L'angolo della poesia

Perché il corpo ricorda, sai, per sempre, come il mare e la terra sanno che un tempo erano la stessa cosa.

(Sándor Márai)
 
Ci sono dei fiori di un arancione
solare e liquido. Brillano, mi chiamano,
con chissà quale muto linguaggio o in che lingua.
Piccoli, satinati, sembrano rafia.
Cedo alla tentazione di toccare i petali
e le mie dita scoprono il contatto della seta,
il contatto delle tue labbra quando baci le mie spalle.

Amalia Bautista
 
Accadde in quell'età... La poesia
venne a cercarmi. Non so da dove
sia uscita, da inverno o fiume.
Non so come né quando,
no, non erano voci, non erano
parole né silenzio,
ma da una strada mi chiamava,
dai rami della notte,
bruscamente fra gli altri,
fra violente fiamme
o ritornando solo,
era lì senza volto
e mi toccava.
Non sapevo che dire, la mia bocca
non sapeva nominare,
i miei occhi erano ciechi,
e qualcosa batteva nel mio cuore,
febbre o ali perdute,
e mi feci da solo,
decifrando
quella bruciatura,
e scrissi la prima riga incerta,
vaga, senza corpo, pura
sciocchezza,
pura saggezza
di chi non sa nulla,
e vidi all'improvviso
il cielo
sgranato
e aperto,
pianeti,
piantagioni palpitanti,
ombra ferita,
crivellata
da frecce, fuoco e fiori,
la notte travolgente, l'universo.
Ed io, minimo essere,
ebbro del grande vuoto
costellato,
a somiglianza, a immagine
del mistero,
mi sentii parte pura
dell'abisso,
ruotai con le stelle,
il mio cuore si sparpagliò nel vento.


P. Neruda
 
È il coraggio non speso,
la lacrima trattenuta
e l'onda placata di rabbia
che fermano ad un passo
l'amore,
e questi giorni immensi
che ripenso domani
non saranno che niente,
neanche un abbaglio,
un verso sguaiato di inchiostro,
un cane disperso,
e vivere è allora inutile
quanto morire.

(Cardiopoetica)

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Io so che tu fosti mia, un giorno, tutta quanta, con un abbandono senza ritegno, con una voluttà senza misura, come non mai alcuna altra donna; e so che né il mio spirito né la mia carne dimenticheranno mai quella ebrezza.

(Gabriele D'Annunzio)

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Per la verità, io non ti amo coi miei occhi,
perché essi vedono in te un mucchio di difetti;
ma è il mio cuore che ama quel che loro disprezzano
e, apparenze a parte, ne gode alla follia.
Né i miei orecchi delizia il timbro della tua voce,
né la mia sensibilità è incline a vili toccamenti,
né il mio gusto e l'olfatto bramano l'invito
al banchetto dei sensi con te soltanto.
Ma né i miei cinque spiriti, né i miei cinque sensi
possono dissuadere questo mio sciocco cuore dal tuo servizio,
avendo ormai perso ogni sembianza umana,
ridotto a schiavo e misero vassallo del tuo superbo cuore.
Solo in questo io considero la mia peste un bene:
che chi mi fa peccare, m'infligge pure la penitenza.

(William Shakespeare)

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Sogno una bacchetta magica
che trasformi i miei baci in stelle
che di notte puoi guardare
e sapere che sono infinite"

"Ho disegnato una porta
e mi sono seduta dietro di lei
pronta ad aprirla
non appena arrivi"

Dunya Mikhail
 
Amami

Mi trasporto in punta di piedi
mi trasporto nel galoppo della mia vista.
Mi avvolgo nelle fasce della mia pelle.
Mi abbraccio desiderandomi.
Benedico il mio flusso, lo zampillare che da me proviene.
Mi cullo sul mio seno.
Alle mani germoglianti infilo i guanti della poesia.
Reclamo la rivelazione,
le mie incisioni sono su pietra.
La mia immagine reca acqua alla sete
ed esche alla rete dei pescatori.
Trascorro i rintocchi delle campane della sera
scolpendo.
Dormo nella mia stessa ombra.
Indosso la mia natura beduina
quando sono stanca.
Entro in un giardino
che non mi istiga contro me stessa.
Amo la mia anima impossibile,
quella i cui piedi
sono ignoti alla terrA

Amal Musa
 
Resta dubbio, dopo tanto discorrere, se le donne preferiscano essere prese, comprese o sorprese.

(Gesualdo Bufalino)

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El loco amor

Al loco amor que sopla donde quiere
le gusta mucho para bien o mal
jugar con fuego

Y mientras más mojada está la leña
con la humedad que fluye de los cuerpos
más arde el mundo

Toma un ingenuo corazón humano
y sin escrúpulos le prende fuego
de arriba a abajo

Y los dulces amantes enlazados
lamen las brasas de sus sexos vírgenes
y se trastornan

Y cuando carne y mundo están en llamas
edifica su altar y se arrodilla
sobre las ascuas

Pues no vacila nunca el loco amor
en celebrar su rito aunque despose
a Dios y al Diablo

Óscar Hahn
 

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