LE PASSIONI FANNO VIVERE L'UOMO, LA SAGGEZZA LO FA SOLTANTO VIVERE A LUNGO (Nicolas de Chamfort)

Ecco il tipo di messaggio che non deve passare inosservato.
Poi....quando accade il peggio....dopo....aaahhhhh

Un tipo che va in giro così, non è pericoloso ?

“La persona che si è resa protagonista del gesto di violenza è conosciuta dalla Caritas e dalla cooperativa ed era già seguita, per le sue problematiche di tipo psichiatrico, dai servizi del Dipartimento di Salute Mentale di Lecco e da un istituto di Milano specializzato in Etnopsichiatria. Cercava aiuto e lo ha fatto in un modo pericoloso, preoccupante, in sé da condannare, ma legato ad una patologia. Peraltro non ha mai rivolto comportamenti violenti verso le persone”. A parlare è il responsabile della Caritas decanale di Lecco, Don Marco Tenderini e Renato Angelo Ferrario, presidente della Cooperativa L’arcobaleno

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Quando ti mettono di fronte alla realtà reale .......

Il Colonnello Savino Paternò, ex ufficiale CC, non le manda a dire.

Il pm quando salì a bordo della Diciotti non mancò poi di raccontare ai cronisti la "realtà devastante"
che aveva trovato sulla nave della Guardia costiera italiana.

"A cominciare dai cattivi odori che ti restano addosso - disse -
Mi ha accompagnato un appuntato che non era mai stato a contatto con questa realtà. Sconvolto.
'Dottore dal vivo cambia tutto, non è come si legge sui giornali...'. Ha ragione".

Ma il colonnello Paternò gli fa notare che "se lei e il suo appuntato
(che evidentemente passa troppo tempo nei tribunali e poco alla territoriale)
avesse accompagnato le forze dell' ordine nelle perquisizioni e negli arresti
eseguiti quotidianamente all'interno di campi nomadi, tendopoli e baracche,
dove frotte di clandestini trovano rifugio addossati gli uni sugli altri, in assenza di alcuna noma igienica,
quel 'cattivo odore' che tanto l'ha turbata, lo conoscerebbe già".

E un motivo c'è.
Perché secondo il colonnello, "quello sarà il destino della quasi totalità di quelle 177 persone
quando e se sbarcheranno nella terraferma. Ah si, verranno accolti, anzi contesi dalle varie cooperative
che lucreranno su di loro (ma il denaro, come si sa, quello non puzza).
Ma nel momento in cui non gli verrà riconosciuto lo status di rifugiato,
allora saranno abbandonati in strada come cani randagi.
E a quel punto puzzeranno come prima, peggio di prima, però del loro fetore non interesserà più niente a nessuno".

L'invettiva di Paternò è un lucido schiaffo ai buonisti. "Vede, procuratore - conclude il colonnello - ogni "sbirro"
quella puzza la conosce bene, fa parte del proprio lavoro ma non rimane sconvolto come lei e sa perché?

Perché sono meglio quelli con puzza sotto le ascelle che quelli...con la puzza sotto il naso".
 
Se la carta di credito revolving è tra i prodotti più venduti dal sistema finanziario
(si stimano oltre 3,5 mln di carte attive nel nostro Paese), allora sicuramente il pericolo è dietro l’angolo.

Per la verità sarebbe più logico chiamarle carte “revolver” perché si tratta di una vera e propria rivoltella
che viene purtroppo puntata alla testa del malcapitato cliente in un macabro meccanismo che assomiglia tanto alla roulette russa.

Il collocamento di massa da parte del sistema bancario (soprattutto per il tramite delle società di credito al consumo)
della carta di credito revolving è il risultato di una subdola strategia che ha l’obiettivo di creare bisogni e sostenere i consumi
nel cittadino esasperato e impoverito dalla recessione. Con questo fido semplice da ottenere, infatti,
si ha la possibilità di pagare in un periodo di tempo molto più lungo ciò che non è possibile acquistare
con pagamento in un unica soluzione e nemmeno con regolamento a saldo il mese successivo come avviene con le carte di credito tradizionali.


Pur essendo nata con la finalità di sostenere gli acquisti di beni durevoli,
negli ultimi anni la carta di credito (anche revolving) è di fatto sempre più utilizzata presso rivenditori di beni prima necessità (supermercati).
La spesa per le esigenze ordinarie di casa si fa praticamente a tassi di interesse pesanti,
sostanzialmente usurai che non vengono rilevati dall’indice dei prezzi al consumo.

La Banca d’Italia per il terzo trimestre 2018 rileva per le carte revolving un tasso medio effettivo globale su base annua (taeg) del 16,15% (!),
con un tasso soglia usura (ossia, il tasso oltre il quale scatta il reato) del 24,15%, il più alto in assoluto rispetto a tutte le altre tipologie di finanziamento.

Quante volte, negli ultimi anni, avete ricevuto via mail offerte di concessione di carte revolving,
magari spedite direttamente a casa, dopo che vi era stato negato un prestito personale? Nessuna meraviglia!
Perché tra un prestito personale (tasso medio del 10%) e una carta revolving ci sono almeno sei basis point di differenza tasso!

Come sempre, nelle incongruenze del sistema finanziario italiano c’è la collaborazione
(ma forse sarebbe stato meglio dire la collusione) di BankItalia che, negli ultimi anni,
ha innalzato la soglia del tasso usura quasi al 25% ed evitato in tal modo di far accusare (e condannare)
banche e finanziarie che possono applicare anche prezzi fino a circa il 24%.

Come se applicare il 24% piuttosto che il 25% salvasse l’etica e la coscienza di strozzini e truffatori.
Ma questa è l’Italia dove il controllore (Bankitalia) è governato dai controllati.

Il meccanismo è semplice: il cliente ha a disposizione una somma di denaro da utilizzare a piacere,
in un’unica volta o in più occasioni, che può restituire con comodi rimborsi mensili.
Quando la usa la sua disponibilità diminuisce, ma si ripristina automaticamente a ogni rimborso di rata.
Ogni rata comprende una quota capitale e una quota interessi.
La quota capitale va a ripristinare il credito disponibile ma la quota interessi,
per effetto di un perverso meccanismo moltiplicatore mensile (e non annuale), determina una spirale difficile da controllare.

Così il suo credito non si esaurisce e lui puoi contare sempre su una riserva di denaro che è come una droga
per chi deve affrontare con difficoltà le ordinarie spese quotidiane. La “ricostituzione” continua del credito disponibile
con rimborsi minimi mensili (mediamente tra il 3% e il 5% della linea di credito concessa)
e gli eventuali nuovi utilizzi comportano una durata non predeterminata del finanziamento ma la rata non cambia.
Non si finisce mai di pagare

I venditori-avvoltoi te la spiegano come se fosse l’affare della vita:
avere a disposizione sempre una sorta di “salvadanaio” che si riempie man mano che ripaghi la rata mensile.

Quanto sono bravi i bancari a modificare le leggi macroeconomiche: trasformare il credito in risparmio a usura.

John Maynard Keynes li perdonerà
 
Patronaggio ha 60 anni e tre figli.
Una delle sue ultime indagini, quella sulle presunte raccomandazioni attorno a Girgenti Acque
è arrivata a far dimettere pure il prefetto di Agrigento, Nicola Diomede.
Quella inchiesta, racconta il Corriere, arrivò a toccare anche "il padre del ministro Alfano", pure lui in passato inquilino del Viminale.

Nel suo passato giudiziario c'è anche dell'altro.
Oltre alla indagine sugli assassini di Padre Puglisi, fu lui a chiedere,
in qualità di sostituto procuratore generale di Palermo, la condanna per Marcello Dell'Utri.
Poi inquisì pure il maresciallo Marcello Mori sulla vicenda della presunta mancata perquisizione della casa di Totò Riina.

Il fatto è che le posizioni sui migranti del procuratore non sono un mistero.
All'ultima apertura dell'anno giudiziario, infatti, disse che "in un’area di frontiera come Agrigento,
e quindi Lampedusa, bisogna fare i conti con il fenomeno dei migranti tenendo conto
che si tratta di persone costrette a lasciare con dolore terra e affetti, a fuggire da guerra e miseria".

Ahahahahahahahah, vallo ai dire a quelli che sono qui per commettere reati.
 
Alla fine la denuncia arriva non solo contro Salvini. Ma anche contro il pm che ha deciso di indagarlo.


"Come Segretario del Movimento Nazionale per la Sovranità ho anche dato mandato al nostro ufficio legale
di verificare la possibilità di denunciare il pm Luigi Patronaggio ai sensi dell'Art. 294 del Codice Penale
che sanziona gli 'Attentati contro i diritti politici del cittadino'".

"Questo articolo recita:
'Chiunque con violenza, minaccia o inganno impedisce in tutto o in parte l'esercizio di un diritto politico (...)
è punito con la reclusione da uno a cinque anni' in applicazione degli articoli 48 e 49 della Costituzione".

"l'avviso di garanzia inviato a Salvini potrebbe infatti essere visto come un tentativo di impedire
a un Ministro di svolgere la sua attività d'indirizzo politico direttamente conseguente dal voto espresso
dalla maggioranza degli italiani sulla base di ben precisi impegni elettorali".
 
E giù voti a valanga....

Da Pinzolo il vice premier ha ribadito di voler portare avanti la sua linea in merito al tema dell'immigrazione
"perché gli italiani mi hanno votato per questo". Nel suo lungo intervento il leghista è anche passato all'attacco di giudici, magistrati e pm.

"Fuori la politica dalle aule di giustizia. In Italia ci sono 4 milioni di processi arretrati e indagano un ministro che difende i confini e difende i diritti degli italiani".
 
Come e cosa si deve rispondere alla signora ignorante ?
mah, ad esempio, fosse capitato a tua figlia ............???

"Siamo qui perché una ragazzina di 17 anni aveva subito una violenza sessuale da parte di un marocchino",
ha detto Sasso. E una signora ha risposto: "E chi se ne frega, dovete finire tutti in galera bastardi"
 

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