L'angolo della poesia

Io te vurria vasà – sospira la canzone,
ma prima e più di questo io ti vorrei bastare
come la gola al canto e come il coltello al pane
come la fede al santo io ti vorrei bastare.
E nessun altro abbraccio potessi tu cercare
in nessun altro odore addormentare,
io ti vorrei bastare.

Io te vurria vasà – insiste la canzone,
ma un po’ meno di questo io ti vorrei mancare,
più del fiato in salita,
più di neve a Natale,
più di benda su ferita,
più di farina e sale.

E nessun altro abbraccio potessi tu cercare
in nessun altro odore addormentare.

Io ti vorrei bastare.

(Erri De Luca)

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"Non cercare la gioia
nelle cose lontane.

Se vuoi cogliere un fiore
non temere lo spino.

Non v'è cibo di re
più gustoso del pane.

Non è cosa che scaldi
più del nostro camino.

Non ti tocca fortuna
se non sei mattiniero.

Macchia più dell'inchiostro
un cattivo pensiero.

Non c'è acqua che lavi
più del pianto sincero."

Sette proverbi - Renzo Pezzani
 
Ho fronde sensibili
all'alitar del vento,
roridi sentieri molli
e apriche passeggiate
levigate e ampie.

Palpitano ali di vaghe farfalle
e barlumi di sole
tra le mie piante,
le timide, e le forti.

Sono un fruscio di foglie
e un ciangottio, un canto.

Soavi mormorano rivi
freschi e cristallini,
ma, più cupe e torbide a tratti,
anche acque temperate
e profonde.

Oscurità e difesa,
abbandono e chiarezza:
sono il Bosco.

E tu il Pellegrino.

(Anonim*)

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“Settembre, andiamo. È tempo di migrare. / Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori / lascian gli stazzi e vanno verso il mare: / scendono all'Adriatico selvaggio / che verde è come i pascoli dei monti. / Han bevuto profondamente ai fonti / alpestri, che sapor d'acqua natía / rimanga ne' cuori esuli a conforto, / che lungo illuda la lor sete in via. / Rinnovato hanno verga d'avellano. / E vanno pel tratturo antico al piano, / quasi per un erbal fiume silente, / su le vestigia degli antichi padri. / O voce di colui che primamente / conosce il tremolar della marina! / Ora lungh'esso il litoral cammina / la greggia. Senza mutamento è l'aria, / il sole imbionda sì la viva lana / che quasi dalla sabbia non divaria. / Isciacquío, calpestío, dolci romori. / Ah perché non son io cò miei pastori?"

I pastori - Gabriele D'Annunzio
 
Anche i grandi a scuola vanno
tutti i giorni di tutto l’anno.
Una scuola senza banchi,
senza grembiuli nè fiocchi bianchi.
E che problemi, quei poveretti,
a risolvere sono costretti:
“In questo stipendio fateci stare
vitto, alloggio e un po’ di mare”.
La lezione è un vero guaio:
“Studiare il conto del calzolaio”.
Che mal di testa il compito in classe:
“C’è l’esattore delle tasse”!

(Gianni Rodari)
 
Nella saliva
nella carta
nell'eclisse.
In tutte le linee
in tutti i colori
in tutti i boccali
nel mio petto
fuori, dentro
nel calamaio – nelle difficoltà a scrivere
nello stupore dei miei occhi
nelle ultime lune del sole
(il sole non ha lune) in tutto.
Dire "in tutto" è stupido e magnifico.
DIEGO nelle mie urine – DIEGO nella mia bocca
nel mio cuore – nella mia follia – nel mio sogno
nella carta assorbente – nella punta della penna
nelle matite – nei paesaggi – nel cibo – nel metallo
nell'immaginazione.
Nelle malattie – nelle rotture – nei suoi pretesti
nei suoi occhi – nella sua bocca
nelle sue menzogne.

__ Frida Kahlo __

(poesia per Diego Rivera)
 
"L'amavo non per il modo in cui ballava con i miei angeli ma per il modo in cui il suono del suo nome sapeva far tacere i miei demoni."
Christopher Poindexter
 
E l'amore guardò il tempo e rise, perché sapeva di non averne bisogno. Finse di morire per un giorno, e di rifiorire alla sera, senza leggi da rispettare. Si addormentò in un angolo di cuore per un tempo che non esisteva. Fuggì senza allontanarsi, ritornò senza essere partito, il tempo moriva e lui restava.

Luigi Pirandello
 
Rimani! Riposati accanto a me.
Non te ne andare.
Io ti veglierò. Io ti proteggerò.
Ti pentirai di tutto fuorché d'essere venuta a me, liberamente, fieramente.
Ti amo. Non ho nessun pensiero che non sia tuo;
non ho nel sangue nessun desiderio che non sia per te.
Lo sai. Non vedo nella mia vita altra compagna, non vedo altra gioia.
Rimani.
Riposati. Non temere di nulla.
Dormi stanotte sul mio cuore…

G. D'Annunzio
 
Raymond Carver

ATTESA

Esci dalla statale a sinistra e
scendi giù dal colle. Arrivato
in fondo, gira ancora a sinistra.
Continua sempre a sinistra. La strada
arriva a un bivio. Ancora a sinistra.
C'è un torrente, sulla sinistra.
Prosegui. Poco prima
della fine della strada incroci
un'altra strada. Prendi quella
e nessun'altra. Altrimenti
ti rovinerai la vita
per sempre. C'è una casa di tronchi
con il tetto di tavole, a sinistra.
Non è quella che cerchi. E' quella
appresso, subito dopo
una salita. La casa
dove gli alberi sono carichi
di frutta. Dove flox, forsizia e calendula
crescono rigogliose. E' quella
la casa dove, in piedi sulla soglia,
c'è una donna
con il sole nei capelli. Quella
che è rimasta in attesa
fino ad ora.
La donna che ti ama.
L'unica che può dirti:
"Come mai ci hai messo tanto?"
 

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