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scoglio24

f.orumer che scrive poco
Norvegia: la Banca centrale alza i tassi all'1,5%

28 ottobre 2009

La Norvegia ha alzato i tassi di interesse di un quarto di punto, portandoli all'1,5%. La Banca centrale norvegese è la prima in Europa ad aver elevato il costo del denaro, dopo averlo portato ai minimi storici per far fronte alla crisi finanziaria globale. L'istituto centrale ha anche segnalato l'intenzione di innalzare i tassi nel giro dei prossimi tre anni più di quanto previsto in precedenza in un contesto di accelerazione dell'inflazione e di bassa occupazione.
28 ottobre 2009
 

porchetto

la casa non fallisce
Norvegia: la Banca centrale alza i tassi all'1,5%

28 ottobre 2009

La Norvegia ha alzato i tassi di interesse di un quarto di punto, portandoli all'1,5%. La Banca centrale norvegese è la prima in Europa ad aver elevato il costo del denaro, dopo averlo portato ai minimi storici per far fronte alla crisi finanziaria globale. L'istituto centrale ha anche segnalato l'intenzione di innalzare i tassi nel giro dei prossimi tre anni più di quanto previsto in precedenza in un contesto di accelerazione dell'inflazione e di bassa occupazione.
28 ottobre 2009
brutta notizia peraltro il tasso norvegese è anche più alto di quello europeo, inoltre proprio adesso che il petrolio è in crescita
 

TheLondoner

Forumer storico
Per il momento sono Stati, che seppur importanti, sono marginali come peso sui mercati monetari e valutari.
Sono però un campanello d'allarme che suona lontano.
In fondo sono scelte previdenti ed avvedute. I tassi a 0, li manterrà chi è proprio messo male...ed ha bisogno pure di una valuta debole...
Chi rialza i tassi necessita di una divisa forte...
 

wartburg_12

forumer storico
La lenta manovra dei tassi

Ciao, ho letto oggi su repubblica questo articolo (di G. Turani), io lo giro qui :

" Dopo la banca d'affari Citigroup, anche Morgan Stanley conferma che ormai sta arrivando il momento in cui il costo del denaro si muoverà verso l'alto (in alcuni paesi meno importanti è già successo).
Gli economisti di Morgan sono convinti (come i loro colleghi di Citigroup) che tanto la Bce quanto la Fed cominceranno ad alzare i tassi verso la metà del 2010.
Prima gli americani e poi gli europei.
Il tutto avrà un andamento soft, ma il denaro costerà di più.
Morgan Stanley arriva con le sue previsioni fino alla fine del 2011 (quando ormai la ripresa dovrebbe essere generale) e sostengono che a quel punto in America il costo del denaro sarà del 2.75 per cento, esattamente come in Europa.
In Giappone, invece, anche alla fine del 2011 il denaro dovrebbe costare poco o niente : 0,25 per cento. "
 

wartburg_12

forumer storico
e quindi ???

A questo punto chiedo :
Che famo ?
continuo a tenere la liquidità , perchè tra i bonds sta per accadere qualcosa (cosa ?)
oppure ..... lascio a Voi, se volete, fornire le 'istruzioni per l'uso' :):)
 
Tassi, bund e bot

Buongiorno,
permettetemi una domanda probabilmente banale.
quale è la relazione diretta o indiretta tra i tassi ufficiali di sconto ed i tassi delle obbligazioni degli stati?
grazie
Gino
 

negusneg

New Member
Buongiorno,
permettetemi una domanda probabilmente banale.
quale è la relazione diretta o indiretta tra i tassi ufficiali di sconto ed i tassi delle obbligazioni degli stati?
grazie
Gino

Ciao Gino, benvenuto nel forum :benvenuto:

La domanda è tutt'altro che banale, casomai rischia di essere banale la risposta, dato che rispondere esaurientemente richiederebbe pagine e pagine, comunque ci provo (semplificando un po' per ragioni di tempo e spazio).

Le autorità monetarie, determinando il livello dei tassi ufficiali (tasso di riferimento in Europa, una volta in Italia si chiamava tasso di sconto) hanno una influenza diretta sui tassi di mercato di breve termine, ivi compresi i tassi dei Titoli di Stato di breve termine (ad es. i Bot). Se la BCE aumenta il tasso di riferimento i tassi di mercato a breve termine (TdS, pronti contro termine, euribor, etc.) aumentano più o meno in egual misura, e viceversa.

L'effetto sui tassi di mercato a lungo termine, invece, è indiretto e non sempre nella stessa direzione. Per esempio può succedere che la BCE diminuisca il tasso di riferimento e che questo faccia salire il tasso di rendimento dei BTP, qualora il mercato ritenga che politiche più espansive comportino il rischio di una maggiore inflazione futura.

In altre parole, i tassi a lungo termine sono determinati dalle aspettative del mercato (soprattutto riguardo alla dinamica dell'inflazione futura) che a loro volta vengono influenzate dal tipo di politica (espansiva o restrittiva) adottata dalle autorità monetarie, oltre che naturalmente dalla situazione macroeconomica generale (congiuntura economica, politica fiscale del governo, etc.).
 

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