provato, ottimo software
Ancora un successo per il pinguino. Seguendo l’esempio della Borsa di Londra, anche il Johannesburg Stock Exchange (JSE) ha annunciato di essere intenzionato a migrare tutta la sua piattaforma informatica da Microsoft Windows, e relativi strumenti proprietari, a GNU/Linux. Per la precisione, attualmente la borsa sudafricana utilizza la piattaforma TradElect, basata su tecnologie come Microsoft .Net e SQL Server 2000.
La migrazione al sistema operativo, almeno secondo i piani degli esperti IT che dovranno gestire la migrazione, si concluderà entro la prima metà del 2012. Il nuovo sistema Millennium Exchange, usato anche a Londra, consentirà di ridurre notevolmente i tempi medi per ogni transazione, rendendo il tutto fino a 400 volte più veloce rispetto alla piattaforma TradElect. Che dire: speriamo che l’esempio delle borse di Londra e Johannesburg venga presto seguito anche da altre realtà finanziarie mondiali. Sarebbe un bel colpo per il pinguino.
Red Hat ha annunciato che il Qatar Exchange, principale mercato azionario del Qatar e tra i più importanti nella regione del Golfo Persico (membro del GCC, Gulf Cooperation Council), è migrato da IBM AIX e Microsoft Windows a Red Hat Enterprise Linux per fornire una piattaforma di trading ad alte prestazioni agli investitori che operano sul mercato del Qatar.
“Per offrire elevati livelli di servizio agli investitori locali ed internazionali che operano in Qatar, aziende e mercati richiedevano un’infrastruttura IT stabile, scalabile e ad alte prestazioni, ma sempre cost-effective, per sostenere le applicazioni critiche di back-office e la stessa piattaforma di trading. Sulla base di criteri quali affidabilità, performance e sicurezza, il team di Qatar Exchange ha scelto Red Hat come partner tecnologico di fiducia, costruendo sia la piattaforma di trading che i sistemi di back-office su Red Hat Enterprise Linux, Red Hat Network Satellite e sulle tecnologie di clustering di Red Hat”, si legge sul comunicato stampa Red Hat.
La migrazione delle applicazioni di trading e dei database di Qatar Exchange da IBM AIX a Red Hat Enterprise Linux ha portato migliori livelli di flessibilità operativa. L’approccio open source di Red Hat ha offerto anche a Qatar Exchange una roadmap infrastrutturale di lungo periodo basata su tecnologie open source, in grado di garantire solida sicurezza e facilità di gestione.
Ho un problema con la versione 10.10 di Ubuntu e Linux Mint 10 (nuova installazione) che non si manifestava in quelle precedenti
All'avvio dello screensaver, il sistema va in stand-by e devo effettuare nuovamente l'accesso
Lo stesso problema accade all'avvio di programmi quali Picasa, Tux Paint, Tux Math e Tux Type
Ho cercato in Google e il problema dello screensaver, che credo sia in qualche modo collegato a quello dei programmi prima citati, si presenta a molti altri utenti ma non sono riuscito a trovare una soluzione
Ovviamente disattivando lo screesaver il problema si risolve, ma rimane quello dell'accesso ai programmi
Al momento ho risolto reinstallando Linux Mint 9, in cui tutto funziona perfettamente, ma vorrei capire cosa possa creare il problema....
Ci sono voluti vent’anni esatti, ma alla fine Linux ha vinto. Una vittoria figlia della pazienza, possibile solo se sei «no profit», dei piccoli e piccolissimi passi del «pinguino» sull’acerrimo rivale: Windows. Che poi si tratti di una vera vittoria, è tutto da dimostrare. Lo è senz’altro nelle parole del direttore della Linux Foundation, Jim Zemlin, intervistato proprio in occasione del ventennale dalla creazione del primo codice del sistema operativo open source: era il 1991 quando il finlandese Linus Torvalds diede l’annuncio in un newsgroup con il saluto divenuto mito: «Hello everybody out there». Zemlin non usa frasi di circostanza: «Al momento attuale non ci interessa più di tanto confrontarci con Microsoft. Erano i nostri grandi rivali, ora prendersela con loro sarebbe come prendere a calci un cucciolo di cane....
Il «pinguino» (nel disegno) è però arrivato in realtà ovunque. In settori dove Windows invece latita. Troviamo Linux sulla maggior parte dei server aziendali e nei cosiddetti supercomputer: 9 «cervelloni» su 10 dei top 500 ha il marchio del «pinguino». Che ora marcia anche nell’elettronica di consumo: dalle smart tv alle videocamere di Sony, sul Kindle, sui cellulari e i tablet con Android. Rimane solo il nodo del fallimento sui desktop. Ma come ricorda il direttore della Fondazione, è una fetta di mercato che sta diventando sempre meno importante.
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Era l'aprile del 1991 quando il finlandese Linus Torvalds iniziò a condividere il suo progetto di un sistema operativo sotto licenza GNU GPL, la stessa licenza che permette ancora oggi la libera distribuzione di Linux sulla maggior parte dei server web ed anche la stessa licenza che accompagna Joomla su quei server. Quello che segue è un video celebrativo realizzato dalla LinuxFoundation.