Obbligazioni societarie Monitor bond case automobilistiche e accessorio auto (3 lettori)

Gaudente

Forumer storico
Ma questo e' matto.
Con il Fiat Finance 2017 a 52 va a chiedere soldi alle banche ? E perche' mai dovrebbero darglieli ? Per comprare un cadavere come la Chrysler ?
 

mostromarino

Guest
Ma questo e' matto.
Con il Fiat Finance 2017 a 52 va a chiedere soldi alle banche ? E perche' mai dovrebbero darglieli ? Per comprare un cadavere come la Chrysler ?

magari se li fa dare per comprarseli lei:D
ma sarebbe finanziariamente troppo intelligente,non ci conto
 

negusneg

New Member
Giovedì 22 Gennaio 2009, 12:22
[FONT=arial,elvetica]Fiat: smentite indiscrezioni di stampa su aumento di capitale [/FONT]

[FONT=arial,helvetica]"Non hanno alcun fondamento le notizie pubblicate oggi da un quotidiano italiano circa un possibile aumento di capitale della Fiat". Lo ha riferito attraverso una nota stampa Simone Migliarino, responsabile Comunicazione Fiat Group, smentendo in maniera categorica la ricostruzione pubblicata sul quotidiano “La Repubblica” che sosteneva che Fiat stava valutando un aumento di capitale da 2 miliardi di euro in vista della fusione tra Fiat Auto e Peugeot. [/FONT]
 

Imark

Forumer storico
Nel mentre, la Francia predispone un pacchetto di aiuti per la (propria) industira nazionale... Si tratta di 6 mld euro (che si aggiungono ad altre iniziative per importi minori precedentemente varate), erogati a condizione, fra l'altro, che non vengano chiusi impianti produttivi allocati in Francia.

Sulle modalità di intervento finanziario non sono state date indicazioni precise: si sa solo per ora che, a fronte del sostegno accordato, i produttori che ricevono i finanziamenti pubblici devono impegnarsi a non pagare dividendi ai loro azionisti finché fruiscono degli aiuti.

PS: si chiede anche che il management rinunci a percepire bonus...

Un dispaccio AFP
French carmakers to get six billion euros in rescue plan: PM

2 days ago

PARIS (AFP) — France on Tuesday announced an aid package of up to six billion euros for struggling car makers as the head of Renault warned that the European auto industry needed quick action to save it from collapse.

The state aid plan was announced by Prime Minister Francois Fillon at a meeting with executives from car manufacturers and suppliers along with union leaders to address the industry crisis.

"Our effort in favour of manufacturers will be massive. What are we talking about? Sums of the order of five or six billion euros," (7.7 billion dollars) he told the gathering.

But Fillon warned that in return car makers must keep jobs in France and that "there is no question of the state helping a manufacturer that decides to simply close one or several production sites in France."

He gave no indication of how the money would be spent, but details of the French government's broader auto sector rescue plan were due to be revealed by early next month.

Facing collapsing demand, Renault, PSA Peugeot Citroen and their suppliers -- who between them employ 10 percent of the French workforce -- have slashed production and shed thousands of jobs as they struggle to stay afloat in the global economic downturn.

Renault's chief executive Carlos Ghosn warned at Tuesday's meeting that "it is imperative to act quickly to ensure the survival of the French and European automobile industry."

"The amount of aid granted ... is not yet enough to meet the elementary needs of the industry," said Ghosn, who is also president of the pan-European carmakers' body ACEA.

A number of EU governments -- including Germany, Portugal, Spain and Sweden -- are planning or considering measures to help the European automobile industry, which saw the weakest sales in 15 years in 2008 with new car registrations plunging eight percent.

Last month the European Commission temporarily eased rules for government support of struggling companies after coming under fierce fire from member states for applying them too strictly in the midst of financial crisis.

"Public sector intervention is justified and even indispensable," the EU Industry Commissioner Guenter Verheugen told Tuesday's meeting, but he also warned state aid should not give firms an unfair competitive advantage.

Verheugen also said he would contact President Barack Obama's US administration to make sure American aid for the auto industry is "compatible with the rules set by the World Trade Organisation."

In the United States, major car makers General Motors and Chrysler have been given billions of dollars in federal loans to save them from collapse.

French Industry Minister Luc Chatel told Le Figaro newspaper Monday that the state might take stakes in car makers in exchange for providing financial support for the sector that directly or indirectly employs 2.5 million people.
The state already owns a 15-percent share in Renault.

French auto manufacturers have also been warned that they should forego paying a dividend to shareholders if they expect taxpayers to fund state assistance.

With car production in France down by 10 percent in the first nine months of 2008, companies have come under fire for operating factories abroad: Renault's popular Twingo is built in Slovenia and the Peugeot 107 city car in Slovakia.
The car industry here is Europe's second biggest automobile sector after that of Germany.

Japan's Toyota, American giant General Motors and Germany's Daimler AG all have plants in France and may be eligible to tap into the state assistance, said Chatel.

After bailing out banks to the tune of 40 billion euros, the French government has repeatedly said it will take measures to prevent the auto industry from becoming a casualty of the economic slowdown.
 

Gaudente

Forumer storico
Giovedì 22 Gennaio 2009, 12:22
[FONT=arial,elvetica]Fiat: smentite indiscrezioni di stampa su aumento di capitale [/FONT]

[FONT=arial,helvetica]"Non hanno alcun fondamento le notizie pubblicate oggi da un quotidiano italiano circa un possibile aumento di capitale della Fiat". Lo ha riferito attraverso una nota stampa Simone Migliarino, responsabile Comunicazione Fiat Group, smentendo in maniera categorica la ricostruzione pubblicata sul quotidiano “La Repubblica” che sosteneva che Fiat stava valutando un aumento di capitale da 2 miliardi di euro in vista della fusione tra Fiat Auto e Peugeot. [/FONT]
Fare un aumento di capitale con l'azione che quota il 20% sotto il nominale e' impresa assai ardua :down:
 

Gaudente

Forumer storico
Fiat 4q2008

E' uscito il comunicato stampa del quarto trimestre Fiat.
http://www.fiatgroup.com/it-it/shai...s/FiatGroup_PressRelease-Q4FY2008-Results.pdf
Il risultato economico in se' sarebbe anche buono (e' ancora un utile, francamente mi aspettavo una perdita) ma assai meno buono e' il risultato finanziario: proprio nell'ultima pagina del documento il cash flow industriale per il 2008 viene quantificato in un -5.765 milioni , a causa di un enorme aumento del "working capital" (a casa mia si chiamano rimanenze) nonche' degli investimenti , sul cui timing con il senno di poi non si puo' che disapprovare.
Manca per ora lo stato patrimoniale, i dati sul debito totale sono mascherati in mille modi con definizioni ad hoc di "debito netto", "debito industriale" e compagnia bella ....allora sapete che vi dico: a pagina 5 c'e' scritto : attivita' totali: 61 miliardi patrimonio netto: 11 miliardi al che per semplice differenza i debiti sono 50 miliardi.
Conclusione: state lontani dai bonds di 'sta ciofeca.
Se anche dovesse salvarsi, di sicuro potete comprarli a meno di quanto stanno ora.
 

METHOS

Forumer storico
E' uscito il comunicato stampa del quarto trimestre Fiat.
http://www.fiatgroup.com/it-it/shai...s/FiatGroup_PressRelease-Q4FY2008-Results.pdf
Il risultato economico in se' sarebbe anche buono (e' ancora un utile, francamente mi aspettavo una perdita) ma assai meno buono e' il risultato finanziario: proprio nell'ultima pagina del documento il cash flow industriale per il 2008 viene quantificato in un -5.765 milioni , a causa di un enorme aumento del "working capital" (a casa mia si chiamano rimanenze) nonche' degli investimenti , sul cui timing con il senno di poi non si puo' che disapprovare.
Manca per ora lo stato patrimoniale, i dati sul debito totale sono mascherati in mille modi con definizioni ad hoc di "debito netto", "debito industriale" e compagnia bella ....allora sapete che vi dico: a pagina 5 c'e' scritto : attivita' totali: 61 miliardi patrimonio netto: 11 miliardi al che per semplice differenza i debiti sono 50 miliardi.
Conclusione: state lontani dai bonds di 'sta ciofeca.
Se anche dovesse salvarsi, di sicuro potete comprarli a meno di quanto stanno ora.

Grazie molto interessante. Se hai tempo dai un sguardo ai dati della peugeot (se sono già usciti) e dimmi che ne pensi.

Ciao
 

negusneg

New Member
Fiat: accordo con Chrysler ha basso rischio e logica industriale (Ft)


MILANO (MF-DJ)--Anche se e' lontano dall'essere una "panacea per i due
produttori automobilistici, oggi in una situazione difficile, la joint
venture della Fiat con Chrysler presenta meno rischi rispetto all'azzardo
tentato da Daimler e ha una maggior logica industriale".

E' quanto si legge in una Lex Column del Financial Times, dal titolo
"Fiat and happy", nella quale si aggiunge che "coloro che sono rimasti
sorpresi dal fatto che la Fiat non si e' impegnata in termini di cash ne'
di equity per il 35% della casa di Detroit non dovrebbero esserlo" visto
che "il valore delle azioni della Chrysler e' inesistente senza un piano
plausibile" per accedere ai prestiti concessi dal Governo Usa al settore
automobilistico.

"Gli impianti sottoutilizzati e la rete di distribuzione di Chrysler
regalano alla Fiat la possibilita' di quel significativo radicamento negli
Usa che ha richiesto maggior tempo e denaro ai concorrenti europei ed
asiatici", prosegue il Financial Times, secondo cui la "brand equity" e'
un altro tema da affrontare vista la bassa reputazione della Fiat sul
mercato americano prima del 1983, anno del definitivo abbandono degli Usa,
anche se va ricordato che la crescita delle case europee sul mercato
nordamericano a partire dal 1993 suggerisce che il mercato apprezza il
design delle auto del Vecchio Continente.

Il quotidiano finanziario prosegue sottolineando poi che se la chiave
per la sopravvivenza nel settore sono le dimensioni di scala, la Fiat non
puo' non avere una presenza nel piu' grande mercato automobilistico. Senza
dimenticare che la casa torinese puo' anche avvantaggiarsi gratuitamente
dei finanziamenti pubblici. E comunque "se il crollodelle vendite di auto
negli Usa e' peggiore del previsto o se i consumatori americani non
gradiranno le sue auto piccole, la Fiat non sara' in una posizione
peggiore di quella attuale".

D'altra parte, secondo il Financial Times, "gli azionisti di Chrysler
hanno poco da perdere. Cerberus migliora la vitalita' della controllata
Chrysler Financial, il braccio finanziario del produttore statunitense,
mentre sindacati, concessionari e Casa Bianca, tutti con le proprie
ragioni per opporsi al fallimento, devono sperare che la Fiat abbia
successo. Anche Daimler, scottata pesantemente dalla fusione e ancora
titolare di una quota di minoranza, potrebbe un giorno ricevere qualche
beneficio dalla partecipazione".
Red/mur
(fine)


MF-DJ NEWS
22 gen 2009 14:44
 

lorenzo63

Age quod Agis
Se effettivamente le cose stanno così, ovvero senza alcun esborso di nessun tipo, senza aumenti di capitale e quant' altro, potrebbe essere la mossa giusta.
Nell'immediato vendite ad Usa e là riadattamenti di quanto fatto qua...sfoltimento delle scorte .. la quadratura del cerchio.
E mi sa che ci saranno in questo campo e ad opera di Fiat e ad opera di altri (su esempio di fiat) diversi movimenti...
 

Imark

Forumer storico
Circa il rapporto Daimler - Chrysler e Fiat, ieri ho letto un articolo sul Sole con un'inesattezza non da poco riguardante il fatto che Chrysler avrebbe avuto bisogno di una rete di vendita europea che sostituisse quelle prima messa a disposizione da daimler.

Ebbene, Daimler non ha mai messo a disposizione di Chrysler alcunché... :D

Ci sono voluti anni anche soltanto per creare un minimo di sinergia per piattaforme e componentistica, ed è durata poco anche quella esperienza...

Le reti di vendita sono sempre state separate.
 

Users who are viewing this thread

Alto