L'ESPERiENZA MI HA INSEGNATO CHE LE PERSONE DANNO VALORE A QUALCOSA,SOLO QUANDO....
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DIO E'DONNA!!!
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Platano
Büs del Gnao trader
Il Pdl punta a blindare l'informazione della Rai- LASTAMPA.it
Nel mirino finiscono, conduttori, programmi, format e soprattutto, Raitre: la satira (vedi il programma «Parla con me») «non può diventare occasione per dibattere temi di attualità politica, all'approfondimento giornalistico. Tutto, dunque, codificato, e messo nero su bianco: dagli applausi (vietati) agli show men di diversa estrazione culturale.
E poi, il conduttore, che «dovrà avere un ruolo terzo, raffreddando i toni del dibattito, senza divenire il protagonista del format. Insomma, sia Michele Santoro che Giovanni Floris sono avvisati. E se ciò non bastasse, ecco le dure note a margine: «Il servizio pubblico deve rappresentare il Paese reale e non le élites», quindi assegnazione degli spazi televisivi ai partiti in modo proporzionale al consenso (addio par condicio), e soprattutto, «niente filmati, tabelle, schede (vedi le analisi proposte da «Ballarò») e tutto ciò che crei una «tesi precostituita».
Niente spettacolarizzazioni «delle oscenità» (vedi il delitto di Avetrana) perché «non giovano alla qualità del servizio pubblico», e divieto assoluto dell’utilizzo di attori professionisti per l’interpretazioni delle intercettazioni. Ma non finisce, naturalmente, qui. Perché il Pdl non dimentica certo Milena Gabanelli. Via la «manleva legale» nei servizi d’inchiesta, perché «il conduttore è sempre responsabile della qualità delle notizie, sollevando la Rai da responsabilità civili o penali»; e stop alle inchieste di giornalisti esterni alla Rai.
E soprattutto vietatissimo, nei 3ads di Olly , postare fìca.......
Nel mirino finiscono, conduttori, programmi, format e soprattutto, Raitre: la satira (vedi il programma «Parla con me») «non può diventare occasione per dibattere temi di attualità politica, all'approfondimento giornalistico. Tutto, dunque, codificato, e messo nero su bianco: dagli applausi (vietati) agli show men di diversa estrazione culturale.
E poi, il conduttore, che «dovrà avere un ruolo terzo, raffreddando i toni del dibattito, senza divenire il protagonista del format. Insomma, sia Michele Santoro che Giovanni Floris sono avvisati. E se ciò non bastasse, ecco le dure note a margine: «Il servizio pubblico deve rappresentare il Paese reale e non le élites», quindi assegnazione degli spazi televisivi ai partiti in modo proporzionale al consenso (addio par condicio), e soprattutto, «niente filmati, tabelle, schede (vedi le analisi proposte da «Ballarò») e tutto ciò che crei una «tesi precostituita».
Niente spettacolarizzazioni «delle oscenità» (vedi il delitto di Avetrana) perché «non giovano alla qualità del servizio pubblico», e divieto assoluto dell’utilizzo di attori professionisti per l’interpretazioni delle intercettazioni. Ma non finisce, naturalmente, qui. Perché il Pdl non dimentica certo Milena Gabanelli. Via la «manleva legale» nei servizi d’inchiesta, perché «il conduttore è sempre responsabile della qualità delle notizie, sollevando la Rai da responsabilità civili o penali»; e stop alle inchieste di giornalisti esterni alla Rai.
E soprattutto vietatissimo, nei 3ads di Olly , postare fìca.......
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Il Pdl punta a blindare l'informazione della Rai- LASTAMPA.it
Nel mirino finiscono, conduttori, programmi, format e soprattutto, Raitre: la satira (vedi il programma «Parla con me») «non può diventare occasione per dibattere temi di attualità politica, all'approfondimento giornalistico. Tutto, dunque, codificato, e messo nero su bianco: dagli applausi (vietati) agli show men di diversa estrazione culturale.
E poi, il conduttore, che «dovrà avere un ruolo terzo, raffreddando i toni del dibattito, senza divenire il protagonista del format. Insomma, sia Michele Santoro che Giovanni Floris sono avvisati. E se ciò non bastasse, ecco le dure note a margine: «Il servizio pubblico deve rappresentare il Paese reale e non le élites», quindi assegnazione degli spazi televisivi ai partiti in modo proporzionale al consenso (addio par condicio), e soprattutto, «niente filmati, tabelle, schede (vedi le analisi proposte da «Ballarò») e tutto ciò che crei una «tesi precostituita».
Niente spettacolarizzazioni «delle oscenità» (vedi il delitto di Avetrana) perché «non giovano alla qualità del servizio pubblico», e divieto assoluto dell’utilizzo di attori professionisti per l’interpretazioni delle intercettazioni. Ma non finisce, naturalmente, qui. Perché il Pdl non dimentica certo Milena Gabanelli. Via la «manleva legale» nei servizi d’inchiesta, perché «il conduttore è sempre responsabile della qualità delle notizie, sollevando la Rai da responsabilità civili o penali»; e stop alle inchieste di giornalisti esterni alla Rai.
E soprattutto vietatissimo, nei 3ads di Olly , postare fìca.......
Allora,prima che finisca sulla Gazzetta Ufficiale.......
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