ETC Natural Gas

Exporting some of the nation's prolific natural gas supply wouldn't significantly affect its low price nationwide, but would cause prices to rise on the Gulf Coast, consulting firm Deloitte reported Thursday.
The report addresses how future demand for natural gas will affect its price, and makes the case for reducing the nation's natural gas glut by exporting the fuel.
A boom in shale drilling has oversupplied the domestic market for natural gas, sending its price plummeting from as high as $13 per million British thermal units to a closing price of $3.13 on Thursday.
Proposals to export gas, which is critical to manufacturing and home heating, have prompted concerns that reducing the domestic supply would cause prices to surge.
But Deloitte's researchers said the nation's supply is so abundant that growth in demand is minimal by comparison.
"We found that U.S. prices are highly resilient to demand changes," said Tom Choi, leader of Deloitte MarketPoint's natural gas market group. "Exports would change the price by a little bit, but you would not have a huge jump."
Efforts to reduce the nation's carbon emissions by replacing coal-fueled power plants with cleaner-burning natural gas ones will have a bigger impact than exports on the overall natural gas picture, the report projected.
That transition will add 9 billion to 10 billion cubic feet of natural gas demand per day from 2016 to 2035, Deloitte said.
Considering the same two-decade period, the report calculated that exporting 6 billion cubic feet of natural gas a day - the combined capacity of three LNG export projects being proposed when the study began - would raise the domestic price of natural gas by less than 2 percent.
The report notes, though, that exports would have a more significant effect at Gulf Coast terminals, and that would be manifest in prices at the Henry Hub in Erath, La., the main pricing point for natural gas futures.
Exporting liquefied natural gas would lead to about a 7 percent increase in prices at that hub, Deloitte projected.
"Henry Hub is the most widely used benchmark, but it's not indicative of prices in the United States," Choi said. "Focusing on that one point is misleading."
 
Un saluto a tutti, qualcuno di voi forse si ricorda di me.

L'anno scorso sono rimasto gassato alla grande con un loss del 30% del capitale.

Venerdi scorso sono rientrato e ora ho di nuovo il mio lnga con un bel -11%.

Speriamo in bene...
 
Un saluto a tutti, qualcuno di voi forse si ricorda di me.

L'anno scorso sono rimasto gassato alla grande con un loss del 30% del capitale.

Venerdi scorso sono rientrato e ora ho di nuovo il mio lnga con un bel -11%.

Speriamo in bene...
certo che mi ricordo... ti vedo spesso collegato, anche se nn intervieni.
 
Ho fatto una ricerca per sapere (è il mio pallino) cosa costa estrarre il gas naturale. Il documento più serio che ho trovato è di un'analista texana che per i giacimenti di shale del sud (Luisiana ecc.) stabilisce un costo di 0,01 /0,011$ a Kw.
Facendo le debite trasformazioni risulta un costo per lo shale del sud USA tra 2,94$ e 3,22$. Non sono riuscito in nessun modo a trovare un dato credibile per l'estrazione del gas convenzionale ma da più parti si dichiara che il costo di estrazione del convenzionale più basso dello shale gas. Accettando che sia intorno a 2,5$ ne risulta che il costo di estrazione medio potrebbe essere di circa 2,18$ ( a cui aggiungere forse il costo delle royalties). Quindi la conclusione è che non conviene rimanere sul gas se non per eventi eccezzionali che modifichino pesantemente il rapporto domanda/offerta. Se in un certo periodo non si manifestano eventi eccezzionali (freddo intenso, chiusura dei pozzi per eventi naturali ecc.) è rischioso tradare il gas e il prezzo subisce troppo la variazione aleatoria della speculazione.
 
Ho fatto una ricerca per sapere (è il mio pallino) cosa costa estrarre il gas naturale. Il documento più serio che ho trovato è di un'analista texana che per i giacimenti di shale del sud (Luisiana ecc.) stabilisce un costo di 0,01 /0,011$ a Kw.
Facendo le debite trasformazioni risulta un costo per lo shale del sud USA tra 2,94$ e 3,22$. Non sono riuscito in nessun modo a trovare un dato credibile per l'estrazione del gas convenzionale ma da più parti si dichiara che il costo di estrazione del convenzionale più basso dello shale gas. Accettando che sia intorno a 2,5$ ne risulta che il costo di estrazione medio potrebbe essere di circa 2,18$ ( a cui aggiungere forse il costo delle royalties). Quindi la conclusione è che non conviene rimanere sul gas se non per eventi eccezzionali che modifichino pesantemente il rapporto domanda/offerta. Se in un certo periodo non si manifestano eventi eccezzionali (freddo intenso, chiusura dei pozzi per eventi naturali ecc.) è rischioso tradare il gas e il prezzo subisce troppo la variazione aleatoria della speculazione.
un buon documento... ma essendo cosi vasto il mondo del gas, ci sono produttori che fanno soldi e altri che fanno perdite', per innumerevoli motivi, ...sta di fatto che qualunque sia il motivo, li spinge a produrre anche a questi prezzi...se per la maggioranza dei produttori nn fosse ancora remunerativo avrebbero chiuso. vero anche che con i future possono compensare i prezzi del fisico.
 

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