Mps: "Converto a patto che..." (4 lettori)

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Vincolato alle modalità di acquisto, età, patrimonio, stato civile etc..etc..etc.

Mia opinione ovviamente..

@pat Manheimer non lavora tra la gente... ;)
 

acinorev

Forumer attivo
Rimborso, poi, significherebbe a 100, se no si direbbe ristoro a parametro 4 banche? Ma qui mps fallisce per volere Eba-BCE, concordato con governo italiano, per cessione monstre Npl. E' tutto contro i diritti fondamentali delle persone.
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Sono col Cell .. Leggi che la decisione slitta al prossimo weekend...per carità ...

Notizie sul l'ammontare del convertito sono uscite?
 

acinorev

Forumer attivo
La vittoria del No al referendum costituzionale fa slittare di qualche giorno, almeno tre o quattro, la decisione delle banche del consorzio di garanzia assemblato da Banca Mps per avviare l'aumento di capitale da 5 miliardi di euro. Il rinvio, deciso nella riunione degli advisor oggi a Milano, permetterà agli attori in campo di valutare l'evoluzione dello scenario politico, visto l'annuncio di dimissioni (sia pur "congelate") del premier Matteo Renzi.

La decisione del rinvio ha inciso negativamente sulla giornata in Borsa del titolo di Banca Mps, relativamente tranquilla fino ad allora, ad eccezione di un'apertura difficile in cui non riusciva a far prezzo, e addirittura in terreno positivo a metà mattinata: la perdita massima fatta segnare nel pomeriggio è stata del 6%, assestatasi poi su un -4,21% a fine seduta. Domani a Siena è in programma un consiglio d'amministrazione dell'istituto per fare il punto della situazione.

Rimane sospesa anche la decisione degli investitori che hanno mostrato interesse a entrare nel capitale della banca come "anchor investor", fra cui in primo luogo il fondo sovrano del Qatar. In caso di difficoltà nell'operazione, gli analisti di Equita Sim ipotizzano anche una conversione obbligatoria in azioni dei bond subordinati della banca, operazione da 5,2 miliardi complessivi considerate le varie tipologie di obbligazioni.
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Ma per carità..l'ennesima pagliacciata...

Nn si ha contezza dell'effettivo ammontare dei subordinati convertiti al netto della porzione imputabile a Generali(della quale non si conosce l'esatto ammontare, >400000 a mio avviso di più)

Nn si ha uno straccio di accordo scritto con ipotetici investitori ancora

Nn si capisce quale evoluzione(se non i soliti salti mortali..ma dei cittadino) ci si aspetti da un governo di scopo(portare a casa la legge di stabiità e ciao)

Nn si capisce quale intenzione abbia il consorzio "di non garanzia", ovvero quelli che guadagnano comunque ma rischiano poco e per ultimi

Nn si comprende infine, con quale spirito un "subista" dovrebbe arrivare a venerdi sera sapendo che:

se ci fosse stato un straccio di buona notizio la avrebbero URLATA ovunque

è improbabile che dopo uno shock politico avvenga contestualmente un shock fnanzario

è improbabile che un investitore (indeterminato..ad oggi non abbamo avuto uno schifo di conferma) investa in una banca problematica come MpS senza adeguate garanzie(che non possono oramai che essere a brevissimo termine nella migliore delle ipotesi)

Un burden sharing(o peggio) può essere solamente e necessariamente, visto il peso, il settore, la volatilita', la correlazione e quindi il contagio, la contingenza etc..etc..etc..annunciato nel weekend, a mercati chiusi, con la domenica posssibilmente usata come camera di decompressione..

Chi può ragionevolmente credere che un affare da 5 miliardi di euro possa slittare non per debolezza intrinseca(c'è un profitto incerto) ma perchè l'Italia ha la stessa, identica costituzione di ieri e si è dimesso il presidente del consiglio d un partto che ha una solida maggioranza di governo ed è rimpiazzabile senza troppi problemi?

Chi mai rinuncia a comprare un attico di valore a buon prezzo perchè il custode dello stable si è dimesso??? Nessuno

Si son abituati ad irridere i risparmiatori. Nn bisogna permetterlo..

Situazione grottesca.
 
Ultima modifica:

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Ps: occho agli esperti dei cartoni animati. Un Burden Sharing deve, per sua natura, essere "sterile, chirurgico) poichè. per sua natura, deve ridurre al minimo la ricapitalzzazione imputabile ai cittadini(ovvero la verminosa socializzazione delle perdite che il bail in è ben lungi dall'evitare)

Ma roba da matti..ma neanche le basi.

Questo è l'unico articolo sensato della giornata odierna:

L’urgenza del caso Monte e l’ipotesi burden sharing
  • Mps, banche al summit con il Qatar dopo il voto
    Dopo la vittoria del no al referendum italiano sulla Costituzione, la reazione dei mercati dei prossimi giorni, a partire da quella di oggi, sarà cruciale per capire se il tentativo «privato» di ricapitalizzazione da cinque miliardi di Banca Mps potrà andare ancora in porto secondo lo schema finora previsto o se il piano «A» è invece destinato a lasciare il posto a un intervento dello Stato.

    La chiusura della conversione di bond subordinati in azioni, terminata con adesioni per un miliardo di euro (inferiori alle attese), restano ancora da trovare 4 miliardi. Decisivo doveva essere il responso dei grandi fondi internazionali, cui era stato riservato il ruolo di anchor investor: il fondo sovrano del Qatar, candidato a investire un miliardo, e tre grandi fondi Usa per un altro miliardo complessivamente. Nelle scorse settimane questi fondi avevano dato disponibilità a investire in Monte Paschi, ma condizionando l’adesione all'esito del referendum. L’interesse era condizionato alla stabilità politica, anche in virtù delle garanzie avute da parte del Governo presieduto da Matteo Renzi. Con le dimissioni del Governo nelle prossime ore, e senza una continuità al vertice dell’esecutivo a partire dal Ministro dell’EconomiaPier Carlo Padoan, è assai probabile che l’intero impianto del piano negoziato con le Autorità italiane ed europee non vada in porto.


    Se questo scenario di incertezza dovesse essere confermato, è necessario che il piano statale salva Mps - già definito a giugno e avallato anche da Bankitalia prima dell’esito degli stress test - venga portato avanti in tempi rapidissimi. Se nell’immediato in Borsa il settore vivrà giornate difficili, è essenziale isolare l’urgenza Monte dalla risoluzione delle crisi del resto del sistema. Evitando l’effetto contagio su chi, come UniCredit, dovrà lanciare aumenti di capitale nel 2017
_______________________________________________________________________________________________________________

.(punto)

Se le banche del consorzio "di non garanzia" hanno ritenuto opportuno procrastinare la fase due del salvataggio privato è evidente che ad oggi manca la copertura finanziaria o assicurativa(se così possiamo chiamarla) necessaria.

Ma lo avevamo già scritto.
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Vedano, Generali, per fare un esempio , non è un'opera caritatevole. Non serve pasti caldi a banche indigenti. Generali prima che all'Italia deve render conto ai propri azionisti(ed è giusto).

Se ha convertito l'intero ammontare di subordnati in suo possesso le ragioni possono esser solo due:

Perchè sceglie di rischiare un profitto certo a fronte di un probabile maggior profitto futuro

Perchè non ha scelta e quindi ha tutto l'interesse a sponsorizzare la conversone altrui tramite la propria.

Con la differenza, sostanziale, che Generali "è un esperto", vero però...

Saluti,
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Referendum e banche, il Monte dei Paschi prende tempo. Le informazioni arrivano dai corridoi di Mediobanca
Lobby
La vittoria del “No” ha provocato un cortocircuito informativo tra Siena, Roma e Milano. Il giorno in cui le banche del consorzio di garanzia avrebbero dovuto valutare il risultato dell’operazione di conversione dei bond subordinati e decidere se procedere o meno con l’aumento di capitale dell'istituto, nessuna decisione è stata presa

di [URL='http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/paolo-fior/ptype/articoli/']Paolo Fior
| 5 dicembre 2016
[/URL]


La vittoria del “No” al referendum
ha provocato un cortocircuito informativo tra Siena, Roma e Milano. Il giorno in cui le banche del consorzio di garanzia avrebbero dovuto valutare il risultato dell’operazione di conversione dei bond subordinati e decidere se procedere o meno con l’aumento di capitale del Monte dei Paschi, nessuna decisione è stata presa. In un modo del tutto irrituale – a mercato aperto e senza la diffusione di un comunicato ufficiale – dalla riunione milanese degli advisor negli uffici di Mediobanca è filtrata la voce che le banche hanno deciso di far slittare di tre-quattro giorni ogni decisione in merito, anche per permettere ai possibili “anchor investor” (ammesso che esistano) di valutare l’evoluzione politica alla luce delle dimissioni annunciate del governo Renzi. Manco a dirlo, il titolo Mps – già sotto pressione fin dall’apertura del mercato – ha subito l’ennesima sospensione per eccesso di ribasso per chiudere poi la seduta in calo del 4,2% a 18,68 euro.


Il cortocircuito informativo non riguarda solo la modalità con la quale è stato comunicato il rinvio della decisione sull’aumento, una modalità atta a creare disparità informativa sul mercato e sulla quale però la Consob ha scelto di non intervenire. A lunedì sera non sono ancora neanche stati diffusi i risultati definitivi dell’offerta di conversione dei bond subordinati in azioni che si è chiusa venerdì scorso. E questo non è solo irrituale: è stata fatta un’offerta pubblica al retail e agli investitori istituzionali e dal suo risultato, come scritto nel prospetto, dipende in gran parte l’operazione di ricapitalizzazione. Non solo, a valutarne l’esito soddisfacente o meno saranno le stesse banche chiamate a decidere se dare corso alla costituzione del consorzio di garanzia per l’aumento di capitale. Ma la realizzazione stessa dell’aumento di capitale e il suo buon esito è a sua volta condizione indispensabile affinché l’offerta sia valida e la conversione possa avere corso. Insomma, è un’operazione in cui “tutto si tiene” e in cui la discrezionalità delle banche è massima e quindi, per definizione, sta agli antipodi della trasparenza informativa nonostante le azioni siano quotate e i bond subordinati oggetto dell’offerta siano stati collocati in massa al retail, vale a dire ai correntisti dello stesso istituto.

Possibile che non venga posto un limite alla discrezionalità? Che si consenta a non meglio specificate “fonti vicine all’operazione” di fornire – anziché dati e notizie oggettive – rumors price sensitive interpretabili a piacere? Cosa significa permettere agli “attori in campo, compresi i possibili anchor investor”, di valutare l’evoluzione del quadro politico? Che gli anchor investor ci sono o che gli advisor (e la banca) si danno ancora un po’ di tempo prima di staccare la spina? Non è ammissibile che – complice il silenzio delle autorità di controllo (Consob e Banca d’Italia) – si continui a giocare una partita a carte coperte, con tanto di bluff e rilanci, sul destino della terza banca italiana di cui peraltro il Tesoro è il primo azionista.
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Cda slitta a mercoledi' (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 05 dic - C'e' tempo fino all'inizio della prossima settimana per non far slittare l'aumento di capitale del Monte dei Paschi al 2017, con tutti i rischi di mancata esecuzione che un rinvio all'anno nuovo comporterebbe. Lo slittamento della partenza dell'operazione, deciso oggi al termine del vertice delle banche del consorzio che hanno siglato con Siena il pre-accordo di garanzia sull'aumento da 5 miliardi, non e', di per se' un segnale negativo. Le banche prendono tempo in attesa che si chiarisca il quadro della crisi di governo e l'investitore ancora si faccia avanti, con il fondo sovrano Qia sempre considerato in pole position per rilevare una quota importante nella banca. I tempi quindi si allungano e anche il cda della banca, che si sarebbe dovuto tenere domani a Siena, slittera' di almeno 24 ore, e quindi con ogni probabilita' si riunira' mercoledi'.

Ggz-Fon

(RADIOCOR) 05-12-16 20:24:40 (0731) 5 NNNN
 

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