Si è trattato di un'eccezione bufera di neve sia in termini di precocità che in termini di potenza. Il potente Nor'easter( vedi: Nor'easter: i signori della neve), così denominati le depressioni che si formano e risalgono la costa orientale degli USA, convogliando intese ed umide correnti dall'Atlantico verso la terraferma, ha infatti scaricato al suolo quasi 2 m di neve in alcune aree a ridosso degli Appalachi settentrionali.
Ad aggravare la situazione ci ha pensato il tipo di neve, assai bagnata e pesante che ha fatto crollare svariate linee elettrice, telefoniche e divelto numero alberi. A Central Park, ben 1000 alberi rischiano di andare persi, un numero ben 8 volte superiore a quello causato dalla tempesta tropicale Irene.
Interessate dalla precoce nevicata anche le grandi metropoli: circa 70 cm di neve sono caduti a Plainfield, 78 cm a Jaffrey e West Milford, mentre non era mai caduta neve in ottobre al Central Park di New York da quando queste rilevazioni vengono condotte dal 1869. Circa 30 centimetri di neve sono caduti in alcune zone della Pennsylvania, del Connecticut e del New Jersey, mentre fino a 25 centimetri a Manhattan.
La tempesta ha avuto un grande impatto nella popolazione, peggio della tempesta tropicale Irene. Presi d'assalto i negozi; i generatori di correnti sono letteralmente andati a ruba così come le motoseghe, mentre i centralini dei vigili del fuoco sono andati in sovraccarico, a causa delle numerose richieste d'aiuto. Scuole chiuse per diversi giorni a New Jersey, Connecticut, Massachusetts e New Hampshire.