Lo Zerotrading nell'era Meloni, anno primo (2.023)

Abbandono l'idea di un ulteriore investimento nell'indicizzato col Btp Itala 14 mar 28 in emissione

Mi limiterò a reinvestire solo 2.000 sul fisso decennale 01 mag 33, se ne emetterano un'altra tranche a fine marzo

Così di seguito il flusso prevedibile degli incassi del 2.023 nell'ipotesi di sopra dei 2.000 sul tasso fisso :

Attesi 230226.jpg
 
Così sarebbe la conseguente asset allocation

I pesi neutrali sono : 2/3 azionario, 1/3 obbligazionario. Dell'azionario : 2/3 utility (attualmente Enel), 1/3 finanza (attualmente Poste)

Come si vede gli scostamenti sono piccoli, tuttavia : l'obbligazionario è poco sotto il suo peso e nell'azionario la finanza è di poco sottopesata rispetto alle utility

Considerando il maggior rendimento atteso in termini di dividendi da Intesa rispetto a Poste, l'operatività eventuale futura sarebbe :

- incrementare l'obbligazionario
- se necessitasse un incremento dell'azionario, comprare Intesa

Nota dolente :

- sto impiegando per i reinvestimenti esclusivamente gli incassi di dividendi netti e cedole nette del 2.022 (poca roba perchè ho iniziato nella seconda metà dell'anno) e del 2.023 e mi sono già spinto molto in avanti, nel senso che ho già reinvestito più di quanto incassato fino ad ora.

Investiti i 2.000 previsti sul decennale, rimarrebbero da reinvestire solo altri 3.500 per l'intero 2.023

Il capitale investito inizialmente è di 225.000, l'idea è di non aggiungere altro capitale ma di reinvestire, finchè è possibile, solo gli incassi. Quindi, reinvestiti quei 2.000 mi resterebbero per il 2.023 solo altri 3.500. Non aggiungo altro denaro.

Sono i mercati a dovermi pagare, non sono io a dover pagare la giostra dei mercati.

La giostra la paga chi, anzichè investire, scommette, ... e quindi perde.
Equilibri 230224.jpg
 
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Mooolto antipatico, questo thread, ... :cool:

Riepilogo.

Data inizio 28.06:22

Capitale impiegato : 225k di cui :

- 60k Btp Italia 28 giu 30

Successivamente, il 13 ottobre '22 :

- 100k Enel
- 50k Poste

Successivamente, il 22 nov '22 :

- 15k Btp Italia 22 nov 28

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Situazione ad oggi, 26.02.23 :

- la somma degli investimenti iniziali (i 225k iniziali) sommata ai reinvestimenti da incassi di dividendi e cedole è pari a 240.046
- il controvalore corrente di tali investimenti è pari a 283.920
- +43.874 rispetto all'investimento totale (+18%)
- +58.920 rispetto all'investimento iniziale (+26%)

Prtfgl 230226.jpg


Asset allocation corrente, peso neutrale, situazione risorse impegnate e da impegnare nell'anno 2.023 :

AssetAllocation 230226.jpg


Nota : ho già considerato come effettuato l'investimento ulteriore di 2k sul Btp 01 mag 33
 
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Btp, tassi decennale in rialzo a 4,624%, spread su Bund a 186,7
Oggi 09:08 - RSF

Sulla piattaforma Refinitiv, il rendimento del Btp decennale italiano
è in rialzo a 4,624% da 4,564% della precedente chiusura.

Il differenziale di rendimento tra Italia e Germania sul tratto a dieci anni
è a 186,7 punti base dai 185,1 della chiusura precedente.

Sul tratto più breve della curva, il tasso del Btp a 2 anni
è in aumento a 3,848% da 3,799% visto nel finale precedente. Mentre sulla scadenza a 5 anni
il rendimento in apertura è a 4,145%, in rialzo da 4,090% visto nel finale precedente. Il rendimento del Btp a 30 anni
si attesta in avvio a 4,688% da 4,622%.

Lo spread di rendimento tra i benchmark Btp sulle scadenze a 2 e 10 anni
è più ampio a 76,4 punti base rispetto ai 75,0 della chiusura precedente. Mentre il differenziale tra i tassi a 10 e 30 anni
è attestato a 1,3,
rispetto al livello di 1,9 del precedente finale.
 
PREZZI AL CONSUMO (DATI PROVVISORI) - FEBBRAIO 2023

Secondo le stime preliminari, nel mese di febbraio 2023 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile e del 9,2% su base annua, da +10,0% nel mese precedente.

Il rallentamento del tasso di inflazione si deve, in primo luogo, all’accentuarsi della flessione su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da -12,0% a -16,7%) e alla decelerazione di quelli degli Energetici non regolamentati (da +59,3% a +40,8%), i cui effetti sono stati solo in parte compensati dall’accelerazione dei prezzi degli Alimentari sia lavorati (da +14,9% a +16,2%) sia non lavorati (da +8,0% a +8,4%), di quelli dei Tabacchi (da una variazione tendenziale nulla a +1,8%), dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,5% a +6,1%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +5,9% a +6,3%).

L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +6,0% del mese precedente a +6,4%, quella al netto dei soli beni energetici da +6,2% a +6,5%.

Si attenua la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +14,1% a +12,5%), mentre al contrario si accentua quella relativa ai servizi (da +4,2% a +4,4%), portando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni a -8,1 punti percentuali, da -9,9 di gennaio.

I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona registrano un’accelerazione in termini tendenziali (da +12,0% a +13,0%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto rimangono pressoché stabili (da +8,9% a +9,0%).

L’aumento congiunturale dell’indice generale si deve prevalentemente ai prezzi degli Alimentari non lavorati (+2,2%), dei Tabacchi (+1,9%), degli Alimentari lavorati (+1,5%), dei Beni durevoli e non durevoli (+0,8% e +0,6% rispettivamente), dei Servizi relativi ai trasporti (+0,7%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei Servizi relativi all’abitazione (+0,5% per entrambi); un effetto di contenimento deriva invece dal calo dei prezzi degli Energetici, sia regolamentati (-5,2%) sia non regolamentati (-4,2%).

L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,5% per l’indice generale e a +3,7% per la componente di fondo.

In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,2% su base mensile e del 9,9% su base annua (in rallentamento da +10,7% di gennaio).

Il commento
A febbraio, secondo le stime preliminari, si consolida la fase di rapido rallentamento dell’inflazione (scesa a +9,2%). La flessione è frutto dell’attenuazione delle tensioni sui prezzi dei Beni Energetici, sia della componente regolamentata sia di quella non regolamentata. Tuttavia, si mantengono le spinte al rialzo dei prezzi nel comparto dei Beni alimentari, lavorati e non, dei Tabacchi e dei Servizi, tutti in accelerazione tendenziale. Come conseguenza di tali andamenti, si accentua la crescita su base annua della componente di fondo (+6,4%) e quella del cosiddetto “carrello della spesa”, che risale a +13,0%, dopo il rallentamento osservato a gennaio.
 
Ipotizzando confermati i dati provvisori usciti oggi, si tratta di dati provvisori, quella che segue è l'aspettativa di incassi della gestione per questo 2.023 :

D&C 230302.jpg


Il capitale impiegato inizialmente, a giugno 2.022, è di 225.000€

In figura si fa riferimento ai controvalori al 31.12.22
 
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