MI DICONO CHE SONO DIVERSA... MENO MALE!! (1 Viewer)

Val

Torniamo alla LIRA
La mia considerazione personale, che senz'altro sarà contro-corrente.
Che esistano degli infami è acclarato. Ogni giorno possiamo vedere direttamente con i nostri occhi
quanti "infami" circolano per le strade. "infami" in ogni senso.
Che in rete circolino dei "pluri-decorati infami" è altrettanto acclarato. Basta vedere cosa hanno fatto le 4 amiche

Perchè avviene questo ? Cosa manca ? L'EDUCAZIONE, IL RISPETTO, L'ISTRUZIONE, LA CULTURA ........LA REGOLA.
All'origine chi deve dare questi principi al giovane ? I GENITORI (scomparsi) LA SCUOLA (scomparsa)

Voi dovreste soffermarVi a guardare una cucciolata di cani. Ad ammirare come la mamma "insegna" il comportamento ai cuccioli.
Io lo trovo meraviglioso. Questo dovrebbero essere i "genitori".

E quando mancano quei valori sopra evidenziati, nascono i casi mediatici.
R.I.P. ma nulla mi toglie dalla testa l'idea che Lei era perfettamente identica a quegli "infami" che hanno diffuso i video.
Perchè entrambi non avevano "valori" " rispetto" "regole".

Scusate, ma non si può sempre scaricare sugli altri le proprie colpe. Troppo comodo.
Bisogna prendere coscienza dei propri errori e ripartire.

E comunque - secondo me - la faccenda dei video non è stata la molla che è saltata. Troppo tempo è trascorso.
Invece il discorso legato ai 20.000 euro da pagare, quello sì può aver fatto perdere la testa
 

Val

Torniamo alla LIRA
Caro ministro Alfano,

Questa lettera non è un tentativo di fare polemica. È un invito o, se vuole, una preghiera. Non sappiamo da quanto tempo non le capita di andare a Ventimiglia, città di confine, città di frontiera, ormai in tutti i sensi, non solo geografico. Ventimiglia è una delle porte girevoli dell'Italia. È flusso, è immigrazione, è gente che fugge e che arriva con la speranza di trovare qualcosa che probabilmente non c'è. Ventimiglia è il fronte dell'emergenza, fronte nord-occidentale. Qui c'è la stazione di polizia che è una sorta di avamposto in mezzo al caos. Vada a visitarla. Veda in che condizioni sono costretti a lavorare i nostri poliziotti.

Le foto che pubblichiamo sono una vergogna, non per perbenismo, ma per dignità. Gli immigrati vengono ospitati, per umanità, in un commissariato che assomiglia a una casa abbandonata, con lavandini vecchi e malandati e un senso di precarietà. Non è certo colpa dei poliziotti. Fanno quello che possono e di sicuro non sono contenti e orgogliosi delle condizioni in cui si ritrovano a lavorare. Questa stazione è l'immagine dello Stato. È il suo volto e dice molto della situazione sociale e politica che stiamo vivendo. È un volto in disfacimento. È la fotografia di un'Italia che si sta lasciando andare e che non ce la fa neppure ad aiutare gli altri. Il ruolo della polizia è quello di dare sicurezza, ma come può farlo se la sua casa sembra un alloggio di fortuna?
 

Val

Torniamo alla LIRA
Il tribunale dell'Ue rigetta i ricorsi di chi chiedeva di considerare il regime agevolato per il Vaticano come aiuto di Stato

Come spiega il fiscalista Carlo Pontesilli, che ha promosso il ricorso, "solo nel 2012" la Commissione europea venne convinta che esisteva un aiuto di Stato contrario alle regole comunitarie,
ma l’esecutivo comunitario non ha mai ordinato il recupero di tali somme, che secondo stime "prudenziali" si aggirano attorno ai 4-5 miliardi di euro.
"Speravamo di dare una buona notizia a Matteo Renzi e Virginia Raggi", dice ora Pontesilli, ricordanco che circa 100-200 milioni spetterebbero alle sole casse del Campidoglio.

Ma nella decisione della Commissione del 2012, si stabilì da una parte che c’era aiuto di Stato illegale e dall’altra parte, che

"alla luce delle circostanze eccezionali invocate dall’Italia, non deve essere disposto il recupero dell’aiuto, avendo l’Italia dimostrato l’impossibilità assoluta di darvi esecuzione".
 

Val

Torniamo alla LIRA
Quando era ancora minorenne non avevano ascoltato le sue richieste.
Quindi, quando ha compiuto 18 anni, ha deciso di denunciare i suoi genitori per avere postato su Facebook e senza il suo consenso quasi 500 immagini di lei in tutte le sue fasi della sua vita.

Secondo quanto riferito dalla rivista Die Ganze Woche, che ha segnalato il caso, la giovane, residente in Carinzia,
contesta a padre e madre di aver postato dal 2009 le foto mettendole a disposizione di 700 “amici” della coppia.

“Non conoscono vergogna o limiti”, ha detto la ragazza, spiegando che sono state pubblicate foto di
“quando sedevo sul vasino o stavo nuda nel mio lettino. Ogni mio passo è stato registrato fotograficamente e, successivamente, reso pubblico“.

La 18enne ha anche raccontato che, dopo essersi accorta delle pubblicazioni iscrivendosi su Facebook quando aveva 14 anni,
“ho chiesto loro di cancellare le 500 foto già pubblicate. Tuttavia si sono rifiutati“.

Da qui la decisione, una volta maggiorenne, di citarli in giudizio per violazione del suo diritto di diritto alla privacy e alla protezione dei dati.
 

DANY1969

Forumer storico
La mia considerazione personale, che senz'altro sarà contro-corrente.
Che esistano degli infami è acclarato. Ogni giorno possiamo vedere direttamente con i nostri occhi
quanti "infami" circolano per le strade. "infami" in ogni senso.
Che in rete circolino dei "pluri-decorati infami" è altrettanto acclarato. Basta vedere cosa hanno fatto le 4 amiche

Perchè avviene questo ? Cosa manca ? L'EDUCAZIONE, IL RISPETTO, L'ISTRUZIONE, LA CULTURA ........LA REGOLA.
All'origine chi deve dare questi principi al giovane ? I GENITORI (scomparsi) LA SCUOLA (scomparsa)

Voi dovreste soffermarVi a guardare una cucciolata di cani. Ad ammirare come la mamma "insegna" il comportamento ai cuccioli.
Io lo trovo meraviglioso. Questo dovrebbero essere i "genitori".

E quando mancano quei valori sopra evidenziati, nascono i casi mediatici.
R.I.P. ma nulla mi toglie dalla testa l'idea che Lei era perfettamente identica a quegli "infami" che hanno diffuso i video.
Perchè entrambi non avevano "valori" " rispetto" "regole".

Scusate, ma non si può sempre scaricare sugli altri le proprie colpe. Troppo comodo.
Bisogna prendere coscienza dei propri errori e ripartire.


E comunque - secondo me - la faccenda dei video non è stata la molla che è saltata. Troppo tempo è trascorso.
Invece il discorso legato ai 20.000 euro da pagare, quello sì può aver fatto perdere la testa

Secondo me sarebbe potuta ripartire... tutti commettiamo errori... ma se ti senti tutto il mondo contro (e adesso con i social... non è un modo di dire)... compresa la giustizia... è facile perdere la testa :(
Che mondo di "guardoni" :confused:... una volta c'erano le pettegole di paese... adesso più nessuno si fa i kaz propri :wall::wall:
 

DANY1969

Forumer storico
Buongiorno a tutti :)

Questa vignetta la trovo estremamente esaustiva :-o
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