NELLE MIE PAROLE, CIO' CHE PENSO. NEI MIEI SILENZI, CIO' CHE SENTO.

Alla fine del 2016 c'è ancora qualcuno che si "perde" per questo.
Il problema è che - tassello dopo tassello - il principio costituzionale sancito dall'art. 21
"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione."
viene meno....però se la Legge la violano loro....tutto ok.


Il Pd vorrebbe creare un elenco di sigle cui negare d'imperio il diritto di parola e di manifestare. Ovviamente tutti di destra.

Facciamo un passo indietro. Sabato sera a Pavia l'Anpi, l'Arci, la Rete Antifascista e gli antagonisti hanno organizzato un sit-in non autorizzato per impedire a CasaPound e Forza Nuova di commemorare Emanuele Zilli, un militante pavese del Movimento Sociale Italiano morto nel 1973 in un incidente stradale dai contorni poco chiari. Nei giorni scorsi gli antifascisti avevano chiesto alle autorità di «vietare l'uso di spazi pubblici» a chi si richiama «con orgoglio alla mai sopita origine squadrista». Fatto sta che il questore, legge alla mano, non poteva negare il legittimo diritto di scendere in piazza liberamente. Così l'Anpi e le altre sigle si sono messe in proprio, realizzando un presidio non autorizzato nello stesso luogo in cui si sarebbe concluso il corteo delle destre.

Al sit-in era presente anche la deputata del Pd, Chiara Scuvera, che da giorni cerca di spiegare alle autorità competenti come sia «assurdo» permettere «manifestazioni usuali del disciolto partito fascista». Alla fine l'onorevole ha però dovuto prendere atto che la questura non poteva non autorizzare il raduno di CasaPound e Forza Nuova. E così mentre antagonisti e polizia se le davano di santa ragione, la Scuvera ci ha spiegato che a breve presenterà una legge per «coprire un vuoto normativo».

Il vuoto di cui parla è presto detto: poiché secondo le leggi vigenti il questore non può mettere un argine ai partiti di destra, allora occorre una nuova norma che determini «linee guida» per renderli illegali e «permettere alla polizia di impedire queste manifestazioni». L'idea è semplice: stendere una «lista dettagliata» delle sigle cui negare la libertà d'espressione. Per farlo la deputata immagina una «commissione di storici e persone istruite sul tema» che decida quali movimenti inserire nell'elenco, studiandone la storia, i principi e le simbologie. Particolare attenzione andrà messa nel controllare «se sono soliti fare saluti romani». L'onorevole Pd non sa ancora bene come realizzare il progetto, visto che per il momento si tratta dei primi vagiti di una nascitura proposta di legge. Ed è inutile ricordarle che in democrazia tutti hanno il diritto di esprimersi nel rispetto della legalità. Nel 2013 la Scuvera, insieme a Emanuele Fiano (Pd) e Franco Bordo (Sel), aveva già presentato una proposta in Parlamento per bandire dalle liste elettorali quei partiti che «implicitamente richiamano precetti e ideologie» del fascismo. Ed ora vuole fare lo stesso per i raduni in piazza.
 
Ma che bella famiglia ........

Dalle nuove mail diffuse da Wikileaks risulta che Chelsea Clinton ha usato fondi della “Clinton Foundation” per pagare il suo matrimonio con Marc Mezvinsky.
Se ne lamenta via posta elettronica Doug Band, ex consigliere di Bill Clinton, che a gennaio 2012 scrive a John Podesta,
poi capostaff della campagna presidenziale di Hillary, informandolo che Chelsea stava facendo una indagine interna sui soldi spesi dalla Fondazione di famiglia,
e che era un conflitto di interessi visto che lei li aveva usati per le nozze e per la vita privata.

Non si capisce bene per quale motivo Chelsea avesse aperto questa indagine interna ma di certo lei ne aveva informato le figlie di Bush,
che lo avevano riferito al partito repubblicano: «Una mossa non intelligente», scrive Band.
Il matrimonio di Chelsea è costato all’incirca 3 milioni di dollari, non è chiaro quanti soldi abbia preso dalla Fondazione e come, nello specifico, siano stati spesi.

Tra le mail spunta anche quella su Marc Lasry, miliardario manager di fondi speculativi che sosteneva la fondazione, CEO dell’ “Avenue Capital con forti legami finanziari con il “National Enquirer”.

Per Band, Lasry “è stato utile su vari fronti….ad esempio ha distrutto potenziali e sfavorevoli storie (riguardanti i Clinton) sull’”Enquirer”.
Band scrive della necessità di trasparenza e il rischio di malintesi, di donatori che si aspettano regali,
lamenta il fatto che i sostenitori della fondazione siano tutti ‘insider’ e sempre gli stessi membri sin dall’inizio.

Non solo. Altrove Band si arrabbia perché Chelsea Clinton si comporta come una bambina viziata,
chiedendo al padre di rimandare un incontro durante la festa ebraica di Yom Kippur visto che il marito è ebreo.

Scrive a Podesta:
«E’ la terza volta in una settimana che va da paparino per cambiare una decisione».
Aggiunge: «Marc (Mezvinsky, marito di Chelsea), ha avuto l’idea di organizzare una serata di poker per racimolare soldi per la Fondazione.
La raccolta per il suo fondo non è andata bene e allora ha chiesto a Chelsea di contattare la gente dei Clinton.
Il punto è che che la usa per i suoi affari privati».
 
Altezzosa ? Boh...poverina.

Quando due giorni fa al sacrario militare di Redipuglia si sono tenute le celebrazioni per la festa delle Forze Armate,
il protocollo è slittato di oltre un’ora – a quanto pare – per il ritardo di Laura Boldrini.
Poco prima che arrivasse la Presidente della Camera, allora, almeno 250 aderenti alla Associazione Caduti e Dispersi in Guerra se ne sono andati in polemica.

Come sottolinea il Piccolo, alcuni dei partecipanti avrebbero detto che “ci vuole più rispetto per i caduti, e anche per noi.
Nella nostra associazione ci sono persone che non hanno mai conosciuto il padre, caduto in guerra”.
Sono molti anche quelli che su Facebook hanno criticato la Presidente, invitandola a “rispettare” le forze armate.

La Presidente della Camera, Laura Boldrini, è giunta a Redipuglia per partecipare, al Sacrario dei Centomila, alla cerimonia ufficiale di commemorazione della fine della Prima Guerra mondiale nella Festa dell’Unità nazionale e delle Forze armate. Con lei sono giunti il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, gen. Danilo Errico, e il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta. In rappresentanza della regione FVG, l’asre Sara Vito. Boldrini deporrà una corona d’alloro a ricordo di tutti i caduti sulla tomba del Duca d’Aosta e quindi passerà in rassegna i reparti schierati. Lascerà il Sacrario dopo l’accensione dei tripodi, la lettura della preghiera per la Patria e della motivazione della medaglia d’oro al Valor militare al Milite ignoto.
 
Nel pomeriggio di domenica un automobilista ha chiamato la municipale per segnalare la presenza di un suino, scrive l’Ansa:

“Il centralinista gli ha detto «Forse un cinghiale?».
La reazione dell’automobilista è stata veemente:
«No, quello che ha attraversato la strada era un maiale. Vuole che non sappia distinguere un maiale da un cinghiale?»”.

Una pattuglia della polizia municipale è stata così inviata al Righi a Genova, ma del maiale non c’era traccia.
L’ipotesi più plausibile è che l’animale sia sfuggito ad un agricoltore della zona, che l’ha poi prontamente recuperato dopo la sua passeggiata cittadina.
 
“L’Italia non cessa di attaccare la Commissione, a torto, ma questo non sortisce i risultati sperati”.
E “non può più dire, e se lo si vuole dire lo si può fare ma me ne frego in realtà, che le politiche di austerità
sarebbero state continuate da questa Commissione come erano state messe in atto in precedenza”.

Jean Claude Juncker respinge gli attacchi del governo italiano e rincara:
Renzi “aveva promesso di avere un deficit dell’1,7% nel 2017 mentre ora ne propone uno del 2,4%”.
E questo nonostante i costi “aggiuntivi” per migranti e terremoto valgano lo 0,1% del Pil.
“L’Italia – ha ricordato – oggi nel 2016 può spendere 19 miliardi in più, che non avrebbe potuto spendere se non avessi riformato il Patto di stabilità nel senso della flessibilità indicato”
 
ahahahahahah

Il 30 ottobre 2015, poche ore prima che i 26 consiglieri del Pd depositassero le loro dimissioni presso un notaio per far cadere il consiglio,
anche l'assessore al Commercio abbandonava il sindaco Marino.

Oggi è commissario di uno dei tanti carrozzoni dell' PA e tra maggio e agosto ha lavorato come "esperta"
al ministero della Madia a 6mila euro al mese.

L'ex collega Cattoi: "Ricompensa? No, nel Pd ci si aiuta"
 
oggi in langa

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Questo è il PD terra-terra, quello che tocchi con mano perchè è qui....a casa tua.
Ma vi pare possibile che per assumere un dirigente si vada a prenderlo a Legnago ?
Possibile che non ci sia un candidato locale ?
Uno che conosca i luoghi, dove è nato ?

LECCO – Un dirigente della Polizia Locale a capo dell’ufficio cultura, turismo e sport:
è un ritorno a Lecco per Luigi De Ciuceis, in forze al comando della polizia cittadina come agente fino al 1997
e attualmente è comandante della Polizia Locale di Legnago.
 

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