Obbligazioni societarie Monitor Bond Industria Aeronautica Worldwide e Linee Aeree Europee

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4 Settembre 2009 - 5:59 pm | di: G. AlegiNews


Disputa Boeing-Airbus: secretata decisione WTO

È stata secretata non appena arrivata a Bruxelles la decisione della World Trade Organization sul ricorso americano per gli aiuti di Stato a Airbus. La Commissione Europea ha ricevuto oggi il documento nel quale - secondo indiscrezioni di stampa - verrebbe sostanzialmente confermata la posizione Boeing sugli aiuti dati da quattro paesi al costruttore europeo.
Nessun commento trapela però da Bruxelles, dove ci si limita ad accusare ricevuta ed a sottolineare che la decisione andrà letta insieme a quella del simmetrico ricorso europeo contro Boeing. Anche la WTO si è limitata a confermare di aver consegnato la decisione preliminare «alle parti». Il testo è considerato riservato e sul sito del WTO gli ultimi aggiornamento sul caso DS 353 risalgono all’inizio dell’anno.





http://www.dedalonews.com/
 
LSOLE24ORE.COM

La Cina svela il suo primo jet
più economico di Boeing e Airbus


di Riccardo Barlaam

All'Hong Kong Air Show è stato svelato il design del primo grande aereo commerciale tutto made in China. L'aereo si chiamerà ComacC919. Avrà 190 posti. E' pensato per le rotte di medio raggio e di sicuro farà concorrenza a Boeing ed Airbus.

In puro stile cinese, assicurano alla Commercial Aircraft corporation, il c919 sarà più economico dei concorrenti più noti dei colossi occidentali. Consumerà il 15% di carburante in meno rispetto al 737 Boeing e all'Airbus A320. E soprattutto costerà meno, molto meno, spiega Chen Jin, manger a capo delle vendite della società cinese.

Il jet sarà pronto per i test di volo solo nel 2014 e i primi modelli saranno consegnati nel 2016. Si tratta di un passo avanti della Cina per sviluppare dei propri prodotti per il mercato domestico. Considerando che il Paese negli ultimi anni, con la crescita degli spostamenti è diventato il secondo mercato al mondo - e quello a più rapida crescita - per gli aerei commerciali. La Comac è una divisione della Aviation industry corporation of China, la società statale che controlla la produzione aeronautica nazionale. Il know how produttivo all'industria aeronautica cinese non manca. Boeing guarda con crescente interesse alla possibilità di delocalizzare parti della produzione. Airbus ha di recente realizzato il suo primo aereo interamente made in Cina.

8 settembre 2009
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http://www.flightglobal.com/article...comac-unveils-model-of-the-c919-airliner.html
 
MF Dow Jones - Economic Indicator

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Trasporti: Iata, in 09 compagnie aeree perderanno 11 mld usd (MF)



MILANO (MF-DJ)--L'Associazione internazionale del trasporto aereo(Iata) ha corretto ieri al ribasso le previsioni per le perdite 2009 delle varie compagnie aeree e ha stimato che il rosso a fine anno non sara' di 9 mld, ma di 11 mld usd.
E' quanto si legge in un articolo di MF dove si spiega che in percentuale le perdite maggiori riguarderanno i vettori europei, che lasceranno sul campo 3,8 mld usd, mentre le precedenti previsioni si fermavano a un rosso di 1,8 mld.
Sempre la Iata ha rivisto inoltre le stime sulle perdite per il 2008 che varieranno tra 10,4 e 16,8 mld usd. Nel biennio, insomma, le perdite globali potrebbero arrivare a 27,8 mld usd, mentre tutte le compagnie mondiali nei due anni seguenti all'11 settembre avevano perso complessivamente 24,3 mld euro.
Per il direttore generale e a.d. di Iata, Giovanni Bisignani, "non si tratta di un shock a breve termine. 80 mld usd scompariranno dagli introiti dell'industria di rilievo. Ci vorranno anni per ripristinare quel 15% di utili persi. Il risparmio del contante, insieme a un'attenta capacita' gestionale e al taglio dei costi, costituiscono la chiave per la sopravvivenza. La tempesta economica globale puo' essere mitigata, ma le compagnie aeree non hanno ancora trovato porti sicuri. La crisi continua".
Quanto alle ragioni di questo disastro, sono fondamentalmente tre: il crollo della domanda (nel 2009 il traffico passeggeri scendera' del 4% ed il traffico cargo del 14%), il conseguente drastico ridimensionamento degli utili (caleranno del 12% nel settore passeggeri e del 15% in quello cargo), e l'aumento dei costi del carburante (il passaggio da 56 a 61 usd/barile aggravera' i costi di 9 mld usd portando il totale del conto per il carburante a 115 mld usd). red/ste

(END) Dow Jones Newswires
September 16, 2009 02:38 ET (06:38 GMT)
 
http://www.equilibri.net/stampa_art...ospettive_favorevoli_per_un_terzo_competitore_


..................

Boeing-Airbus: prospettive favorevoli per un terzo competitore?

I dati e le notizie concernenti i due maggiori produttori di aerei civili non sono particolarmente incoraggianti: i problemi incontrati nei maggiori programmi e i conseguenti ritardi nei tempi di consegna stanno appesantendo i bilanci di entrambe le società. I nuovi progetti sebbene contengano novità dal punto di vista tecnologico, facendo più ampio ricorso al materiale composito rispetto al tradizionale impiego del metallo, rischiano di costituire mero spin off per nuovi produttori attualmente alla finestra ed in attesa di un'evoluzione favorevole della domanda. Dal Wto si attende inoltre la relazione finale sugli aiuti illegali statali che entrambe le compagnie avrebbero beneficiato per lo sviluppo dei propri modelli e che potrebbe portare alla somministrazione di sanzioni milionarie.
Gabriele Parachini
Equilibri.net (25 settembre 2009)
Recenti dinamiche societarie
Airbus e Boeing sono le due più grandi compagnie mondiali costruttrici di aerei destinati all’aviazione commerciale. Il consorzio Airbus Industrie è stato fondato nel 1970 a seguito di una iniziativa inter-governativa che ha portato alla nascita del gruppo con un capitale azionario suddiviso tra Aerospatiale (36,5%), Deutsche Airbus (36,5%), Hawker Siddeley (20%) e Fokker VFW (7%). Nel 2000 venne creata Airbus Sas, controllata per il 20% da BA Systems, società che aveva assorbito nel 1979 la Hawker Siddeley e per l’80% da Eads, la European Aeronautic Defence and Space Company, nuova compagnia nata dalla fusione tra Aerospatiale, Daimler-Chrysler Aerospace (che nel 1992 aveva acquisito la maggioranza di Fokker VFW) e CASA, la Costrucciones Aeronautica S.A che, già a partire dal 1972, era entrata con il 4,2% nel capitale di Airbus Industrie. Nel corso del 2006, dopo un’estenuante trattativa, Eads ha acquisito il restante 20% da BA Systems per un valore di circa 2,75 miliardi di euro diventando quindi unica società controllante di Airbus Sas. Attualmente gli azionisti di maggioranza detengono il 50,49% del capitale (le quote francesi ammontano al 22,50% grazie al 15% di Sogeade e al 7,50% del Gruppo Lagardère; analogamente le quote tedesche, grazie al 15% di Daimler e al 7,50% detenuto da un consorzio di 15 investitori pubblici e privati, mentre le quote spagnole si attestano al 5,49% di SEPI, la Sociedad Estatal de Participationes Industriales holding di CASA.La Boeing è invece una public company americana fondata nel 1916 da William E. Boeing che vanta attualmente una forza lavoro di poco più di 159.000 dipendenti. È presieduta da Walter James McNerney Jr., il quale ricopre anche la carica di Amministratore Delegato mentre il capitale azionario è ripartito tra una serie di azionisti ed investitori istituzionali e fondi comune che controllano circa il 60% della proprietà lasciando il restante 40% ai risparmiatori minori.
Situazione e progetti attuali
A differenza di Airbus (e non considerando gli altri progetti di Eads che spicca tra l’altro nella produzione del caccia Eurofighter), Boeing è molto attiva nel comparto difesa e in quello aerospaziale, piazzandosi (dati agosto 2009) al terzo posto della top 100 dei produttori del settore, immediatamente dietro agli altri colossi americani quali Lockheed Martin Corp. e Northrop Grumman Corp. e distinguendosi per la produzione di mezzi ad altissimo contenuto tecnologico quali il bombardiere stealth B-2, l’F/A-18 Hornet e il caccia di quinta generazione l’F-22 Raptor dal faraonico costo di oltre 137 milioni di dollari al pezzo, prodotto congiuntamente con la Lockheed. Considerando il mercato dell’aviazione civile, Boeing ha registrato una costante crescita della concorrenza di Airbus e malgrado alcune operazioni che avrebbero potuto rafforzarne la posizione sul mercato, come l’acquisizione avvenuta nel 1997 della McDonnell Douglas, famosa anche per la produzione dei velivoli di linea modello DC e MD, la compagnia di Seattle è stata superata nel 2003 da Airbus sia in termini di ordini che di consegne. Il principale merito di Airbus è stato quello di sviluppare una tecnologia qualitativamente superiore a partire dalla produzione di aerei a medio-raggio come gli A-320 dotati di un sistema di controllo fly-by-wire che hanno permesso in sostanza di abbandonare buona parte della componente meccanica in favore di un più vasto uso informatico, condannando di fatto la Boeing ad attuare un programma di riammodernamento dei 737, che pur rimane il velivolo civile quantitativamente più prodotto. Il successo ottenuto con la linea A-320 è servito come impulso per i vertici del consorzio europeo per sviluppare ulteriori progetti che inevitabilmente andavano a minacciare la leadership consolidata di Boeing, raggiunta sul mercato a lungo raggio. Lo sviluppo dell’A-380 s’inserisce pienamente in questa dinamica di competizione nello specifico con il Jumbo 747, entrato in servizio nel lontano 1970 che, come già avvenuto precedentemente per l’A-320, autorizza ad ipotizzare una vittoria al photofinish di Airbus. Due fattori sembrano corroborare quest’ipotesi: il primo tiene in considerazione il trend di ordini netti che vedono l’A-380 quale mezzo scelto prioritariamente rispetto al 747 già a partire dal 2007. Inoltre, malgrado l’apertura della linea di produzione del 747-8 e la sopraggiunta crisi economica, l’A-380 è riuscito a conservare un saldo positivo di ordini netti, mentre il 747 ha subìto una cancellazione (ad agosto 2009).
L’altro elemento sembra premiare una specifica caratteristica dell’A-380 e cioè la sua maggiore capacità rispetto al 747: l’aereo può infatti ospitare da un minimo di 525 passeggeri ad un massimo di 853 contro i 524 massimi garantiti dal 747-400 (peraltro già fuori produzione) di Boeing e consentire quindi un maggior ritorno per le compagnie utilizzatrici a parità di destinazione. Sicuramente non sono tutte positive le notizie provenienti da Airbus. Il programma dell’A-380 si è dilatato enormemente passando dai previsti 8,4 miliardi di euro agli effettivi 12 miliardi, causando giganteschi ritardi nei tempi di consegna. Singapore Airlines ad esempio, che prevedeva l’entrata in servizio di una flotta composta da 19 velivoli entro il 2008 aspetta ad oggi la consegna del suo decimo A-380. Tutto questo si riduce in una serie di penali che Airbus dovrà pagare per non aver onorato gli impegni contrattuali e che hanno causato le dimissioni degli ex Presidenti Gustav Humbert e Noel Forgeard, quest’ultimo accusato anche di insider trading dopo aver realizzato profitti milionari derivanti dalla vendita di azioni Eads prima della divulgazione alla stampa dei ritardi di consegna dell’A-380.

Per quanto concerne il profilo finanziario, l’anno 2008 si è chiuso per Boeing con un decremento dell’8% dei ricavi, passati da 66,3 miliardi di dollari a 60,9, mentre l’utile netto ha registrato una diminuzione del 34% rispetto al 2007, attestandosi sui 2,7 miliardi di dollari con un flusso di cassa negativo per l’ammontare di 400 milioni di dollari. Airbus invece ha fatto registrare un fatturato in aumento del 9% con ricavi attestati sui 27,5 miliardi di euro. L’EBIT, il reddito ante oneri finanziari, ha raggiunto 1,8 miliardi di euro in netta ripresa dopo la perdita di 800 milioni di euro registrata nel corso del 2007.
Previsione e progetti futuri
Il futuro delle due compagnie è legato ai progetti di sviluppo e in corso di perfezionamento, tra i quali vanno annoverati principalmente il Boeing 787 Dreamliner, aereo la cui fusoliera è realizzata per oltre il 50% in fibra di carbonio e che ha già collezionato ordini per 850 esemplari (nonostante le 60 cancellazioni al 2009) mentre l’Airbus A-350 suo competitore è fermo a 493 ordini. Si deve inoltre registrare una più diretta partecipazione di Airbus nel settore militare mediante il progetto dell’A-400M, aereo da trasporto adibito ad uso tattico. Le commesse future di Boeing saranno inevitabilmente influenzate dalla cifra che il governo degli Stati Uniti deciderà di stanziare nel settore difesa nel corso dei prossimi anni e che sembra, come confermano le parole del Segretario alla Difesa Robert Gates, dover subire sensibili tagli. Secondo Gates infatti “l’obiettivo sarà quello di mettere al centro le esigenze del personale combattente e non, e di rinunciare ai programmi non performanti sia per costi che per capacità”. La prima “vittima” della nuova politica del Presidente USA pare essere il caccia F-22, il cui oneroso programma sembra essere destinato alla definitiva chiusura dato che l’aereo non ha preso parte ad alcuna missione sopra i cieli afgani ed è stato prodotto in poco meno di 200 esemplari. Sul versante Airbus bisogna notare come l’A-400M stia vivendo analoghe difficoltà riscontrate in passato per l’A-380. L’aereo, che ha già accumulato ordini pari a 192 unità, verrà difficilmente consegnato prima del 2012 a causa di problemi strutturali relativi alla capacità di carico. Il programma, a cui inizialmente l’Italia sembrava essere interessata a partecipare mediante l’acquisizione di una quarantina di esemplari, è destinato a continuare sebbene un meeting previsto tra i futuri sette Stati compratori il 15 ottobre ridiscuterà i termini contrattuali e quindi le penali gravanti su Airbus.

Molte più incognite porta invece la relazione provvisoria dell’Organizzazione Mondiale del Commercio sul contenzioso Airbus-Boeing relativamente a presunti aiuti illegali statali. Recentemente fonti europee hanno rivelato che il 70% delle istanze contro Airbus presentate dal governo americano sono state dichiarate respinte, in particolar modo non sarebbero stati dichiarati illegali nella loro totalità gli aiuti di stato concessi per lo sviluppo dell’A-380. In questi giorni è in corso il sequel del procedimento, ma sul banco degli imputanti siede Boeing accusata dall’Unione Europea di aver ricevuto aiuti illegali da Nasa e dal Pentagono.

Da quanto si evince ed in riferimento ai già notevoli problemi riscontrati nei costi e nei tempi di consegna, la situazione di effettivo duopolio tra Airbus e Boeing potrebbe essere superata qualora i traffici aerei, commerciali e di passeggeri, siano destinati ad un significativo incremento nei prossimi anni con nuovi potenziali produttori interessati a fare un loro ingresso sul mercato. A questo riguardo compagnie cinesi, brasiliane e russe, che prevedono un forte aumento della richiesta del numero di velivoli civili destinati alle loro flotte, potrebbero investire considerevoli risorse nei produttori nazionali come già sta avvenendo in Cina tra il produttore Comac e Air China, Southern China e China Eastern, in Brasile con i modelli già sviluppati da Embraer e soprattutto in Russia dopo che il governo ha allocato più di 1 miliardo di dollari per la creazione di un nuovo centro di produzione vicino a Mosca. Il vantaggio per i nuovi competitori sarà quello di poter entrare nel mercato con soluzioni che offriranno un più elevato grado di sicurezza dato che, come ancora dimostrato dalla tragedia dell'A-330 caduto nelle prossimità di Rio, gli attuali compromessi potrebbero non garantire i massimi livelli di sicurezza possibili.
 

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23 Settembre 2009 - 1:21 pm | di: M. LandiAeronautica


Airbus pubblica le previsioni di mercato per i prossim 20 anni.

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Nell’ ultimo dei suoi studi sul mercato mondiale dei velivoli Airbus stima che tra il 2009 e il 2028 le compagnie aeree richiederanno circa 25.000 nuovi aeromobili sia per il trasporto passeggeri che cargo. Un mercato ventennale del valore di 3,1 trilioni di dollari.

A sostenere la domanda le economie emergenti, l’evoluzione dei network delle compagnie aeree, la crescita delle compagnie low cost, l’aumento del numero delle città ad alta densità di popolazione e la sostituzione degli aeromobili vecchi e meno efficienti con quelli più eco-efficienti. Per i ricercatori di Airbus «i cicli di crisi economica sono relativamente brevi rispetto ai tempi richiesti per gli investimenti in aeromobili e per il rinnovo delle flotte, e una forte domanda per il settore del trasporto aereo continuerà a guidare la crescita.
Per il 2009 si prevede un calo del traffico in termini di posti venduti per km (RPK) del 2%, mentre per il 2010 è previsto un aumento del 4,6%.»
Nei prossimi 20 anni, secondo la casa di Tolosa, il traffico passeggeri in termini di posti venduti per km (RPK) si adeguerà in modo elastico agli effetti ciclici del settore e aumenterà del 4,7% per anno ovvero raddoppierà nei prossimi 15 anni. Vi sarà quindi una richiesta di circa 24.100 nuovi aeromobili per il trasporto passeggeri, per un valore di 2,9 trilioni di dollari.

Con la sostituzione di circa 10.000 vecchi aeromobili per il trasporto passeggeri, la flotta globale di aeromobili con capacità 100 posti e superiori raddoppierà rispetto agli attuali 14.000 circa.
Nello stesso periodo le tonnellate di carico per km (FTK) subiranno un aumento annuale del 5,2%. Questa crescita abbinata alla necessità di rinnovo della flotta, porterà ad una domanda prevista per circa 3.440 aeromobili cargo. Di questi 850 saranno nuovi aeromobili cargo per un valore di 210 milioni di dollari, mentre i restanti saranno conversioni di aeromobili per il trasporto passeggeri.

«Il trasporto aereo è un’industria in crescita e un ingrediente essenziale per l’economia mondiale. - ha dichiarato John Leahy, COO Clienti di Airbus - Tecnologia e innovazione sono gli elementi chiave per un settore dell’aviazione eco-efficiente, ed Airbus è all’avanguardia in entrambi».

La maggiore domanda per aeromobili per il trasporto passeggeri sarà dalle compagnie della regione Asia-Pacifico e dai mercati emergenti. La regione che include la Repubblica Popolare Cinese e l’India rappresenta il 31% del totale, seguita dall’Europa (25%) e Nord America (23%).

In termini di mercato domestico l’India (10%) e la Cina (7,9%) registreranno la crescita più veloce nei prossimi 20 anni. Il più grande in termini di volume di traffico rimarrà il mercato domestico degli Stati Uniti.

Nel segmento dei grandi con più di 400 posti Airbus prevede una domanda per circa 1.700 aeromobili per un valore di circa 571 miliardi di dollari, che corrisponde al 19% in termini di valore e il 7% del totale delle unità di aeromobili. 1.318 di questi serviranno a collegare le destinazioni del mondo più dinamiche, che stanno crescendo in modo costante per dimensioni e numero.
Questo conduce inevitabilmente a una maggiore concentrazione di traffico. Il 50% di questi grandi aeromobili sarà assorbito dalle compagnie aeree dell’area Asia-Pacifico.

La richiesta di aeromobili per il trasporto passeggeri a corridoio doppio da 250 a 400 passeggeri continuerà a crescere fortemente grazie ai 6.250 nuovi aeromobili per il trasporto passeggeri e cargo che saranno consegnati nei prossimi venti anni, e che corrispondono al 42% del valore totale di tutti gli aeromobili, pari a 1.300 miliardi di dollari.

Di questi, 4.240 aeromobili saranno aeromobili a corridoio doppio di piccole dimensioni (da 250 a 300 passeggeri) e circa 2.010 di dimensioni intermedie (da 350 a 400 passeggeri).
Nel segmento a corridoio singolo, infine, nei prossimi 20 anni si stima la consegna di quasi 17.000 aeromobili per un valore di circa 1.200 miliardi di dollari, pari al 39% del valore totale del mercato.

Una domanda vista in forte crescita rispetto alle precedenti analisi dovuta alle compagnie low cost e all’aumento della liberalizzazione delle rotte, oltre a un’accelerazione nella domanda di aeromobili a corridoio singolo in Asia.

Dedalonews Airbus pubblica le previsioni di mercato per i prossim 20 anni.
 
La situazione delle divisioni cargo delle linee aeree europee è correttamente riassunta dal caso di Lufthansa, che ha visto un calo del fatturato di oltre il 35% nel primo semestre 2009. ora ci sono segni di ripresa e la stessa Lufthansa starebbe pianificando incrementi dei prezzi.

Resta tuttavia da capire se questa ripresa sia stabile o solo occasionata da una ricostituzione del magazzino da parte delle imprese dopo una fase di destocking, e se gli incrementi dei prezzi si riveleranno sostenibili...

SEPTEMBER 17, 2009, 10:00 P.M. ET

INTERVIEW: Lufthansa Cargo CEO Cautious Amid Rising Demand


By Kirsten Bienk
Of DOW JONES NEWSWIRES

FRANKFURT (Dow Jones)--Deutsche Lufthansa AG's (LHA.XE) cargo unit, Lufthansa Cargo, has registered a revival in demand in recent weeks, but it is still too early to foresee a sustainable improvement, Chief Executive Carsten Spohr told Dow Jones Newsires in an interview.

"It's too early to say if the recent rise in demand is an indicator of sustainable improvement, or if this is just an interim situation resulting from companies filling empty inventories," Spohr said.

"However, reports of rising prices of air fright providers do raise hope that the sector has left the worst behind it," Spohr said, although he declined to say whether Lufthansa Cargo will also increases its prices.

A person familiar with the freight sector told Dow Jones Newswires Tuesday that Lufthansa Cargo will gradually increase its prices by an average of 25% worldwide in the coming week.

The cargo unit was severely hit by the global economic crisis. "We have lost a few years in terms of growth," Spohr said. In the first half, the company reported an operating loss of EUR134 million. Sales fell 35.5% to EUR916 million on the year. Freight capacities fell 15% worldwide.

However, the company still sees itself better positioned compared to other competitors.

It had introduced short-time work for ground personnel in March 2009, which is set to be extended until the end of February of 2010. The airline will also continue to fly with 30% less freight capacity in the coming weeks.

The executive still sees a decline in capacity utilization. "The 2009 load factor will fall by around 5% on the year," Spohr said. In the first half, the load factor was 9% below the previous year, currently it is in line with 2008 levels.

"Experience shows that business rises disproportionally after the end of a crisis," he said, adding that Lufthansa Cargo will benefit from that.

The economic crisis isn't the cargo unit's only problem: pending local court decisions regarding the expansion of Frankfurt Airport are also bringing further uncertainty. "It currently looks as if the urgently needed 23 night flights won't be approved," the executive said. However, he added that he doesn't think a complete night flight ban will be imposed.
 
American Airlines lancia una bond a 3 anni in US$ con cedola 10,5%

non conosco la società (perlomeno dal punto di vista finanziario), però da una rapida occhiata ai dati economici non mi sembrano messi peggio di altri
certo che una cedola così alta mi ingolosisce (e parallelamente mi insospettisce)
 

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American Airlines lancia una bond a 3 anni in US$ con cedola 10,5%

non conosco la società (perlomeno dal punto di vista finanziario), però da una rapida occhiata ai dati economici non mi sembrano messi peggio di altri
certo che una cedola così alta mi ingolosisce (e parallelamente mi insospettisce)

Le compagnie aeree USA: secondo Warren Buffett, investirci sarebbe il miglior modo per perdere soldi (o qualcosa del genere)... credo che SouthWest sia l'unica ad avere un rating IG, la gran parte delle altre sono non solo molto speculative come ranking, ma anche caratterizzate da una storia di continue ristrutturazioni...
 
Le compagnie aeree USA: secondo Warren Buffett, investirci sarebbe il miglior modo per perdere soldi (o qualcosa del genere)... credo che SouthWest sia l'unica ad avere un rating IG, la gran parte delle altre sono non solo molto speculative come ranking, ma anche caratterizzate da una storia di continue ristrutturazioni...
effettivamente cerca e ricerca ho trovato qualcosa di più concreto... non è tanto il bilancio in se quanto la situazione del debito a preoccupare...
allego questo report di Fitch assai interessante...
 

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