LE SOFFERENZE... DICONO...MiGLIORANO L'UOMO. VISTI I RISULTATI, PROVEREI CON

giorno a tutti.. qs mi sa che è roba buona :-o:D:up:

- Addio Iva sulle accise in bolletta. Con una sentenza storica, un giudice di pace di Venezia ha dato ragione a un consumatore che aveva presentato ricorso contro l'Enel per contestare la quota di Iva sulla bolletta di gas ed elettricità calcolata anche sulle accise. Alla base della sentenza il principio giuridico stabilito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n° 3671/97e fiscale secondo cui la presenza di un’imposta non costituisce mai base imponibile per la generazione di un altro tributo.

A questo punto la palla passa all'Enel che avrà l’obbligo di un risarcimento in questo caso pari a 103,78 euro, a cui dovranno aggiungersi interessi e spese per otto fatture contestate per la fornitura del gap e 12 per l'elettricità. Toccherà allo Stato poi restituire tale somma all'Enel dopo la variazione annuale sull'Iva.

Ma quello del consumatore veneziano potrebbe essere solo un primo acconto. La Federconsumatori sta pensando alla la possibilità di avviare una class action. Secondo i primi calcoli, se tutti i 21 milioni di utenti domestici facessero ricorso il rimborso si aggirerebbe intorno ai due miliardi di euro. Tra l'altro una sentenza del genere potrebbe trovare applicazione anche su altri prodotti sui quali si paga l'Iva sulle accise, tra cui la benzina e il gasolio. (mt)
 
....azz......Pilu, hai fatto "marone".
Ecco la prova provata che non leggi il 3d.

Post 43 - 44 - 45 -46 sulle accise non soggette ad Iva. :lol::lol::lol:

Ed io che faccio fatica a cercare gli articoli :eek::eek: :lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol:
 
Certo che a corte fanno a gara ed aumentano di giorno in giorno......a chi la spara più grossa.

Al 21 luglio il numero di sbarchi è in sostanziale equilibrio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: sono già arrivato 85.361 clandestini.

A riferirlo è lo stesso prefetto Mario Morcone, capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno, nel corso di un'audizione in Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza.

"Il trend - dice - ci consentirà di restare al di sotto della pianificazione nazionale che ci faceva temere di superare le 200mila persone, invece sono 170mila circa".

Pronostico che fa il paio coi 180mila disperati arrivati nel 2014 e che fa impallidire l'accordo per la redistribuzione di 32mila immigrati abbozzato ieri a Buxelles.
 
Ehmmm.......ma, saranno dati certi ? .......Mah........dico io, se non gli hanno neppure schedati, come fanno a contarli ? Con il pallottoliere ?........
E poi, si parla di sbarchi, mancano quelli entrati via terra, con i quali forse si superano i 200 mila ingressi.
Sommati a quelli del 2014 ed a quelli del 2013, oltre gli irregolari gia presenti si tocca la bella cifra di oltre 600 mila persone a spasso epr il paese.

Altro che i 32 mila (da condividere con i Greci) da spalmare su 2 anni.
 
Sappiamo sempre come fare per "distinguerci".

Fiumi di denaro che dall'Italia vanno a finire nelle mani dei terroristi islamici, con versamenti di contante, operazioni con l'estero fatti da parte dei centri islamici che non rientrano nella "movimentazione ordinaria dei rapporti o con lo scopo dichiarato dall'associazione".
A documentarlo numeri alla mano è la Banca d'Italia che a maggio, attraverso l'Unità di informazione finanziaria, ha redatto un rapporto dettagliato sul riciclaggio e il finanziamento al terrorismo internazionale.
Il rapporto riporta il numero delle segnalazioni di operazioni sospette che intemediari finanziari e banche hanno realizzato, segnalazioni poi controllate dalle autorità competenti.
Si legge nell'analisi che "nel primo trimestre del 2015 si è manifestata una significativa inversione di tendenza" nel numero delle segnalazioni che riguardano i sospetti movimenti di soldi dalle tasche di persone residenti in Italia e associazioni islamiche nei confronti dei terroristi.

Nei primi tre mesi del 2015, infatti, ci sono state "74 segnalazioni di finanziamento al terrorismo", "più del triplo" rispetto allo stesso periodo del 2014.
Nell'ultimo quinquennio, sono 822 le segnalazioni di cui solo il 30% è stato archiviato.
Calcolatrice alla mano, significa che più di 500 volte dall'Italia sono state avviate operazioni per far arrivare sovvenzionamenti ai i professionisti del terrore.
Se vi sembrano pochi casi, basta scorrere ancora qualche riga per capire che quanto venuto fuori è solo la punta di un iceberg.

"Il numero contenuto di segnalazioni - si legge - discende dal fatto che il fenomeno è difficilmente identificabile".
Non solo, il vero problema è che il più delle volte i soggetti che avanzano la denuncia e le segnalazioni non non sono in grado di distinguere la fattispecie del finanziamento al terrorismo da quella più generale del riciclaggio. I cui numeri, come si può immaginare, sono ben più grandi.
 
Ultima modifica:
"Vorrei riuscire a scrivere qualcosa che abbia un senso ma non posso perché un senso, questa vicenda, non ce l’ha. Sono io la ragazza dello stupro della fortezza, sono io".

Qualche giorno fa la Corte d'Appello ha deciso, a sorpresa, di assolvere i sei ragazzi accusati di averla stuprata nel 2008.
Per i giudici la giovane, all'epoca 23enne, avrebbe denunciato il rapporto sessuale per "rimuovere" un suo "discutibile momento di debolezza e fragilità". E, comunque, i ragazzi possano aver "mal interpretato" la disponibilità della ragazza.
 
"Abbiamo perso tutti - condanna la ragazza - non hanno vinto loro, gli stupratori, la loro arroganza, il loro fumo negli occhi, le loro vite vincenti". E, dopo che i giudici di appello hanno clamorosamente ribaltato la sentenza del primo processo che condannava i sei ragazzi del branco, arriva addirittura a pensare che, forse, tornando indietro non denuncerebbe le violenze subite. "Che se anche la giustizia con me non funziona prima o poi funzionerà - è l'auspicio - cambierà, dio santo, certo che cambierà". "Ebbene sì - conclude - se per essere creduta e credibile come vittima di uno stupro non bastano referti medici, psichiatrici, mille testimonianze oltre alla tua, le prove del dna, ma conta solo il numero di persone con cui sei andata a letto prima che succedesse, o che tipo di biancheria porti, se usi i tacchi, se hai mai baciato una ragazza, se giri film o fai teatro, se hai fatto della body art, se non sei un tipo casa e chiesa e non ti periti di scendere in piazza e lottare per i tuoi diritti, se insomma sei una donna non conforme, non puoi essere creduta".
 
quasi quasi parto.....

HELSINKI (WSI) - I paesi scandinavi sono conosciuti in tutto il mondo per un sistema di welfare funzionante che protegge chi si trova senza un impiego senza al contempo gravare eccessivamente sul debito pubblico.

Nessuno avrebbe mai pensato, però, che un governo - per giunta di centro destra - potesse arrivare a tanto. Il progetto di legge annunciato dal nuovo primo ministro Juha Sipila è un esempio più unico che raro in Europa. Mai prima d'ora un governo aveva presentato un piano per un reddito minimo così alto e di così ampia portata.

Un reddito universale di fino a 1.000 euro per tutti i cittadini, a prescindere dalla loro età o situazione sociale, renderebbe il lavoro una "scelta di vita". Sarebbe infatti sufficiente a condurre una vita modesta, ma dedita completamente al tempo libero e agli interessi personali, oltre ai doveri di famiglia e burocratici.

Grazie al suo petrolio, Helsinki ha un Pil pro capite superiore a quello della Germania o della Francia. Il rapporto tra debito e Pil è del 59,3%. Nove anni prima era del 41,7%. Il paese si può considerare uno di quelli ricchi e virtuosi dell'area euro.

Il programma sarebbe possibile grazie al fatto che in Finlandia tutti pagano le tasse e grazie anche al taglio deciso del numero di funzionari pubblici incaricati dei programmi sociali.

Il progetto, un'utopia dagli effetti perversi per i critici, è sostenuto da gran parte dei partiti politici. Alcuni evocano una retribuzione base più bassa, intorno ai 500 euro, ma c'è chi come i liberali che desidererebbero arrivare a 850-1000 euro.

All'inizio sarebbe introdotto nelle regioni che hanno i tassi di disoccupazione più alti. In caso di successo dell'iniziativa sarà esportato altrove. La percentuale dei senza lavoro su scala nazionale, nonostante l'economia solida finlandese, è elevata, al 9%.


:mumble::mmmm:
 
Buongiorno :)

:-o:-o:D
 

Allegati

  • IMG-20150524-WA0000.jpg
    IMG-20150524-WA0000.jpg
    20,3 KB · Visite: 175

Users who are viewing this thread

Back
Alto