LE PASSIONI FANNO VIVERE L'UOMO, LA SAGGEZZA LO FA SOLTANTO VIVERE A LUNGO (Nicolas de Chamfort)

Quando si parla di notizie false ......e di giornalisti che farebbero bene
ad andare a scopare il mare .......la stessa notizia su altro giornale.

E' stato soccorso dal personale sanitario giunto in elicottero da Bergamo
l'uomo di 70 anni che ha manifestato una reazione allergica alla puntura di un imenottero.

La persona si trovava in Via Combi a Cremeno quando è stata "aggredita" dall'insetto.
Raggiunto dall'equipaggio del soccorso è stato sottoposto a trattamento farmacologico
che ne ha circoscritto le criticità, tanto che l'uomo è stato giudicato in buone condizioni
senza necessità di un trasporto in ospedale
.
 
Per me è stato macron ........

"Il ponte Morandi è molto pulito, ha degli elementi, mancando i quali non tiene più.
Se sono state messe delle microcariche di un certo tipo in pochi secondi salta.
Al momento è un’ipotesi che valuto sopra al 50 percento.
Ci sono dei lampi, c’è un crollo verticale, insomma ci sono molti elementi".

Ma perché qualcuno dovrebber compiere un gesto simile?
"Autostrade è diventato il leader mondiale delle autostrade, ci sono altri soggetti
che potrebbero essere interessati a prendere in mano le situazioni, non ci dimentichiamo che fine a fatto Mattei".

Queste parole hanno creato parecchio scompiglio, ma Siviero non si tira indietro e, anzi, al Corriere rincara la dose:
"Confermo tutto. Io sono una persona libera. Ripeto che c’è una fortissima probabilità,
superiore al cinquanta per cento, che si tratti di attentato.
E penso che nel giro di 4-5 giorni sarò in grado di supportare tale ipotesi
non solo attraverso la mera sensazione, ma anche con i numeri.
E se la procura mi chiederà, riferirò le mie conclusioni".
 
fosse vero........

"Le intense campagne di criminalizzazione delle ong nel Mediterraneo centrale
hanno provocato non solo la chiusura dei porti di Italia e Malta,
ma la paralisi di numerose organizzazioni umanitarie di salvataggio,
come pure l'aumento del flusso migratorio verso il sud della Spagna"
 
ok per la detenzione illegale dell'arma, ma l'altro - furto e droga - rimane libero ?

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e quelli della Stazione di Merate
sono intervenuti ieri, 29 agosto, in un paese della Brianza Meratese
a seguito della denuncia del furto di un fucile commesso nella notte nell’abitazione di un pensionato del posto.

Gli elementi raccolti dal personale specializzato del Nucleo Operativo di Merate,
a seguito dei rilievi tecnici operati, hanno fatto fin da subito presupporre
che la dinamica dei fatti fosse diversa da quella raccontata dall’anziano.

Messo alle strette, l’uomo ha ammesso di avere inscenato il furto della propria arma,
con l’aiuto del genero, per tutelare il nipote che risultava essere il vero responsabile della sottrazione dell’arma, verificatasi all’inizio di agosto.

Una prima perquisizione a carico del sospettato ha consentito ai Carabinieri
di rinvenire nella sua disponibilità circa 13 grammi di marjuana, suddivisa in più confezioni e dosi.
L’indagine, poi, ha consentito di individuare il presunto detentore del fucile
a cui era stato rivenduto subito dopo il furto nell’abitazione dell’anziano.

L’attività investigativa si è spostata in provincia di Monza dove,
perquisendo l’abitazione di un insospettabile incensurato 18enne di Vimercate,
è stato rinvenuto il fucile monocanna calibro 12 marca Benelli sottratto all’anziano meratese.
Il giovane ha ammesso le sue responsabilità confermando di avere acquistato l’arma dal nipote del legittimo proprietario.

Di conseguenza il 18enne è stato arrestato per i reati di detenzione illegale di arma e ricettazione
e, nella mattinata di oggi, è stato portato presso il Tribunale di Monza per il giudizio direttissimo
a seguito del quale il Giudice, nel convalidare l’arresto, ha disposto nei suoi confronti la misura
cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, fissando l’udienza per il 25 ottobre 2018.

Denunciati in stato di libertà i tre componenti del nucleo familiare meratese:
il nipote per il furto dell’arma e la detenzione ai fini di spaccio dello stupefacente,
mentre gli altri due per la simulazione del furto con scasso del fucile, di fatto mai avvenuto
 
Buonanotte.
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Il Cremlino vuole rendere il suo esercito “invisibile” al nemico e Rostec
svela il suo camouflage di nuova generazione dalle capacità camaleontiche,
che, adottato su uniformi individuali di fanteria e veicoli da combattimento,
permetterà alle forze armate russe una bassissima osservabilità su ogni tipo di campo di battaglia.

Il pattern mimetico “attivo” sviluppato dal colosso della difesa Rostec,
che era stato originariamente sviluppato per essere applicato a veicoli da combattimento,
è in grado di cambiare colore a seconda dell’ambiente circostante – come la pelle di un camaleonte o quella di un polpo –
può essere utilizzata anche nell’industria tessile, dunque adatta a realizzare uniformi da campo,
elmetti e gilet tattici per il personale militare, secondo quanto riportato dall’agenzia d’informazione russa Tass.


Il rivestimento mimetico che consiste in piccoli triangoli di un particolare materiale a controllo elettrico,
può rivestire un elmetto come la fiancata di un veicolo corazzato, ed è in grado di cambiare colore
a seconda dell’ambiente circostante che l’unità attraversi,
riflettendo l’area con quelle che potrebbe essere paragonato ad un effetto specchio.

Secondo quanto riportato da Rostec – già impegnata nell’elaborazione degli esoscheletri
in fibra di carboni “Ratnik” destinati alle unità di fanteria – in futuro il materiale verrà migliorato
per acquisire ulteriori capacità, come ad esempio quella di poter regolare prontamente l’intensità del colore
e di simulare effetti grafici complessi come ad esempio le “foglie che ondeggiano al vento”.
Il rivestimento potrà essere facilmente applicato, consentendo sostituzioni e riparazioni immediate direttamente sul campo.

“L’energia che consuma quando viene utilizzata costantemente non è maggiore
di quella di una lampadina a risparmio energetico e la massa del rivestimento
è di diverse centinaia di grammi per metro quadrato”, afferma il comunicato stampa divulgato da Tass.
Il Ceo di Rostec, Sergei Chemezov, che in precedenza aveva informato la stampa
sulle particolari capacità di questo rivestimento mimetico di nuova concezione,
ha affermato che il casco invisibile presentato all’esposizione Army-2018
faceva parte dell’equipaggiamento creato per il “futuro del soldato russo“.

Testato con successo per confermare le proprie capacità come metodo ideale di camuffamento per personale,
attrezzature militari, e veicoli blindati, sarà fornito in dotazione quanto prima alle forze armate russe,
rendendole il quanto più possibile “invisibili” agli avversari con cui dovranno misurarsi sul campo.
 
Mi pongo diverse domande.
La prima. Ma cosa ci stiamo a fare in questa europa, con l'euro oltretutto ?
La seconda. Ma non hanno una beata minchia di cose ben più importanti da fare ?
La terza. Voi eravate al corrente di questo sondaggio ?
La quarta. Ma come ? Per anni mi hanno detto che con l'ora legale si risparmiava energia e co2, ed ora no ?
La quinta. Ma andate a ca..... (questa non è una domanda. E' un dato di fatto.)

Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha annunciato l'intenzione di proporre l'abolizione del cambio tra ora legale e ora solare.


In una consultazione pubblica lanciata in estate dall'esecutivo comunitario,
i cui risultati verranno resi pubblici oggi, l'80% dei rispondenti si sarebbe espresso a favore di questa ipotesi.

"Milioni di persone hanno risposto e credono che dovrebbe essere così -
ha detto Juncker in un'intervista alla televisione tedesca Zdf -. La gente vuole questo e lo faremo".

La proposta potrebbe essere presentata già oggi.
La Commissione europea, quindi, proporrà di abolire l'ora legale in tutta l'Unione Europea.

Il presidente dell'Ue spiega di essere arrivato a questa decisione perché fra luglio e agosto
è stato lanciato un sondaggio online e la maggior parte dei 4,6 milioni di partecipanti
si sono detti favorevoli ad eliminare la convenzione per cui durante l'estate l'orario di tutta l'Europa
viene spostato un'ora avanti, per sfruttare al meglio le ore di luce nell'arco della giornata.

La misura dovrà essere approvata successivamente dal Parlamento europeo e dai capi di Stato e di governo.
 
Ecco provato con loro ammissione che quella UE è composta da ignoranti conclamati!

L'ora legale anche se può essere scomoda è stata inserita per consumare meno ed inquinare meno.

Ora arrivano loro che propendono per lo spreco e vogliono cancellarla?

Almeno sanno quanti studi fecero allora prima di immetterla?

Guardate che questa UE è zeppa di bestie ignoranti!
Meglio uscire dal gorgo vizioso o avremo altre sorprese dettate da ignoranza
e forse anche invidia perché sicuramente lascerebbero passare 5-10 anni
per poi re insierirla e dire che l'hanno fatto loro !

L'Europa ha da governare: sulla scia della curvatura della banane e sulla lunghezza dei cetrioli,
ora s'impone sull'immigrazione, sull'ora legale, sui tacchi a spillo e sulla data di scadenza dei fazzoletti di carta.
Gli altri continenti, invidiosi, prendano nota dell'acume!

4,6 milioni di partecipanti. Ma sapete quanti sono i cittadini dell'europa ?

L'ora legale ha implicazioni economiche, p.e. sulla quantita` di energia elettrica
per l'illuminazione delle industrie, dei commerci e delle abitazioni,
ma anche per incentivare i consumi durante le giornate allungate.

Quelli sfavorevoli sono tradizionalmente gli allevatori di bestiame,
lobby potentissima in Europa, perche' scombussola i cicli di cura dei bovini.

Quindi i rispondenti devono essere principalmente da questa categoria,
ovviamente mobilizzati all'uopo dalle relative associazioni.
Sono sorpreso che Juncker sposi questa voglia, mi chiedo cosa ci sia davvero dietro...

Il paradosso è che queste persone tengono più in conto un SONDAGGIO su temi irrilevanti
che il voto esplicito di intere nazioni su tematiche vitali quali economia, stato sociale e immigrazione.

Vedi per esempio il referendum in Grecia , le elezioni in Italia e la ripetizione allo sfinimento
dei referendum sulla cosìddetta costituzione europea in numerosi paesi.
Per me sono patetici, fanno finta di dare ascolto al popolo su tematiche irrilevanti
con sondaggi sconosciuti senza un minimo di dibattito pubblico sul tema.

Dietro questo progetto ad interpretarlo attentamente c'è una abilissima e finissima volontà politica
di volere riavvicinare l'istituzione UE ai cittadini, crollata ai minimi storici nei consensi.
Si badi infatti alla dichiarazione di junker ;
"La gente vuole questo e lo faremo. L'80% dei cittadini che ha risposto al sondaggio si dice favorevole".
Non sono degli stupidi. Infami e criminali di certo, ma non sono degli sprovveduti.
 
.......per opportuna conoscenza e chiarezza ......??????????

Il TG5 ha appena annunciato che l'UE vuole abolire l'ora solare..........
 
Europa......?????? Ahahahahah

L’austerità ha colpito la Grecia principalmente attraverso i tagli massicci alla spesa pubblica,
alla prevenzione sociale e all’assistenza alle fasce più deboli della popolazione
imposti dai vari memorandum a cui anche Tsipras, eletto con promesse di riscossa e orgoglio nazionale,
si è prontamente chinato.

La Grecia, negli ultimi anni, ha registrato gli avanzi primari nel saldo tra entrate e uscite dello Stato
più alti d’Europa, pari al 3,9% del Pil nel 2016 e al 4% (7,08 miliardi di euro) nel 2017.

In assenza di manovre espansive per favorire la crescita, il solo avanzo primario non contribuisce
affatto alla stabilità del debito pubblico, che anzi nel suo rapporto col Pil è notevolmente peggiorato nell’ultimo decennio,
dato che il rapporto per la Grecia è passato dal 109,4% del 2008 al 180,8% del 2016.

Meno settore pubblico ha significato, per la Grecia meno investimenti strategici: come segnala Formiche,
il Paese non è ancora in grado di coprire i 100 miliardi di deficit di investimenti creati cumulativamente nel periodo tra il 2009 e il 2017.

In particolare la Grecia ha perso 16 posizioni nel World Economic Forum – Competitiveness Index nel periodo 2008-2016:
è al 28esimo posto rispetto ai 28 Paesi dell’Ue. Inoltre ha perso sei posizioni nell’indice Doing Business della Banca Mondiale nel 2016/2017,
mentre è al 27esimo posto tra i 28 paesi dell’Ue.

Rigorosa nei suoi conti e nella sua ortodossia neoliberista, la Grecia ha pagato tutte le conseguenze della macelleria sociale nella maniera più grave.

La Grecia ha impegnato tutta sé stessa nel programma di risanamento:
in cambio di un alleviamento della quota di interessi dovuti ai creditori
(principalmente istituti finanziari franco-tedeschi) e di un ridimensionamento del suo spread,
Atene si è impegnata a spalmare il rimborso dei suoi debiti su un lasso di tempo smodatamente lungo, destinato a protrarsi fino al 2060.
Mettere preventivamente in conto quarant’anni di ulteriore austerità significa abdicare a ciò che resta della sovranità politica ed economica del Paese.

L’obiettivo dell’Unione europea è il raggiungimento, entro quell’anno, della quota del 100% del rapporto debito-Pil.
Più che un’Odissea, la Grecia è attesa da una vera e propria ordalia del fuoco, come segnala Bloomberg.

“Le proiezioni dell’Ue implicano un pensiero estremamente ottimistico”,
si legge su un articolo della testata d’informazione finanziaria ripreso da Voci dall’Estero.

“Per esempio, assumono un livello di austerità impossibile: la Grecia deve realizzare un avanzo primario di bilancio
(al netto degli interessi) del 3,4% del Pil per un decennio, e poi del 2,2% fino all’anno 2060 –
qualcosa che nessun paese dell’area dell’euro con una così precaria storia economica ha mai fatto.
Ridimensionando queste proiezioni a un soltanto improbabile 2 per cento e poi 1 per cento,
e usando le stime di crescita e di tasso d’interesse del Fondo monetario internazionale,
si ha un quadro molto diverso”, che vede il rapporto sfiorare il 300%.

“Anche in uno scenario ottimistico, la Grecia dovrà prendere in prestito centinaia di miliardi di euro
dagli investitori privati per pagare i suoi creditori ufficiali. Se quegli investitori penseranno
che i debiti del governo sono fuori controllo, saranno costretti a ritirarsi
– e i leader europei dovranno affrontare un’altra crisi greca”, che potrebbe essere prevenuta
solo con un ragionevole condono di quote importanti del debito di Atene.

Si vuole imporre alla Grecia di proseguire su una strada che si è dimostrata errata sin dalle prime battute,
tanto che il Fondo monetario internazionale ha di recente segnalato le valutazioni sbagliate condotte nel 2010
in occasione della scrittura del primo programma di assistenza strutturale ad Atene.

In particolare, l’Fmi aveva imposto a 0,5 il cosiddetto moltiplicatore fiscale che,
come si può leggere sul blog di Alberto Bagnai
, “esprime l’impatto che una manovra di spesa pubblica avrà sul Pil.

Moltiplicatore di 0.5 significa che un aumento di spesa pubblica di un euro incrementa il Pil di 0.5 euro,
e naturalmente (moltiplicando per meno uno), che una diminuzione di spesa pubblica di un euro decrementa il Pil di 0.5 euro”.

Nella realtà, il moltiplicatore per la Grecia si è dimostrato essere addirittura triplo,
come confermato da un crollo del Pil superiore al 25%.

I motivi politici della palese sottostima del moltiplicatore greco da parte del Fmi sono, per Bagnai, evidenti:
“Era essenziale insufflare l’idea che i tagli non avrebbero danneggiato ‘troppo’ l’economia greca”, contro ogni evidenza reale.
Secondo un disegno che ora si vorrebbe applicare nei decenni a venire.

Di sicuro la Grecia non può affidare la propria ripartenza ai consumi,
a causa dell’erosione subita dal potere d’acquisto (-28% dal 2008)
e del deficit di spese private e gettito fiscale per l’ancora elevato livello della disoccupazione,
scesa sì di sette punti percentuali rispetto al picco del 2013 (27%) ma ancora circa otto punti sopra rispetto al 2010

Di fatto, sono inoltre stati smantellati gli ammortizzatori sociali:
chi è senza un posto da tempo incassa appena il 7% di quanto percepiva prima del licenziamento
contro il 55% garantito nella Repubblica ceca e il 68% in Lussemburgo.

E chi un lavoro ancora ce l’ha, deve far fronte alla mannaia delle tasse,
il 40% su uno stipendio medio mensile di 900 euro, contro il 14% versato dai contribuenti in Irlanda.

In Grecia, ha scritto Martina Castigliani sul Fatto Quotidiano, “c’è la guerra. […]
ce l’ha portata la troika, Bruxelles, Alexis Tsipras. Ce l’hanno portata gli uomini.
Le città sono fortini di resistenza: centri di normalità fanno ombra a strade di periferie
abbandonate dove si lotta per l’aria e per il pane”.

Un’Odissea senza fine, nonostante i proclami del primo ministro.
 

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