Unipol: precisazioni in merito a notizie stampa (nota)
[LINK:1c3149a745]Unipol[/LINK:1c3149a745]: precisazioni in merito a notizie stampa (nota)
COMUNICATO STAMPA
Si fa riferimento a quanto riportato in data odierna da alcuni quotidiani per precisare quanto segue.
A) Partecipazione detenuta in Banca Antoniana Popolare Veneta S.p.A.
("Antonveneta" o "Banca")
Nella seconda metà degli anni '90, Unipol Assicurazioni ha avviato un programma di diversificazione della propria attività nel settore della banca - assicurazione, ricercando alleanze societarie e commerciali con primari gruppi bancari, tra cui:
(i) la costituzione della compagnia vita Noricum Assicurazioni S.p.A., in joint venture con la Cassa di Risparmio in Bologna (la quale è stata in seguito assorbita dal Gruppo Bancario IMI San Paolo);
(ii) la costituzione di Quadrifoglio Vita S.p.A., in joint venture con Banca Agricola Mantovana S.p.A. (ora facente parte del Gruppo Bancario Monte dei Paschi di Siena);
(iii) l'acquisizione dal Gruppo Generali del 50% di BNL Vita S.p.A., joint venture assicurativa con il Gruppo Bancario BNL; e, da ultimo, (iv) la realizzazione di un'alleanza societaria ed industriale con il Gruppo Bancario Banca Popolare di Lodi ("BPL"), in virtù della quale alcune banche controllate da Reti Bancarie Holding S.p.A. (sub holding del Gruppo BPL) commercializzano i prodotti assicurativi vita di Aurora AssicurazionI S.p.A., facente parte del Gruppo Unipol.
La definizione di detti accordi commerciali, per la distribuzione dei prodotti vita del Gruppo Unipol per il tramite delle reti bancarie, è sempre stata accompagnata dall'acquisizione da parte del Gruppo Unipol di una quota significativa nel capitale sociale delle banche partner ovvero delle holding loro controllanti, come di seguito esplicitato:
- acquisizione di una partecipazione in Cardine S.p.A. - poi confluita in San Paolo IMI S.p.A.;
- acquisizione di una partecipazione in Banca Agricola Mantovana S.p.A. - poi sostituita da una partecipazione detenuta nella controllante Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A.;
- acquisto di una quota del capitale di Banca Popolare di Lodi S.c.ar.l. e Reti Bancarie Holding S.p.A.;
- acquisto di una partecipazione in Banca Nazionale del Lavoro S.p.A..
Le iniziative di bancassurance hanno complessivamente determinato, nel corso del 2004, premi per 3,6 miliardi di Euro (che si prevedono in crescita ad oltre 4 miliardi di euro nel 2005), evidenziando in tal modo la loro rilevanza strategica per il Gruppo Unipol, sia in termini di premi che di risultati economici.
Tenuto conto di detta rilevanza strategica, il Gruppo Unipol ha ricercato, nel tempo, altri accordi di banca - assicurazione, anche al fine di sostituire l'accordo con Noricum Vita, cessato nel corso del 2003.
In tale ottica, fin dal 2003, sono stati avviati contatti anche con Antonveneta e con i rappresentanti italiani di ABN AMRO, al fine di verificare la possibilità di addivenire a rapporti di collaborazione con la Banca, quando fossero scaduti gli accordi che la stessa aveva in essere con il Lloyd Adriatico S.p.A..
In tal senso, Unipol Assicurazioni aveva da tempo acquisito una partecipazione in Antonveneta pari all'1,99% del capitale sociale della Banca. Tra la fine del 2004 e gli inizi del 2005 si iniziò ad assistere alla competizione, tra la Banca Popolare di Lodi e ABN AMRO, per il controllo di Antonveneta. Tale scenario manteneva, pertanto, valide due opzioni per il Gruppo Unipol: la possibilità di addivenire ad accordi industriali di banca - assicurazione con Antonveneta o, in alternativa, con il Gruppo Banca Popolare di Lodi, tenuto conto delle notizie apparse in proposito sulla stampa, che facevano presumere la possibilità di una integrazione tra Reti Bancarie Holding e Antonveneta (si veda ad esempio l'articolo pubblicato da Milano Finanza del 27 novembre 2004).
Anche al fine di rendere trasparente al mercato la posizione assunta da Unipol Assicurazioni nell'assetto proprietario della Banca, il 13 gennaio 2005 Unipol Assicurazioni acquisì sul mercato circa 300.000 azioni Antonveneta, superando così la soglia del 2% del capitale sociale della Banca e rendendo pubblica al mercato (in conformità a quanto previsto dal D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e dal Regolamento Emittenti) la propria partecipazione in Antonveneta.
A seguito della promozione dell'OPA su Antonveneta, lanciata da ABN AMRO in data 30 marzo 2005 e della pubblicazione delle liste per la nomina dei nuovi membri del Consiglio di Amministrazione di Antonveneta in data 21 aprile 2005, da cui emergeva che la lista presentata da ABN AMRO includeva l'amministratore delegato del Lloyd Adriatico S.p.A., si dedusse che ABN AMRO poteva avere già assunto un orientamento in merito al futuro partner assicurativo per Antonveneta, qualora la stessa avesse acquisito il controllo della banca. Tale orientamento comportava per Unipol Assicurazioni la necessità di incrementare la propria partecipazione in Antonveneta ad un livello superiore a quella detenuta da Lloyd Adriatico, al fine di accrescere la propria forza contrattuale, sia come alternativa al Lloyd Adriatico nei confronti di ABN AMRO, sia nei confronti del Gruppo BPL, tenuto anche conto della quota significativa già detenuta in Reti Bancarie Holding.
A tal fine, in data 22 aprile 2005, previa verifica con CONSOB circa l'esistenza di eventuali controindicazioni all'incremento della quota partecipativa del Gruppo Unipol in Antonveneta, si procedette ad emettere un ordine di acquisto per massime n. 5.000.000 di azioni, eseguito sul mercato telematico azionario per n. 4.800.000 azioni Antonveneta, apri all'1,67% del capitale sociale della Banca. Dopo tale acquisizione la partecipazione detenuta da Unipol Assicurazioni in Antonveneta era pari al 3,766% contro il 2,75% del Lloyd Adriatico.
In proposito, si precisa che tutti gli acquisti di azioni Antonveneta sono stati effettuat i mediante utilizzo della liquidità disponibile all'interno della Compagnia, senza ricorrere ad alcun tipo di finanziamento.
L'incremento della partecipazione detenuta in Antonveneta aveva finalità esclusivamente industriali; qualora le stesse non si fossero realizzate, la partecipazione nella Banca si sarebbe trasformata in un investimento finanziario e quindi gestita in modo tale da massimizzare il ritorno economico dell'investimento.
B) Partecipazione detenuta in E-Archimede S.p.A.
Unipol Assicurazioni detiene, per il tramite delle controllate Aurora Assicurazioni S.p.A. e Unipol Merchant S.p.A., una partecipazione pari a circa il 14% del capitale sociale di E-Archimede S.p.A..
Sono destituite di ogni fondamento le illazioni circa presunti "accordi" su operazioni realizzate da E-Archimede S.p.A. con il Gruppo Banca Popolare Italiana S.p.A..
Si precisa, in ogni caso, che il rappresentante del Gruppo Unipol all'interno del Consiglio di Amministrazione di E-Archimede non partecipò alla riunione di detto consiglio, tenutasi in data 29 giugno 2005, in cui vennero esaminate e deliberate le operazioni di acquisizione di partecipazioni di minoranza dal Gruppo Banca Popolare Italiana, né ricevette dai vertici di Unipol Assicurazioni alcuna informazione o indicazione circa i contenuti della succitata riunione consiliare.