Copio&incollo da una pagina pescata nel web.
Sono sicuro che chi ha avuto a che fare con la corsa avrà anche avuto modo di provare queste emozioni:
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Il giorno che iniziai a correre avevo tanta di quella rabbia dentro che non mi riconoscevo più. Le giornate passavano senza che io me ne accorgessi e non mi andava di fare niente. Non pensavo che sarei riuscito a controllarla. Non pensavo che la corsa mi avrebbe dato la spinta per risalire il fondo che avevo toccato.
Correre è stupendo, correre è necessità, correre ti fa sentire bene, correre è vita! Ogni podista ha la propria storia, i propri motivi che lo hanno spinto ad iniziare questo Sport così bello, appassionante e coinvolgente. C’è quello che ama “non farsi prendere“, c’è quello che lo fa per semplice passione e “ascolta il suo cuore” e ci sono io che non sono diverso dagli altri, corro per passione… per piacere… per fuggire da qualcosa un qualche giorno… per sentirmi superiore a chi abbandona e a chi non ce la fa, ma ce la potrebbe fare… ecco perché dopo due anni di tendinite e la gente mi domanda il perché io continui a correre visto che ci sono tanti altri sport belli io gli rispondo che nessuno sport é come la corsa. La corsa è una miscela di emozioni che ogni podista prova e sono diverse a seconda del momento della loro vita
Dicono che sia meglio correre in compagnia. Dicono che sia meglio correre a quella velocità che ti permette di chiacchierare con il runner che hai di fianco. Ma per me la corsa è soprattutto un momento di incontro riappacificatorio con me stesso. Una specie di processo alla giornata lavorativa appena trascorsa. Un modo per esorcizzare i momenti brutti e le difficoltà incontrate.
E correre. oh sì, correre è una gran bella metafora della fuga da tutto e da tutti, alla ricerca della purezza profonda di se stessi. Mentre corro i pensieri negativi provano ad incresparsi come onde, ma non riescono ad alzarsi perché io li calpesto con li mio passo veloce, passando oltre, andando avanti. Comunque avanti. E’ così che la corsa mi aiuta a scaricare la tensione, che mi riappacifica con me stesso.
[..] Mi piace sentirmi una piccola parte in movimento di tutto il mondo che mi circonda, una scheggia inafferrabile del mondo sfocato che mi passa accanto. Mi piace correre… per non farmi prendere. (lettera presa da Runner”s world di Maggio 2006).
Corro perché lo sento dentro. Corro per sentirmi libero e per stare bene con me stesso. Corro per provare i miei limiti e cercare di migliorarmi. Spesso quando corro sono da solo, ma non importa; so che da qualche altra parte del mondo c’è qualcuno che, come me, sta correndo e si allena. Corro ovunque. [..] La corsa è impegno costanza, determinazione… è porsi un obiettivo e raggiungerlo, sapendo accettare anche le sconfitte che si incontrano lungo il percorso. La corsa però è anche soddisfazione e gioia!! Il mio obiettivo è fissato: ora proverò a raggiungerlo… di corsa!! (lettera presa da Runner”s world di Maggio 2006)
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