l'INVASIONE dei migranti verso l'Europa

Saverio Berlinzani
Segnalo poi che non è vero che i migranti ci pagano la pensione come qualcuno ripete.
La Fondazione Leone Moressa nel 2016 ha pubblicato un report annuale sull'economia dell'immigrazione. I numeri sono chiari, ma vanno letti correttamente. La Fondazione ha infatti usato un gioco interessante, immaginando gli immigrati come una enorme azienda: gli stranieri producono, in maniera aggregata, un Pil complessivo di 127 miliardi di euro all'anno (8,8% del Pil nazionale). "Come la Fiat", fanno sapere dalla Fondazione. O quasi, visto che la casa automobilistica ha un fatturato di 136 miliardi.

I dati inoltre dimostrano che i lavoratori stranieri nel 2014 hanno pagato 11 miliardi di contributi pensionistici e 6,8 miliardi di Irpef (l'8,7% del totale dei contribuenti). In sostanza hanno "pagato" la pensione a 640mila italiani.
Un bel numero, certo: ma bisogna guardare anche a quanto costano gli immigrati allo Stato.
Innanzittutto, ogni anno l'Italia versa le pensioni mensili a 100mila immigrati (75mila extracomunitari e 25mila comunitari dell'Est), quindi le pensioni "pagate dagli stranieri" scendono a 540mila. Inoltre vanno aggiunti i costi per welfare e sanità pubblica a cui ricorrono gli stranieri.
Il conto finale è in rosso: i 5 milioni di migranti presenti in Italia pesano sulla spesa pubblica nazionale per il 2% del totale. E poiché nel 2015 il Belpaese ha speso 830miliardi di euro, questo significa che gli immigrati sono costati agli italiani 16,6 miliardi. A conti fatti, insomma, comuntiari ed extracomunitari ci costano più di quanto diano per le pensioni e quasi lo stesso se si considera pure l'irpef. Non proprio un bel guadagno.
 
si dimentica in questi calcoli la perdita della ricchezza esportata al'estero

gli italiani non hanno capito che la cittadinanza e' una rendita e un valore da difendere
finira' male punto
 
una di queste non e' italiana

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