J.SPARWASSER
Adonai
Via di Ardengo Soffici
Palazzeschi eravamo tre
Noi due e l’amica ironia
A braccetto per quella via
Così nostra alle ventitré
Il nome chi lo ricorda
Dalle parti di San Gervasio
Silvio Pellico o Metastasio
C’era sull’angolo in blu
Mi ricordo però del resto
L’ombra d’oro sulle facciate
Qualche raggio nelle vetrate
Agiatezza e onorabilità
Tutto nuovo le lastre azzurre
Del marciapiede annaffiato
Le persiane verdi il selciato
I lampioni color caffè
Giardini disinfettati
Canarini ai secondi piani
Droghieri barbieri ortolani
Un signore che guardava in su
Un altro seduto al balcone
Calvo che leggeva il giornale
Tra i gerani del davanzale
Una bambinaia col bebé
Un fiacchere fermo a una porta
Col fiaccheraio assopito
Un can barbone fiorito
Di seta che ci annusò
Un sottotenente lucente
Bello sulla bicicletta
Monocolo e sigaretta,
Due preti una vecchia e un lacchè
Che bella vita dicesti
Ammogliati una decorazione
Qui tra queste brave persone
I modelli della città
Che bella vita fratello
E io sarei stato d’accordo
Ma un organetto un po’ sordo
Si mise a cantare Ohi Marì
E fummo quattro oramai
A braccetto per quella via
Peccato La malinconia
S’era invitata da sé
Palazzeschi eravamo tre
Noi due e l’amica ironia
A braccetto per quella via
Così nostra alle ventitré
Il nome chi lo ricorda
Dalle parti di San Gervasio
Silvio Pellico o Metastasio
C’era sull’angolo in blu
Mi ricordo però del resto
L’ombra d’oro sulle facciate
Qualche raggio nelle vetrate
Agiatezza e onorabilità
Tutto nuovo le lastre azzurre
Del marciapiede annaffiato
Le persiane verdi il selciato
I lampioni color caffè
Giardini disinfettati
Canarini ai secondi piani
Droghieri barbieri ortolani
Un signore che guardava in su
Un altro seduto al balcone
Calvo che leggeva il giornale
Tra i gerani del davanzale
Una bambinaia col bebé
Un fiacchere fermo a una porta
Col fiaccheraio assopito
Un can barbone fiorito
Di seta che ci annusò
Un sottotenente lucente
Bello sulla bicicletta
Monocolo e sigaretta,
Due preti una vecchia e un lacchè
Che bella vita dicesti
Ammogliati una decorazione
Qui tra queste brave persone
I modelli della città
Che bella vita fratello
E io sarei stato d’accordo
Ma un organetto un po’ sordo
Si mise a cantare Ohi Marì
E fummo quattro oramai
A braccetto per quella via
Peccato La malinconia
S’era invitata da sé