Val
Torniamo alla LIRA
Umberto Veronesi, oncologo e uomo politico, è morto nella sua casa di Milano all'età di 90 anni.
Da alcune settimane le sue condizioni di salute si erano progressivamente aggravate. Era circondato dai familiari, dalla moglie e dai figli.
È UNA foto in bianco e nero quella che Umberto Veronesi regalava di sé per raccontarsi.
La periferia delle case popolari, prima della Milano industriale, ben lontana da quella da bere o dell'Expo.
Dove lui abitava, venuto in città da una cascina nel Pavese.
E a sentirlo raccontare pareva di vederlo, alto, sottile, bello e charmant come lo abbiamo potuto conoscere,
guardare di lontano alla città che avrebbe, poi, per molti versi dominato e fatto diventare capitale della ricerca biomedica italiana, ma non solo.
Perché non c'è dubbio che, tra le mille eredità di Veronesi, la più solida è quella di aver trasportato
la medicina italiana fuori dalle secche spiritualiste vaticanocentriche, nella modernità.
A partire dalla guerra al grande male, l'oncologia.
Da alcune settimane le sue condizioni di salute si erano progressivamente aggravate. Era circondato dai familiari, dalla moglie e dai figli.
È UNA foto in bianco e nero quella che Umberto Veronesi regalava di sé per raccontarsi.
La periferia delle case popolari, prima della Milano industriale, ben lontana da quella da bere o dell'Expo.
Dove lui abitava, venuto in città da una cascina nel Pavese.
E a sentirlo raccontare pareva di vederlo, alto, sottile, bello e charmant come lo abbiamo potuto conoscere,
guardare di lontano alla città che avrebbe, poi, per molti versi dominato e fatto diventare capitale della ricerca biomedica italiana, ma non solo.
Perché non c'è dubbio che, tra le mille eredità di Veronesi, la più solida è quella di aver trasportato
la medicina italiana fuori dalle secche spiritualiste vaticanocentriche, nella modernità.
A partire dalla guerra al grande male, l'oncologia.