L'angolo della poesia

Fai conto che io dica estate,
scriva la parola “colibrì”,
la metta in una busta,
la porti giù per la discesa
fino alla buca. Quando tu aprirai
la lettera, ti verranno in mente
quei giorni e quanto,
ma proprio tanto, ti amo

Raymond Carver
 
Un mondiale nomadismo è cominciato nel buio:
sono gli alberi che vagano sulla terra notturna.
Sono i grappoli che fermentano in vino dorato,
sono le stelle che di casa in casa peregrinano,
sono i fiumi che il cammino cominciano a ritroso.
E io ho voglia di venire da te sul petto – a dormire.

Marina Cvetaeva
 
La poesia attraversa la terra da sola,
appoggia la sua voce sul dolore del mondo
e non chiede altro
che qualche parola.

Arriva da lontano e senza orario, non avvisa mai;
ha la chiave della porta.
Quando entra, sempre si sofferma a guardarci.
Poi apre la mano e ci dona
un fiore o un ciottolo, qualcosa di segreto,
ma così intenso che il cuore batte
troppo veloce. E ci svegliamo.


Eugenio Montejo

 
Finché tu esisti,
finché il mio sguardo
ti cerca al di là delle colline,
finché niente
mi riempie il cuore,
se non è la tua immagine, e c’è
una remota possibilità che tu sia viva
da qualche parte, illuminata
da una luce – qualunque…

Finché
io ho il senso che sei e che ti chiami
così, con quel nome tuo
così piccolo,
continuerò come adesso, amata
mia,
affranto di distanza,
sotto l’amor che cresce e che non muore,
questo amor che continua e non finisce.

(Ángel González)

angel_gonzalez.jpg
 
Temo un uomo di poche parole
temo un uomo che tace
l'arringatore - posso superarlo
il chiacchierone - posso intrattenerlo
ma colui che pondera
mentre gli altri spendono tutto ciò che hanno
di quest'uomo io diffido
temo ch'egli sia grande.

(Emily Dickinson)

Emily-Dickinson-007.jpg
 
Impetuoso, il tuo corpo è come un fiume
in cui il mio si perde.
Se ascolto, sento solo il tuo rumore.
Di me, neanche il segno più breve.

Immagine dei gesti che tracciai,
irrompe puro e completo.
Per questo, fiume fu il nome che gli diedi.
E in esso il cielo diventa più vicino.

(Eugenio de Andrade)

11205533_10152848643952382_1504926878260768279_n.jpg
 
La porta è socchiusa,
dolce respiro dei tigli...
Sul tavolo, dimenticati,
un frustino ed un guanto.
Giallo cerchio del lume...
Tendo l’orecchio ai fruscii.
Perché sei andato via?
Non comprendo...
Luminoso e lieto
domani sarà il mattino.
Questa vita è stupenda,
sii dunque saggio, cuore.
Tu sei prostrato, batti
più sordo, più a rilento...
Sai, ho letto
che le anime sono immortali.

(Anna Achmatova)

1606857_10152846980447382_8347573043046489721_n.jpg
 
Con uno sguardo mi ha resa più bella,
e io questa bellezza l’ho fatta mia.
Felice, ho inghiottito una stella.

Ho lasciato che mi immaginasse
a somiglianza del mio riflesso
nei suoi occhi. Io ballo, io ballo
nel battito di ali improvvise.

Il tavolo è tavolo, il vino è vino
nel bicchiere che è un bicchiere
e sta lì dritto sul tavolo.
Io invece sono immaginaria,
incredibilmente immaginaria,
immaginaria fino al midollo.

Gli parlo di tutto ciò che vuole:
delle formiche morenti d’amore
sotto la costellazione del soffione.
Gli giuro che una rosa bianca,
se viene spruzzata di vino, canta.

Mi metto a ridere, inclino il capo
con prudenza, come per controllare
un’invenzione. E ballo, ballo
nella pelle stupita, nell’abbraccio
che mi crea.

Eva dalla costola, Venere dall’onda,
Minerva dalla testa di Giove
erano più reali.
Quando lui non mi guarda,
cerco la mia immagine
sul muro. E vedo solo
un chiodo, senza il quadro.

W. Szymborska
 
Fammi un quadro del sole –
posso appenderlo in camera mia
e fingere di scaldarmi
mentre gli altri lo chiamano “Giorno!”.
Disegna per me un pettirosso – su un ramo –
così sognerò di sentirlo cantare
e quando nei frutteti cesserà il canto –
ch’io deponga l’illusione.
Dimmi se è vero che fa caldo a mezzogiorno –
se sono i ranuncoli che “volano”
o le farfalle che “fioriscono”.
E poi, sfuggi il gelo sopra i prati
e la ruggine sugli alberi.
Dammi l’illusione che questi due – ruggine e gelo –
non debbano arrivare mai!

Emily Dickinson
 
Bacio

Ti manderò un bacio con il vento
e so che lo sentirai,
ti volterai senza vedermi
ma io sarò li
Siamo fatti della stessa materia
di cui sono fatti i sogni
Vorrei essere una nuvola bianca
in un cielo infinito per seguirti
ovunque e amarti ogni istante
Se sei un sogno non svegliarmi
Vorrei vivere nel tuo respiro
Mentre ti guardo muoio per te
Il tuo sogno sarà di sognare me
Ti amo perché ti vedo riflessa
in tutto quello che c’è di bello
Dimmi dove sei stanotte ancora nei miei sogni?
Ho sentito una carezza sul viso arrivare fino al cuore
Vorrei arrivare fino al cielo
e con i raggi del sole scriverti ti amo
Vorrei che il vento soffiasse ogni giorno tra i tuoi capelli,
per poter sentire anche da lontano il tuo profumo!
Vorrei fare con te quello che la primavera fa con i ciliegi.
Pablo Neruda
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto