long isoalpha di posizione

su indici sempre meglio che su azioni. Ma ciò vale in generale. Operare su singoli titoli richiede conoscenze specifiche. Non è che la Bocconi o le altre Università di economia comm/finanza stiano a pettinar le bambole.
Poi è sempre questione di Valore (difficile sugli indici ancor di più su titoli singoli). E cioè è una questione di prezzi. Basso si compra alto si vende. Si compra paura e si rivendono illusioni e speranze. Non è mai uno sport. Ci devono essere le condizioni. Come con i tassi bassi non si possono fare titoli di stato di lungo periodo per prendere più rischio che rendimento (per usare una nota frase). Così per la VI che si vende se alta e si compra se bassa. Ottima l'idea dello spreed, ma ne deve valere la pena. Cioè lo spreed deve pagare bene, e ciò avviene in vola alta. Ma quando la VI è alta (vix sopra 20/30) servono operazioni strutturali perchè possono trattarsi di min non pìù rivedibili. Ed a quel punto il rinnovo dell'operatività non consente di beneficiane a lungo termine.
 
Già, il problema della copertura "a prescindere" è cosa fare se a scadenza devi rollare la PUT, magari il prezzo è ben lontano dallo strike e quindi il rollaggio rende pochi spiccioli, e con quali soldi copri?
 
prendiamo saipem che bene o male ha subito un "tracollo"

guarda la questione non è facile, e spesso e volentieri, almeno io, vado a capocchia

avevo 2000 saipem sono riuscito a vendere 2 put ed una call
la call e' stata esercitata e non l'ho ricomprata
le due put fino al mese scorso sono andate in gain

avevo venduto put 1.4 sia novembre che dicembre... mo sono a rischio....

ho optato per vendere una call 1.45 dicembre ed adesso aspetto

se a novembre chiude tra 1.40 ed 1.45 sto a posto diversamente me inventerò qualche cosa

la scadenza novembre è passata,

sono passato a gennaio con put sempre 1.4 venduta a 63

quindi ne ho sempre due piu scadenza dicembre e gennaio entrambe 1.4 e call 1.45 dicembre coperta da azioni
 
mi sono sbagliato nella put dicembre non era1,4 ma 1,35
non è la mia operatività principale e ricordavo male

non cambia molto... a a parte il fatto che ameno di tracolli non dovrebbero esercitarmi la 1.35.
 

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mi sono sbagliato nella put dicembre non era1,4 ma 1,35
non è la mia operatività principale e ricordavo male

non cambia molto... a a parte il fatto che ameno di tracolli non dovrebbero esercitarmi la 1.35.
quindi la call a pochi giorno dalla scadenza potrebbe essere a rischio, ma mi frega poco visto la vendita della put 1.45 febbraio forse venduta un po' con troppa disinvoltura
 
dicembre dovrei ancora rimanere all'interno della put venduta a 1.35 e call venduta a 1.45

venduta 1 call 1.45 febbraio a 60

quindi per febbraio ho sia call che put 1.45
 
Complimenti per le domande.
Io personalmente, soprattutto sui titoli azionari, NON venderei mai put nude ed il perchè è abbastanza chiaro e di esempi ne abbiamo tantissimi. Due su tutti Saipem, Siemens che in una notte hanno perso oltre il 40% del loro valore.
Contesto sempre coloro che chiamano questa "strategia" con un nome che infonde sicurezza: "cash secured put". Come se coprire interamente la perdita con il proprio capitale sia un qualcosa di efficiente e soprattutto intelligente e che va d'accordo con la principale delle regole che è quella di mantenere integro il proprio capitale e non giocarselo tutto nella speranza che non accada mai il cosiddetto cigno nero.
Da parte mia, la miglior strategia, se si intendono vendere put, è solo quella di fare dei semplicissimi spread a credito, ovvero, vendere lo strike di nostro interesse ma coprirsi da un evento imprevisto con un semplicissimo acquisto di una economica opzioncina magari posizionata al 10% di distanza dalla nostra opzione venduta.
Questo acquisto ti priverà di una piccola parte di incasso ma non sai, nel lungo periodo, quanto ringrazierai quella piccolissima put.
Quindi usala come se fosse un normale costo di impresa perchè questa assicurazione salverà sempre il tuo portafoglio da qualsiasi cataclisma finanziario che potrà subire quel titolo azionario.
Nello screen ho messo il grafico di Siemens con accanto i due portafogli. Il primo è la classica short put al 10% di distanza dal prezzo del sottostante ed il secondo è un semplice credit spread di put con la comprata al 10% dall'opzione venduta.
Uno dei due è tutt'ora nei guai e non è di certo il secondo.
per me questo ragionamento non ha ne capo ne coda, ovverosia solo nel caso del cigno nero, una volta l'anno???
dico questo perche i prezzi su saipem ti dicono chiaramente che guadagni poco o nulla se ti va bene, ma perdi pure.

giustamente tu dici che nelle opzioni sui titoli è così ma non credo che sulle opzioni sul mib vada molto diversamente.

il problema principale per la vendita di put, ma anche di call se uno se la sente, a mio avviso, è in un trend, positivo o negativo, consolidato che col passare del tempo ti può mettere in difficoltà. quindi la scelta del titolo è fondamentale.

per saipem scadenza marzo i prezzi sono questi, non è che ci si mangia molto con questa tipo di operatività indicata da te. poi sul dopo è più facile.
e parliamo di tre mesi dalla scadenza!
 

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per me questo ragionamento non ha ne capo ne coda, ovverosia solo nel caso del cigno nero, una volta l'anno???
dico questo perche i prezzi su saipem ti dicono chiaramente che guadagni poco o nulla se ti va bene, ma perdi pure.

giustamente tu dici che nelle opzioni sui titoli è così ma non credo che sulle opzioni sul mib vada molto diversamente.

il problema principale per la vendita di put, ma anche di call se uno se la sente, a mio avviso, è in un trend, positivo o negativo, consolidato che col passare del tempo ti può mettere in difficoltà. quindi la scelta del titolo è fondamentale.

per saipem scadenza marzo i prezzi sono questi, non è che ci si mangia molto con questa tipo di operatività indicata da te. poi sul dopo è più facile.
e parliamo di tre mesi dalla scadenza!

Credo che ci sia un fraintendimento di fondo e probabilmente non ho spiegato bene il concetto.
In questo video di formazione finanziaria, proprio nei primi venti minuti, si parla proprio di questo e vengono analizzati gli scenari di prezzo, tempo e volatilità che ruotano attorno ad un portafoglio in opzioni.
 
Guarda nel video si dice che è pericolosa la vendita nuda di put, ma che alcuni portafogli fanno in maniera profiqua questo tipo strategia perchè coperti da molto capitale free.
Ed è questo il punto che ho sempre sostenuto. Nel caso mio se vendo una put devo avere come minimo e dico come minimo almeno due tre volte il capitale a copertura.
Detto questo risulta evidente che la rendita da questo tipo di attività difficilmente secondo me puo' arrivare al 7 max 10 % l'anno dell'intero capitale messo a "protezione" della vendita di put. E questo l'ho sempre sostenuto nei miei rari interventi in questo thread.

Che poi si riesca, in alcuni casi, a fare di più è altro discorso.

Il discorso che facevo nel mio intervento è che la prospettiva del cigno nero, non è quella alla fine risulta quella piu' pericolosa. Quella più pericolosa è un trend discendente insidioso e che si protrae nel tempo. E di questo ne parlate nel video.

E riguardo a quest'ultima cosa forse un calendar potrebbe essere una soluzione.

Ultima considerazione è il fatto che un conto sono le opzioni sull'indice dove c'è più interesse ed un conto sui titoli, dove penso anche fare un calendar su prezzi non imposti dal market maker appare probabilmente un problema. Potremmo prendere un centrale tra bid ed ask su una opzione, ma poi per forza di cose essere costretti ad accettare, dall'altra parte, quello che ci impone il market maker medesimo.
 

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