Mps: "Converto a patto che..." (2 lettori)

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Le parole del "più cattivo dei cattivi" sono un sostanziale "luce verde".

Il CDA di MpS oggi pomeriggio dovrebbe iniziare con l'incarico a Gentiloni già formalizzato.

Bisogna attendere, moderatamente ottimisti.
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
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Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan



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Il Tesoro apre la rete di sicurezza anche per le banche venete e Carige
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Pubblicato il 11/12/2016
Ultima modifica il 11/12/2016 alle ore 07:33
alessandro barbera
roma
Uno scudo per evitare il peggio non solo al Monte dei Paschi, ma anche alle due ex Popolari venete, a Carige, ad Etruria e alle altre tre banche più piccole tuttora invendute. Lo schema di decreto al quale lavora il Tesoro in attesa delle decisioni di Mattarella sul prossimo premier è sostanzialmente pronto. Il timore di un lunedì nero sui mercati costringe Pier Carlo Padoan ad essere attrezzato in qualunque momento. Dopo il no della vigilanza europea alla proroga per la ricapitalizzazione della banca senese, il tempo a disposizione è poco. La polemica scoppiata per via delle indiscrezioni su quel giudizio non è passata inosservata a Francoforte, che - a precisa domanda - ora annuncia un’inchiesta formale per risalire ai responsabili.



Ancora una volta i tempi della politica non sono quelli dei mercati: anche se l’incarico al nuovo premier fosse oggi, prima di vederlo insediato occorrerà la fiducia delle due Camere. Il decreto dovrebbe vedere la luce nella seconda parte della settimana, prima o dopo il Consiglio europeo di giovedì e dopo la comunicazione formale della Bce del no alla proroga. Nei piani di Siena il lancio dell’aumento di capitale rivolto ai privati dovrebbe avvenire proprio giovedì. L’intervento del Tesoro potrebbe essere a valle del collocamento lampo, e coprirà tutto ciò che non verrà sottoscritto dal mercato. Il governo non si fermerà qui: nel decreto ci sarà un passaggio per aprire la strada anche a successivi aumenti di capitali. Non ci sarà il riferimento a interventi specifici, ma dovrebbe essere previsto una sorta di fondo al quale attingere per le banche in bilico.



Le prime beneficiarie del sostegno pubblico saranno probabilmente Popolare di Vicenza e Veneto Banca, al momento controllate dal Fondo Atlante e prossime alla fusione. Il momento potrebbe essere a fine gennaio: a quel punto il nuovo numero uno - l’ex Mps Fabrizio Viola - dovrebbe lanciare un aumento di capitale per circa 2,5 miliardi. Come nel caso di Mps non manca l’interesse di qualche fondo di private equity, ma vai poi a sapere se al dunque saranno disposti a investire. Di sostegno dello Stato potrebbe avere presto bisogno la Cassa di risparmio di Genova. Come nel caso di Mps, Carige è nel mirino della Bce per i troppi crediti deteriorati: in questo caso dovrebbero essere sufficienti 500 milioni di euro.



A quanto ammonterà il fondo per la gestione di queste crisi dipenderà da molti fattori, non ultima la valutazione sul costo politico di un’operazione che sarà la prima del nuovo presidente del Consiglio e che fino a pochi giorni fa prevedeva l’intervento Fondo Salva-Stati. Non è un caso che circolino molte cifre, fra i cinque e i quindici miliardi. Del resto il decreto omnibus sulle banche conterrà molto altro. Basta sfogliare gli emendamenti stralciati durante l’approvazione della legge di Bilancio: uno prevede la possibilità per le banche cooperative di utilizzare le deduzioni fiscali sui crediti svalutati (i cosiddetti «Dta») per la contabilizzazione in 5 anni dei contributi al Fondo di risoluzione. Si tratta di un escamotage fiscale per permettere ad Ubi l’acquisto di Etruria e di due delle altre tre banche minori con un aumento di capitale da 600 milioni. È invece in forse la proroga della scadenza per la trasformazione delle Popolari in società per azioni. Sono solo due quelle che devono ancora vararlo: Sondrio e Bari. La lobby dei parlamentari pugliesi si sta concentrando su quest’ultima, in condizioni precarie di salute e per la quale si teme un destino simile alle due venete. L’idea è di innalzare da 8 a 30 miliardi il tetto oltre il quale è obbligatoria la trasformazione. Ma significherebbe mettere l’ennesima mina sotto la sabbia del sistema italiano.
 

Fra41

Forumer storico
Molto interessante. Quale sarà secondo lei il prezzo x attingere alla fresca fonte del fondo? Burden sharing?
 

Ventodivino

מגן ולא יראה
Bisogna attendere, moderatamente ottimisti.

Augurandole una serena Terza domenica di Avvento, faccio molta fatica (sono peggio di NoWay) a seguirla quando ci eleargisce alcuni commenti.

Chi deve essere moderatamente ottimista ? (magari in attesa di ENORMI novità), e perchè ? :
- la vecchina ?
- il pastorello del Presepe ?
- il forumista detentore di LT2 ? (la sua view di conversione in azioni al 50% è immutata o posso dare una parola di conforto a mio cuggino ? )
 
Ultima modifica:

NoWay

It's time to play the game
Le parole del "più cattivo dei cattivi" sono un sostanziale "luce verde".

Il CDA di MpS oggi pomeriggio dovrebbe iniziare con l'incarico a Gentiloni già formalizzato.

Bisogna attendere, moderatamente ottimisti.

Le parole di Mattarella ieri sera (serve un Governo nel pieno dei suoi poteri) e lo stesso articolo che hai messo subito dopo il post che sto citando farebbero propendere per un nulla di fatto sul fronte politico.
 

NoWay

It's time to play the game
Augurandole una serena Terza domenica di Avvento, faccio molta fatica (sono peggio di NoWay) a seguirla quando ci eleargisce alcuni commenti.

Chi deve essere moderatamente ottimista ? (magari in attesa di ENORMI novità), e perchè ? :
- la vecchina ?
- il pastorello del Presepe ?
- il forumista detentore di LT2 ? (la sua view di conversione in azioni al 50% è immutata o posso dare una parola di conforto a mio cuggino ? )

Guarda che essere peggio di me è drammatico... :rotfl:
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Il forumista detentore di LT2 è "l'ortolano"...e sarà sempre di più l'ortolano.

Le obbligazioni subordinate sono titoli in cui il pagamento delle cedole ed il rimborso del capitale, in caso di particolari difficoltà finanziarie dell'emittente, dipendono dalla soddisfazione degli altri creditori non subordinati (o subordinati di livello inferiore). Proprio per questo motivo i titoli subordinati dovrebbero rendere più di un'obbligazione non subordinata dello stesso emittente con simili caratteristiche.

È importante tener presente che esistono vari livelli di subordinazione che possono caratterizzare un titolo, ai quali corrispondono diversi livelli di rischio.

Di seguito vengono sinteticamente descritte le principali tipologie di obbligazioni subordinate emesse dalle banche, in ordine decrescente di grado di subordinazione.

Si va dai livelli più bassi delle c.d. Lower Tier 2, che differiscono da un'obbligazione ordinaria solo perché quest'ultima gode di priorità in caso di liquidazione dell'emittente; le cedole (fisse o variabili) vengono sempre pagate alla data prevista e sono bloccate solo in caso di insolvenza. Hanno scadenza compresa fra 5 e 10 anni

Allo stesso livello di subordinazione si collocano anche le c.d. Tier 3, che si caratterizzano però per una scadenza inferiore rispetto alle precedenti (inferiore ai 5 anni).

Al livello successivo troviamo le c.d. Upper Tier 2, più rischiose rispetto alle precedenti in quanto prevedono la possibilità per l'emittente di bloccare il pagamento delle cedole in caso di profitti insufficienti o in caso di sospensione dei pagamenti di dividendi sulle azioni ordinarie. Tuttavia le cedole bloccate vengono cumulate e corrisposte quando vengono meno le condizioni che hanno determinato la sospensione del pagamento.

Infine, abbiamo le c.d. Tier 1, la tipologia più rischiosa. Sono titoli senza scadenza, anche se l'emittente ha la facoltà di rimborso anticipato dopo un certo periodo di tempo dall'emissione (10 anni). Il rischio per il sottoscrittore è elevato dato che il pagamento delle cedole può essere annullato (e non solo sospeso). Inoltre, qualora vengano realizzate perdite in grado di compromettere la solidità patrimoniale dell'emittente, il capitale da rimborsare viene decurtato, pro-quota, di queste perdite.


A seguito dell'introduzione della disciplina del bail-in (in vigore dal 1° gennaio 2016) e delle conseguenze che ne derivano per i possessori di obbligazioni subordinate di una banca in dissesto, l'investimento in questi strumenti deve essere valutato in modo ancora più analitico e oculato, in considerazione della propria propensione al rischio.


______________________________________________________________________________________________________

O imparate a valutare il rischio o ne accettate le inevitabili conseguenze.

La favoletta "tanto rimborsano sempre" è finita; è chiaro a tutti tranne, pare, agli esperti da webtv o fora online.

La vecchina pensionata vittima di vendita "mis" o fraudolenta, sarà sempre tutelata.

Il forumer che fa l'esperto, vanta guadagni milionari, spara cifre iperboliche, pompa titoli rischiosi ed illiquidi, inganna i clienti, vive in perpetuo azzardo morale rischiando soldi e sacrifici altrui va punito. E duramente. Sia penalmente che civilmente previa diretta e chirurgica penalizzazione economica.

Giustizia sociale.

Come già detto vedo un taglio del nominale come scenario negativo(e maggiormente plausibile). Non vedo drammi (tranne per chi è esposto in leva e quindi con soldi che non possiede..."azzardo cojone" potremmo definirlo)

:)
 

NoWay

It's time to play the game
Pensieri condivisibili.
Solo un dettaglio. La vecchina pensionata dovrebbe essere sempre tutelata. Che lo sarà è tutto da dimostrare.
 

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