Visto che non ho un picchio da fare, rompo un pò i marroni.
Secondo Phillips(non quello dei televisori ma l'insigne economista ideatore della curva omonima)esiste una correlazione negativa tra disoccupazione ed inflazione.
Una politica economica espansiva fatta di diminuzione del costo del denaro, tasse più basse e aumento della spesa pubblica(vedi guerra in Iraq)fa aumentare la domanda aggregata(la domanda aggregata è la somma di beni e servizi che privati, imprese, amministrazione pubblica etc. vogliono acquistare: più soldi si hanno a disposizione, più aumenta).
Una politica del genere va benissimo in periodi di recessione ma risulta pericolosa nel momento in cui l'inflazione esce fuori controllo.
Perchè aumenta l'inflazione?perchè la gente, in periodi di prosperità, è disposta a pagare di più per lo stesso bene e questo acquista valore teorico.
La disoccupazione, secondo Phillips, è legata in modo inversamente proporzionale all'inflazione.Questo perchè, chiaramente, se aumenta il benessere anche le imprese sono disposte ad assumere di più.
Se assumono di più i nuovi occupati avranno maggiori disponibilità e spenderanno di più: aumenta l'inflazione.
Ecco perchè, lo avrai notato, il dato sulla disoccupazione è atteso con ansia da chi specula sul cambio: un dato positivo costringerà la FED ad aumentare il tasso di sconto per raffreddare l'inflazione e ciò farà apprezzare il dollaro(interesse più alto=più remunerazione per gli investitori).
Un dato negativo presuppone una inflazione sotto controllo e non costringe il Vecchio ad intervenire.
Chiaramente questo è solo uno dei dati che può influenzare il cambio: l'impressionante deficit commerciale degli USA è un altro.
Ma questo al prossimo capitolo.
Spero di essere riuscito a farti prendere sonno.
p.s. Per stasera:ricorda che i mercati anticipano sempre