News, Dati, Eventi finanziari le NEWS del 14 dicembre 2005

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La Fed alza i tassi al 4,25%, possibili nuovi ritocchi

da Repubblica.it:

La Fed alza i tassi al 4,25%, possibili nuovi ritocchi

WASHINGTON - La Federal Reserve ha alzato come previsto il costo del denaro di altri 25 punti base, al 4,25%. Si tratta del 13esimo rialzo di fila dei tassi d'interesse Usa dal giugno del 2004. L'ultimo era stato deciso il 3 novembre scorso.

La nota diffusa dalla Fed evidenzia che "malgrado gli elevati prezzi energetici e l'impatto degli uragani, l'espansione dell'attività economica appare solida. Negli ultimi mesi l'inflazione 'core' è rimasta relativamente contenuta e le aspettative di inflazione di lungo periodo restano moderate. Ciononostante, il possibile aumento nell'utilizzo delle risorse, così come gli elevati prezzi energetici, possono potenzialmente tradursi in pressioni inflattive".

Nel comunicato con cui ha ufficializzato il rialzo dei tassi, la Federal Reserve ha confermato che la politica di innalzamento del costo del denaro sarà "measured", cioè graduale. Contrariamente a quanto accaduto nelle precedenti occasioni - e in linea con le aspettative - il
Comitato federale di mercato aperto (Fomc) ha rimosso dal proprio annuncio l'aggettivo "conciliante" riferito alla politica monetaria, un modo per riconoscere che i tassi sono a un livello accettabile. Il Fomc sottolinea invece di ritenere che "alcune ulteriori e contenute strette potrebbero probabilmente rendersi necessarie" per mantenere in equilibrio il raggiungimento di una crescita economica sostenibile con la stabilità dei prezzi.

Wall Street ha reagito positivamente alla decisione della Fed, peraltro ampiamente prevista dagli analisti. Il comunicato del Fomc è stato letto come un'indicazione del fatto che la stagione dei rialzi sta per chiudersi. Un'interpretazione che ha portato su gli indici: il Dow Jones ha guadagnato lo 0,52 per cento, il Nasdaq lo 0,18 per cento e lo Standard & Poor's lo 0,56 per cento.

Alcuni analisti ritengono che il nuovo orientamento della banca centrale Usa sia finalizzato anche a lasciare campo libero alle scelte del futuro presidente della Fed, Ben Bernanke, che succederà ad Alan Greenspan. L'odierna riunione del Fomc è infatti la penultima presieduta da Greenspan prima del suo abbandono della presidenza della Federal Reserve, il prossimo 31 gennaio.
 
Borse asiatiche: Tokyo chiude in rosso (Nikkei -1,99%)

Borse asiatiche: Tokyo chiude in rosso (Nikkei -1,99%)

(Teleborsa) - Roma, 14 dic - La borsa di Tokyo archivia la seduta odierna con un pesante ribasso, sulla scia del deludente rapporto Tankan di dicembre. Il Nikkei ha concluso con un decremento dell'1,99% a 15.464,58 punti, dopo quattro sedute consecutive di rialzi che avevano spinto l'indice sui massimi da ottobre 2000. Male anche il Topix in calo dell'1,47% a quota 1.602,21.
Tra le altre piazze asiatiche Seul ha limato in chiusura lo 0,17% mentre Shangai ha guadagnato lo 0,64%. Miste le altre piazze asiatiche che chiuderanno più tardi le rispettive sedute. Hong Kong registra un decremento dello 0,20%, Singapore un progresso dello 0,21%, Kuala Lampur un incremento dello 0,21% e Jakarta una flessione dello 0,82%.
 
Auto: novembre immatricolazioni Europa -2,8%, Fiat +1,4%

ACEA: a novembre immatricolazioni Europa -2,8%, [LINK:f59f5ea2ca]Fiat[/LINK:f59f5ea2ca] +1,4% (quota sale al 7,1%)

(Teleborsa) - Roma, 14 dic - A novembre le immatricolazioni auto in Europa (EU23 + Efta) sono calate del 2,8% rispetto allo stesso mese del 2004, raggiungendo un livello di 1.168.628 unità. Lo si apprende dai dati forniti dall'associazione europea dei produttori di auto (ACEA). Dall'inizio dell'anno il dato mostra un calo dello 0,5%. A livello nazionale positivi i dati del Belgio (+5,9%), della Danimarca (+7,4%), della Finlandia (+3,3%), dell'Italia (+3,1%), del Lussemburgo (+1,3%) e della Svezia (+4%), che si contrappongono a quelli negativi della Francia (-2,1%), della Germania (-3,4%), della Spagna (-4%), del Regno Unito (-7,9%), del Portogallo (-9,1%) e della Grecia (-13%). Il Gruppo Fiat ha visto salire la quota di mercato (EU 23 + Efta) al 7,1% dal 6,8% di novembre 2004. Nei primi 11 mesi dell'anno la quota del Lingotto è risultata pari al 6,5% contro il 7,5% dello stesso periodo del 2004. Per quanto riguarda le immatricolazioni del Gruppo Fiat sono aumentate dell'1,4% a 82.643 unità, mentre nei primi 11 mesi dell'anno le immatricolazioni della casa torinese sono scese del 13,1% a 920.809 unità.
 
Istat: inflazione novembre +0,1% m/m, +2,2% a/a

Istat: inflazione novembre +0,1% m/m, +2,2% a/a

(Teleborsa) - Roma, 14 nov - Nel mese di novembre 2005 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività comprensivo dei tabacchi è stato pari a 128,1, registrando una variazione di più 0,1 per cento rispetto al mese di ottobre 2005 e una variazione di più 2,2 per cento rispetto allo stesso mese dell'anno precedente; al netto dei tabacchi l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività, pari a 127,6, ha presentato nel mese di novembre 2005 una variazione congiunturale di più 0,1 per cento e una variazione tendenziale di più 2,0 per cento. L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, comprensivo dei tabacchi, nel mese di novembre 2005 è stato pari a 127,0, con una variazione di più 0,2 per cento rispetto ad ottobre 2005 e una variazione di più 2,1 per cento rispetto a novembre 2004; le corrispondenti variazioni registrate dall'indice calcolato al netto dei tabacchi sono state, rispettivamente, nulla e più 1,8 per cento, mentre il livello dell'indice è stato pari a 126,1. L'indice armonizzato, espresso in base 2001=100, nel mese di novembre è stato pari a 111,5 registrando una variazione nulla sul piano congiunturale e una variazione di più 2,4 per cento in termini tendenziali.
 
Istat: nel 3* trim retribuzioni +2% su anno

Istat: nel 3* trim retribuzioni +2% su anno

(Teleborsa) - Roma, 14 dic - Nel terzo trimestre 2005 le retribuzioni lorde per unità di lavoro equivalenti a tempo pieno (Ula) hanno registrato nel complesso dell' industria e dei servizi un aumento tendenziale (ovvero rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente) del 2,0% annuo, sulla base delle delle stime provvisorie degli indici trimestrali derivanti dalle rilevazioni Oros.
Al netto degli effetti stagionali, l'incremento congiunturale (rispetto al trimestre precedente) è risultato dello 0,5 per cento. Lo comunica l'Istat.
Il tasso di crescita tendenziale delle retribuzioni per Ula nel terzo trimestre del 2005 è stato del 2,0 per cento nel complesso dell'industria e dell'1,8 per cento nei servizi. Anche la variazione rispetto al trimestre precedente, misurata al netto degli effetti stagionali, è stata leggermente superiore nell' industria (più 0,6 per cento) rispetto ai servizi (più 0,4 per cento).
Gli oneri sociali hanno registrato un aumento tendenziale del 2,5%. Al netto degli effetti stagionali, gli oneri sociali per Ula hanno segnato una variazione congiunturale di più 0,7 per cento nel totale, con un incremento dello 0,9 per cento nell'industria e dello 0,5 per cento nei servizi.
La variazione congiunturale dell'indice destagionalizzato del costo del lavoro per Ula è stata di più 0,6 per cento nel totale, con un incremento dello 0,7 per cento nell'industria e dello 0,4 per cento nei servizi.
Il tasso di crescita tendenziale del costo del lavoro per Ula è stato pari al 2,3 per cento nel complesso dell'industria e al 2,0 per cento nell'insieme dei servizi.
 
Usa: Indice Mutui-Casa Ancora Giu', Rifinanziamenti -9,7%

Usa: Indice Mutui-Casa Ancora Giu', Rifinanziamenti -9,7%

(ANSA) - ROMA, 14 dic - Ancora un calo per le richieste di finanziamenti ipotecari negli Stati Uniti, un comparto che comincia a mostrare la corda come conseguenza dei continui rialzi dei tassi di riferimento da parte della Federal Reserve, che hanno finito con il riflettersi anche sui tassi di mercato. Nell' ultima settimana infatti l' indice generale è sceso del 5,7% a 619,3 punti, mentre più in particolare l' indice riferito ai rifinanziamenti ha segnato -9,7% a 1.441,8 punti, cioé il livello più basso dal giugno 2004. L' indice riferito invece alle richieste di mutuo finanziate all' acquisto effettivo di un immobile è calato del 3,5% a 477,9 punti.
Il meccanismo dei rifinanziamenti di mutui già in essere com'é noto viene ampiamente utilizzato dai consumatori statunitensi per alimentare la spesa personale e di conseguenza l' economia nel suo complesso. Nelle ultime cinque settimane l' indice dei mutui-casa ha registrato un ribasso per ben quattro volte. (ANSA).
 
Usa: deficit bilancia commerciale ottobre sale a 68,9 mld us

Usa: deficit bilancia commerciale ottobre sale a 68,9 mld usd

(Teleborsa) - Roma, 14 dic - E' salito più delle attese a ottobre il deficit della bilancia commerciale americana a 68,9 mld di dollari dai 66 mld rivisti di settembre. Il mercato si attendeva un disavanzo in calo a circa 62,9 mld usd. Le esportazioni sono salite a 107,5 mld mentre le importazioni hanno evidenziato un incremento a 176,4 mld dai 171,8 mld precedenti. Lo comunica il Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio americano. Il deficit nella bilancia dei beni è salito a 73,9 mld dai 71,3 mld precedenti, mentre per i servizi il surplus si è attestato a 5 mld, in calo rispetto ai 5,3 mld di settembre.
 
Usa: a novembre prezzi import -1,7%, prezzi export -0,9%

Usa: a novembre prezzi import -1,7%, prezzi export -0,9%

(Teleborsa) - Roma, 14 dic - Sono scesi dell'1,7% su base mensile i prezzi alle importazioni in Usa nel mese di novembre contro un +0,3% rivisto registrato nel mese di ottobre. Su base annua si è avuto invece un incremento del 7%. Il dato, comunicato dal Bureau of Labour Statistics degli Stati Uniti, risulta decisamente peggiore delle attese che stimavano un calo più contenuto dello 0,5%. Al netto delle importazioni di petrolio i prezzi import sono risultati in calo dello 0,2% rispetto al +0,9% rivisto del mese precedente. Per quanto riguarda l'indice dei prezzi alle esportazioni ha registrato un calo dello 0,9% rispetto al +0,7% rivisto del mese precedente, mentre si è avuto un incremento tendenziale del 2,4%. Al netto dei prodotti agricoli le esportazioni sono scese dello 0,9% rispetto al +0,7% rivisto di ottobre.
 
Petrolio: EIA, scorte greggio +0,9 mln barili

Petrolio: EIA, scorte greggio +0,9 mln barili

(Teleborsa) - Roma, 14 dic - Crescono le scorte settimanali di greggio in Usa. Secondo l'EIA, divisione del Dipartimento dell'Energia americano, le scorte di petrolio nella settimana al 9 dicembre 2005, sono salite di 0,9 milioni di barili a 321,2 mln, superando le attese che indicavano un decremento di 0,9 mln. In rialzo di 1,8 mln anche le scorte di benzine a 204,4 mln, mentre le scorte di distillati sono sscese di 0,1 mln a 130,5 mln, contro le attese che erano per una lieve crescita. Le riserve strategiche di petrolio restano stabili, sempre al 9 dicembre, a 685,6 mln di barili.
 

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