Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine…

img399367.jpg
 
Btp 8%, che occasione per chi non crede al default Italia



img573443.jpg


La convulsa giornata del premier Silvio Berlusconi al G20 di Cannes venerdì 4 novembre conclusa con il monitoraggiov dell’Italia da parte del Fmi ha catalizzato l’attenzione dei mercati internazionali e soprattutto di quelli obbligazionari, con i Btp che per l’ennesima volta sono andati sull’ottovolante, toccando a dieci anni un ulteriore nuovo massimo di rendimento al 6,42%, livello che non si vedeva dal 1997. La conseguenza? Lo spread contro Bund tedesco si è allargato di nuovo oltre 460 punti base, sempre sui dieci anni, e le quotazioni dei titoli di Stato non oggetto della politica di acquisto della Banca Centrale Europea, Cct e Btpei in testa, hanno incassato nuovi colpi, fino a rendere anche l’8%.
Il tiramolla non è affatto finito e fino a quando l’Italia non metterà in campo mosse davvero radicali, il mercato continuerà a interpretare negativamente qualunque dichiarazione a livello internazionale riguardo il Paese. Quanto è accaduto venerdì 4, in sede di G20, è l’ennesima dimostrazione di questa tesi. Berlusconi ha chiesto formalmente che il Fondo monetario internazionale prenda visione ogni trimestre di come procede il processo delle riforme che saranno adottate per abbattere il debito pubblico, così come era già stato stabilito nel vertice europeo dello scorso 27 ottobre, quando al governo italiano era stato chiesto di fornire le medesime informazioni su base periodica alla Commissione Ue. Tradotto per il mercato, l’Italia, al di là delle implicazioni politiche della mossa, è ormai un sorvegliato speciale per il Fmi e per la Commissione europea. Ergo, dagli ai Btp.

Tutti i dettagli su MF-MilanoFinanza, in edicola domani anche in formato elettronico su pc e iPad.
 
e in casa c' chi la vede diversamente....

Titoli di stato italiani – informazione scorretta e pericolosa

In Italia basta pagare per poter esprimere le teorie più fantasiose su come risollevare l' economia nazionale, ancora una volta, il Corriere della Sera ha permesso di mettere a rischio i risparmi dei cittadini, il tutto in cambio di 20 mila euro, non è ora che qualcuno intervenga ?

6 novembre 2011 , ore 23:07 - 3 Commenti


Non è la prima volta che mi trovo a sottolineare come l’ informazione dettata dai maggiori organi di stampa italiani in alcuni evidentissimi casi sia non solo di parte ma scorretta e pericolosa per il cittadino.
L’ antefatto risale a due giorni fà, quando sul Corriere delle Sera appare, un’ altra lettera a pagamento, firmata da tal Giuliano Melani, in cui esorta i cittadini italiani a correre in banca e acquistare, come farà lui nella giornata di Lunedì per una cifra indicata pari a 20 mila euro, debito italiano.
Secondo il sig, Melani, questo atto di “patriottismo” consentirebbe di risollevarsi dalla crisi economica italiana.
A questo primo appello, si sono uniti chiaramente subito autorità di ben altro spessore, quali il direttore generale di Confindustria, Francesco Storace segretario de La Destra, Gianni Letta vicesegretario del PD, Michela Biancofiore parlamentare PDL, l’ Associazione per la riduzione del debito pubblico, Corrado Passera Consigliere Delegato IntesaSanPaolo e tanti altri, tutti pronti, come da buona tradizione italiana a saltare sul carro della pubblicità gratuita.
Come prima cosa vorrei partire da una considerazione personale, a prescindere dalla buona fede e dall’ altruismo del Sig Melani, che non sono in discussione.
Mi chiedo come possa essere moralmente accettabile, in un momento come questo, spendere 20 mila euro per acquistare una pagina di un giornale, non pensa il sig Melani, che quei 20 mila euro sarebbero stati investiti meglio aiutando in concreto persone disagiate ?
Secondo appunto, che significato ha, pagare 20 mila euro per annunciare che Lunedì andrà in banca ad acquistare 20 mila euro di titoli di stato italiani ? Non sarebbe stato meglio, se il suo vero scopo è quello di aiutare il paese, tenersi i 20 mila euro regalati al Corriere della Sera, nelle proprie tasche, ed investirne 40 mila euro in titoli di stato ? Avrebbe raddoppiato il suo contributo al salvataggio dell’ economia italiana.
Era proprio necessario elevarsi a salvatore della patria ? Non pensa che migliaia di italiani ogni giorno fanno ciò che lui farà lunedì mattina, senza sentire il bisogno di annunciarlo ai quattro venti ?
Terzo appunto, ma è credibile una persona che spende 20 mila euro per annunciare che ne investe altri 20 ? A mio avviso no, anche se nel nostro paese la libertà di espressione a “pagamento” è libera, mi sembra un’ assurdità che va ben oltre il puro masochismo personale.
Secondo antefatto, sempre sulle pagine del Corriere della Sera in data odierna, appare un articolo riportante le dichiarazioni dell’ amministratore delegato di IntesaSanPaolo, che si complimenta con il Sig Melani.
Riporto un passaggio, di tali dichiarazioni, che mi ha particolarmente colpito, per l’ ipocrisia strisciante e l’ immane incoerenza di cui certi personaggi sono a dir poco “ricolmi” :
“Dico bravo al signor Melani, sono in molti a sentire nel cuore quello che ci ha ricordato nell’appello pubblicato dal Corriere. Siamo in un momento di grande difficoltà, ma il nostro Paese ha grandi forze e grandi energie, è in grado di far fronte a tutti i suoi impegni e può ricominciare a crescere se tutti faranno la loro parte e nessuno si chiamerà fuori dalle responsabilità”.



Vi risparmio il proseguio delle dichiarazioni, in quanto il sig Passera, ha ritenuto necessario mettere in risalto il ruolo di “Fata Turchina” svolto dal suo gruppo a beneficio del benessere italiano.
Dimenticandosi di citare come IntesaSanPaolo, aiuti quotidianamente i suoi clienti :
Pagandogli interessi inesistenti sulle giacenze, ma richiedendo interessi al limite dell’ usura sia su prestiti personali che su scoperti.
Subissandoli di spese per il mantenimento dei rapporti.
Non informandoli, in maniera corretta, sulle opportunità di investimento offerte dal mercato, proponendo solo ed esclusivamente i suoi prodotti e anche in questo caso solo quelli in “lancio”.
Questi, sono solo alcuni banali esempi di come, Il sig Passera, che nel continuo dell’ articolo, si dichiarava orgoglioso delle prime avvisaglie di coesione sociale, dovrebbe considerare prima di aprir bocca per sparare idiozie a destra e manca.
Inoltre, vorrei ricordare a tutti i sig Passera e soci, come gli unici che sino ad oggi in Italia non si sono mai tirati indietro, assumendosi le proprie responsabilità, pagando conseguenze di gesti propri e altrui sono proprio i cittadini e nessun altro.
Per cui inviterei i sig Passera e soci, ad evitare dichiarazioni stupide ed inutili nonché irritanti e offensive, nei confronti di chi il proprio dovere lo fà per sua natura, non avendo quindi necessità che qualche idiota gli ricordi quello che proprio lui non ha mai fatto e dovrebbe iniziare a fare.
Mi preme infine sottolineare, come per cittadini, si intendano le persone del ceto alto, medio, basso, emigranti regolari e non, che ogni giorno fanno il proprio dovere, lavorando e non… parlando, promettendo, truffando, rubando, evadendo, come una buona parte di alcuni settori che rappresentano il nostro paese sta facendo da tempi ormai jurassici.,
Esposti gli antefatti, ora vorrei fare alcune considerazioni sulla pericolosità della disinformazione messa in atto dall’ esortazione del sig Melani.
Nella sua lettera evidenzia alcuni concetti :
A) L’ Italia si può salvare solo tramite l’ aiuto interno, dobbiamo fare da noi.
B) Acquistare il debito italiano non è rischioso, in quanto il nostro paese ha enormi risorse.
C) Acquistare il debito italiano aiuta ad abbattere il deficit e a rifinanziare lo stato.
Ma che c…….bip…..sta dicendo questo signore ? Se aveva bisogno estremo di proporre una riedizione di “Cuore” o di “Alice nel paese delle meraviglie” nessuno glielo vieta, ma per favore non spari assurdità, qualcuno potrebbe ascoltarlo e perdere metà dei suoi risparmi nel giro di qualche settimana, ma si rende conto della pericolosità delle sue dichiarazioni ?
Facciamo un esempio, domani mattina un cittadino qualunque convinto dal proclama letto sul Corriere della sera, acquista 20 mila euro di BTP, lo stesso lo fanno altre migliaia di cittadini, cosa succede al debito italiano ? NULLA.
Perché ? Per un semplice e stupido motivo, il debito italiano non si è creato perché i cittadini non sottoscrivono i titoli di stato, ma a causa di una gestione delle risorse pubbliche che definire disastrosa e delinquenziale è già fare un complimento.
Perché dovrei acquistare debito italiano, sapendo che chi governa se ne sbatte altamente del paese e continuerà a rubare il denaro versato dai cittadini onesti ?
Perché dovrei per l’ ennesima volta versare altro denaro per agevolare la continuazione della follia politico economica italiana ?
Non è ora, che i cittadini comincino a pensare a se stessi disubbidendo a chi ci ha portato alla fame, rivoltandosi contro ?
Altra considerazione.
L’ Italia ha qualcosa come 1900 miliardi di debito se non ricordo male, sino al momento in cui i partner europei hanno potuto reggere il gioco di menzogne dei politici italiani, non c’è stato nessun problema, ne l momento in cui sono stati costretti a chiudere il cordone della borsa la situazione è precipitata.



La verità, è che noi abbiamo bisogno che l’ investitore istituzionale torni a comprare debito italiano, solo allora la crisi di fiducia nei nostri confronti potrà essere superata, solo allora lo spread BTP – Bund tornerà a livelli accettabili, non prima, anche se ci ricomprassimo tutto il debito, nessuno è disposto ad investire in un paese corrotto.
Proseguiamo, passiamo ad un distinguo sul debito italiano e i titoli di stato :
Lo stato emette Titoli pubblici per pagare un debito che ha creato, questo malgrado io cittadino abbia pagato tasse, atte a finanziare le spese di mantenimento dell’ apparato statale.
Per cui se io compro altri titoli di stato, non faccio altro che avvallare la mal gestione fatta, ma non solo, continuerò a prestare altro denaro, a personaggi che hanno dimostrato di non saper gestire le risorse a disposizione.
Cosa ottengo ? Lo sperpero del mio denaro niente altro, visto che non cambiando gli attori non cambieranno i risultati, per cui, lo stato continuerà ad emettere titoli per rifinanziare il debito ed io cittadino dovrò continuare ad acquistare titoli di stato per finanziare degli idioti.
Questa catena non si spezzerà mai, sino a quando non cambieranno gli attori, oppure chi acquista titoli di stato non smetterà di farlo, esattamente l’ opposto del nobil gesto del sig Melani.
Tutto questo, per evidenziare come due delle tre esortazioni del sig Melani siano prive di fondamento sino al momento in cui non avverrà un ricambio nella gestione dello stato.
Ma il sig Melani non si è fermato qui, ha anche affermato, come anche molti altri “personaggi “ illustri come acquistare debito italiano non sia rischioso.
Forse tutta questa gente frequenta gli stessi ristoranti e gli stessi aeroporti del sig Berlusconi.
Se un paio di mesi fa avessi investito i miei 20 mila euro, in titoli di stato italiani, ad oggi accuserei una perdita in conto capitale, su un titolo a dieci anni di circa il 20%.
In soldoni, i 20 mila euro sarebbero 19 mila, visto le dichiarazioni della sig.ra Merkel, che parlava di una decina d’ anni per stabilizzare la situazione, vuol dire che quel migliaio di euro che non risulta disponibile, non lo sarà sino alla fine del prestito, sempre che la situazione non peggiori.
É chiaro, che se i 20 mila euro rappresentano l’ uno per cento del mio capitale non sarebbe un grande problema, ma se avessi solo quelli, e dovessi affrontare una spesa improvvisa ? Sig Melani me li da lei i mille che mi mancano ?
É questo che non capisco, come si possa un bel giorno, alzarsi una mattina e credersi i depositari della verità assoluta, perché non si impara ad analizzare le situazioni a 360 gradi, a pensare a tutti prima di sparare cazzate che possono rovinare migliaia di persone ?
Chicca finale, sull’ onda dell’ entusiasmo il sig Melani ha rilasciato anche questa dichiarazione :
“La struttura del debito pubblico italiano, 1.900 miliardi di euro circa, è tale per cui la scadenza media è a 7/8 anni e ogni anno ci viene richiesto di rinnovare il debito per 260/270 miliardi:
«Sono circa 4.500 euro a testa: lo so che le medie ci fanno fessi ma state sicuri che molte persone dispongono di queste cifre».
«Vi giuro che ci conviene, negli ultimi due anni sono state poste in essere manovre per 200 miliardi, sono andati tutti perduti perchè nel frattempo sono saliti i tassi d’interesse sul debito».
Capite ? Questo signore parla di investire 4.500 euro a testa all’ anno, pur dicendo subito dopo che sono andati persi negli ultimi anni la bellezza di 200 miliardi, fatti evaporare dagli stessi a cui dovremmo elargire altro denaro.
Se qualcuno trova una logica che non sia pura follia, vi prego spiegatemela !!!!!!!!
Un ultima domanda per il sig Melani, non so chi lei sia, sinceramente non me ne frega nulla di saperlo, ma vorrei che riflettesse solo su una considerazione, lei pensa realmente che tutti gli italiani siano in condizioni finanziarie tali da poter investire 4.500 euro l’ anno per mantenere i papponi che ci governano e non risolvere assolutamente nulla anzi peggiorando le cose ?
Bene, se vuole la aiuto io, NO non tutti, anzi ogni giorno sempre meno persone possono permettersi di investire questa cifra.
Per cui prima di sparare cazzate, aiutare la stampa “pagata” e di parte a fare cattiva informazione, prima di esortare la gente ad andare in banca a rischiare i propri risparmi, investendo in strumenti finanziari che fuori dai nostri confini sono considerati “spazzatura”, forse sono tutti “stupidi” gli altri ?
Bene prima di fare questo, scenda in strada, vada a mezzogiorno davanti ad una mensa sociale, si fermi ad osservare le code alla Caritas, guardi attentamente nei carrelli della spesa, LEGGA statistiche, studi, rilevazioni sui consumi, sulle percentuali di disoccupati, sul numero di famiglie che vive sotto la soglia di povertà e almeno lei, visto che chi è al potere non lo fà, si VERGOGNI !!
Ancora Grazie al Corriere della Sera e a tutti quelli, che hanno dimostrato ancora una volta, come l’ informazione “ ufficiale” in Italia non sia al servizio delle persone oneste, ma solo di chi ha il denaro per “pagarla”.


di andato63
 
Piazza Affari parte male, con l'Italia nel mirino spread Btp/Bund a 480


Di Francesca Gerosa

img519930.jpg

L'azionario europeo è in calo anche se il premier greco, George Papandreou, ha raggiunto un accordo con le opposizioni per un nuovo Governo di coalizione per approvare il pacchetto di salvataggio. Oggi i ministri delle Finanze della zona euro, riuniti a Bruxelles per il meeting dell'Eurogruppo, cercheranno di accelerare la messa a punto del Fondo europeo di salvataggio Efsf, definendo i dettagli dell'innalzamento della leva finanziaria concordato dai leader europei il mese scorso, affinché possa risultare uno strumento credibile per i mercati già alla fine di novembre, con un mese di anticipo rispetto al previsto.

L'accelerazione ai lavori sulla definizione dei dettagli dell'Efsf, ha spiegato un funzionario della zona euro, è stata sostanzialmente imposta dalle pressioni a cui i mercati stanno sottoponendo l'Italia, da venerdì Paese sorvegliato speciale di Commissione europea e Fondo monetario internazionale, che vigileranno sull'implementazione delle riforme chieste a Roma per scongiurare il rischio contagio.

Prima di partecipare all'Eurogruppo, il ministro Tremonti terrà un'audizione al parlamento Ue dedicata al semestre europeo. La strada verso l' approvazione del pacchetto di riforme è tuttavia incerta. Il Governo guidato da Silvio Berlusconi, infatti, deve confrontarsi con crescenti defezioni alla Camera. I fuoriusciti dalla fila del Pdl potrebbero essere una ventina.

Da parte sua Berlusconi ha assicurato di avere i numeri necessari per continuare a governare. Ieri il membro del consiglio della Bce, Yves Mersch, ha sottolineato come all'interno di Francoforte spesso si aprano discussioni sulla possibilità di mettere fine all'acquisto di bond italiani in assenza dell'adozione dei provvedimenti promessi da Roma.

Mentre lo spread Btp/Bund continua a bruciare nuovi record storici: il differenziale di rendimento tra Btp decennali e bund tedeschi equivalenti ha raggiunto quota 480 punti prima di riportarsi a 478 punti e il rendimento è al 6,536%, il Ftse Mib è in calo dell'1% a 15.178 punti.

Eccetto la Popolare di Milano, Campari, Parmalat e Tod's, in rialzo frazionale, scendono le banche con Unicredit che segna un -1,67% a 0,764 euro e Intesa Sanpaolo un -1,60% a 1,10 euro. Unicredit è l'unica italiana nella lista delle 29 istituzioni finanziarie di rilevanza sistemica a livello globale, le cosiddette G-Sifi, che a partire da fine 2012 dovranno adottare norme di salvaguardia in caso di liquidazione.

Misure miranti a evitare che il costo di eventuali loro fallimenti ricada sui contribuenti, e che dovranno dal 2016 rispettare un requisito di capitale aggiuntivo a quello già previsto da Basilea III per fronteggiare le perdite. Secondo le ultime voci, si stringono quindi i tempi per l'aumento di capitale di Unicredit, che potrebbe essere annunciato lunedì 14 novembre in occasione del Cda che analizzerà i conti del terzo trimestre.

La vigilanza deve comunque sciogliere prima del cda del 14 novembre il nodo del prestito cashes. Pesanti anche Ubi Banca (-2,86%) e Mediobanca (-2,12%). Mediaset, invece, passa di mano a quota 2,54 euro (-1,55%). Time Warner avrebbe presentato un'offerta non vincolante su Endemol pari a 1 miliardo di euro. Il colosso media sembra volersi mettere in competizione con Mediaset che, secondo le ultime indiscrezioni, prepara, insieme al fondo Clessidra, una sua offerta.

"Endemol è completamente svalutata e un'offerta, a questo punto, non avrebbe effetto su Mediaset: il nodo principale è innanzitutto il rifinanziamento e lo stralcio di parte del debito", sottolineano gli analisti di Intermonte. Attenzione anche a Telecom Italia (-1,33% a 0,855 euro) perché, secondo la stampa, i soci della holding Telco potrebbero considerare un aumento di capitale.

La finanziaria di controllo di Telecom Italia con il 22,45% del capitale ha circa 3 miliardi di euro di debito e si trova a rinegoziare circa 2,16 miliardi di euro di linee di credito in scadenza nel 2012. Secondo queste fonti di stampa, parte dell'aumento di capitale potrebbe essere investito in azioni Telecom, in questo modo Telco avrebbe più azioni da utilizzare come garanzie con i creditori.

Un eventuale incremento della quota di Telco in Telecom Italia, per gli analisti, andrebbe a favore di un allargamento dello sconto ordinarie-risparmio, perlomeno nel breve periodo, ma sarebbe comunque positivo per il titolo.
 
sempre piu' urgente che il sp500 si avvicini tra 1220 e 1215..

155000 open..a 10,50..che e' quasi il minimo pagato in 2-3 mesi..

questa un giretto almeno a 25-30 dollari..urge
 

Allegati

  • 5-11-2011----1200 part..jpg
    5-11-2011----1200 part..jpg
    79,1 KB · Visite: 253

Users who are viewing this thread

Back
Alto