le radiazioni di cui non si può parlare

bischer0tt0

mi sono già rotto
sapevate che esistono le radiazioni verdi? che poi sono rosse ma vengono dipinte di verde... ;)

Legambiente azionista nelle centrali di De Benedetti

Paolo della Sala




Dunque, Sorgenia, uno dei principali fornitori di energia in Italia, è parte dell'impero finanziario di Carlo De Benedetti, tessera numero uno del PD. Fin lì poco da dire. Il problema nasce però quando si va a scavare a fondo, nelle pieghe del silenzio che in Italia avvolge l'informazione, e ci fa credere che il nero sia bianco. Come mai infatti Legambiente non protesta MAI contro le centrali della Sorgenia, ovvero Carlo de Benedetti? Perchè è azionista di questa società.
Abbiamo quindi una associazione ambientalista, Legambiente, che fa barricate e protesta e fa nascere comitati OVUNQUE si vogliano costruire centrali, di qualsiasi tipo. ... Con una sola eccezione: quando le centrali sono di Sorgenia... Sembra un bel caso di conflitto di interessi.
L'associazione ambientalista pubblica un paper insieme al Kyoto club intitolato "La pericolosità radiologica delle centrali a carbone", sulla rivista "Scientifica American". Nel paper si sostiene che le centrali a carbone emettano nell'atmosfera materiale radioattivo in quantità (di radiazioni, non di materiale) circa 100 (CENTO) volte maggiore di quello di una centrale nucleare (?).
Legambiente, che si oppone strenuamente alle centrali a carbone di Genova e La Spezia, ritiene però misteriosamente ecocompatibili le sue a Savona, Vado, Val Bormida, Modugno. Lodi...
Non solo: alla luce del paper scritto DA LORO STESSI (e non si dica quindi che non sapevano) Legambiente starebbe quindi "INTENZIONALMENTE" inquinando con materiale RADIOATTIVO l'ambiente che per statuto dovrebbe proteggere.
Il quotidiano "La Repubblica", il cui proprietario è socio di maggioranza della Sorgenia e quindi socio di Legambiente nell'affare delle centrali, si è scagliato violentemente contro la centrale di Civitavecchia, sia nella sua edizione nazionale sia in quella locale, riportando fra i pareri negativi proprio quello di Legambiente.
Cosa che non si è ripetuta, coincidenza, per le centrali Sorgenia.
Per altre informazioni vedere questo link, dove si scoprirà che la lobby delle energie sostenibili è del tutto insostenibile, ed è ramificata in tutte le iniziative di business del settore con persone tutte dotate di curriculum giusto...
Da dove viene l'avversione di Repubblica per il nucleare poi? Su Facebook trovo questo commento: "Viene dal fatto che CdB non ha nè le competenze nè le risorse finanziarie per costruire centrali di quel tipo. Le quali oltretutto lo taglierebbero fuori, poichè il meccanismo della borsa elettrica dà automaticamente la precedenza alle centrali più economiche rispetto alle altre (l'energia "verde" è esclusa da questo meccanismo, altrimenti non sarebbe MAI venduta). Sorgenia correrebbe quindi il rischio in caso di ritorno al nucleare di vedersi costretta a spegnere qualche centrale a carbone".
"...Di fronte alla possibilità di vedersi chiudere una "fonte della giovinezza" il PD è improvvisamente diventato il più talebano dei partiti pro-fotovoltaico. Fotovoltaico sovvenzionato prelevando i sussidi dalle bollette di tutti, e il principale produttore dell'antieconomico e poco democratico fotovoltaico è sempre lui, la tessera numero uno".
Gli americani -meno babbioni di noi- hanno battezzato greenwash tutto il business ecocompatibile, ecosostenibile e balle del genere, utile a fare affari lucrando sul fatto di ridipingere come verde ciò che invece è marrone e maleodorante...
In questo link si trovano i soci di Sorgenia, tra i quali figura appunto Legambiente, col 10% di una delle società (la più "verde") del gruppo...
http://www.sorgeniamenowatt.it/chi_siamo/Pagine/default.aspx
Sorgenia ha finanziato diverse attività di Legambiente, pubblicizzate con articoli sul sito Sorgenia, pagine che poi sono state rimosse dal sito.
Molto simpatico questo:
http://sorgenia.wordpress.com/2011/02/18/sorgenia-e-legambiente-per-le-rinnovabili-e-contro-lo-spreco-energetico/
Sul blog di Sorgenia si combatte lo spreco energetico ma non lo spreco di soldi pubblici, col prelievo forzoso sulle bollette dei poveracci, utile a finanziare il fotosolare sui tetti delle case di chi è "progre", "verde" e con un bel c/c...
 
L'incidente di Fukushima e la catastrofe dell'informazione

connectingtometaverse:
Perché di una cosa sono assolutamente certo: il panorama dell’informazione italiana sull’energia è davvero desolante. Per molti motivi, ma in particolare perché avvilito da una totalizzante visione ideologica.La cosa risulta evidentissima facendo un confronto con l’informazione di altri Paesi. Lo dico in generale, ma in questi giorni, relativamente alla vicenda giapponese di Fukushima, è di una evidenza davvero sconcertante.
Per chi poi, come me, ha come area di riferimento la sinistra e legge quotidianamente Repubblica (sono abbonato) non ci sono parole. Al punto che mi sto davvero domandando se possa essere serio e attendibile nella sua anima democratica e liberale un giornale (La Repubblica) che su un tema importante come quello dell’energia non solo si dimostra ideologizzato e parziale, ma sembra con testardagine impegnarsi per vincere la palma della disinformazione.
Intendiamoci, l’incidente di Fukushima è molto serio: lo è stato e lo è tutt’ora. Gravissimo, se fosse avvenuto (per qualsiasi motivo) nell’ambito della conduzione industriale dell’impianto.
Ma nel contesto di un terremoto di magnitudo 9, il maggiore che abbia mai interessato il Giappone, il quarto per potenza mai registrato strumentalmente al mondo, con onde di tsunami che hanno raggiunto i 14 metri e fatto 20.000 morti… con impianti petrolchimici che sono esplosi, strade, ponti, ferrovie e dighe saltate, decine di migliaia tonnellate di prodotti chimici dispersi… in questo contesto la drammatizzazione che ne ha fatto Repubblica (e la gran parte dei media italiani) è colpevole. Comprensibile solo in un’ottica di demonizzazione del nucleare a tutti i costi. Alla faccia dell’informazione.
Per 20 giorni consecutivi hanno titolato in prima parlando di catastrofe e incubo nucleare, dovendosi ripetere il giorno successivo in attesa che la catastrofe avvenisse e l’incubo si materializzasse. Li vedo, quelli di Repubblica, ogni sera inginocchiarsi e pregare il buon dio di mandare finalmente il grande incidente. Quello che avrebbe davvero trasformato Fukushima in una seconda Chernobyl.
 
Questo che riporti è assolutamente vero.
Si mascherano potenti interessi economici facendo leva sulle comprensibili paure della gente: ad esempio nulla si sa delle ingentissime quantità di aromatici dispersi dal petrolchimico e cisterne spazzate via: eppure sono una fonte primaria di cancro e mutazioni - ma nn si fa leva su questo - assolutamente, anzi....
Stupidamente, di nuovo, vogliono condannarci a diventare meno del 4 mondo - se avvesse/ro davvero a cuore le sorti dell' italia le proposte sarebbero propositive economicamente sostenibili, e rispettose dell' ambiente .... ma nn è così.
 
se legamabiente fa la furba è giusto denunciarlo.

fukushima è un incidente gravissimo, l'informazione non è precisa? volete dirmi che se l'informazione non è precisa l'incidente è meno grave?

ben vengano gli allarmismi sul nucleare se portano ad una accellerazione sulle rinnovabili
 
A me Legambiente non piace per niente. Troppo politicizzata, troppo legata ad un partito.
Vedere la distanza tra i vertici e gli attivisti che si fanno un mazzo tanto è sempre osceno.
 
L'incidente di Fukushima e la catastrofe dell'informazione

connectingtometaverse:
Perché di una cosa sono assolutamente certo: il panorama dell’informazione italiana sull’energia è davvero desolante. Per molti motivi, ma in particolare perché avvilito da una totalizzante visione ideologica.La cosa risulta evidentissima facendo un confronto con l’informazione di altri Paesi. Lo dico in generale, ma in questi giorni, relativamente alla vicenda giapponese di Fukushima, è di una evidenza davvero sconcertante.
Per chi poi, come me, ha come area di riferimento la sinistra e legge quotidianamente Repubblica (sono abbonato) non ci sono parole. Al punto che mi sto davvero domandando se possa essere serio e attendibile nella sua anima democratica e liberale un giornale (La Repubblica) che su un tema importante come quello dell’energia non solo si dimostra ideologizzato e parziale, ma sembra con testardagine impegnarsi per vincere la palma della disinformazione.
Intendiamoci, l’incidente di Fukushima è molto serio: lo è stato e lo è tutt’ora. Gravissimo, se fosse avvenuto (per qualsiasi motivo) nell’ambito della conduzione industriale dell’impianto.
Ma nel contesto di un terremoto di magnitudo 9, il maggiore che abbia mai interessato il Giappone, il quarto per potenza mai registrato strumentalmente al mondo, con onde di tsunami che hanno raggiunto i 14 metri e fatto 20.000 morti… con impianti petrolchimici che sono esplosi, strade, ponti, ferrovie e dighe saltate, decine di migliaia tonnellate di prodotti chimici dispersi… in questo contesto la drammatizzazione che ne ha fatto Repubblica (e la gran parte dei media italiani) è colpevole. Comprensibile solo in un’ottica di demonizzazione del nucleare a tutti i costi. Alla faccia dell’informazione.
Per 20 giorni consecutivi hanno titolato in prima parlando di catastrofe e incubo nucleare, dovendosi ripetere il giorno successivo in attesa che la catastrofe avvenisse e l’incubo si materializzasse. Li vedo, quelli di Repubblica, ogni sera inginocchiarsi e pregare il buon dio di mandare finalmente il grande incidente. Quello che avrebbe davvero trasformato Fukushima in una seconda Chernobyl.

Quoto.
Per questo ritengo che sia una follia fare un referendum su un argomento cosi' complesso quale la politica energetica di uno Stato.
 
il nucleare è un tipo di energia obsoleto
fra l'altro costruendone ora quando darebbero i primi risultati?
di più l'Italia è quasi tutta una zona sismica
evidentemente Fukushima non ha insegnato niente

P.S: Vedo che fai molta confusione, fra il PD, legambiente, Carlo De Benedetti
sono cose una diversa dall'altra, ma evidentemente fa comodo
mettere tutto in unico calderone
 
Ultima modifica:
A me Legambiente non piace per niente. Troppo politicizzata, troppo legata ad un partito.
Vedere la distanza tra i vertici e gli attivisti che si fanno un mazzo tanto è sempre osceno.
ok

ma resta il fatto inconfutabile che il Nucleare è veramente pericoloso per l'umanità

e dire che abbiamo le centrali nucleari appena fuori dai confini
e quindi è meglio portarle dentro
mi sembra alquanto stupido

e come dire
ho visto un ladro fuori di casa che vuole scassinarmi
meglio che gli apra la porta e fare in modo che porti via tutto quel che vuole




bisogna solo impedire che i vari Stati costruiscano le centrali perchè mettono a repentaglio la salute di tutti anche dei vicini
 
Ultima modifica:
il nucleare è un tipo di energia obsoleto
fra l'altro costruendone ora quando darebbero i primi risultati?
di più l'Italia è quasi tutta una zona sismica
evidentemente Fukushima non ha insegnato niente

P.S: Vedo che fai molta confusione, fra il PD, legambiente, Carlo De Benedetti
sono cose una diversa dall'altra, ma evidentemente fa comodo
mettere tutto in unico calderone
esatto
per costruire una centrale ci vogliono troppi anni

per non parlare dei costi



mentre con l'energia solare l'utilizzo è praticamente immediato
senza contare sulla ricaduta occupazionale
 
esatto
per costruire una centrale ci vogliono troppi anni

per non parlare dei costi



mentre con l'energia solare l'utilizzo è praticamente immediato
senza contare sulla ricaduta occupazionale

Il problema e' che ci vogliono 12-14 anni perche' anche una centrale fotovoltaica si ripaghi! Fino ad ora conveniva perche' c'erano gli incentivi.
Chi li ha installati li ha presi con gli incentivi, quindi era lo Stato che pagava (cioe' noi).
Ogni anno perde il 2% del rendimento, quindi dopo 20 anni hai perso il 40% e tutti i pannelli devono essere sostituiti e smaltiti come rifiuti speciali.
Che io sappia ci sono 2-3 aziende in Europa che fanno questo tipo di smaltimento.
Contengono infatti alte quantita' di Pb e GaAs che sono cancerogeni e nocivi per l'ambiente.
Poiche' producono corrente continua ci vuole un dispositivo che sia chiama inverter per renderla alternata e va cambiato ogni 10 anni, componente piuttosto costoso fra l'altro.

Per quanto riguarda le ricadute occupazionali, c'e' una stima che, a partita' di energia prodotta, prova che il fotovoltaico nel mondo e' fra le tecnologie con piu' mortalita' sul lavoro.
Essendo abbastanza semplice installare i pannelli le aziende installatrici mandano gli operai sui tetti o sulle impalcature ignorando anche le minime norme di sicurezza, con risultati facilmente immaginabili.

Fra l'altro, per chi parla di mafia e nucleare, dovrebbe documentarsi anche sul fotovoltaico e tutti i trucchetti fatti dalle aziende per aggirare le norme vigenti.

Detto questo, al momento, l'unica soluzione e' la coesistenza fra energia rinnovabile e nucleare, che ci piaccia o meno.
Oppure rimanere con il petrolio e chinare la testa al Gheddafi o Putin di turno.
 

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