MARR, ancora un anno di dividendi elevati
di Edoardo Fagnani
10 giugno 2005 16.00
Il management punta a confermare, almeno per il prossimo esercizio, lo stacco di un dividendo consistente, che garantisca una redditività nell’ordine del 4-5%. Marr ritiene di avere le risorse per finanziare una politica di questo tipo. Nel prospetto informativo è specificato che "per gli utili relativi agli esercizi successivi al 2005, la politica di distribuzione verrà valutata in relazione alle condizioni di mercato e ai piani di sviluppo del gruppo".
Previsioni
I vertici di Marr, come ogni azienda che si prepara alla quotazione, non hanno potuto fornire stime puntuali sui dati finanziari dell’esercizio in corso.
Tuttavia, nel prospetto informativo e nel corso del road-show di presentazione dell’azienda, il management di Marr ha precisato che, alla luce dei risultati ottenuti nei primi tre mesi del 2005, la crescita del fatturato nell’esercizio in corso dovrebbe attestarsi sugli stessi livelli degli scorsi anni. Allo stesso modo, anche la marginalità non dovrebbe subire importanti variazioni. Il management di Marr, inoltre, prevede che l’utile del gruppo, al lordo dei costi di quotazione e sulla base dei nuovi principi contabili, sarà superiore a quello realizzato nel 2004. I vertici dell’azienda stimano che le spese per lo sbarco in Borsa saranno nell’ordine dei 3 milioni di euro. Inoltre, il management prevede che alla fine del 2005 l’indebitamento finanziario netto del gruppo sarà superiore a quello di fine 2004, in seguito agli investimenti realizzati nei primi tre mesi dell’anno, oltre a quelli pianificati per l’intero esercizio. Inoltre, non va trascurato il fatto che nel corso di questo trimestre Marr ha distribuito dividendi per oltre 18 milioni di euro. Questa cifra andrà ad impattare sulla posizione finanziaria netta a fine giugno.
In merito alla politica dei dividendi che sarà seguita nei prossimi esercizi, i vertici di Marr non hanno fornito indicazioni puntuali. Tuttavia, il management punta a confermare, almeno per il prossimo esercizio, lo stacco di un dividendo consistente, che garantisca una redditività nell’ordine del 4-5%. Marr ritiene di avere le risorse per finanziare una politica di questo tipo. Nel prospetto informativo è specificato che “per gli utili relativi agli esercizi successivi al 2005, la politica di distribuzione verrà valutata in relazione alle condizioni di mercato e ai piani di sviluppo del gruppo”.
La strategia delineata dai vertici di Marr e sintetizzata nel prospetto informativo, prevede una crescita focalizzata in Italia, con l’obiettivo di rendere più capillare la presenza del gruppo sul territorio. L’espansione procederà per linee interne (attraverso l’apertura di nuove filiali e una maggiore attenzione sui clienti già acquisiti) e attraverso acquisizioni di altri operatori di piccole dimensioni. I vertici di Marr hanno già messo in cantiere almeno 3 acquisizioni nell’arco dei prossimi tre anni. Nonostante la società abbia ritenuto non necessario procedere con un aumento di capitale per sostenere la quotazione, il management ritiene che il gruppo sarà in grado di generare le risorse per finanziare sia l’aggressiva politica dei dividendi, che la futura campagna acquisti.
Nessuna ambizione, invece, in Europa. I vertici del gruppo ritengono che al momento non è giustificata una crescita fuori dai confini italiani. Quindi, nei prossimi 5 anni non è prevista un’espansione del business anche in Europa.
Multipli
La marginalità di Marr non è elevata, ma è coerente con il tipo di business svolto dall’azienda, che presidia il mercato distributivo e quindi caratterizzato da margini non elevati. Tuttavia, la marginalità del gruppo negli ultimi esercizi ha mostrato un trend sempre crescente. Nel 2004, l’Ebitda margin è stato pari al 6,3%, confrontato con il 6,2% ottenuto nel biennio 2002-2003. Nel primo trimestre del 2005 questo rapporto è stato pari al 3,7%, rispetto al 3,6% del corrispondente periodo del 2004. Parallelamente l’Ebit margin nel 2004 era cresciuto al 4,7% dal 4,5% del 2003. Nel primo trimestre dell’anno il rapporto è stato pari all’1,9% dall’1,6% dei primi tre mesi dello scorso anno.
Il rapporto tra Enterprise value (dato dalla somma tra la capitalizzazione potenziale alla forchetta di prezzo stabilita dal management e l’indebitamento finanziario netto al 31 marzo) e margine operativo lordo realizzato nel 2004 si colloca tra 9 e 11, un valore in linea con quello dei principali competitors internazionali quotati. L’Ev/Ebit2004, invece, si attesta tra 12 e 15. Anche il rapporto tra prezzo indicativo e utili realizzati nel 2004 è in linea con quello dei principali concorrenti, collocandosi tra 20 e 26.
A livello finanziario-patrimoniale, al 31 marzo il rapporto tra indebitamento netto e il patrimonio netto si attesta a 0,3-0,4, decisamente sotto l’unità, considerato un primo livello di attenzione per la struttura finanziaria di un’azienda. Questo rapporto resta al di sotto di uno anche se all’indebitamento vengono aggiunti i 53,2 milioni di euro relativi alle cartolarizzazioni che, con i nuovi principi contabili, dovranno essere inclusi tra i debiti.
Il rapporto tra la capitalizzazione potenziale di Marr e il patrimonio netto del gruppo oscilla tra 2,5 e 3,5. In pratica la società sarebbe valutata circa 3 volte il patrimonio netto.