News, Dati, Eventi finanziari liberta': la banca centrale ungherese è di nuovo degli ungheresi (1 Viewer)

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Multiamo banchieri che creano denaro, gli altri falsari vanno in galera



Pubblicato il 22 ottobre 2013
Mps, Mussari inizia a pagare per il derivato Alexandria

Pubblicato da Redazione online il 22 ottobre 2013
http://www.lanotiziagiornale.it/mps-mussari-inizia-a-pagare-per-il-derivato-alexandria/
di Clemente Pistilli
Nessuno sconto per Mussari. Mentre l’ex presidente del Monte dei Paschi di Siena è alle prese con richieste di giudizio e processi per le indagini sugli affari e i buchi di bilancio a Rocca Salimbeni, il Consiglio di Stato ha confermato la sanzione da oltre mezzo milione di euro inflitta al banchiere da Bankitalia.
Buco gigantesco
Mentre proseguono gli accertamenti della Guardia di finanza e della Procura della Repubblica di Siena sulle operazioni che hanno messo in ginocchio il colosso del credito, Mussari è sul banco degli imputati nel primo processo scaturito dall’inchiesta, quello sul presunto ostacolo alle funzioni di vigilanza per il contratto stipulato da Mps con la banca di finanza Nomura sul derivato Alexandria, che secondo l’accusa sarebbe stato nascosto e avrebbe creato un buco da centinaia di milioni nelle casse dell’istituto di credito. La Procura senese si prepara inoltre al processo relativo all’acquisizione di Antonveneta dal Banco Santander per 9,3 miliardi (per gli inquirenti forse non solo un errore di valutazione) dove l’ex presidente è accusato anche di insider trading. Per tali fatti, la Banca d’Italia ha inflitto sia a Mussari che ad altri componenti del Cda dell’epoca e del collegio sindacale sanzioni per oltre cinque milioni, chiedendo al solo ex presidente di pagare 516.440 euro.

Senza attenuanti
Altre sanzioni sono poi state inflitte da Palazzo Koch a fine luglio, per violazione delle disposizioni in materia di politiche e prassi di remunerazione e incentivazione da parte dei componenti del Cda. Questa volta il conto ammonta a 1,3 milioni e Mussari è stato chiamato a pagare altri 90mila euro. Contro la maxi-sanzione l’ex presidente ha fatto ricorso, ma il Tar prima e il Consiglio di Stato ora gli hanno negato la sospensione del provvedimento. Per i giudici Giuseppe Mussari non ha provato il danno grave e irreparabile e, se in difficoltà, poteva chiedere di mettersi a rate.



Pubblicato da Céline a 17:43 Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su Twitter
 

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23 Ottobre 2013
Se i ministri non sanno nemmeno a quanto ammonta il debito pubblico


Nunzia de Girolamo a ballarò (puntata del 22/10/2013)
“Noi, all’inizio di ogni anno, dobbiamo accantonare una somma pari
a ottocentomila milio…. otto milioni di miliar…. ehm…
…cioè… ottocento miliardi per gli interessi sul debito pubblico
che ammonta a duecentomila milion… duemilioni di milion…
cioè…. duecentomila miliardi….”

Nunzia de Girolamo è Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del governo Letta ( sessantaduesimo governo della Repubblica Italiana)
In un articolo del corriere datato 14/05/2008 apprendiamo:
LE PASSIONI – Poliedrica l’onorevole. Sempre dal suo sito: «Ama sciare e in un suo ultimo viaggio ha conseguito un patentino per le immersioni subacquee. Tra le sue passioni emerge anche una particolare predilezione per l’arte, la poesia, la scrittura, il teatro, il cinema ed i viaggi» e per… Silvio Berlusconi.
Meno male che non hanno messo la matematica.
Se il paese deve uscire dalla più grande crisi mai vista con questa classe politica non serve grande intelligenza per capire che fine faremo.
Intanto prepariamoci ad uscire dal G8, anche questo merito di chi ci ha governato negli ultimi 10 anni.
Italia, schiaffo crisi: non fa più parte del G8
Nona tra i grandi, entro 5 anni fuori dalla top ten. Brasile settimo, presto ci scavalcheranno India e Canada.

wallstreetitalia.com
invito la ministra a farsi una cultura sul mio blog.
dal min. 5:30
.
E per completare l’opera:
Trise, Tari e Tasi: parlamentari impreparati sulle loro leggi
Interrogati fuori dall’aula su questi temi, in pochi hanno saputo dare una risposta corretta. Sulle tasse non sanno cosa votano.

wallstreetitalia.com

Pubblicato da Angelo Meschi alle 10:04 in Debito Pubblico, G8, Governo Letta, Nunzia qui siamo al top dei ministri la punta di diamante...........................
 

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GESUITI: di loro non parla quasi mai nessuno, nemmeno i blog liberi. EPPURE HANN...

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GESUITI: di loro non parla quasi mai nessuno, nemmeno i blog liberi. EPPURE HANN...
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GESUITI: di loro non parla quasi mai nessuno, nemmeno i blog liberi. EPPURE HANNO IN PUGNO IL MONDO: non solo i governi, ma ... Read more
 

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[URL="http://www.signoraggio.it/gli-agnelli-la-cia-i-gesuiti-e-il-bilderberg/#"]29[/URL]


Si sente cosi parlare sempre più spesso di Bilderberg, (dal 2013 si sono anche aperti ad un piccolo gruppo selezionato di giornalisti). In effetti ormai si nascondevano dietro un dito.
Ma quasi nessuno si chiede chi ha fondato il Bilderberg e la Trilateral Commission.
Troviamo personaggi legati ai Cavalieri di Malta, ai Gesuiti e quindi al Vaticano stesso, che prima di ogni cosa promettono fedelta’ al Santo Padre, il cui fine è la “difesa della fede”.
Nel 1952 nacque ufficialmente il “Bilderberg Group”.
Era sorta da poco la NATO ed un profugo polacco, tale Retinger fondatore del “Movimento europeo” finanziato dalla CIA, si fece promotore di un club riservatissimo che avrebbe dovuto raggruppare gli uomini più influenti d’Europa e degli USA, il Bilderberg Group appunto.
Józef Hieronim Retinger (1888-1960) accusato di essere un agente del Vaticano, una spia gesuita, un

massone di alto rango, un Cavaliere di Malta, un Ebreo, un omosessuale, un agente della CIA, un agente sionista, un agente dell’MI5, un agente MI6, un agente russo e”cugino del diavolo” - e lui diceva:
“Non siamo nemmeno alla metà”.
Il padre morì improvvisamente nel 1897 mentre JHR era ancora un ragazzo, e il conteZamoyski (la famiglia nobile che aveva acquisito il titolo di “conte” dall’ Holy Roman Emperior, divenne suo “padrino”.Wladyslaw Zamoyski era di nobili origini e fu il portavoce per i proprietari di immobili nella Grande Polonia. Egli non fu solo un devoto patriota ma anche un cattolico molto devoto.
Józef Hieronim Retinger
originariamente pensato di diventare prete e anche iscritto ad un seminario (è entrato nel noviziato dei Gesuiti a Roma), ma si ritirò dal concludereche l’obbligo del celibato sarebbe stato un ostacolo problematico. Più tardi Retinger conclude due matrimoni, prima con una donna polacca di nome Otylia Zubrzycka, e con una certa Stella Morel, “la figlia di un amico, del sindacalista Ed Morel” (Chciuk-Celt, Jan: Józef Hieronim Retinger 1888-1960, aggiornato il 24 giugno 2009).
Ma questa donna morì nel 1933, e appare molto probabile che il vedovo Retinger non abbia in seguito iniziato nuovi rapporti, ma si sia invece riorientato sulla sua vita Gesuita e si sia immerso nel lavoro cospirativo.
Bernardo d’OlandaPrimo presidente fu Bernardo d’Olanda, massone implicato nello scandalo Lockeed nel 1976.
Non solo. Bernhard van Lippe fra le moltissime onoreficenze , vanta anche quella diBalivo di gran croce del Venerabile ordine di San Giovanni (lato protestante dei cavalieri di Malta) ed anche Balì gran croce di onore e devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta.
Del comitato promotore del Bilderberg fecero parte anche De Gasperi e l’ambasciatore italiano negli USA Pietro Quaroni. Negli USA fra i promotori vi furono il direttore della CIA e Joseph Johnson della fondazione Cervage, messa sotto inchiesta per i finanziamenti avuti dalla CIA.
Nel 1967 venne alla luce che attraverso collaboratori di Bernardo d’Olanda il Bilderberg fu finanziato dalla CIA stessa. Tra coloro che parteciparono al primo meeting del Bilderberg nel 1951 figurano molti personaggi in qualche modo legati alla CIA, come risulta da un’inchiesta del Sunday Times di Londra, censurata dal governo e pubblicata in Italia dall’Europeo il 17/10/1975.
Principe BernardVi erano due sindacalisti dell’Afl-Cio, Irwing Brown e Walter Renter, anche loro sovvenzionati dalla CIA e finanziatori della destra sindacale italiana e della DC.

I primissimi componenti italiani del Bilderberg erano Giovanni Agnelli, Alighiero De Michelis, Amintore Fanfani, e Longo. Tra gli statunitensi: Gerald Ford, Henri Kissinger, David Rockfeller, Allen Dulles della CIA. Tra i componenti degli altri paesi vi erano Joseph Luns segretario generale della NATO, Hermann Abs della Deutsche Bank, Fritz Berg presidente della confindustria tedesca, Donald Mc Donald ministro della difesa del Canada.

Nel 1973 Giovanni Agnelli e David Rockfeller si fecero promotori di una sorta di nuovo Bilderberg, meno clandestino e questa volta allargato al Giappone, usando ancora i canali massonici e dei servizi segreti.
Nacque in questo modo la famosa Trilateral, con una veste formalmente meno arcigna e clandestina, ma con funzioni analoghe a quelle del Bilderberg.
Il Principe Bernardo, inizia la Regina Beatrice come “Comandante Onoraria”
nell’Ordine di Malta il 19 giugno 1959 a l’Aia.
William Vincent Shannon, non proprio un paranoico complottista, ma un giornalista e redattore del New York Times e persino ambasciatore degli USA in Irlanda durante la presidenza Carter (1977-1981), affermava: «I membri del Bilderberg stanno costruendo l’era del post nazionalismo: quando non avremo più paesi, ma piuttosto regioni della terra circondate da valori universali.
In effetti all’interno dell’agenda è ormai risaputa la volontà di “distruggere le nazioni ed i loro governi” per allargarsi ad autorita’ sovranazionali. E non è forse quello a cui stiamo assistendo da alcuni anni ?
Troppo semplice puntare il dito sulla solita ” fin troppo generale” “massoneria o para-massoneria”.
Le informazioni riguardo gli idiatori di queste commissioni ci riporta direttamente fra le mani omnipresenti dei Gesuiti e dei “Militari del Vaticano”.
Sarebbe a dire, un’economia globale; un governo mondiale, non eletto, e una religione unica.
Per essere sicuri di raggiungere questi obiettivi, i Bilderberger si concentrano su di un “approccio maggiormente tecnico” e su di una minore consapevolezza da parte del pubblico in generale».

Del resto, lo stesso fondatore del Bilderberg Group, il principe Bernardo d’Olanda, sul punto era stato chiaro:
«È difficile rieducare gente allevata al nazionalismo all’idea di rinunciare a parte della loro egemonia a favore di un potere sovranazionale ».principe Bernardo d’Olanda
Sincero è stato pure David Rockefeller che è anche Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana (Italia)- altro Bilderberg di razza – il quale ha lasciato scritto nelle sue Memorie (2002):
«Alcuni credono che facciamo parte di una cabala segreta che manovra contro gli interessi degli Stati Uniti, definendo me e la mia famiglia come “internazionalisti”, e di cospirare con altri nel mondo per costruire una più integrata struttura politico-economica globale, un nuovo mondo, se volete. Se questa è l’accusa, mi dichiaro colpevole, e sono orgoglioso di esserlo».
Alla luce dei fondatori di questi gruppi potremmo certamente supporre che non si tratta di semplici “uomini d’affari” , ma che fin dai tempi della sua fondazione, il Bilderberg ha una precisa missione impostata, al tempo, da uomini legati Ai casati Nobili, ai Gesuiti e ai Cavalieri di Malta.


Fonte: Hack your Mind

Fonte: fractionsofreality.blogspot.it

Alz
 

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<LI id=menu-item-38369 class="menu-item menu-item-type-taxonomy menu-item-object-category menu-item-38369">oro nelle banche centrali, un pericoloso schema Ponzi23 ottobre 2013Di Ticino Live
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Lo scorso febbraio la Germania aveva chiesto il rimpatrio del suo oro depositato nelle banche americane. Gli Stati Uniti avevano ammesso di non poterlo consegnare prima di diversi anni, in quanto i forzieri erano vuoti.
Negli scorsi anni Venezuela, Libia e Iran hanno rimpatriato le proprie riserve di oro all’estero. La Polonia ha fatto domanda e sta ancora aspettando. Svizzera, Paesi Bassi e Messico vogliono sia fatta chiarezza sullo stato effettivo delle loro riserve di oro depositate nei forzieri all’estero.
Anche lo Stato del Texas vuole riprendersi l’oro che aveva depositato nei forzieri della Federal Reserve : “Non vogliamo dei semplici certificati – ha detto il senatore texano Capriglione – Vogliamo il nostro oro.”
In realtà (come già parzialmente ammesso a denti stretti dai diretti interessati) i forzieri della Fed e delle banche centrali sono vuoti. L’oro che queste istituzioni pretendono di avere, fisicamente non lo hanno.
Una banca ha il diritto di dare l’oro in locazione o di scambiarlo a termine, con la garanzia teorica di poterlo recuperare.
Ufficialmente, questa operazione permette di affidare l’oro alle “Bullion banks”, ossia banche specializzate che assicurano i costi di deposito del metallo prezioso.
Malgrado non dovrebbero, in quanto fungono da “deposito”, queste banche specializzate si permettono di vendere o dare in locazione questo oro, tramite certificati o in forma fisica. Operazioni che possono susseguirsi a catena, come in un classico schema Ponzi.
Da Wikipedia : Lo schema Ponzi è un modello economico di vendita truffaldino che promette forti guadagni alle vittime a patto che queste reclutino nuovi “investitori”, a loro volta vittime della truffa.
Secondo il giornalista economico Yannick Colleu “Il medesimo stock di oro, inizialmente venduto da una banca centrale o da un detentore di metalli preziosi può essere dato in locazione, venduto, poi rivenduto e venduto di nuovo, ecc.
Diversi esperti si accordano nello stimare che vi sarebbe un rapporto di 1 a 100 fra l’oro cartaceo e l’oro fisico realmente disponibile.”
Il giornalista Cyrille Jubert aggiunge : “Sino a poco tempo fa pochi acquirenti chiedevano una consegna reale di oro fisico. Questo ha permesso ai banchieri che controllano il mercato di spingere il principio delle riserve sino al limite del sistema.”
Lo schema Ponzi funziona finchè tutti fanno la loro parte. Al minimo intoppo il castello crolla e solo chi possiede realmente oro fisico riuscirà a cavarsela.

(Fonte : secure.publications-agora.fr/Wikipedia)
L’articolo Riserve di oro nelle banche centrali, un pericoloso schema Ponzi sembra essere il primo su Ticinolive.
 

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