L'angolo della poesia (1 Viewer)

Ettore

Nuovo forumer
Sempre mi scordo di te, sempre
mi perdo, ardo per altro, guardo
agli incanti, dove attenti
stanno in agguato trabocchetti,
lacci, e la ventura. Inseguo
i mulinelli tutti,
l’aria sventata dei libecci in fuga
su verso il bosco che ignaro trascolora
et si dipinge ancora
avanti il sonno.
Cerco qua e là
come a caccia di mirtilli,
fuori disegno,
spinta e malsicura.

Se ti ritrovo, se a te ritorno, è allora
alla stagione degli alberi di cachi
coi neri rami nudi carichi d’oro.


(Donata Berra)
 

Ettore

Nuovo forumer
Visita la tua anima
ogni giorno come fosse
una vecchia signora

Portale i pasticcini
e i cioccolatini
falle dei complimenti

Chiedile come sta
Ripetile che è in forma perfetta
ascolta i suoi sfoghi
Oh, non ci sono più le mezze stagioni
Ah, la gente è sempre più maleducata

Visita la tua anima
informati sui suoi malanni
occupati dei suoi affanni

guardala negli occhi
sorridi con lei
delle miserie del mondo

e portale dei fiori.

(Massimo Tosco)
 

Ettore

Nuovo forumer
Bella la danza,
bella come l'eleganza.
Bella come il vento,
bella come un fiore.
Bella come l'amicizia,
bella come l'amore.
Bella come il tun-tun del mio cuore.

(Virglia R. - Quinta elementare)
 

superbaffone

Guest
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette
almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o
della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono
qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una splendida felicità.

Pablo Neruda

molto bella :up:
 

nonmollare

Moderator
Visita la tua anima
ogni giorno come fosse
una vecchia signora

Portale i pasticcini
e i cioccolatini
falle dei complimenti

Chiedile come sta
Ripetile che è in forma perfetta
ascolta i suoi sfoghi
Oh, non ci sono più le mezze stagioni
Ah, la gente è sempre più maleducata

Visita la tua anima
informati sui suoi malanni
occupati dei suoi affanni

guardala negli occhi
sorridi con lei
delle miserie del mondo

e portale dei fiori.

(Massimo Tosco)

è perfetta :up:
c'è il pensiero morelliano alla grande :up:
 

Claire

ἰοίην
Classicissima, ma mai come ora mi sento foscoliana... ;)

Alla sera

Forse perché della fatal quïete
Tu sei l'imago a me sì cara vieni
O sera! E quando ti corteggian liete
Le nubi estive e i zeffiri sereni,

E quando dal nevoso aere inquïete
Tenebre e lunghe all'universo meni
Sempre scendi invocata, e le secrete
Vie del mio cor soavemente tieni.

Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme

Delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
Quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
 

nonmollare

Moderator
“Abbi fede nell’amore anche quando ti fa soffrire. Non chiudere il tuo cuore.”
“Ah, no, amico mio, le tue parole sono oscure, io non posso comprenderle.”
“Il cuore, amico mio, esiste per donarsi, con una lacrima e una canzone.”
“Ah, no, amico mio, le tue parole sono oscure, io non posso comprenderle.”

“Il piacere è fragile come una goccia di rugiada, mentre ride, muore. Ma il dolore è forte e duraturo. Lascia che un triste amore si desti nei tuoi occhi.”
“Ah, no, amico mio, le tue parole sono oscure, io non posso comprenderle.”
“Il loto fiorisce e si perde così, donandosi, alla vista del sole. Non ama restare in fiore nella nebbia eterne dell’inverno.”
“Ah, no, amico mio, le tue parole sono oscure, io non posso comprenderle.”
Tagore


 

Claire

ἰοίην
Un boschetto di meli:sugli altari
bruciano incensi.
Mormora fresca l'acqua tra i rami
tacitamente,tutto il mondo è ombrato
di rose.
Stormiscono le fronde e ne discende
un molle sonno
e di fiori di loto come a festa
fiorito è il prato,esalano gli aneti
sapore di miele

Saffo
 

Claire

ἰοίην
Ballata delle donne
(E. Sanguineti)


Quando ci penso, che il tempo è passato,
le vecchie madri che ci hanno portato,
poi le ragazze, che furono amore,
e poi le mogli e le figlie e le nuore,
femmina penso, se penso una gioia:
pensarci il maschio, ci penso la noia.

Quando ci penso, che il tempo è venuto,
la partigiana che qui ha combattuto,
quella colpita, ferita una volta,
e quella morta, che abbiamo sepolta,
femmina penso, se penso la pace:
pensarci il maschio, pensare non piace.

Quando ci penso, che il tempo ritorna,
che arriva il giorno che il giorno raggiorna,
penso che è culla una pancia di donna,
e casa è pancia che tiene una gonna,
e pancia è cassa, che viene al finire,
che arriva il giorno che si va a dormire.

Perché la donna non è cielo, è terra
carne di terra che non vuole guerra:
è questa terra, che io fui seminato,
vita ho vissuto che dentro ho piantato,
qui cerco il caldo che il cuore ci sente,
la lunga notte che divento niente.

Femmina penso, se penso l'umano
la mia compagna, ti prendo per mano.
 

Sir Green

Forumer storico
Ho posato l’orecchio sopra il cuore
della terra.
Parlava d’amore, del suo amore
per la pioggia,
la terra.

Ho posato l’orecchio sul liquido cuore
dell’acqua.
Il mio amore, l’amor mio
è la sorgente, cantava
l’acqua.

L’ho posato sul cuore
dell’albero.
Della sua folta chioma,
– l’amore suo – diceva,
l’albero.

Ma quando accostai l’orecchio
all’amore stesso,
che non ha nome,
era di libertà che parlava,
l’amore.

Sherko Bekas
 

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