L'ho già detto che odio Pillon

Chi si somiglia, si piglia. :-o
Ma chi sono? :-?

Veramente ti chiedevo qualcosa circa il commento di Mughini...

Chi siano ammetto che non lo so, il piccoletto sembra un piccolo pillon, un pilloncino. La vicenda comunque è curiosa, mi pare le abbia chiesto indietro perfino l'importo delle cialde del caffè, 'sto marcione :lol: :lol: :lol:


Giampiero Mughini per Dagospia

hormoz vasfi e sara croceHORMOZ VASFI E SARA CROCE
Caro Dago, figurati se io sono un collaborazionista che quando il Nemico - ossia le Donne - attaccano noi Uomini parteggia irrimediabilmente per loro. Ogni caso sta a sé. E pur tuttavia in questo caso, la contesa legale tra la pin up italiana e l’aureo tracagnotto iraniano che vorrebbe indietro le centinaia di migliaia di euro che gli sono costati ogni volta i pompini e altri giochi fatti con la splendida fanciulla, sto assolutamente dalla parte della ragazza.

Vittorio Feltri ha detto ultimamente che lui non ha mai incontrato un ricco che sia “un cretino”. Io non posso crederci che il ricchissimo tracagnotto iraniano sia “un cretino”, pensasse cioè che la gran fanciulla gli offrisse quel ben di dio a gratis, forse perché ipnotizzata dal suo fascino virile.

sara croce 4SARA CROCE 4
Oltretutto la fanciulla ce l’ha scritto in faccia che con lei devi pagare anche solo a dirle “buongiorno”. C’era un baratto tra loro due, un baratto antico come il mondo. Un magnifico corpo femminile contro dei dindini sonanti a comprare e regalare di tutto, salvo dei libri.

hormoz vasfi con amanda cronin e dakota fanningHORMOZ VASFI CON AMANDA CRONIN E DAKOTA FANNING
E a quel baratto il tracagnotto ci stava eccome. Come facesse a spendere quelle cifre per una cena con fanciulla e relativa madre non so, ma evidentemente gli andava bene.

Nel senso che quel che accadeva dopo ne valeva la pena, e a meno che la fanciulla non dicesse “Mi fa male la testa, stasera non ne ho voglia”. Questo sì un argomento grave, da opporre in sede legale. Solo che di questo argomento in tribunale non c’è traccia. Né c’è traccia che la fanciulla si rifiutasse di ingoiare a fattaccio bell’e concluso.
mughiniMUGHINI

E dunque tutto ok, un baratto quanto di più legale. (Lascio a molti di voi giudicarlo quanto di più “ripugnante”, solo che così va la vita.) La ragazza non deve restituire niente perché il tracagnotto non deve e non può restituire niente. Oltretutto ci metterà cinque minuti a trovarne un’altra, altrettanto magnifica e altrettanto disponibile. Un milione di euro in più o in meno che cambia? Sono spese oggettive per la produzione del Piacere.
sara croce 16SARA CROCE 16


GIAMPIERO MUGHINI
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Il commento è "all'altezza" della vicenda.
A parte l'incipit in cui definisce le donne "il nemico" (idiozia), e le volgarità che usa, ha ragione a dire che il piccoletto non può avanzare nessun diritto. E questo al di là del fatto che esistesse un baratto tacito o meno.
 
saunders sei sempre molto informato




hormoz-vasfi-sara-croce-1374745.jpg

22 OTT 2020 18:36
AMORE A PROVA DI VISA – GRAMELLINI: “DOPO AVERLO VISTO IN FOTO HORMOZ VASFI, TRA STEMPIATURE E PINGUEDINI, MI SENTIREI DI ESCLUDERE CHE LE MODELLE SI ACCOMPAGNINO CON LUI PERCHÉ SONO TALMENTE STREGATE DALLA SUA AVVENENZA DA PASSARE SOPRA ALLA SPIACEVOLE CIRCOSTANZA CHE È RICCO A PALATE. PASSI PER I GIOIELLI E GLI OROLOGI, MA QUESTUARE SULLA LAVATRICE E SULLE CIALDE DEL CAFFÈ È PICCINERIA INDEGNA DI UN RICCO VERO…”
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Massimo Gramellini per il “Corriere della Sera”

sara croce 16SARA CROCE 16
Il petroliere iraniano che, lasciato da una modella di Pavia, pretende la restituzione dei soldi spesi in regali, comportandosi con lei come un qualsiasi premier del Nord Europa vorrebbe comportarsi con noi, mi ha riempito il cuore di malinconia per quasi cinque secondi.

Sono cresciuto nel mito del nababbo greco Aristotele Onassis, che passava da Maria Callas a Jacqueline Kennedy senza lesinare sui diamanti, ma soprattutto senza chiederli indietro alla fine della fiera, e meno che mai pretendere il loro equivalente in denaro.



Mia nonna avrebbe detto: non ci sono più i miliardari di una volta. Questo si chiama Hormoz Vasfi. Dopo averlo visto in foto, tra stempiature e pinguedini ahimè familiari, mi sentirei di escludere che le modelle si accompagnino con lui perché sono talmente stregate dalla sua avvenenza da passare sopra alla spiacevole circostanza che è ricco a palate.

Se invece Sara Croce avesse davvero deciso di trascorrere il lockdown a casa di Vasfi per ragioni squisitamente sentimentali, troverei ancor più di pessimo gusto l' idea di reclamare per ripicca, e non certo per bisogno, il rimborso a piè di lista di tutto ciò che le fu donato durante la relazione.


E passi per i gioielli e gli orologi, ma questuare sulla lavatrice e sulle cialde del caffè è piccineria indegna di un ricco vero, e persino di uno finto. Paragonato a costui, il Berlusconi delle Olgettine, generoso fino all' autolesionismo, fa la figura del gigante.

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20 OTT 2020 18:10È FINITA LA PACCHIA PER LE MANTENUTE - CON LA CRISI, I MILIONARI HANNO SCOPERTO CHE SCOPARE COSTA E HANNO SMESSO DI FORAGGIARE LE BONAZZE DI TURNO - ORA, DOPO LA SIGARETTA E IL BIDET, CHIEDONO INDIETRO OGNI CENTESIMO - È SUCCESSO A NAOMI CAMPBELL E SARA CROCE: LA BONAS DI “AVANTI UN ALTRO” SI È VISTA RECLAMARE DAL PETROLIERE HORMOZ VASFI OLTRE UN MILIONE DI EURO ANCHE PER LE CIALDE DEL CAFFÈ E PER LA LAVATRICE…


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Andrea Galli per il "Corriere della Sera"

hormoz vasfi e sara croceHORMOZ VASFI E SARA CROCE
Nella causa, subito mediaticamente pubblicizzata, che ha mosso contro l'ex fidanzata Sara Croce alla quale chiede un milione e 51.548,72 euro di risarcimento, il magnate Hormoz Vasfi ha dimenticato o forse ignora d'essere a sua volta destinatario di un'azione legale che trascende le pur diffuse e tristi contese, alla fine di una relazione, legate alla restituzione di quanto speso e regalato.

La 22enne pavese, modella e volto televisivo (in programmi di Paolo Bonolis), ha depositato una denuncia querela per stalking alla Procura di Milano proprio contro il 54enne, uno degli uomini più ricchi in circolazione e protagonista di una rete assai ramificata di conoscenze nello show-business.

Il cuore dell'accusa di Croce, che si basa come innesco delle prove su 80 chiamate e 423 messaggi di «pressioni» di Vasfi, ricevuti in soli 25 giorni successivi la fine della storia da sua mamma e suo zio, poggia su integrazioni preparate dall'avvocato Angelo Pariani, deciso a tutelare l'assistita in sede penale e civile, a maggior ragione, sostiene, per il fatto che una vittima venga ora fatta passare per truffatrice, inevitabilmente danneggiata (non solo) a livello professionale, visto che è a inizio carriera.



Come da lettura dell'atto di citazione dello studio Giuseppe Iannacone e associati (il pool di legali del magnate), lui, iraniano di Teheran, auspica di rientrare dei doni di compleanno e in generale di qualsiasi pagamento sostenuto nei mesi della storia, comprese le confezioni di cialde del caffè, un lettore Dvd e una lavatrice, adducendo un presunto tradimento (con un calciatore) di Croce quale motivo della separazione. Un'offesa e ancor prima una mancanza di rispetto a fronte della piena disponibilità, da parte del 54enne, nel soddisfare ogni richiesta dell'allora fidanzata.
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L'elenco inserito nell'atto di citazione comprende un «gioiello Bulgari da 50 mila euro», l'upgrade di classe (in Business) sui Frecciarossa Milano-Roma poiché «la produzione del programma» della modella «si limitava all'Economy», shopping a Dubai durante una vacanza per «47 mila euro», un orologio e un bracciale Cartier per «34 mila euro», cene di Croce con amici e genitori per «6 mila euro» a sera, spese di agenzia e locazione («10 mila euro a trimestre») per un appartamento in affitto al 28 di piazza San Marco a Milano, soggiorno a Parigi per visitare con un'amica, soddisfacendo un sogno da bambina, Disneyland («7 mila euro»).
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L'avvocato Pariani, nel rilevare comunque spese avvenute in piena libertà e per precisa volontà, non certo sotto ricatto, ricorda i toni di messaggi e chiamate, e si sofferma per appunto sulle frasi inerenti la denigrazione di quello poi divenuto nuovo compagno della modella; e ricorda, l'avvocato, che Croce ha restituito una Land Rover avuta per il compleanno: scelta da cui avrebbe potuto esimersi, forte del favore di sentenze di Cassazione, ma che deve intendersi col desiderio di non approfittarsi della relazione, germogliata a ottobre e chiusa a giugno, dopo un lockdown «da separati in casa».

Vasfi è presenza fissa di articoli di gossip in considerazione dei rapporti con giovani soubrette e influencer quale la stessa modella, che conta 750 mila follower su Instagram, piattaforma dove il magnate, viene osservato in quell'atto, «non trova spazio alcuno, nemmeno indirettamente».


Valeria Braghieri per "Il Giornale"

E quindi, tutto gratis? Ma è folle. È come restituire la carta di un Big Mac dopo aver divorato il panino e pretendere indietro 4,50 euro dal cassiere con la visierina gialla e rossa, avvolto in una nuvola di fritto. Se non hai i soldi, non compri. Vale per i metalmeccanici in fila da McDonald's e vale per i milionari davanti alle sventole. Dal «Mee too» al «Mi trop» che sta per «ti ho dato troppo», adesso me lo restituisci. Roba da pazzi. Sono piccoli, pelati, sentimentalmente spaiati ma rivestiti di dobloni e si «fidanzano» con modelle o showgirl ventenni, alte, bionde, statuarie.
sara croce 7SARA CROCE 7

Quale sarà mai il collante del rapporto, l'amore? «Ma mi facci il piacere», direbbe Totò e lo diciamo anche noi. Questa nuova moda dei milionari è l'ultima incresciosa china della crisi economica in corso. Prendono una signorina, la rivestono d'oro (è l'unica cosa che li rende appetibili) e, a relazione terminata, chiedono la restituzione dell'intero investimento fatto.

L'imprenditore in questione è il magnate e petroliere Hormoz Vasfi, che, tramite i suoi avvocati, avrebbe notificato e depositato in tribunale l'atto di citazione per ottenere il risarcimento dei danni pari al valore dei numerosi beni e delle somme di denaro che avrebbe elargito nel corso della loro relazione sentimentale a Sara Croce, la Bonas di Avanti un altro, il programma in onda sulle reti Mediaset condotto da Paolo Bonolis. La Croce sarebbe chiamata a rispondere in solido con la madre, Anna Maria Poillucci, di una cifra che va oltre il milione di euro «per aver allacciato una relazione al solo fine di trarne un profitto economico per sé e per la sua famiglia, raggirando le buone intenzioni del ricchissimo e noto uomo d'affari».


Praticamente è, di fatto, iniziata la regolamentazione dell'attività di mantenuta, mai vista prima nella storia dell'umanità. E questo potrebbe davvero avere importanti risvolti sui Pil dei Paesi. Ma detto ciò, crolla anche l'ultimo mito: quello dell'uomo provvidenziale, del Pigamalione risolutivo che capita sempre e solo alle altre (alte, ventenni, bionde, statuarie), ma che sapevamo esistesse. Fine del «principe azzurro munifico». C'è un'incresciosa inversione di tendenza.

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Nessuna donna sarà più mantenuta in quanto donna, in quanto bella, in quanto «prescelta». Sì perché la notizia diVasfi, richiama un analogo episodio che ha visto protagonisti lo scorso settembre il miliardario russo Vladislav Doronin e l'ex fidanzata Naomi Campbell, in cui lui ha fatto causa alla top model sostenendo che non gli voglia restituire beni per circa 3 milioni di dollari.

Solo che Doronin è uno con cui ci si fidanzerebbe anche se fosse in coda da McDonald's per un Big Mac: lo avete visto? Però questa è la fine. La fine di un sogno riservato alle altre e la fine di una professione d'eccellenza destinata a poche. Ci vogliono carattere, dedizione, scaltrezza, pelle liscia, abilità, un ottimo chirurgo plastico che ti prenda in consegna già in culla, estetista, truccatore, parrucchiere disponibili anche durante i festivi e, naturalmente, un giro di amiche identiche a te. Bisogna sapere in cosa investire, a cosa e a chi dare priorità.
vladislav doronin naomi campbellVLADISLAV DORONIN NAOMI CAMPBELL

Ci vogliono i giri giusti, una tessera Millemiglia, gli occhi aperti e le ciglia fluenti con le quali essere femminilmente assertive, ma mascolinamente granitiche: astenersi perditempo. Solo che se adesso i milionari diventano dei cialtroni perditempo che ti richiedono il conto... Il mondo va davvero a gambe all'aria.
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Lui è comunque vergognoso.
A me non salterebbe nemmeno in mente di chiedere indietro i regali fatti. Li faccio col cuore e restano segni di un affetto provato al momento del dono che non vedo perché dovrei rimangiarmi.
 
Lui è comunque vergognoso.
A me non salterebbe nemmeno in mente di chiedere indietro i regali fatti. Li faccio col cuore e restano segni di un affetto provato al momento del dono che non vedo perché dovrei rimangiarmi.
perchè te sei un'anima candida :D sei come mio fratello che siccome è un 'buono' e un cittadino rispettoso delle regole, crede che tutto il mondo sia come lui, non concepisce la violenza o il tradimento. Fra i due i sono quello cattivo della famiglia
 
Lui è comunque vergognoso.
A me non salterebbe nemmeno in mente di chiedere indietro i regali fatti. Li faccio col cuore e restano segni di un affetto provato al momento del dono che non vedo perché dovrei rimangiarmi.
Ammesso che il "mona" non sappia che la causa è persa, certamente lo sa il “suo”avvocato , il quale, avrà provveduto ad informarlo.
Pertanto, lo scopo, non è riavere indietro i regali; ma fargli spendere :banana: soldi per causa&avvocato.


:eplus:Della serie: gli uomini pagano per:godo:
 

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