Molecular Medicine (MLM) Molmed

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MolMed riceve l’autorizzazione alla sperimentazione clinica di fase I/II con cellule CAR-T CD44v6 nella leucemia mieloide acuta e nel mieloma multiplo.
Milano (Italia), 20 marzo 2019 – MolMed S.p.A. (MLMD.MI), azienda biotecnologica focalizzata su ricerca, sviluppo, produzione e validazione clinica di terapie geniche e cellulari per la cura del cancro e malattie rare, comunica di aver ottenuto da AIFA l’autorizzazione ad avviare in Italia la sperimentazione clinica di fase I/II first in man con il proprio CAR-T CD44v6 per il trattamento di pazienti con leucemia mieloide acuta (“AML”) e mieloma multiplo (“MM”). L’autorizzazione di AIFA fa seguito al parere tecnico positivo espresso dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) in data 12 marzo 2019. La sperimentazione clinica multicentrica di fase I/II, rientra nel progetto europeo EURE-CART Horizon 2020, di cui MolMed è coordinatore e sponsor. È prevista la partecipazione di 5 centri clinici: due in Italia (Ospedale San Raffaele di Milano, centro coordinatore dello studio clinico, e Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma) e tre in altri Paesi europei, Spagna, Germania e Repubblica Ceca. Lo studio prevede due fasi: una prima fase in pazienti adulti affetti da AML e MM, che avrà lo scopo di identificare la Dose Massima Tollerata (MTD) tra i livelli di dose previsti dal protocollo ed una seconda fase, che includerà anche pazienti pediatrici, il cui obiettivo primario sarà valutare in ciascuna patologia l’attività terapeutica delle cellule CAR-T in un più ampio numero di pazienti. Il CD44v6 è un antigene originale, mai impiegato come bersaglio in terapie CAR-T, ed espresso non solo da alcuni tumori ematologici come mielomi e leucemie, ma anche da diversi tumori solidi, tra cui alcuni big killer, come gli adenocarcinomi del pancreas, di testa e collo e molti altri. Il CAR-CD44v6 è inoltre caratterizzato dall’inclusione nel costrutto del gene suicida proprietario di MolMed, che ha l’obiettivo di aumentare il profilo di sicurezza del prodotto. Riccardo Palmisano, amministratore delegato di MolMed ha commentato: “L’autorizzazione ad iniziare lo studio clinico sul CAR T CD44v6 rappresenta una milestone fondamentale per la nostra Società e valorizza tutto il lavoro fatto in questi anni dai nostri ricercatori per sviluppare una pipeline innovativa nel promettente settore delle terapie CAR. Come nella sua tradizione, MolMed anche in quest’area ha voluto confermare il proprio approccio pionieristico, sviluppando un CAR-T del tutto originale: mentre i due soli CAR-T ad oggi autorizzati al commercio in USA e in Europa, e la maggior parte di quelli attualmente oggetto di studi clinici in corso, utilizzano CAR specifici per l’antigene CD19, limitandone l’impiego in pazienti con malattie ematologiche della linea linfocitaria B, il CAR T di MolMed ha un target completamente diverso, espresso sia in tumori ematologici che solidi, oltre che una promessa di sicurezza più elevata conferita dalla presenza del gene suicida. Siamo fiduciosi che, grazie alla somma delle nostre competenze e dell’impegno in ricerca, sviluppo e produzione di terapie geniche e cellulari innovative, i risultati di questa prima fase dello studio clinico possano confermare le attese nostre, dei clinici e dei pazienti, portando una soluzione sicura ed efficace a bisogni terapeutici ancora privi di cura”.
 
MOLMED +4,5%. Via libera a sperimentare. L'Analisi Tecnica di Websim 20/03/2019 16:39 - WS
FATTO
MolMed (MLM.MI) società del settore biotecnologie allunga anche oggi, con un +4,5% a 0,346 euro, dopo
l'autorizzazione rilasciata dall'Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), ad avviare in Italia la sperimentazione clinica di fase I/II per il trattamento di pazienti con leucemia mieloide acuta (“AML”) e mieloma multiplo (“MM”).

Da inizio anno segna un progresso del +28%.

L'ultimo target fondamentale disponibile su Bloomberg è di Mediobanca e corrisponde a 0,6 euro.


EFFETTO
Graficamente, abbandonata la fascia dei massimi assoluti, 1,15-1,28 euro, dei primi anni di quotazione (2008/2009/2010), i prezzi si sono assestati nella banda 0,20/0,30 - 0,55/0,70 euro entro la quale si muovono ormai da sette anni.

Scenario di breve termine. La tendenza ribassista del 2018 ha riportato i prezzi sulla parte bassa della banda sopra citata: il rapporto rendimento/rischio è tornato favorevole agli acquisti.

La rottura di quota 0,32 euro ha completato un modello rialzista, aprendo la strada ad ulteriori allunghi. La fascia intorno a 0,40 euro rappresenta il probabile spartiacque per ripuntare la fascia superiore della citata banda di oscillazione di medio periodo.

Operatività. L'Analisi Tecnica di Websim è nuovamente Long dal breakout di 0,32 euro: ogni ritracciamento è opportunità d'acquisto (fino al livello di stop loss). Dettagli operativi nella scheda tecnica.
 
MOLMED in deciso rialzo dopo l'autorizzazione alla sperimentazione clinica del CAR-T CD44v6, farmaco contro la leucemia, che potrebbe dare un forte impulso al fatturato se supererà la fase di sperimentazione

** Mediobanca Securities indica sulla società giudizio 'neutral' nel report del mattino

** Sempre Mediobanca Securities ad agosto dello scorso anno valutava il CAR-T, una volta in commercio, 354 milioni di euro in termini di enterprise value e attribuiva una probabilità del 10% alla sua approvazione da parte delle autorità

** Tutta la società ai prezzi attuali delle azioni capitalizza circa 150 milioni

** Secondo un trader questa probabilità è sicuramente aumentata e al momento potrebbe essere intorno al 30%
** Alle 11,40 Molmed è in rialzo del 4,8% a 34,70 cent. Volumi pari a 6 milioni di pezzi rispetto a una media giornaliera degli ultimi 30 giorni di 2,5 milioni.



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Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano
 
vediamo un po' per il momento sta facendo una figura da manuale , superata la resistenza di 0.32 con volumi e arrivata alla seconda 0.35 ora sta ritoccando i 0.32 con pochi volumi vediamo se tiene potrebbe riprendere l'attacco di 0.35-0.36 per arrivare a 0.40 in primis
 
Molmed: Ceo, con accordo Zalmoxis possibile punto pareggio in 2019 26/03/2019 14:35 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--"In termini di pareggio" di bilancio, "la svolta e'' se troviamo un nuovo partner commerciale per Zalmoxis. Se ci riusciamo, il punto di pareggio per quest''anno potrebbe essere raggiungibile". Lo ha spiegato Riccardo Palmisano, Ceo di Molmed, in un incontro con la stampa. "Non siamo distanti dall''arrivare a una posizione di equilibrio", ha sottolineato il top manager. Il gruppo, attivo nella biotecnologia con focus su ricerca, sviluppo, produzione, validazione clinica di terapie geniche e cellulari innovative, ha chiuso il 2018 con un risultato operativo negativo per 3,865 mln e un risultato netto di -4,1 mln, in miglioramento rispettivamente del 52,6% e del 51,5% rispetto al 2017. I ricavi operativi sono saliti del 24,6% a 29,88 mln (+23,7% a 28,447 mln i ricavi delle vendite). Guardando il trend dei ricavi degli ultimi 7 anni e il portafoglio attuale della societa'', e'' possibile attendersi una crescita ad alta doppia cifra anche nei prossimi anni. Zalmoxis, che fa parte della pipeline proprietaria di Molmed, e'' una terapia cellulare basata sull''ingegnerizzazione dei linfociti del donatore, che consente il trapianto di cellule staminali emopoietiche da donatori parzialmente compatibili in pazienti affetti da tumori del sangue ad alto rischio.
pl
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Molmed: Ceo, per Zalmoxis puntiamo ad accordo entro 2019 26/03/2019 14:30 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--"Per un accordo commerciale per Zalmoxis siamo in discussione con diversi partner, sia internazionali, sia nazionali. Alcune aziende sono in virtual data room per discutere di una possibile licenza per tutta Europa e potenzialmente negli Usa, dove al momento non c''e'' ancora l''autorizzazione" per il farmaco. "L''auspicio e'' chiudere entro il 2019. Vorremmo avere una trattativa avanzata entro giugno". Lo ha spiegato Riccardo Palmisano, Ceo di Molmed, in un incontro con la stampa. Zalmoxis e'' una terapia cellulare basata sull''ingegnerizzazione dei linfociti del donatore, che consente il trapianto di cellule staminali emopoietiche da donatori parzialmente compatibili in pazienti affetti da tumori del sangue ad alto rischio.
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