6 dalle circoscrizioni estere.


Non sarà possibile il voto disgiunto, e ognuno potrà esprimere un solo voto:

il voto andrà al candidato del suo collegio (per la quota maggioritaria)

e alle lista che lo appoggia (per la quota proporzionale).

Sarà invece annullato se dovesse essere barrata la casella di un candidato al collegio uninominale

e la casella di una lista diversa da quelle che lo appoggiano.

Le soglie di sbarramento sono fissate, su base nazionale, al 3% per i singoli partiti e al 10% per le coalizioni.
 
Stesso discorso per la Camera. Posso almeno scegliere il candidato del proporzionale ?


COME SI VOTA
Per eleggere i 630 deputati e 315 senatori si voterà, a differenza delle precedenti elezioni,
con il nuovo sistema misto, parte proporzionale e parte maggioritario,
introdotto dalla nuova legge elettorale "Rosatellum".


L'elettore si troverà di fronte ad un'unica scheda e disporrà di un unico voto, valido
sia per l'elezione del candidato del collegio uninominale
sia per la determinazione della cifra elettorale della lista
e, quindi, per l'elezione dei candidati per la parte proporzionale.


Sulla scheda l'elettore troverà:

- il nome del candidato nel collegio uninominale di residenza;

- il contrassegno delle liste, e delle coalizione, con a fianco i nominativi dei candidati del collegio plurinominale.
 
Bella porcata questa nuova legge elettorale fatta dal pd. Fantastica.

E vorrebbero riportare gli elettori al voto ? Siamo solo burattini.

Al massimo sulla scheda si possono fare due segni.
Si può barrare il nome del candidato al collegio uninominale e poi si può scegliere una delle liste che lo appoggia.

Non si possono votare liste diverse da quelle che appoggiano il candidato.

Inoltre si può votare una lista, ma non potete scegliere a quale candidato di quella lista far arrivare il vostro voto.

Se tracciate solo un segno su uno dei partiti – votando quindi per la parte proporzionale – il vostro voto sarà esteso anche al candidato sostenuto da quel partito al collegio uninominale.

Se invece barrate soltanto la casella del candidato uninominale il voto sarà distribuito tra le liste che lo appoggiano in proporzione alle preferenze ricevute dalle liste stesse.
 
Come si fa a condizionare un voto ? Forse in America, perchè le zone rurali sono vaste. Ma non ci credo lo stesso.
Però so che - prima di tutto - bisogna creare un alibi per la sconfitta.
Ma da noi ? Con notizie false ? Ma dai...mica abbiamo l'anello al naso.

La Russia proverà ad interferire nelle prossime elezioni di mid-term.
La comunità intelligence americana si aspetta nuovi tentativi di ingerenza nelle elezioni di medio termine
che si terranno quest’anno e il cui peso sarà fondamentale per determinare gli equilibri tra le forze politiche in vista delle presidenziali del 2020.

La notizia è di quelle che fanno il giro del mondo in poche ore e proviene da una fonte di assoluto rispetto,
la più autorevole in materia: il direttore dell’agenzia di spionaggio più famosa del mondo, la Cia.
Mike Pompeo non ha avuto esitazioni nel puntare il dito contro gli apparati di intelligence russi,
colpevoli di aver già attentato ai processi democratici statunitensi nelle ultime elezioni presidenziali.

Il grido di allarme, segnalato dalla Bbc, è stato lanciato dalla conference room del direttore,
al settimo piano di Langley ed è destinato a creare non poco scompiglio a Washington nelle stesse ore
in cui viene diffusa la notizia delle dimissioni del vice direttore dell’FBI, Andrew McCabe,
e l’House Intelligence Committee si appresta a rilasciate un memo – fino ad oggi secretato – in possesso del deputato repubblicano Devin Nunes.
Il memo in questione proverebbe possibili abusi da parte del Bureau nelle indagini sui tentativi di condizionamento del voto da parte russa nell’ultima campagna elettorale.

Il clima è dunque tesissimo e l’intervento di Pompeo serve anche a ricucire lo strappo tra il presidente e la comunità intelligence.
Come a voler ribadire che tutti gli sforzi sono concentrati in un’unica direzione, quella di contrastare le ingerenze esterne,
Pompeo sottolinea che nei briefing presidenziali l’argomento è affrontato con serietà e attenzione da parte di Donald Trump
e dei suoi più stretti collaboratori, tra cui il gen. H.R. McMaster, sempre presente ai meeting sulla sicurezza nazionale.

Pompeo non ha perso occasione di sottolineare che l’influenza russa si estende pericolosamente anche ai Paesi europei,
tra cui l’Italia, costantemente esposti alle mire destabilizzanti del Cremlino. Un tema assai sentito a Washington,
dove è alta l’attenzione su ogni segnale di destabilizzazione che possa provenire dal vecchio continente.

Come sottolineato dal direttore, nonostante le recenti notizie di cooperazione da parte della Cia in attività di antiterroriamo con i servizi russi,
non si può abbassare la guardia contro una minaccia concreta e attuale: “Non ho affatto percezione di un passo indietro da parte di Mosca.
Anzi, mi aspetto che i russi proveranno a condizionare le elezioni di medio termine.
Noi ci faremo trovare pronti e sono sicuro che i cittadini americani potranno esercitare il loro voto liberamente e senza condizionamenti”.
 
Chi ha disegnato i collegi o è un emerito idiota - probabile - oppure
in quel momento era altamente vinazzato - molto più probabile - del probabile, ma sempre probabile.

Senatori : 6 - Collegi : Varese - Como - Lecco - Sondrio e 35 comuni della bergamasca
Deputati : 8 - Collegi : Como - Sondrio - Lecco

Varese non può vedere Como. Como e Lecco si sono separati come province. I comuni della bergamasca....sono bergamaschi e basta.
camera forza italia - Ravetto ????????? . Senato - Galliani ??????????????
camera lega - Zoffiri - chi è ???? Senato - Bossi ?????????????
camera pd - Del barba ??????? - Senato : Barbieri ?????????

Ecco fatto. Risolto il problema. Vittoria 5 stelle garantita.
 
Mi sa tanto che le prospettive per il 2018 sono lacrime e sangue. Peggio di così. Non si può mai dire.

Le parole del direttore Ruffini fanno riflettere:

"L'eventuale incoerenza riscontrata sarà interpretata sintomatica di un rischio fiscale".

Scatterà dunque un incrocio di dati che analizza i risparmi del contribuente già registrati dalle Entrate e quelli potenziali in base alle dichiarazioni.
Qualunque anomalia potrà dunque essere segnalata e verificata con un accertamento.
Un'altra arma del Fisco per controllare da vicino i risparmi dei contribuenti.

Dopo lo spesometro debutta il risparmiometro. Una nuova arma del Fisco per controllare i contribuenti.
Come rivela Italia Oggi, questo nuovo algoritmo che controlla le nostre tasche diventerà operativo dal 2018.

Di fatto il nuovo sistema preparato dall'Agenzia delle Entrate metterà a confronto i dati dell'archivio rapporti finanziari
e tutte le altre voci come conti correnti, conti deposito e titoli, obbligazioni, conti deposiuto a risparmio libero vincolato,
rapporto fiduciario, gestione collettiva del risparmio, buoni fruttiferi.
 
Una piccola piccola preoccupazione ? Ma no dai......facciamo finta di no.

Un'unica persona. E tutto il potere in mano sua.
Il Foglio pubblica in esclusiva lo statuto dell'associazione Rousseau,
che controlla i voti online del Movimento 5 stelle,
e spunta fuori che il padre padrone dell'intera macchina è solo Davide Casaleggio.

In lui coincidono infatti il presidente, il consiglio d'amministrazione, il tesoriere e persino l'assemblea.

Rousseau ha lo scopo di "promuovere lo sviluppo della democrazia digitale nonché di coadiuvare il Movimento 5 stelle"
nella sua azione politica. Un ruolo centrale, insomma, nella vita dei Cinque Stelle.
Perché è da qui che passa ogni voto pubblico che scandisce la vita el movimento.
Le parlamentarie, per esempio, sono state fatte proprio qui.
Peccato che tutta la "struttura" venga controllata da una sola persona. Altro che trasparenza.

Come ricostruisce il quotidiano diretto da Claudio Cerasa, l'atto costitutivo di Rousseau
sarebbe stato firmato qualche giorni prima della morte di Gianroberto Casaleggio nella clinica dove è ricoverato.
Prima di allora l'associazione era composta da due persone e una sola famiglia.
Dopo aver versato due quote da 150 euro per costituire il fondo iniziale,
Gianroberto e Davide erano, infatti, diventati rispettivamente il presidente e il vicepresidente. Non solo.
Erano entrambi componenti dell'assemblea e membri del consiglio direttivo.
A Davide era andata anche la carica di tesoriere.

"L'obiettivo dello statuto, date le condizioni di salute del padre, è assicurare al figlio il controllo perpetuo e assoluto su Rousseau",
si legge sul Foglio che oggi ha pubblicato in esclusiva il contenuto dello statuto.
È da qui che si vede chiaramente come il potere di Davide Casaleggio sia stato blindato ad hoc da un paio di articoli, il 6 e il 13,
che gli hanno consegnato "eternamente i ruoli e le funzioni più importanti".

Perché, alla morte del padre, Casaleggio junior resta il solo fondatore della baracca.
Nell'associazione possono entrare, in base all'articolo 6, soltanto le persone "la cui ammissione è deliberata dal Consiglio direttivo".

Peccato che, in base all'articolo 13, "il presidente del consiglio direttivo è nominato dall'Assemblea tra i soci fondatori".

Tutte queste cariche sono, infatti, nelle mani di una sola persona.
 

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