News, Dati, Eventi finanziari le NEWS del 2 ottobre 2006
- Creatore Discussione fo64
- Data di Inizio
fo64
Forumer storico
Tokyo chiude in rialzo
Tokyo chiude in rialzo
La borsa di Tokyo archivia la prima seduta della settimana con il segno positivo, con l'indice Nikkei in rialzo dello 0,79% a 16.254,29 punti, mentre il Topix ha guadagnato lo 0,89% a 1.625,12 punti.
Tra le altre borse asiatiche: Seul è salita dello 0,20% a 1.374,22 punti, Taiwan dell'1,13% a 6.960,95 punti e Shangai dello 0,89% a 1.752,42 punti.
Tokyo chiude in rialzo
La borsa di Tokyo archivia la prima seduta della settimana con il segno positivo, con l'indice Nikkei in rialzo dello 0,79% a 16.254,29 punti, mentre il Topix ha guadagnato lo 0,89% a 1.625,12 punti.
Tra le altre borse asiatiche: Seul è salita dello 0,20% a 1.374,22 punti, Taiwan dell'1,13% a 6.960,95 punti e Shangai dello 0,89% a 1.752,42 punti.
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Luxottica: vende Things Remembered per circa 200 mln usd
[LINK:a2018d56e1]Luxottica[/LINK:a2018d56e1]: vende Things Remembered per circa 200 mln usd
Luxottica Group, ha venduto la controllata Things Remembered ai fondi di private equity GB Merchant Partners, LLC (controllata di Gordon Brothers Group) e Bruckmann, Rosser, Sherrill & Co., per un controvalore di circa US$200 milioni.
Lo ha comunicato la società, con una nota, aggiungendo che Things Remembered, che era stata acquisita nell'ottobre 2004 attraverso l'operazione Cole National, era un business non strategico per Luxottica Group. Fin dall'acquisizione, la gestione di Things Remembered era stata mantenuta separata dalle altre attività retail del Gruppo.
Things Remembered, spiega la nota, è una catena di oggetti da regalo personalizzati che opera sul mercato statunitense attraverso un network di 653 negozi, cataloghi e internet.
La vendita di Things Remembered avrà un impatto neutro sulla redditività del Gruppo. Pertanto, Luxottica Group conferma le previsioni di utile per azione per il 2006 precedentemente annunciate (tra €0,93 e €0,94), inclusi i risultati di Things Remembered fino alla data della vendita della stessa.
[LINK:a2018d56e1]Luxottica[/LINK:a2018d56e1]: vende Things Remembered per circa 200 mln usd
Luxottica Group, ha venduto la controllata Things Remembered ai fondi di private equity GB Merchant Partners, LLC (controllata di Gordon Brothers Group) e Bruckmann, Rosser, Sherrill & Co., per un controvalore di circa US$200 milioni.
Lo ha comunicato la società, con una nota, aggiungendo che Things Remembered, che era stata acquisita nell'ottobre 2004 attraverso l'operazione Cole National, era un business non strategico per Luxottica Group. Fin dall'acquisizione, la gestione di Things Remembered era stata mantenuta separata dalle altre attività retail del Gruppo.
Things Remembered, spiega la nota, è una catena di oggetti da regalo personalizzati che opera sul mercato statunitense attraverso un network di 653 negozi, cataloghi e internet.
La vendita di Things Remembered avrà un impatto neutro sulla redditività del Gruppo. Pertanto, Luxottica Group conferma le previsioni di utile per azione per il 2006 precedentemente annunciate (tra €0,93 e €0,94), inclusi i risultati di Things Remembered fino alla data della vendita della stessa.
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Pagnossin: perdita 1° semestre cala a 3,6 mln, in flessione
[LINK:4516f117d1]Pagnossin[/LINK:4516f117d1]: perdita 1° semestre cala a 3,6 mln, in flessione anche fatturato
Il CdA del Gruppo Pagnossin ha approvato venerdì la relazione sull'andamento della gestione del primo semestre 2006, che evidenzia un calo della perdita a 3,6 mln di euro a fronte dei 3,9 mln del pari periodo del 2005. Il fatturato tuttavia è sceso a 19,2 mln di euro dai 26,8 mln dell'anno precedente, mentre l'Ebitda passa da un valore negativo di 0,9 mln ad uno di 0,2 mln.
Il margine operativo netto è negativo per 1,2 mln.
La contrazione dei margini al 30 giugno 2006 rispetto a quelli al 30 giugno 2005, sottolinea una nota, sono da imputare in larga misura al gruppo Richard Ginori.
Il risultato operativo negativo di Richard Ginori 1735 SpA è essenzialmente conseguente ai pesantissimi effetti determinati dalle agitazioni sindacali messe in atto dalle RSU e dalle maestranze in seguito alla presentazione delle linee strategiche del piano di ristrutturazione e di rilancio dell'azienda. Tali agitazioni si sono concretizzate in oltre 25.000 ore di sciopero, messe in atto selvaggiamente.
[LINK:4516f117d1]Pagnossin[/LINK:4516f117d1]: perdita 1° semestre cala a 3,6 mln, in flessione anche fatturato
Il CdA del Gruppo Pagnossin ha approvato venerdì la relazione sull'andamento della gestione del primo semestre 2006, che evidenzia un calo della perdita a 3,6 mln di euro a fronte dei 3,9 mln del pari periodo del 2005. Il fatturato tuttavia è sceso a 19,2 mln di euro dai 26,8 mln dell'anno precedente, mentre l'Ebitda passa da un valore negativo di 0,9 mln ad uno di 0,2 mln.
Il margine operativo netto è negativo per 1,2 mln.
La contrazione dei margini al 30 giugno 2006 rispetto a quelli al 30 giugno 2005, sottolinea una nota, sono da imputare in larga misura al gruppo Richard Ginori.
Il risultato operativo negativo di Richard Ginori 1735 SpA è essenzialmente conseguente ai pesantissimi effetti determinati dalle agitazioni sindacali messe in atto dalle RSU e dalle maestranze in seguito alla presentazione delle linee strategiche del piano di ristrutturazione e di rilancio dell'azienda. Tali agitazioni si sono concretizzate in oltre 25.000 ore di sciopero, messe in atto selvaggiamente.
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Cremonini: formalizzata cessione ramo d'azienda di Quinta St
[LINK:143b0a3fcc]Cremonini[/LINK:143b0a3fcc]: formalizzata cessione ramo d'azienda di Quinta Stagione
Domogel, società controllata da Cremonini, ha ceduto il ramo d'azienda di Quinta Stagione alla società Sprint Boy di Villasanta (Mi), per un controvalore di 1,3 milioni di Euro. Lo si apprende da una nota.
L'operazione, che avrà efficacia a far data dal 1° ottobre 2006, prevede un incasso di 450.000 Euro a sei mesi dal closing e un accollo di debito, da parte di Sprint Boy, per la restante parte.
Quinta Stagione, con un fatturato stimato per il 2006 di 5,5 milioni di Euro, è attiva nella distribuzione a domicilio di prodotti surgelati e di gelati, settore in cui il Gruppo Cremonini è entrato nel 1988.
[LINK:143b0a3fcc]Cremonini[/LINK:143b0a3fcc]: formalizzata cessione ramo d'azienda di Quinta Stagione
Domogel, società controllata da Cremonini, ha ceduto il ramo d'azienda di Quinta Stagione alla società Sprint Boy di Villasanta (Mi), per un controvalore di 1,3 milioni di Euro. Lo si apprende da una nota.
L'operazione, che avrà efficacia a far data dal 1° ottobre 2006, prevede un incasso di 450.000 Euro a sei mesi dal closing e un accollo di debito, da parte di Sprint Boy, per la restante parte.
Quinta Stagione, con un fatturato stimato per il 2006 di 5,5 milioni di Euro, è attiva nella distribuzione a domicilio di prodotti surgelati e di gelati, settore in cui il Gruppo Cremonini è entrato nel 1988.
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BPI: ragigunto accordo per cessione quota 10% di CR Bolzano
[LINK:be414cc5bc]BPI[/LINK:be414cc5bc]: ragigunto accordo per cessione quota 10% di CR Bolzano
La Banca Popolare Italiana rende noto che è stato raggiunto un accordo per la cessione del 10% del capitale sociale della Cassa di Risparmio di Bolzano, pari a 360.000 azioni, da parte di BPI alla Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, che potrà assegnarle a un soggetto terzo da identificarsi, al prezzo di euro 320 per azione, in linea con il valore di carico. Il trasferimento delle azioni, per un controvalore complessivo pari a 115,2 milioni di euro e da effettuarsi anche in più tranches, è previsto entro il 15 dicembre 2006.
[LINK:be414cc5bc]BPI[/LINK:be414cc5bc]: ragigunto accordo per cessione quota 10% di CR Bolzano
La Banca Popolare Italiana rende noto che è stato raggiunto un accordo per la cessione del 10% del capitale sociale della Cassa di Risparmio di Bolzano, pari a 360.000 azioni, da parte di BPI alla Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, che potrà assegnarle a un soggetto terzo da identificarsi, al prezzo di euro 320 per azione, in linea con il valore di carico. Il trasferimento delle azioni, per un controvalore complessivo pari a 115,2 milioni di euro e da effettuarsi anche in più tranches, è previsto entro il 15 dicembre 2006.
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Istat: occupazione grandi imprese luglio -0,3% a/a
Istat: occupazione grandi imprese luglio -0,3% a/a
Nel mese di luglio, l'indice generale dell'occupazione alle dipendenze nelle grandi imprese (base 2000=100) è risultato pari a 94,1 e, al netto dei lavoratori in cassa integrazione guadagni, pari a 93,8. In termini congiunturali l'indice, depurato dagli effetti de lla stagionalità, ha registrato una diminuzione dello 0,1 per cento sia al lordo, sia al netto dei dipendenti in cassa integrazione.
L'occupazione nelle grandi imprese comprese nel campo di osservazione dell'indagine è diminuita in termini tendenziali (luglio 2006 rispetto a luglio 2005) dello 0,3 per cento al lordo della c.i.g.; al netto della c.i.g. la variazione è stata di meno 0,1 per cento. Tenuto conto del numero medio delle posizioni lavorative presenti in tali imprese nell'anno base (pari a circa 2.041.000 unità), la variazione tendenziale dell'occupazione lorda corrisponde a una diminuzione di circa 6 mila posizioni lavorative dipendenti.
Complessivamente, ne i primi sette mesi del 2006 la variazione media dell'occupazione, rispetto allo stesso periodo del 2005, è stata di meno 0,4 per cento al lordo della c.i.g. e di meno 0,3 per cento al netto della c.i.g.
Istat: occupazione grandi imprese luglio -0,3% a/a
Nel mese di luglio, l'indice generale dell'occupazione alle dipendenze nelle grandi imprese (base 2000=100) è risultato pari a 94,1 e, al netto dei lavoratori in cassa integrazione guadagni, pari a 93,8. In termini congiunturali l'indice, depurato dagli effetti de lla stagionalità, ha registrato una diminuzione dello 0,1 per cento sia al lordo, sia al netto dei dipendenti in cassa integrazione.
L'occupazione nelle grandi imprese comprese nel campo di osservazione dell'indagine è diminuita in termini tendenziali (luglio 2006 rispetto a luglio 2005) dello 0,3 per cento al lordo della c.i.g.; al netto della c.i.g. la variazione è stata di meno 0,1 per cento. Tenuto conto del numero medio delle posizioni lavorative presenti in tali imprese nell'anno base (pari a circa 2.041.000 unità), la variazione tendenziale dell'occupazione lorda corrisponde a una diminuzione di circa 6 mila posizioni lavorative dipendenti.
Complessivamente, ne i primi sette mesi del 2006 la variazione media dell'occupazione, rispetto allo stesso periodo del 2005, è stata di meno 0,4 per cento al lordo della c.i.g. e di meno 0,3 per cento al netto della c.i.g.
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Indice PMI manifattura settembre in Italia e Zona Euro
Italia: Indice PMI manifattura settembre invariato a 54,8
Secondo un'indagine condotta e pubblicata da Reuters in collaborazione con ADACI, l'Indice PMI manifatturiero in Italia a settembre risulta invariato a 54,8 punti dal mese precedente.
Nella Zona Euro, l'indice manifatturiero in eurolandia nel mese di settembre è rimasto invariato a 56,6 punti rispetto al mese precedente.
Italia: Indice PMI manifattura settembre invariato a 54,8
Secondo un'indagine condotta e pubblicata da Reuters in collaborazione con ADACI, l'Indice PMI manifatturiero in Italia a settembre risulta invariato a 54,8 punti dal mese precedente.
Nella Zona Euro, l'indice manifatturiero in eurolandia nel mese di settembre è rimasto invariato a 56,6 punti rispetto al mese precedente.
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Mediobanca: vendita della quota del 19% di Ferrari a Fiat
da Teleborsa.it:
[LINK:7a5c4e5c89]Mediobanca[/LINK:7a5c4e5c89]: vendita della quota del 19% di Ferrari a Fiat
Mediobanca informa che in data odierna Fiat SpA ha esercitato la facoltà di acquisto prevista dal contratto di compravendita di azioni Ferrari, stipulato con il Consorzio di azionisti promosso da Mediobanca nel giugno 2002. L'opzione riguarda tutte le n. 2.320.000 azioni (29% circa del capitale Ferrari) possedute da Mediobanca, Commerzbank e Banca Popolare dell'Emilia Romagna.
Per quanto riguarda il gruppo Mediobanca, si legge in una nota, si tratta di n. 1.535.294 azioni, pari al 19% circa del capitale (incluse le n. 80.000, 1,0% circa, possedute dalla controllata CMB e le n. 600.000, 7,5% circa, in portafoglio ad ABN Amro ed al servizio di un prestito obbligazionario convertibile interamente posseduto da Mediobanca): il prezzo di vendita è fissato in 590,4 mln di euro, con una plusvalenza consolidata di oltre 150 mln.
da Teleborsa.it:
[LINK:7a5c4e5c89]Mediobanca[/LINK:7a5c4e5c89]: vendita della quota del 19% di Ferrari a Fiat
Mediobanca informa che in data odierna Fiat SpA ha esercitato la facoltà di acquisto prevista dal contratto di compravendita di azioni Ferrari, stipulato con il Consorzio di azionisti promosso da Mediobanca nel giugno 2002. L'opzione riguarda tutte le n. 2.320.000 azioni (29% circa del capitale Ferrari) possedute da Mediobanca, Commerzbank e Banca Popolare dell'Emilia Romagna.
Per quanto riguarda il gruppo Mediobanca, si legge in una nota, si tratta di n. 1.535.294 azioni, pari al 19% circa del capitale (incluse le n. 80.000, 1,0% circa, possedute dalla controllata CMB e le n. 600.000, 7,5% circa, in portafoglio ad ABN Amro ed al servizio di un prestito obbligazionario convertibile interamente posseduto da Mediobanca): il prezzo di vendita è fissato in 590,4 mln di euro, con una plusvalenza consolidata di oltre 150 mln.
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