L'angolo della poesia

Ti ho sognata
mi sei apparsa sopra i rami
passando vicino alla luna
tra una nuvola e l'altra
andavi, e io ti seguivo
ti fermavi e io mi fermavo,
mi fermavo, e tu ti fermavi,
mi guardavi e io ti guardavo
ti guardavo e tu mi guardavi
poi tutto è finito.

Nazim Hikmet
 
Guardo in ginocchio la terra
guardo l'erba
guardo l'insetto
guardo l'istante fiorito e azzurro
sei come la terra di primavera, amore,
io ti guardo.

Sdraiato sul dorso vedo il cielo
vedo i rami degli alberi
vedo le cicogne che volano
sei come il cielo di primavera, amore,
io ti vedo.

Ho acceso un fuoco di notte in campagna
tocco il fuoco
tocco l'acqua
tocco la stoffa e l'argento
sei come un fuoco di bivacco all'addiaccio
io ti tocco.

Sono tra gli uomini amo gli uomini
Amo l'azione
Amo il pensiero
Amo la mia lotta
Sei un essere umano nella mia lotta
Ti amo.

Nazim Hikmet
 
La notte

Una cotonata a quadretti blu copre il tavolo
e sopra, senza menzogne, sorridenti, arditi
stanno i nostri libri.
Sono un prigioniero, madre mia,
che ritorna al paese
da una fortezza nemica.
È l'una di notte
la lampada è ancora accesa.
Al mio fianco è coricata mia moglie
mia moglie
incinta di cinque mesi.
Quando la mia carne tocca la sua
quando le poso la mano sul ventre
il bimbo si muove un poco.
Sul ramo la foglia
nell'acqua il pesce
nella matrice il piccolo dell'uomo. Mio piccolo.
La camiciola di lana rosa
per il mio bambino
l'ha sferruzata sua madre
è grande come la mia mano
con le maniche appena così.
Mio piccolo.
Se sarà femmina
voglio che sia sua madre dalla testa ai piedi,
s'è maschio, che sia della mia statura.
S'è femmina, che abbia gli occhi verde dorato
s'è maschio, azzurri.
Mio piccolo.
Non voglio che a vent'anni t'ammazzino
se sei maschio, al fronte
se sei femmina, dentro qualche rifugio, di notte.
Mio piccolo.
Femmina o maschio
a qualsiasi età
non voglio che tu conosca il carcere
per essere stato dalla parte del giusto
del bello, della pace.
Ma so bene
figlia mia
o figlio mio
che se il sole tarderà molto a sorgere
dalle acque
dovrai combattere e anche...
Insomma oggi, da noi, è un ben duro mestiere
essere padre.

È l'una di notte.
La lampada non l'abbiamo ancora spenta.
Tra mezz'ora forse, forse verso il mattino
la mia casa conoscerà
ancora un'altra irruzione della polizia
e mi porteranno via, prenderò con me qualche libro.
I questurini della politica
mi prenderanno in mezzo
e io mi volterò indietro a guardare:
mia moglie sarà sulla soglia
davanti alla porta
il vento del mattino
gonfierà la sua gonna
e nel suo ventre pesante
il bambino si muoverà un poco.

Nazim Hikmet
 
Nelle mie braccia tutta nuda
la città la sera e tu
il tuo chiarore l'odore dei tuoi capelli
si riflettono sul mio viso.

Di chi è questo cuore che batte
più forte delle voci e dell'ansito?
È tuo è della città è della notte
o forse è il mio cuore che batte forte?

Dove finisce la notte
dove comincia la città?
Dove finisce la città dove cominci tu?
Dove comincio e finisco io stesso?

Nazim Hikmet
 
Il mio secolo non mi fa paura,
il mio secolo pieno di miserie e di crudeltà
il mio secolo coraggioso e eroico.
Non dirò mai che sono vissuto troppo presto
o troppo tardi.
Sono fiero di essere qui, con voi.
Amo il mio secolo che muore e rinasce
un secolo i cui ultimi giorni saranno belli:
il mio secolo splenderà un giorno
come i tuoi occhi.

Nazim Hikmet
 
Alla vita
Prendila sul serio (la vita)
ma sul serio a tal punto
che a settant'anni pianterai un olivo
non perché resti ai tuoi figli
ma perché non crederai alla morte
e la vita peserà di più sulla bilancia.

Nazim Hikmet
 
Sei la mia schiavitù sei la mia libertà
sei la mia carne che brucia
come la nuda carne delle notti d'estate
sei la mia patria
tu,coi riflessi verdi dei tuoi occhi
tu,alta e vittoriosa
sei la mia nostalgia
di saperti inaccessibile
nel momento stesso
in cui ti afferro.

Nazim Hikmet,1949
 
Io sono comunista

(Nazim Hikmet)

Io sono comunista
Perché non vedo una economia migliore nel mondo che il comunismo.

Io sono comunista
Perché soffro nel vedere le persone soffrire.

Io sono comunista
Perché credo fermamente nell'utopia d'una società giusta.

Io sono comunista
Perché ognuno deve avere ciò di cui ha bisogno e dare ciò che può.

Io sono comunista
Perché credo fermamente che la felicità dell'uomo sia nella solidarietà.

Io sono comunista
Perché credo che tutte le persone abbiano diritto a una casa, alla salute, all'istruzione, ad un lavoro dignitoso, alla pensione.

Io sono comunista
Perché non credo in nessun dio.

Io sono comunista
Perché nessuno ha ancora trovato un'idea migliore.

Io sono comunista
Perché credo negli esseri umani.

Io sono comunista
Perché spero che un giorno tutta l'umanità sia comunista.

Io sono comunista
Perché molte delle persone migliori del mondo erano e sono comuniste.

Io sono comunista
Perché detesto l'ipocrisia e amo la verità.

Io sono comunista
Perché non c'è nessuna distinzione tra me e gli altri.

Io sono comunista
Perché sono contro il libero mercato.

Io sono comunista
Perché desidero lottare tutta la vita per il bene dell'umanità.

Io sono comunista
Perché il popolo unito non sarà mai vinto.

Io sono comunista
Perché si può sbagliare, ma non fino al punto di essere capitalista.

Io sono comunista
Perché amo la vita e lotto al suo fianco.

Io sono comunista
Perché troppe poche persone sono comuniste.

Io sono comunista
Perché c'è chi dice di essere comunista e non lo è.

Io sono comunista
Perché lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo esiste perché non c'è il comunismo.

Io sono comunista
Perché la mia mente e il mio cuore sono comunisti.

Io sono comunista
Perché mi critico tutti i giorni.

Io sono comunista
Perché la cooperazione tra i popoli è l'unica via di pace tra gli uomini.

Io sono comunista
Perché la responsabilità di tanta miseria nell'umanità è di tutti coloro che non sono comunisti.

Io sono comunista
Perché non voglio potere personale, voglio il potere del popolo.

Io sono comunista
Perché nessuno è mai riuscito a convincermi di non esserlo.
 
Serenata

Omaggio a Lope de Vega

Lungo le sponde del fiume
la notte si sta bagnando
e sui seni di Lolita
i rami muoion d’amore.


I rami muoion d’amore.

Nuda canta la notte
sopra i ponti di marzo.
Lolita lava il suo corpo
con acqua salata e nardi.

I rami muoion d’amore.

La notte d’anice e argento
risplende sopra i tetti.
Argento di rivi e specchi.
Le tue cosce bianche d’anice.

I rami muoion d’amore.

Federico García Lorca
 

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