prova ad installare ubuntu sulla penna senza unebootin ma con ubuntu stessa
hai provato anche a cambiare penna?
La Linux Foundation ha dichiarato che il mercato dei posti di lavoro legati all’universo Linux è cresciuto di circa l’80% rispetto agli ultimi cinque anni. In risposta a questo trend, la Foundation ha lanciato una nuova piattaforma in grado di collegare professionisti ed aziende di tutto il mondo con potenziali candidati. “L’utilizzo di Linux nel mondo delle aziende è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni. Il problema è che mancano gli esperti in grado di offrire il loro supporto. E’ anche per questo motivo che Linux.com ha creato questo servizio: dare alle aziende la possibilità di mettersi in contatto con milioni di professionisti del settore Linux di tutto il mondo”, ha dichiarato Jim Zemlin, direttore esecutivo della Linux Foundation. La recessione, dunque, è una parola non presente nel vocabolario del nostro amato Tux.
Per altri, invece, potrebbe tramutarsi un’incredibile opportunità per abbandonare definitivamente Microsoft Windows. Ebbene, i ragazzi di Mark Shuttleworth stanno chiedendo molti pareri in giro riguardo alle applicazioni proprietarie da supportare all’interno di Ubuntu. “Ci sono un bel po’ di applicazioni non supportate da Canonical e Ubuntu e vogliamo capire a quali di esse gli utenti darebbero priorità”, si legge sul messaggio. Le applicazioni a cui stanno pensando gli alti vertici Canonical sono: Spotify, Pandora, Adobe Photoshop, Apple iTunes, Hulu, Skype, World of Warcraft, Google Picasa, Steam, Codeweavers ed Evernote. L’obiettivo è quello di attrarre sempre più persone all’universo GNU/Linux, in particolare ad Ubuntu, e offrire loro la possibilità di utilizzare applicazioni per Windows anche sulla distribuzione Debian-based. Voi cosa ne pensate?
Punta a trasformare radicalmente l'assetto tecnologico dell'amministrazione fiorentina nel corso dei prossimi anni, traghettando l'intero ecosistema software dall'attuale assetto proprietario (essenzialmente basato su applicativi e sistemi operativi Microsoft) verso lidi più open e free. Con un risparmio importante, sia nell'immediato che nel lungo termine.
Secondo i dati forniti all'interno della mozione, visionata da Punto Informatico, il comune di Firenze dispone di circa 3mila postazioni PC, la cui fornitura software è regolata al momento tra l'altro da 250 licenze di tipo Enterprise Agreement (EA) - ovvero una licenza a volume progressiva offerta da Microsoft - che incide sul bilancio municipale per 94.300 euro annui.