Obbligazioni societarie Monitor bond case automobilistiche e accessorio auto (3 lettori)

Imark

Forumer storico
Quindi 2033 dovrebbe stornare ancora un po' ?

Se pagano cash una somma consistente per comprarsi un pezzo di Mitsubishi, storna di sicuro ... per quel bond devi seguire le prospettive di andamento del comparto automotive in Europa occidentale nel 2010 (PSA è poco esposta ai mercati emergenti), al momento decisamente negative, l'andamento del comparto HY e quello dei tassi... a me non fa grande simpatia quel bond, perché cumula richio emittente e rischio tassi... ;)
 

Imark

Forumer storico
....

La scelta di Fiat è stata di crescere dimensionalmente ed al contempo recuperare capitali per la ristrutturazione (anche propria) là dove erano disponibili (negli USA), cercando di mettere su un gruppo che disponga di molta capacità produttiva, con quella negli USA con cui ritengo proveranno a sostituire in parte quella continentale europea, che andranno a ridimensionare, tentando anche di sfruttare una fase di debolezza del dollaro...

Se le cose vanno bene, mi pare di intendere che l'idea degli Agnelli sia lo scorporo dell'automotive e la sua collocazione sul mercato azionario come business partecipato, ma distinto dalle altre attività della famiglia.

E' una strategia particolarmente rischiosa nel breve-medio termine, incorporando un "rischio Chrysler" per le ragioni già spiegate, ossia del dover sostenere la filiale USA in condizioni di mercato destinate a restare incerte per ancora molti anni, durante i quali il sostegno pubblico andrà gradualmente scemando...

Le prime rogne a stelle e strisce per Marchionne: i dealers Chrysler chiedono alla casa madre di mettere mano al portafoglio ed incrementare le spese in pubblicità e marketing (ripristinando i budget regionali) per cercare di frenare il recente calo delle vendite...

Chrysler Dealers Ask for New Ads to Slow Sales Plunge (Update1) - Bloomberg.com
 

ginopelo

Moving to PeloPonneso
Il colosso Usa non è riuscito a vendere il marchio svedese e ha già avviato una ordinata e responsabile riduzione delle attività

Addio Saab: si chiude Gm non trova acquirenti

di VINCENZO BORGOMEO

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Triste fine per la Saab, chiusa senza troppi complimenti visto che tutte le trattative in corso per vendere il marchio sono fallite. D'altra parte la GM era stata chiara e aveva già spiegato che se per la fine di dicembre non si fosse trovato un acquirente degno di questo nome il marchio avrebbe chiuso. Nel frattempo parte della tecnologia e dei pianali (lo scheletro di ogni macchina) era già stato venduto ai cinesi della Baic, ma non è bastato.

General Motors ha fatto infatti sapere che la vendite della controllata svedese Saab "non potrà essere conclusa e che pertanto ha avviato una ordinata e responsabile" riduzione delle attività. Gm annuncia che non è riuscita a raggiungere un'intesa con l'olandese Spyker per la vendita di Saab.

"Nel corso della due diligence - spiegano a Detroit - sono emersi problemi che le due parti non sono riuscite a risolvere". "Nonostante tutti gli sforzi è diventato chiaro che il completamento della due diligence necessaria per questa complessa transazione non avrebbe potuto essere eseguita in un tempo ragionevole" spiega il presidente di Gm Europa, Nick Reilly. "Per mantenere la sua operatività - prosegue - Saab aveva bisogno di una soluzione veloce. Ci dispiace non aver potuto completare questa transazione con Spyker Cars. Lavoreremo in modo ravvicinato con Saab per ridurre le attività in modo responsabile e ordinato. Questa non è una bancarotta o un processo di liquidazione forzata".

In ogni caso lo choc è grande: la Saab non è certo l'Hummer, un giocattolone per milionari derivato da un veicolo da guerra. A parte la lunga storia del marchio svedese qui ci sono in ballo qualcosa come 3.500 posti di lavoro e ulteriori 3.000 posizioni con i subappaltatori. Insomma, un dramma per il il governo svedese che non a caso si era impegnato in prima persona per cercare una cordata di imprenditori pronta a rilevare la Saab.
Ma cosa è successo davvero? E perché nessuno ha comprato il marchio svedese? La Spyker, l'acquirente più titolato, ha fatto sapere di aver gettato la spugna "a causa della complessità dell'operazione, unita a una scadenza stretta che ci ha impedito di concludere nei tempi dovuti la transazione". Così Victor Mueller, numero uno di Spyker ha così spiegato il fallimento dell'acquisizione: "Deploriamo sinceramente di non essere riusciti a concludere l'acquisizione", ha aggiunto Mueller, per il quale "sono emersi problemi che, secondo le parti, non potevano essere risolti prima della scadenza del 31 dicembre stabilita da General Motors per la cessione della casa scandinava".

da repubblica
 

ginopelo

Moving to PeloPonneso
sembra che per saab i giochi non siano ancora chiusi, almeno così dicono gli olandesi...

18 dicembre 2009
Spyker rinnova l'offerta a Gm per Saab

Spyker cars ha rinnovato la propria offerta per Saab. Si riaccende così una luce di speranza per la casa di Trollhattan che General Motors ha deciso settimana scoprsa di chiudere

Colpo di scena: Spyker cars ha rinnovato la propria offerta per Saab. Si riaccende così una luce di speranza per la casa di Trollhattan che General Motors ha deciso settimana scorsa di chiudere proprio per il mancato accordo con la Spyker per questioni relativi alla due dilgence dell'operazione. Adesso Victor Mueller numero uno di Spyker ha dichirato di aver sottoposto al colosso in crisi di Detroit una proposta in 11 punti che dovrebbe rimuovere ogni ostacolo alla transazione e dunque al recupero di Saab.
Il costruttore svedese ha poco più di 4mila dipendenti e lo scorso anno ha venduto meno di 100.000 mila auto, confermandosi un produttore di nicchia. La gamma attuale presenta un numero limitato di berline, station wagon e una cabrio, con le Saab 93 e 95.
Se l'operazione dovesse andare in porto si eviterebbe di porre fine a un pezzo della storia dell'automobile europea, spegnendo con poca gloria un marchio che a dispetto di volumi bassi ha avuto, soprattutto negli anni 70/80, un pubblico di estimatori, notevole fama, molto appeal anche per la sua originalità tecnica, costruttiva e, soprattutto estetica. Come dimenticare modelli come la "96" degli anni 60 così diversi dalla produzione europea dell'epoca e fortemente caratterizzati aerodinamicamente. Del resto nel Dna della casa ci sono proprio gli aerei. Nasce infatti nel 1947 in seno alla costruttore di velivoli Svenska Aeroplan AB (Saab, appunto).
Non è colpa della crisi. La congiuntura attuale ha solo dato il colpo di grazia a una marchio agonizzante da anni incapace, sotto la guida Gm iniziata nel 1989 di riproporre modelli vincenti e all'avanguardia, come la mitica 900 Turbo degli anni ottanta, una tra le vetture responsabili della moda del turbobenzina così in voga i quegli anni e di grande successo, oppure anche auto come come la 9000, cugina stretta delle Italiane Lancia Thema, Fiat Croma e Alfa Romeo 164.
Saab si è contraddistinta per l'uso dei turbocompressori nella produzione di massa, introducendola nella seconda metà degli anni '70; o con alcuni accorgimenti volti ad affrontare i climi ultra rigidi tipici della madre patria, come l'introduzione nel 1971 dei sedili riscaldati. Rilevante anche l'aspetto della sicurezza, e Saab rivendica di esser stata la prima casa ad aver introdotto le protezioni supplementari nei portelloni laterali.
Negli anni novanta l'inventiva e l'originalità di Saab si spegne. A dettare legge è la Opel e le sue tecnologie standard. Il design perde smalto, diventa normale e la tecnica appiattita. E il pubblico non era più disposto a comprare una Opel Vectra sotto mentite spoglie, un po' più rifinita, magari con un motore Fiat-Gm PowerTrain e con sostanziosi premi di prezzo. E tra tentativi di rilancio e modelli nuovi che non arrivano mai, la casa di Trollhattan entra nella fase estrema della crisi con la casa madre Gm prossima al fallimento e non più in grado di alimentarla. E si tenta invano la vendita alla piccola Koenigsegg, microcostruttore di iper sportive su ordinazione da mille e passa cavalli. L'operazione non va in porto e Gm cede alla cinese Bejing automotive i diritti di proprietà intellettuale relativa ai modelli 9-3 e 9-5. Qualcosa della gloriosa casa, che ha inseguito il sogno di fare auto come areoplani vivrà comunque nelle vetture asiatiche



intanto è di oggi che i cinesi si prendono volvo da ford per 2M$

23 dicembre 2009
Volvo alla cinese Geely per 2 miliardi di dollari

Il glorioso marchio svedese del gruppo di Auburn Hills è stato ceduto







Il colosso Usa Ford e la cinese Geely hanno trovato un accordo per la vendita della casa automobilistica svedese Volvo. Lo ha fatto sapere per prima la tv svedese Vaestnyt, citando fonti anonime vicine all'operazione. Geely offre intorno ai 2 miliardi di dollari, meno di un terzo di quanto la Ford ha pagato Volvo un decennio fa. La Ford aveva già fatto sapere nell'ottobre scorso che considerava Geely come il miglior pretendente sulla piazza per Volvo. La casa di Auburn Hills ha poi confermato di aver raggiunto l'intesa.

«Ford Motor Company - si legge in un comunicato - ha confermato oggi che sono stati fissati oggi tutti i sostanziali termini commerciali riguardanti la potenziale vendita di Volvo Car Corporation alla Zhejiang Geely Holding Group Company Limited». La casa dell'Ovale Blu, alle prese con un difficile rilancio e un pesante programma di ridimensionamento della forza lavoro, ha anticipato che «un accordo di vendita definitivo sarà firmato nel primo trimestre del 2010 e sarà soggetto all'approvazione delle autorità competenti».


infine Fiat
allego l'intervento di marchionne di qualche giorno fà al tavolo con governo e sindacati, a grandi linee per molte cose concorda con quanto già da tempo si legge qui sul monitor:
capitolo incentivi, considerazioni sul mercato auto: per il 2010 in europa occidentale si passerà da 13,5 a 12 milioni di vetture, questo perchè parte delle vendite di quest'anno sono vendite anticipate rispetto al 2010-2011.
Per il 2009 pesano soprattutto i veicoli commerciali leggeri, per le flotte aziendali -30%, non c'è incentivo che tenga con questa crisi per le aziende.
Veicoli industriali 2009 - 20%, in Europa -40%
Macchine per le costruzioni 2009: europa -50%
Mezzi agricoli 2009: europa - 10/15%

Poi inizia a parlare di Fiat e, essendo a palazzo chigi, tutto è orientato a parlare della tutela della produzione italiana:
IVECO conferma dei 3 stabilimenti italiani e al momento blocco della produzione in Spagna
CNH testualmente "il mercato delle macchine per le costruzioni è scomparso": capacità di Imola 20000 unità, produzione 2009: 450 unità !!! Quindi chiusura di Imola e conferma di Lecce e San Mauro
Componentistica: tutto il settore dovrebbe beneficiare dell'integrazione con Chrisler, nel frattempo il settore non se la passa bene e Fiat ha dato sostegno all'indotto e lo ha incorporato (circa 10000 persone)

Settore AUTO ITALIA: 95 miliardi di €, 6% del PIL, con l'indotto 11,4%. 300mila addetti. (devo dire che pensavo meno)
Poi si scaglia contro il regolamento per il 2016 della co2 dei veicoli commerciali leggeri, affermando che gli investimenti attuali coprono già fino al 2014 e non verrebbero ammortizzati e l'accordo EU-Corea del Sud che darebbe ai produttori asiatici fino a 1500€ di vantaggio ad unità (mi chiedo ma siamo così fessi a livello europeo? non cò, vorrei sentire un'altra campana)

FIAT-CHRISLER insieme per diventare il sesto produttore mondiale, non è fiat che salva chrisler, è vero anche il contrario: fiat da sola non potrebbe reggere la riorganizzazione del mercato.. sia per la presenza geografica che per i modelli complementari. Però sottolinea come in America hanno preso di petto il problema della sovracapacità produttiva: dai 20 stabilimenti del 2008 si passa a 13 e -17mila dipendenti, mentre in Europa non se ne vuole parlare.

Prendiamo l'italia: è interessante (e preoccupante) leggere che quel che fanno in 5 stabilimenti in Italia come produzione (650mila unità e 30mila dipendenti) lo fanno in uno stabilimento in polonia e 1 in brasile, con circa un terzo dei dipendenti...
per far passare la chiusura di termini imerese (ogni unità costa 1000€ in +) ha proposto di portare la produzione di panda dalla polonia a pomigliano (sempre se gli danno garanzie su pomigliano).. Per l'Italia vorrebbe dire passare dalle 650mila unità al target di 900mila un milione

Per quanto riguarda i prodotti i punti di forza rimangono i soliti: la nuova Panda, la Punto Evo, la nuova Ypsilon.. In + da Chrisler si aspetta l'introduzione nel 2011 di Fiat nei SUV e di un crossover
 

Allegati

  • SMincontroIstituzioniSindacati_dicembre2009.pdf
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Giontra

Forumer storico
Qualcuno sta seguendo l'andamento dei Bond Toyota?
Ci sono ripercussioni relativamente alle ultime notizie che la riguardano?
Ho letto della possibilità di un downgrade di S&P.....:)
 

Giontra

Forumer storico
Toyota: Moody's pone rating sotto osservazione per possibile downgrade
9.2.10/15:20

Moody's Investors Service ha posto il rating di lungo termine di Toyota e di alcune sue sussidiarie sotto osservazione per un possibile downgrade. Dalla decisione non è interessato il rating di breve termine Prime-1. Lo si apprende da una nota dell'agenzia di rating. All'origine della decisione di Moody's vi sono i problemi produttivi sfociati nei richiami di diversi modelli, che, secondo l'agenzia di rating, potrebbero impattare sulla valutazione del brand e sulle quote di mercato in alcuni mercati chiave.
 

DinoP

life is good
ma cosa sta succedendo ai bond fiat?
sulla 2015 6,875 c'è uno sciaquone impressionante.
ed anche la 2014 non è da meno.
 

Giontra

Forumer storico
Toyota richiama 8.000 pickup in Usa
Per un problema di possibili crepe al semiasse
13 febbraio, 07:47



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(ANSA) - ORLANDO (USA), 13 FEB - La Toyota Motor Corp richiamera' in officina negli Stati Uniti circa 8.000 automezzi pickup modello ''Tacoma'' di quest'anno E' l'ultimo di una serie di richiami che hanno inficiato vendite e fama della casa automobilistica giapponese. Lo si apprende da un documento interno inviato giovedi' ai concessionari Usa. Il problema riguarda possibili crepe in un componente del semiasse che, rompendosi, potrebbe venire a contatto col terreno causando la perdita del controllo del veicolo.

Bhe, insomma.....:rolleyes:
 

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