Mps: "Converto a patto che..." (20 lettori)

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Mps, Morelli: “Nuovo piano da ottobre. Ottimi segnali, ma il percorso è lungo” 12 aprile 2017 10:19 Economia e Lavoro Siena monte dei paschi di siena E’ pari al 16,3% il capitale sociale presente all’apertura dell’assemblea ordinaria di Banca Mps con all’ordine del giorno, tra l’altro, l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017. Non ci sono i numeri per poter svolgere la parte straordinaria. I maggiori azionisti, secondo quanto comunicato dal presidente Alessandro Falciai, risultano il Mef con il 4,024% del capitale e Axa con il 3,17%. “Non risultano essere in atto patti parasociali”, ha aggiunto. All’ordine del giorno della parte straordinaria dell’assemblea di Mps era prevista la riduzione del capitale sociale a copertura della perdita residua al 31 dicembre 2016 e “le relative modifiche allo Statuto sociale e deliberazioni inerenti e conseguenti”. Al secondo punto dell’odg anche alcune modifiche statutarie. Falciai ha quindi dato il via alla parte ordinaria dell’assemblea. “Sono 19 le richieste risarcitorie stragiudiziali (che allo stato si estrinsecano in richieste di rimborso senza l’incardinamento di cause civili) arrivate a Banca Mps dopo il 31 dicembre 2016 per complessivi 522,8 milioni di euro”. E’ quanto si legge in una delle risposte scritte fornite dalla banca agli azionisti che hanno presentato domande in vista dell’assemblea di oggi. A Rocca Salimbeni sono arrivate anche “altre 2 richieste giudiziali per un complessivo petitum di 112,2 mila euro”. Le nuove richieste stragiudiziali vanno ad aggiungersi a quelle già pervenute alla Banca (478, per 118 milioni di euro). Il totale delle richieste risarcitorie stragiudiziali si attesta quindi a 497 per circa 640 milioni. Dopo le nuove richieste “la Banca ha provveduto ad effettuare i necessari accantonamenti, ritenuti congrui con tale tipologia di controversie”. Parla Morelli “Il piano che stiamo predisponendo sarà completamente diverso dalla strada che avevamo tracciato ad ottobre”, ha detto l’ad di Banca Mps Marco Morelli. “Come verrà fatto? Ci sono diverse modalità, la banca sceglierà quella che meglio tutela il bilancio e gli interessi di tutti e la possibilità di avere beneficio dalla vendita di stock di credito deteriorato”, ha detto evidenziando che rispetto ad ottobre “siamo andati avanti su una serie di iniziative che avevamo presentato e che continueranno ad esser parte del piano: riduzione di filiali e aree territoriali e riorganizzazione interna”. Una serie di iniziative che “continuano a dare segnali di ritorno” Nel conto economico 2016, che ha registrato un calo del 18% dei ricavi e un margine di interesse pari -10%, un ruolo particolare hanno continuato a giocarlo i crediti deteriorati che “sono pari a 46 miliardi di euro lordi e per i quali abbiamo accantonato circa 4,5 mld”. Lo ha detto l’ad di Banca Mps Marco Morelli nel corso dell’assemblea a Siena. “E’ abbastanza chiaro che la perdita di massa di raccolta importante e dei flussi di impiego del 2016, continuerà ad avere un impatto sul conto economico”, ha proseguito l’ad. “Nonostante questo abbiamo avuto comunque nuove erogazioni per 7,5 mld nella prima metà dell’anno”, ha spiegato. “E’ chiaro che il tema delle sofferenze continuerà ad essere tema su cui banca deve molto focalizzarsi. Fino a che Mps non riuscirà a deconsolidare lo stock di sofferenze, che è una percentuale molto rilevante – ha aggiunto Morelli -, continuerà ad avere trend di flussi di deterioramento del credito rilevanti. Inutile fare discorsi diversi, questa è la fotografia: da parte nostra c’è totale consapevolezza di dove siamo, il tema degli Npl è asse portante di ristrutturazione”. “Nel primo trimestre di quest’anno abbiamo ottimi segnali, ora ci attende un percorso lungo e duro e che comporterà sacrifici per tutti”, ha detto Morelli nella sua relazione introduttiva segnalando il miglioramento della liquidità grazie anche “agli 11 miliardi di emissioni che sono state in parte tenute in bilancio e in parte collocate presso terzi e che hanno dato possibilità di rientrare nei parametri di liquidità oggetto di vigilanza”. “Che i sacrifici siano stati fatti da tutti non c’è dubbio, io da adesso, usciti da quello che è stato un periodo particolare, sono costretto ad andare avanti, a guardare avanti – ha proseguito – perché se pensiamo a cosa poteva essere fatto e non è stato fatto, non ci muoviamo”. “Con il senno di poi, una serie di cose andava fatta in modo diverso”, ha detto ancora l’ad. Ora “serve un chiaro esercizio di trasparenza e realismo” sulla situazione. Per questo “quello che sta succedendo nel primo trimestre è un ottimo segnale per il futuro” anche se, ha concluso Morelli “il percorso sarà lungo”. “I primi mesi dell’anno dell’anno segnano una ripresa del dialogo, di certo positivo, con la clientela”. “Un segno positivo, soprattutto in alcuni comparti come la raccolta – ha proseguito Morelli -, più tenui su altri, ma nel complesso c’è una tendenza che speriamo di consolidare”, ha aggiunto. “C’è la consapevolezza di poter tornare a giocare un ruolo”, ha concluso l’ad. “La banca ha bisogno che si spengano le luci, di poter essere valutata per quello che sta facendo in ambito commerciale”. “Oggi noi siamo convinti che superato questo momento di ridefinizione formale la banca può ripartire e riprendere un percorso”, ha detto Morelli chiudendo poi il suo intervento rivolgendosi ai soci: “chi fa un mestiere come il mio passa, c’è e poi non c’è più. La banca continuerà ad esserci e continuerà ad avere un ruolo importante nel panorama italiano”. La parola a Falciai “Prima di chiedere anche un solo euro al contribuente avevamo l’obbligo di percorrere quella strada che a novembre non è andata come ci aspettavamo”. Lo ha detto il presidente di Banca Mps Alessandro Falciai aprendo i lavori dell’assemblea e riferendosi al problema degli Npl. “Il mio sguardo è comunque al futuro e deve essere ottimista – ha concluso -, pur tenendo i piedi per terra”. Fonte: ANSA

Leggi questo articolo su: Monte dei Paschi, non c'è il quorum per l'assemblea straordinaria
Copyright © gonews.it
 

Saint Tropez

Remember
Mps
Il nuovo piano di ristrutturazione prevederà atteggiamenti molto più stringenti sui target di ricavi e costi e ora la banca sta discutendo con la Commissione Europea i livelli di esuberi che andranno previsti nel nuovo piano. Il piano approvato ad ottobre e ora superato, prevedeva 2.600 esuberi al 2019 ma la Commissione potrebbe puntare a raddoppiare quei tagli e su questo sarebbe in corso la trattativa
. (Unicredit Daily News)
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Mps, Morelli: “Nuovo piano da ottobre. Ottimi segnali, ma il percorso è lungo” 12 aprile 2017 10:19 Economia e Lavoro Siena monte dei paschi di siena E’ pari al 16,3% il capitale sociale presente all’apertura dell’assemblea ordinaria di Banca Mps con all’ordine del giorno, tra l’altro, l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017. Non ci sono i numeri per poter svolgere la parte straordinaria. I maggiori azionisti, secondo quanto comunicato dal presidente Alessandro Falciai, risultano il Mef con il 4,024% del capitale e Axa con il 3,17%. “Non risultano essere in atto patti parasociali”, ha aggiunto. All’ordine del giorno della parte straordinaria dell’assemblea di Mps era prevista la riduzione del capitale sociale a copertura della perdita residua al 31 dicembre 2016 e “le relative modifiche allo Statuto sociale e deliberazioni inerenti e conseguenti”. Al secondo punto dell’odg anche alcune modifiche statutarie. Falciai ha quindi dato il via alla parte ordinaria dell’assemblea. “Sono 19 le richieste risarcitorie stragiudiziali (che allo stato si estrinsecano in richieste di rimborso senza l’incardinamento di cause civili) arrivate a Banca Mps dopo il 31 dicembre 2016 per complessivi 522,8 milioni di euro”. E’ quanto si legge in una delle risposte scritte fornite dalla banca agli azionisti che hanno presentato domande in vista dell’assemblea di oggi. A Rocca Salimbeni sono arrivate anche “altre 2 richieste giudiziali per un complessivo petitum di 112,2 mila euro”. Le nuove richieste stragiudiziali vanno ad aggiungersi a quelle già pervenute alla Banca (478, per 118 milioni di euro). Il totale delle richieste risarcitorie stragiudiziali si attesta quindi a 497 per circa 640 milioni. Dopo le nuove richieste “la Banca ha provveduto ad effettuare i necessari accantonamenti, ritenuti congrui con tale tipologia di controversie”. Parla Morelli “Il piano che stiamo predisponendo sarà completamente diverso dalla strada che avevamo tracciato ad ottobre”, ha detto l’ad di Banca Mps Marco Morelli. “Come verrà fatto? Ci sono diverse modalità, la banca sceglierà quella che meglio tutela il bilancio e gli interessi di tutti e la possibilità di avere beneficio dalla vendita di stock di credito deteriorato”, ha detto evidenziando che rispetto ad ottobre “siamo andati avanti su una serie di iniziative che avevamo presentato e che continueranno ad esser parte del piano: riduzione di filiali e aree territoriali e riorganizzazione interna”. Una serie di iniziative che “continuano a dare segnali di ritorno” Nel conto economico 2016, che ha registrato un calo del 18% dei ricavi e un margine di interesse pari -10%, un ruolo particolare hanno continuato a giocarlo i crediti deteriorati che “sono pari a 46 miliardi di euro lordi e per i quali abbiamo accantonato circa 4,5 mld”. Lo ha detto l’ad di Banca Mps Marco Morelli nel corso dell’assemblea a Siena. “E’ abbastanza chiaro che la perdita di massa di raccolta importante e dei flussi di impiego del 2016, continuerà ad avere un impatto sul conto economico”, ha proseguito l’ad. “Nonostante questo abbiamo avuto comunque nuove erogazioni per 7,5 mld nella prima metà dell’anno”, ha spiegato. “E’ chiaro che il tema delle sofferenze continuerà ad essere tema su cui banca deve molto focalizzarsi. Fino a che Mps non riuscirà a deconsolidare lo stock di sofferenze, che è una percentuale molto rilevante – ha aggiunto Morelli -, continuerà ad avere trend di flussi di deterioramento del credito rilevanti. Inutile fare discorsi diversi, questa è la fotografia: da parte nostra c’è totale consapevolezza di dove siamo, il tema degli Npl è asse portante di ristrutturazione”. “Nel primo trimestre di quest’anno abbiamo ottimi segnali, ora ci attende un percorso lungo e duro e che comporterà sacrifici per tutti”, ha detto Morelli nella sua relazione introduttiva segnalando il miglioramento della liquidità grazie anche “agli 11 miliardi di emissioni che sono state in parte tenute in bilancio e in parte collocate presso terzi e che hanno dato possibilità di rientrare nei parametri di liquidità oggetto di vigilanza”. “Che i sacrifici siano stati fatti da tutti non c’è dubbio, io da adesso, usciti da quello che è stato un periodo particolare, sono costretto ad andare avanti, a guardare avanti – ha proseguito – perché se pensiamo a cosa poteva essere fatto e non è stato fatto, non ci muoviamo”. “Con il senno di poi, una serie di cose andava fatta in modo diverso”, ha detto ancora l’ad. Ora “serve un chiaro esercizio di trasparenza e realismo” sulla situazione. Per questo “quello che sta succedendo nel primo trimestre è un ottimo segnale per il futuro” anche se, ha concluso Morelli “il percorso sarà lungo”. “I primi mesi dell’anno dell’anno segnano una ripresa del dialogo, di certo positivo, con la clientela”. “Un segno positivo, soprattutto in alcuni comparti come la raccolta – ha proseguito Morelli -, più tenui su altri, ma nel complesso c’è una tendenza che speriamo di consolidare”, ha aggiunto. “C’è la consapevolezza di poter tornare a giocare un ruolo”, ha concluso l’ad. “La banca ha bisogno che si spengano le luci, di poter essere valutata per quello che sta facendo in ambito commerciale”. “Oggi noi siamo convinti che superato questo momento di ridefinizione formale la banca può ripartire e riprendere un percorso”, ha detto Morelli chiudendo poi il suo intervento rivolgendosi ai soci: “chi fa un mestiere come il mio passa, c’è e poi non c’è più. La banca continuerà ad esserci e continuerà ad avere un ruolo importante nel panorama italiano”. La parola a Falciai “Prima di chiedere anche un solo euro al contribuente avevamo l’obbligo di percorrere quella strada che a novembre non è andata come ci aspettavamo”. Lo ha detto il presidente di Banca Mps Alessandro Falciai aprendo i lavori dell’assemblea e riferendosi al problema degli Npl. “Il mio sguardo è comunque al futuro e deve essere ottimista – ha concluso -, pur tenendo i piedi per terra”. Fonte: ANSA

Leggi questo articolo su: Monte dei Paschi, non c'è il quorum per l'assemblea straordinaria
Copyright © gonews.it
Il rossetto è un modo infallibile per comprare altro tempo..come direbbe un esperto di finanza è normale amministrazione e stiamo "lavorando"più in fretta possibile.Io farei un titolo del tipo."Monte Paschi ha perso oltre 100 miliardi di euro,ma qualcuno non giurerebbe ancora di crederci"che dire!Si continua a smentire da una parte ed approvare tutto quel che serve ..per portare la banca..ehm la barca al porto più sicuro e l'operazione riuscirà al 100%,buona sera. Monte Paschi CEO says EU demands radical restructuring plan
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
triplo minimo, mo' rimbarza..mo'

chart.php
 

Users who are viewing this thread

Alto