L'angolo della poesia (6 lettori)

superbubola

Forumer storico
tashtego ha scritto:
I POETI LAVORANO DI NOTTE

I poeti lavorano di notte
quando il tempo non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.
I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.
Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.


Alda Merini

:)
 

superbubola

Forumer storico
ascolto la voce provenir da lontano...
sempre mi porta a legger la mano..
delicato e' quel tocco che sfiora il mio corpo.

il calice pieno di luci dorate...
bevo con te nelle notti stellate...
ascoltami donna delle valli fatate,
cos'han fatto di me e delle storie andate...?

prendimi allora ,col cavallo di luce,
portami via
dove lui ti conduce....
:)
 

Fernando'S

Forumer storico
Io penso a te quando dal seno del mare
il sole sorge e i suoi raggi dardeggia;
io penso a te quando al chiarore lunare
l'onda serena biancheggia.
Io penso a te quando sale la polvere
lungo il lontano sentiero,
e nella notte oscura, quando al passeggero
sul ponte il cuore balza di paura."

WOLFGANG GOETHE
 

Fernando'S

Forumer storico
"Nuda sei semplice come una delle tue mani,
liscia, terrestre, minima, rotonda, trasparente
hai linee di luna, cammini di mela,
nuda sei sottile come il grano nudo."

PABLO NERUDA
 

dindiri

Nuovo forumer
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Fernando'S

Forumer storico
..... brutta giornata oggi :rolleyes:

M'avanza il cuore
Oggi sto, non so, non so come,
oggi conosco solo la pena,
oggi non ho amicizia,
oggi ho soltanto voglia
di strapparmi il cuore dalla radice
e metterlo sotto una scarpa.

Oggi rinverdisce quella spina secca,
oggi è giorno di pianti nel mio regno,
oggi lo scoraggiamento scarica nel mio petto
scoraggiato piombo.

Non resisto la mia stella.
E mi cerco la morte nelle mani
guardando con affetto i coltelli,
e ricordo quell'ascia compagna,
e penso ai più alti campanili
per un salto mortale, serenamente.

Se non fosse perché... non so perché,
il mio cuore scriverebbe un'ultima lettera,
una lettera che conservo là dentro,
farei del mio cuore un calamaio,
una fontana di sillabe, di addii e doni,
e al mondo direi "cavoli tuoi".

Nacqui sotto una cattiva luna.
Porto la pena di una sola pena
che vale più di tutta l'allegria.

Un amore m'ha lasciato a braccia arrese
e non posso più tenderle verso niente.
Non vedete la mia bocca com'è delusa,
come sono contrariati i miei occhi?

Più mi guardo e più mi affliggo:
con quali forbici tagliare questo dolore?

Ieri, domani, oggi
patendo di tutto
cuore mio, malinconico acquario,
galera di usignoli moribondi.

M'avanza cuore.
Oggi scorarmi,
io, il più cuorato degli uomini,
e anche il più amaro.

Non so perché, non so perché né come
mi perdono la vita ogni giorno.

Miguel Hernández
 

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