ma si è rotto Sinner?

Il numero 600 e qualcosa del mondo, forse leggermente infortunato, con regole e con un campo penalizzante, batte la nunero uno del mondo.

In pratica, si conferma che un ottimo dilettante maschio è superiore alla migliore delle professioniste femmina, nel tennis.
Però il primo deve trovarsi un lavoro, mentre la seconda è multimilionaria.

Con un po' di cherry picking, anecdotal evidence e confirmation bias, la prossima volta che una femmina ci dirà che, a parità di lavoro e di risultati, loro guadagnano meno dei maschi, noi potremo rispondere "e allora la Sabalenka?".

 
Il numero 600 e qualcosa del mondo, forse leggermente infortunato, con regole e con un campo penalizzante, batte la nunero uno del mondo.

In pratica, si conferma che un ottimo dilettante maschio è superiore alla migliore delle professioniste femmina, nel tennis.
Però il primo deve trovarsi un lavoro, mentre la seconda è multimilionaria.

Con un po' di cherry picking, anecdotal evidence e confirmation bias, la prossima volta che una femmina ci dirà che, a parità di lavoro e di risultati, loro guadagnano meno dei maschi, noi potremo rispondere "e allora la Sabalenka?".

bravo, qualcosa non torna in questa parita'...
ce lo stanno mettendo nel 🫣
 
Comunque a dire il vero gli incontri passati tra i sessi avevano regole piu' penalizzanti.
Mi pare di ricordare che Connors contro Navratilova aveva solo la seconda di servizio mentre lei anche la prima e poteva sfruttare il corridoio del doppio. E vinse comunque Connors.
Non so perche' stavolta hanno voluto diminuire gli handicap a favore dell'uomo, forse per la narrazione che la parita' e' piu' vicina?
 
Poi altra considerazione. Una donna potrebbe dire: mica e' colpa mia se sono nata geneticamente inferiore, quindi pretendo regole e stipendi che suppliscano ai miei svantaggi.
Ma allora potrei fare lo stesso discorso anch'io: mica e' colpa mia se sono nato brocco. Pretendo quindi di potermela giocare con gli altri brocchi come me a parita' di stipendio e spazi televisivi.
 
Poi altra considerazione. Una donna potrebbe dire: mica e' colpa mia se sono nata geneticamente inferiore, quindi pretendo regole e stipendi che suppliscano ai miei svantaggi.
Ma allora potrei fare lo stesso discorso anch'io: mica e' colpa mia se sono nato brocco. Pretendo quindi di potermela giocare con gli altri brocchi come me a parita' di stipendio e spazi televisivi.
Hai usato un aggettivo sbagliato.
La differenza biologica tra donna e uomo non rende automaticamente una genetica inferiore all'altra, anche perché le caratteristiche biologiche vincenti, se vogliamo dire così, sono tante, diverse e distribuite certamente non in base al cromosoma x o y.
Il sistema immunitario femminile è più forte di quello maschile. È una caratteristica genetica.
Le donne vivono in media di più. E anche questo ha una base genetica.
Sono differenze biologiche che non dovrebbero portare a dire che, allora, l'uomo, più esposto a malattie e morte precoce, è inferiore.
È una caratteristica.

Quanto alle competizioni sportive, perché hanno fatto categorie diverse, ad esempio, nel pugilato? Perché a nessuno sano di mente verrebbe l'idea di mettere un atleta di 50 kg contro uno di 90.
Per fortuna, direi.
Eppure il campione mondiale dei pesi piuma ha lo stesso identico valore del campione mondiale dei pesi massimi, perché entrambi si sono fatti il mazzo per arrivare sul tetto del mondo.
Perché dovresti dire al peso piuma che è inferiore?

"Inferiore a chi, razza di l'imbecille."
Il peso piuma di risponderebbe così. Io se fossi in lui ti farei pure provare il mio gancio, così, giusto per dimostrare che non sono inferiore proprio a nessuno.
 
Ultima modifica:
Quanto alle competizioni sportive, perché hanno fatto categorie diverse, ad esempio, nel pugilato? Perché a nessuno sano di mente verrebbe l'idea di mettere un atleta di 50 kg contro uno di 90.
Per fortuna, direi.
Eppure il campione mondiale dei pesi piuma ha lo stesso identico valore del campione mondiale dei pesi massimi, perché entrambi si sono fatti il mazzo per arrivare sul tetto del mondo.
Perché dovresti dire al peso piuma che è inferiore?
La differenza tra valore e prezzo...
Vedo che qui tutti ascoltano Marwan, cantautore spagnolo di origine palestinese, che proclama
Quién se pone precio, pierde su valor
ovviamente nella canzone ispirata a un vecchio boxista... boxatore... boxer... come si chiama in italiano?




In realtà anche uno come me, che non segue la boxe, sa dirti qualche nome di campione mondiale (Mike Tyson, Cassius Clay, Rocky Balboa ;) ecc.) solo nella categoria dei pesi massimi.
"Quelli grossi sono più famosi di quelli piccoli".

E, pur non seguendo la boxe, sono abbastanza certo che la "borsa" (il premio) che viene dato a chi vince l'incontro che assegna il titolo di campione del mondo dei pesi massimi sia ben superiore a quella dei pesi piuma.

Quindi, anche se un peso piuma si allena tante ore quanto un peso massimo, in quel caso rimane il weight-pay-gap. Il valore (sforzo) diverge dal prezzo (compenso).
E presumo che sia giusto così: se un incontro tra pesi massimi è più spettacolare di uno tra pesi piuma, la gente paga un biglietto maggiore, e maggiori diritti televisivi, e quindi una torta maggiore beneficia (v.t.) anche l'atleta.





Hai usato un aggettivo sbagliato.
La differenza biologica tra donna e uomo non rende automaticamente una genetica inferiore all'altra, anche perché le caratteristiche biologiche vincenti, se vogliamo dire così, sono tante, diverse e distribuite certamente non in base al cromosoma x o y.
Il sistema immunitario femminile è più forte di quello maschile. È una caratteristica genetica.
Le donne vivono in media di più. E anche questo ha una base genetica.
Sono differenze biologiche che non dovrebbero portare a dire che, allora, l'uomo, più esposto a malattie e morte precoce, è inferiore.
È una caratteristica.
E' vero, le donne dovrebbero andare in pensione dopo gli uomini e/o con assegni più bassi, a parità di contributi versàti.
In compenso, dovrebbero pagare meno per la polizza caso morte, a parità di età e di vizi (es. fumo), nonché per la polizza R.C.Auto, visto che statisticamente fanno meno incidenti.
E, fino a qualche anno fa, così funzionava.

Invece, una bizzarra normativa comunitaria prevede che, siccome uno/a non decide di che sesso nascere, le differenze assicurative devono essere cancellate: una donna paga più di quanto dovrebbe per assicurare l'auto, e un uomo incassa meno di quanto dovrebbe su una polizza previdenziale.

[Anche l'anno di nascita non viene deciso da chi nasce, eppure fare pagare un premio assicurativo maggiore ai giovanissimi e agli ultrasettantenni, rispetto ai "maturi", viene considerato legittimo. Boh.].
 
La differenza tra valore e prezzo...
Vedo che qui tutti ascoltano Marwan, cantautore spagnolo di origine palestinese, che proclama
Quién se pone precio, pierde su valor
ovviamente nella canzone ispirata a un vecchio boxista... boxatore... boxer... come si chiama in italiano?




In realtà anche uno come me, che non segue la boxe, sa dirti qualche nome di campione mondiale (Mike Tyson, Cassius Clay, Rocky Balboa ;) ecc.) solo nella categoria dei pesi massimi.
"Quelli grossi sono più famosi di quelli piccoli".

E, pur non seguendo la boxe, sono abbastanza certo che la "borsa" (il premio) che viene dato a chi vince l'incontro che assegna il titolo di campione del mondo dei pesi massimi sia ben superiore a quella dei pesi piuma.

Quindi, anche se un peso piuma si allena tante ore quanto un peso massimo, in quel caso rimane il weight-pay-gap. Il valore (sforzo) diverge dal prezzo (compenso).
E presumo che sia giusto così: se un incontro tra pesi massimi è più spettacolare di uno tra pesi piuma, la gente paga un biglietto maggiore, e maggiori diritti televisivi, e quindi una torta maggiore beneficia (v.t.) anche l'atleta.






E' vero, le donne dovrebbero andare in pensione dopo gli uomini e/o con assegni più bassi, a parità di contributi versàti.
In compenso, dovrebbero pagare meno per la polizza caso morte, a parità di età e di vizi (es. fumo), nonché per la polizza R.C.Auto, visto che statisticamente fanno meno incidenti.
E, fino a qualche anno fa, così funzionava.

Invece, una bizzarra normativa comunitaria prevede che, siccome uno/a non decide di che sesso nascere, le differenze assicurative devono essere cancellate: una donna paga più di quanto dovrebbe per assicurare l'auto, e un uomo incassa meno di quanto dovrebbe su una polizza previdenziale.

[Anche l'anno di nascita non viene deciso da chi nasce, eppure fare pagare un premio assicurativo maggiore ai giovanissimi e agli ultrasettantenni, rispetto ai "maturi", viene considerato legittimo. Boh.].
Igno, la verità è che il valore intrinseco di un essere umano è identico in ognuno. La differenza che uno può fare sta nelle scelte che compie.
Le scelte, allora, si possono premiare, se virtuose per il singolo e per la collettività.

Io sono, lo ammetto senza rischio di immodestia, una persona che fa e ha fatto la differenza per un sacco di gente. Gratis o no, l'ho fatta. Me ne intendo di queste cose.
 
Hai usato un aggettivo sbagliato.
La differenza biologica tra donna e uomo non rende automaticamente una genetica inferiore all'altra, anche perché le caratteristiche biologiche vincenti, se vogliamo dire così, sono tante, diverse e distribuite certamente non in base al cromosoma x o y.
Il sistema immunitario femminile è più forte di quello maschile. È una caratteristica genetica.
Le donne vivono in media di più. E anche questo ha una base genetica.
Sono differenze biologiche che non dovrebbero portare a dire che, allora, l'uomo, più esposto a malattie e morte precoce, è inferiore.
È una caratteristica.

Quanto alle competizioni sportive, perché hanno fatto categorie diverse, ad esempio, nel pugilato? Perché a nessuno sano di mente verrebbe l'idea di mettere un atleta di 50 kg contro uno di 90.
Per fortuna, direi.
Eppure il campione mondiale dei pesi piuma ha lo stesso identico valore del campione mondiale dei pesi massimi, perché entrambi si sono fatti il mazzo per arrivare sul tetto del mondo.
Perché dovresti dire al peso piuma che è inferiore?

"Inferiore a chi, razza di l'imbecille."
Il peso piuma di risponderebbe così. Io se fossi in lui ti farei pure provare il mio gancio, così, giusto per dimostrare che non sono inferiore proprio a nessuno.
Il tuo discorso in generale e' condivisibile ma questo giochetto di decontestualizzare le mie affermazioni non funziona con me 😎

Quando parlavo di geneticamente inferiore mi riferivo ovviamente al tennis, era sottointeso nel discorso e siamo comunque in un thread che parla di tennis. Quindi nel contesto del tennis credo che il mio aggettivo "inferiore" sia corretto, a meno che tu non mi dimostri in cosa una donna sarebbe superiore all'uomo nel tennis. Servizio? Dritto? Rovescio? Potenza? Velocita'? Forse e' superiore nello sculettamento a fondo campo in attesa della risposta al servizio 😄

Lo stesso discorso si puo' fare col pugile di 50kg. Non solo e' inferiore, e' nettamente inferiore a uno di 90kg e in un incontro le prenderebbe di brutto. Poi magari e' piu' intelligente o ce l'ha lungo il doppio, pero' sul ring e' inferiore, non c'e' nulla da fare, ed e' per questo che deve affrontare solo i suoi pari. Ed e' inferiore pure da un punto di vista economico, come diceva Ignatius.

Io comunque non sono contrario a dividere lo sport in varie categorie, a patto che si sostengano da sole senza aiuti economici.
Lo farei pure per il basket o la pallavolo dove i bassi sono chiaramente svantaggiati e meriterebbero una categoria a se'.
Sempre inferiori sarebbero, nel vero senso della parola, ma daremmo spazio a nuovi talenti e magari le partite sarebbero divertenti uguali, o anche di piu' chissa'.

Capisco che quando si cresce nell'ideologia di sinistra basata sull'uguaglianza si fa fatica a pronunciare certi termini e si preferirebbe sostituirli con altri politicamente corretti che ci "girano attorno". Ma la realta' quella e', e se ne frega dell'ideologia.
Tra l'altro io se fossi un pugile sarei piu' vicino a 50 che a 90kg e a tennis le prenderei pure dalla Sabalenka quindi inferiore tra gli inferiori.
 
Il tuo discorso in generale e' condivisibile ma questo giochetto di decontestualizzare le mie affermazioni non funziona con me 😎

Quando parlavo di geneticamente inferiore mi riferivo ovviamente al tennis, era sottointeso nel discorso e siamo comunque in un thread che parla di tennis. Quindi nel contesto del tennis credo che il mio aggettivo "inferiore" sia corretto, a meno che tu non mi dimostri in cosa una donna sarebbe superiore all'uomo nel tennis. Servizio? Dritto? Rovescio? Potenza? Velocita'? Forse e' superiore nello sculettamento a fondo campo in attesa della risposta al servizio 😄

Lo stesso discorso si puo' fare col pugile di 50kg. Non solo e' inferiore, e' nettamente inferiore a uno di 90kg e in un incontro le prenderebbe di brutto. Poi magari e' piu' intelligente o ce l'ha lungo il doppio, pero' sul ring e' inferiore, non c'e' nulla da fare, ed e' per questo che deve affrontare solo i suoi pari. Ed e' inferiore pure da un punto di vista economico, come diceva Ignatius.

Io comunque non sono contrario a dividere lo sport in varie categorie, a patto che si sostengano da sole senza aiuti economici.
Lo farei pure per il basket o la pallavolo dove i bassi sono chiaramente svantaggiati e meriterebbero una categoria a se'.
Sempre inferiori sarebbero, nel vero senso della parola, ma daremmo spazio a nuovi talenti e magari le partite sarebbero divertenti uguali, o anche di piu' chissa'.

Capisco che quando si cresce nell'ideologia di sinistra basata sull'uguaglianza si fa fatica a pronunciare certi termini e si preferirebbe sostituirli con altri politicamente corretti che ci "girano attorno". Ma la realta' quella e', e se ne frega dell'ideologia.
Tra l'altro io se fossi un pugile sarei piu' vicino a 50 che a 90kg e a tennis le prenderei pure dalla Sabalenka quindi inferiore tra gli inferiori.
Io non faccio gerarchie tra la potenza muscolare di una donna e un uomo.
Non ha senso.
Lo capisci? E non è essere inferiore.
Inferiore nello sport è uno che non si impegna, che non spinge al massimo, che non cura alimentazione e disciplina, che non dà il suo massimo.

Quindi la gerarchia la faccio all'interno di una categoria omogenea.
Tra tennisti della stessa categoria.
Tra tenniste della stessa categoria.
Anche l'età è un fattore che conta. Non puoi mescolare quindicenni e ventenni.
Che senso ha far gareggiare l'esordiente di 15 con una ginnasta che ha alle spalle già campionati mondiali, di 20/22 anni???
Alla quindicenne dici che è "inferiore"?
No. È acerba, giovane, senza esperienza.
 
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Io non faccio gerarchie tra la potenza muscolare di una donna e un uomo.
Non ha senso.
Lo capisci?

No

Inferiore nello sport è uno che non si impegna, che non spinge al massimo, che non cura alimentazione e disciplina, che non dà il suo massimo.

Quindi abbiamo tennista A, talentuoso, si allena poco e male ma vince partite e tornei.
Poi abbiamo tennista B, poco dotato ma testardo, che si allena con tanto impegno ma ottiene scarsi risultati.
Quello inferiore sarebbe A?
Moralmente potrei anche essere d'accordo, ma nello sport e' superiore chi vince e inferiore chi perde.


Alla quindicenne dici che è "inferiore"?
No. È acerba, giovane, senza esperienza.

No, e' inferiore perche' appunto giovane e senza esperienza.
Quanta fatica dire questa parola eh?
 

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