Istat: nel 1* trim indebitamento netto P.A./Pil al 6,7%
Istat: nel 1* trim indebitamento netto P.A./Pil al 6,7%
(Teleborsa) - Roma, 5 lug - L'Istat ha diffuso oggi il Conto economico trimestrale delle Amministrazioni pubbliche (AP) relativo al primo trimestre 2005, in anticipo rispetto a quanto stabilito in sede comunitaria.
Nel periodo in questione emerge che l'indebitamento netto delle AP2 in rapporto al Pil è pari al 6,7 per cento (6,9 per cento nel corrispondente trimestre del 2004).
Nel primo trimestre 2005, il saldo corrente (risparmio) è risultato negativo e pari a 11.975 milioni di euro, contro il valore negativo di 11.932 milioni di euro nel corrispondente trimestre dell'anno precedente, con una incidenza negativa sul Pil pari al 3,6 per cento (meno 3,7 per cento nel corrispondente trimestre del 2004); il saldo primario (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato negativo e pari a 5.454 milioni di euro (meno 5.923 milioni di euro nel corrispondente trimestre del 2004), con una incidenza negativa sul Pil dell'1,7 per cento (meno 1,8 per cento nel corrispondente trimestre del 2004).
Le entrate totali sono aumentate in termini tendenziali del 3,5 per cento con un'incidenza sul Pil del 39,3 per cento (38,7 per cento nel corrispondente trimestre del 2004).
Le entrate correnti registrano una crescita del 3,3 per cento dovuta alla crescita delle imposte indirette (2,6 per cento), alla crescita delle imposte dirette (5,2 per cento) e alla crescita dei contributi sociali (2,3 per cento).
Le entrate in conto capitale fanno registrare in termini tendenziali una crescita del 37,5 per cento, dovuta all'aumento delle imposte in conto capitale (1,4 per cento) e alla crescita delle altre entrate in conto capitale (42,0 per cento).
Nel primo trimestre 2005 le uscite totali aumentano in termini tendenziali del 2,8 per cento (Tabella 2). Il loro valore in rapporto al Pil è pari al 46,0 per cento (45,6 per cento nel corrispondente trimestre del 2004).
Le uscite correnti nel primo trimestre 2005 registrano un aumento del 3,0 per cento. Tale aumento è dovuto all'effetto combinato di un aumento del 2,4 per cento dei consumi intermedi, un aumento dell'1,7 per cento dei redditi da lavoro dipendente, un aumento del 3,6 per cento delle prestazioni sociali in denaro, alla crescita del 6,0 per cento delle altre uscite correnti e dell'1,5 per cento degli interessi passivi.
Le uscite in conto capitale, sono diminuite dello 0,3 per cento. Tale diminuzione è la risultante di un decremento degli investimenti fissi lordi (3,7 per cento) e un aumento delle altre uscite in conto capitale (7,0 per cento).