l'Orto; la verdura prodotta in casa. Consigli e richieste (2 lettori)

birillopallina

utente sportivo
Purtroppo in Italia si sono perse molte piante, che una volta erano invece usate.
Stupidità umana ..
Levistico, Atriplice degli orti (sempre minestre, Atriplex hortensis), borragine (in pastella).
Questo come pure molte varietà di frutta (ci saranno non so quante decine di tipi di mela, ma sui banchi del mercato o supermercato ce ne sono si e no 6-7, stessa cosa per le ciliege).

La borragine dalle mie parti cresce copiosissima allo stato selvatico.
Per le varietà credo i problemi siano 2: primo la convenienza commerciale (più facile da produrre, più standard, ecc.), secondo la difficoltà di coltivazione/moda del momento.
Ad es. i S.marzano andavano di moda tantissimo quando ero ragazzino, ora quasi non si vedono nei mercati, li usano solo per i pelati.
Però sarebbe comodo utilizzare più varietà di frutta per "scalare "il raccolto , ad esempio avere 2-3 pesche che maturino da luglio (bianca), agosto(giallona) e settembre (percoca).
Così si evita l'effetto valanga/indigestione causato dagli alberi che producono tutti tutto insieme.
Ciao
Giovanni
 

nonmollare

Moderator
Se hai il camino usa la cenere: ne cospargi un po' vicino alle aree che devi proteggere.
Vantaggi: le lumache per effetto della presenza di KOH all' interno della cenere si ustionano e defungono.Inoltre la presenza di minerali in generale nella cenere funge da fertilizzante. (c'è pero' una fregatura: deve essere ripristinata dopo le bagnature, io ne tengo via un po' dall' inverno...)

grazie della dritta :up:
c'è proprio bisogno del chimico :up:
la cenere del camino già la riciclavo nel compostaggio
e tutti i metodi naturali per chi non vuol far uso di prodotti nocivi
sono una manna per noi giardinieri
cosa mi dici delle zanzare ? che lotta :sad:
un serio problema :down:
 

nonmollare

Moderator
:up:
L'anno scorso i miei pomodori fiorivano, ma molti fiori non facevano il pomodoro. :specchio:
mancanza di impollinazione ? quest'anno speriamo bene :up:



Il divieto dei pesticidi killer riporta le api in Pianura Padana
Da settembre sono proibite alcune sostanze usate in agricoltura. Con risultati evidenti: dopo anni di crisi, l'apicoltura è in ripresa. "Vittoria sulle multinazionali"

ROMA - Dopo anni di crescente e sempre più drammatica crisi dell'apicoltura, le api sono tornate in Pianura Padana. Secondo Francesco Panella, presidente dell'Unaapi, Unione apicoltori, si tratta dei primi effetti dello stop ai pesticidi, i neonicotinoidi, sostanze killer utilizzate in agricoltura, vietate dal settembre scorso.

"Le api hanno vinto i giganti delle multinazionali", dice entusiasta il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia, apicoltore per passione durante il tempo libero. "L'apicoltura è un segmento essenziale dell'agricoltura del futuro, ma anche una grande passione, che regala ai consumatori prodotti di qualità eccezionale e inimitabile".

La Francia e la Germania avevano già bandito quelle sostanze tossiche dall'agricoltura dei loro Paesi. L'Italia è arrivata con un po' di ritardo ma adesso trionfa convinta di aver imboccato la strada giusta. Una terapia d'urto per una malattia che aveva le caratteristiche di un'epidemia mondiale. Tra il 2007 e il 2008 la popolazione di api si era dimezzata. Nel 2007 una moria diffusa aveva ridotto le api del 30-50 per cento in Europa, e del 60-70 per cento in alcune aree degli Stati Uniti.

Una crisi ambientale che ha messo a rischio milioni di raccolti "frenati" dalla ridotta opera di impollinazione affidata alle api e contratto pesantemente l'economia di circa 50 mila apicoltori italiani. I calcoli li ha fatti Matteo Ansanelli, agronomo della Cia: se un melo è a una distanza massima di 300 metri da un alveare produce 26 chili di mele all'anno, se è invece in un raggio di un chilometro e mezzo dall'alveare produce solo nove chili di mele all'anno.

"Ora che è stato dimostrato il legame diretto tra neonicotinodi e vita degli insetti - dice Panella - il divieto all'uso di certe sostanze, finora temporaneo e limitato al mais, deve essere reso definitivo e allargato alle altre colture".

(5 maggio 2009)
http://www.repubblica.it/2009/03/se...no-pianura-padana/ritorno-pianura-padana.html


io no problem
api a volontà
e alberi fioriti in quantità che piacciono tanto a loro :up:
tartarughe mangiano e dormono :lol:
 

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