Val
Torniamo alla LIRA
Secondo i calcoli di Luigi Papo per il Centro studi Adriatici per il periodo 1943-1945 abbiamo:
994 salme esumate da foibe, pozzi minerari, fosse comuni;
326 vittime accertate ma non recuperate;
5.643 vittime presunte sulla base delle segnalazioni locali o altre fonti;
3.174 vittime nei campi di concentramento e di lavoro jugoslavi, computate sulla base di segnalazioni o altre fonti.
Quindi ben 10.137 persone mancanti in seguito a deportazioni, eccidi e infoibamenti per mano jugoslava.
A questa cifra andrebbero poi aggiunte le vittime di ben trentasette fra foibe e cave di bauxite
per le quali non è stato possibile alcun accertamento pur “essendo nella certezza che ivi furono compiuti altri massacri”.
In questo modo la cifra finale sarebbe di 16.500 vittime.
Lo storico Gianni Oliva (che ha avuto anche incarichi politici nel Pci, poi nel Pds fino al Pd)
ha scritto nel suo Foibe (Mondadori) che le vittime delle prime foibe, quelle del settembre-ottobre 1943, sarebbero fra le 500 e le 700.
Più complessa la questione per i fatti del 1945. Scrive lo storico:
Dal confronto fra i dati contrastanti a disposizione, si può tuttavia ipotizzare la stima di circa diecimila persone eliminate nelle foibe o nei campi di concentramento,
una cifra di riferimento che va presa con precauzione, ma che vale ad inquadrare il fenomeno entro le reali dimensioni di eccidio che esso ha assunto.
994 salme esumate da foibe, pozzi minerari, fosse comuni;
326 vittime accertate ma non recuperate;
5.643 vittime presunte sulla base delle segnalazioni locali o altre fonti;
3.174 vittime nei campi di concentramento e di lavoro jugoslavi, computate sulla base di segnalazioni o altre fonti.
Quindi ben 10.137 persone mancanti in seguito a deportazioni, eccidi e infoibamenti per mano jugoslava.
A questa cifra andrebbero poi aggiunte le vittime di ben trentasette fra foibe e cave di bauxite
per le quali non è stato possibile alcun accertamento pur “essendo nella certezza che ivi furono compiuti altri massacri”.
In questo modo la cifra finale sarebbe di 16.500 vittime.
Lo storico Gianni Oliva (che ha avuto anche incarichi politici nel Pci, poi nel Pds fino al Pd)
ha scritto nel suo Foibe (Mondadori) che le vittime delle prime foibe, quelle del settembre-ottobre 1943, sarebbero fra le 500 e le 700.
Più complessa la questione per i fatti del 1945. Scrive lo storico:
Dal confronto fra i dati contrastanti a disposizione, si può tuttavia ipotizzare la stima di circa diecimila persone eliminate nelle foibe o nei campi di concentramento,
una cifra di riferimento che va presa con precauzione, ma che vale ad inquadrare il fenomeno entro le reali dimensioni di eccidio che esso ha assunto.