La carriera giudiziaria (mai chiusa)
Dopo decenni di battaglie giudiziarie e una condanna definitiva per frode fiscale, sono quattro i processi nei quali il leader di Forza Italia è indagato e imputato. Entro la fine dell'anno è attesa la sentenza del Ruby Ter, dove Berlusconi è sotto processo con l'accusa di aver pagato le ragazze presenti alle sue feste perché omettessero di raccontare quello che realmente era accaduto. A maggio il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio hanno chiesto una condanna a 6 anni, oltre alla confisca di 10 milioni e 800mila euro, come "prezzo della corruzione". "Una corruzione - hanno detto nella requisitoria - percepita in modo peculiare dalle parti coinvolte: prendere soldi per mentire sembrava normale, d'altronde è l'ex presidente del Consiglio che ce lo chiede è il ragionamento che facevano
Da questo punto di vista il processo Ruby Ter è, secondo l'accusa, una sintesi di un certo modo di intendere la giustizia da parte dell'ex presidente del Consiglio: pagare perché qualcuno menta ai magistrati. Pagare per nascondere la verità. Nel processo sono imputati in 29. Sono state chieste pene per più di 100 anni di carcere. Alla sbarra ci sono alcune delle protagoniste di una stagione del nostro Paese: da Ruby, "la nipote di Mubarak", la ragazza minorenne finita alle feste di Berlusconi, accusata di aver mentito ai giudici per qualche milione di euro pagato da Berlusconi e per la quale l'accusa ha chiesto cinque anni di carcere. Alle giovanissime compagne di quelle serate, che godevano di uno stipendio da duemila e 500 euro al mese. La prossima udienza è prevista mercoledì 21, poi il 28. Entro la fine dell'anno dovrebbe arrivare la sentenza.
Più lunghi i tempi a Bari dove Berlusconi è alla sbarra per una questione simile: è accusato di aver pagato Gianpaolo Tarantini, il suo lenone delle notti romane e sarde, affinché dichiarasse - come è accaduto - ai giudici che le feste che organizzava non erano incontri con prostitute, come ha stabilito la Cassazione che ha confermato la condanna per prostituzione a carico di Tarantini. Ma "cene eleganti". Parallelamente si sta per aprire un altro processo: per falsa testimonianza sono rinviate a giudizio alcune delle protagoniste delle serate, che avevano negato di aver incassato denaro. Tra loro anche Barbara Montereale, che aveva raccontato tra le altre cose di aver conosciuto Licia Ronzulli, la nuova donna forte di Forza Italia: "Ci accoglieva in Sardegna, nella villa di Papi, come si faceva chiamare Berlusconi, e ci indicava in quale bungalow andare a cambiarci e dormire". Dopo, tutte a tavola vestite da "Babbonataline" per ballare davanti al Cavaliere.
Se a Roma è in piedi un altro procedimento simile (imputato anche il cantante di fiducia Mariano Apicella) a Firenze la questione è diversa. La procura ha riaperto un vecchio fascicolo archiviato nel 1998, che riguarda le stragi di mafia del 1992-1993, dove Berlusconi è indagato. Si è ripartiti da un'intercettazione del boss Giuseppe Graviano, in cui parla di Berlusconi e di Marcello Dell'Utri. "L'ipotesi di accusa da verificare - scrive il tribunale del riesame di Firenze - è stata quindi individuata nella seguente: "I rapporti preesistenti e protratti sino al periodo interessato dalle stragi e la ricostruzione dei flussi finanziari intercorrenti tra gli indagati Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri ed esponenti di Cosa nostra, Giuseppe Graviano in particolare, nel quadro di una reciprocità di interessi, che rappresentano il terreno fertile sul quale si è costruita l'intesa strategica che ha portato all'esecuzione delle sei stragi"
Il Berlusconismo è finito, fagocitato dal salvinismo e dal rampante melanismo. Silvio Berlusconi resta. Ha ripulito la destra, rendendola presentabile i…
www.repubblica.it