News del Giorno dal Web

Alghero, 23 kg di droga in spiaggia
Cocaina in uno zaino e in alcuni pacchi


Uno zaino contenente 20 chilogrammi di cocaina, sembra pura, è stato recuperato dalla polizia su una spiaggia di Alghero. Ad allertare le forze dell'ordine della presenza dello zaino sospetto è stato un passante. Successivamente i carabinieri della città sarda hanno trovato, poco distante, altri tre involucri contenenti 1,2 chili di cocaina ciascuno, nascosti nella sabbia. Sono in corso indagini di carabinieri e polizia.
Alghero, 23 kg di droga in spiaggia

Dopo la segnalazione del passante, che aveva notato lo zaino abbandonato, la polizia l'ha aperto con cautela trovando i 20 chili di cocaina suddivisa in panetti avvolti da cellophane. Dopo circa un'ora sono stati i carabinieri a trovare l'altro involucro, uguale a quelli precedenti. E ancora più tardi gli stessi militari hanno trovato, nella stessa zona, altri due involucri con 1,2 chilogrammi ciascuno di cocaina sempre sotterrati nella sabbia. Ancora non è chiaro se la droga sia stata abbandonata da trafficanti in fuga o se sia stata lasciata sulla spiaggia per essere recuperata successivamente.
 
Violenta figlia per anni, arrestato
Belgio, un altro caso di padre-mostro


Un'agghiacciante storia di violenze tra le mura domestiche sconvolge il Belgio. Un uomo è stato arrestato per aver sottoposto la figlia a violenze e stupri per vent'anni, da quando la giovane aveva solo 14 anni. Il padre-mostro è finito finalmente in carcere con la terribile accusa.

Da quanto racconta il quotidiano blega "Le Soir", sembra che il padre-mostro abbia cominciato ad abusare della ragazzina quando la moglie non è più riuscita a soddisfarlo. L'uomo è finito in manette dopo aver confessato il terribile crimine.

La storia ricorda quella dell'austriaco Joseph Fritzl, l'uomo che stuprò e tenne segregata in casa per 24 anni la figlia Elizabeth, con cui ebbe anche sette bambini.
 
Salma: "Mangio le formiche"
Hayek al "David Letterman Show"


Quel serpente sotto la sedia, che le ha fatto perdere la pazienza in tv, forse Salma Hayek l'avrebbe preferito cucinato ai ferri. Perché l'attrice 43enne che si è recentemente sposata con il miliardario francese Francois-Henri Pinault ha dei gusti culinari davvero particolarissimi. Al David Letterman Show, con il conduttore sotto shock, Salma ha infatti confessato di mangiare formiche, bachi e cavallette.
Foto Ap

L'attrice ha anche descritto il suo menù preferito, deliziando i telespettatori con consigli su come gustare le pietanze "prelibate": "Le formiche sono ottime se fritte, i lombrichi hanno un gusto eccezionale e i vermi anche: tutto dipende da come vengono cucinati".

E ha poi raccomandato al pubblico a casa: "Dovreste provarli, non ve ne pentirete".

Sotto lo sguardo un po' perplesso (che lasciava trasparire anche un po' di disgusto) di Letterman, Salma ha rincarato la dose.

"Ti consiglio davvero le formiche fritte - ha raccomandato al conduttore - hanno un sapore un po' affumicato e sono anche costose, perché difficili da trovare".
 
F1, PIRELLI PRESENTA 1/A GOMMA: AVVENTURA A COSTO ZERO

Sarà "a costo zero" il ritorno della Pirelli in F1 come fornitore unico di pneumatici nel triennio 2011-2013. A dirlo è stato il presidente Marco Tronchetti Provera che ha già presentato la prima gomma dopo meno di 24 ore dall'annuncio ufficiale della Fia. "Il mondo è cambiato - ha spiegato Tronchetti - e anche i team se ne sono accorti ed ecco perchè abbiamo preso al volo questa opportunità. I nostri budget sono fermi e inchiodati e anche per quanto riguarda la spesa per la pubblicità sarà anch'essa totalmente coperta da soldi che sottrarremo ad investimenti fatti in altri settori, come per esempio il rally". (24/06/2010) (Spr)
 
Una ricerca dell'Università di Modena e Reggio Emilia, dell'Istituto San Raffaele e del Centro di Medicina Rigenerativa Stefano Ferrari, diretta dalla dottoressa Graziella Pellegrini e pubblicata sul "New England Journal of Medicine"

Le cellule staminali ridanno la vista


Prelevate dal margine della cornea, hanno riparato occhi danneggiati anche totalmente

© NEWSFOOD.com - 24/06/2010
Le cellule staminali ridanno la vista
» LEGGI ANCHE

* • Una terapia a base di cellule staminali cura la cecità
* • Cellule staminali per ricreare le ossa della bocca
* • Puntatori laser, un pericolo per gli occhi

Le cellule staminali per ridare la vista, a persone che l'avevano perso, parzialmente e totalmente.

Questo il nucleo di una ricerca dell'Università di Modena e Reggio Emilia, dell'Istituto Scientifico San Raffaele (di Milano) e del Centro di Medicina Rigenerativa Stefano Ferrari (di Modena), diretta dalla dottoressa Graziella Pellegrini e pubblicata dal "New England Journal of Medicine".

La squadra della dottoressa Pellegrini ha preso in esame 107 pazienti, tutti con un occhio danneggiato (parzialmente o totalmente) da bruciature, causa di prodotti chimici.

Gli scienziati hanno prelevato le cellule staminali dal limbo, la regione al limite della cornea, dell'occhio sano e le hanno fatto moltiplicare in laboratorio, su una pellicola sottile. Successivamente, sono state inserite nell'occhio lesionato: il tutto ha richiesto solo un millimetro quadrato di limbo.

L'osservazione ha mostrato come, su 107 occhi trattati, 82 sono tornati alla vista totalmente e 14 hanno recuperato parzialmente la visione. Inoltre, i miglioramenti dei malati sono stabili, tanto che alcune persone sono state trattate oltre 10 anni fa e la loro "nuova" corneasi è dimostrata in grado di reggere nel tempo.

In generale, la tecnica ha avuto pieno successo nel 75% dei casi, tra cui quello di un uomo che aveva perso la vista 60 anni fa.

Gli esperti fanno notare che i trapianti di cellule staminali sono conosciuti da anni (ad es: contro la leucemia) ma in oculistica sono relativamente poco usati. Inoltre, la tecnica appena usata presenta due grandi vantaggi rispetto alla procedura standard, cioè il prelievo di tessuti da cadavere. Infatti, il metodo degli scienziati modenesi usa cellule dello stesso paziente, perfettamente compatibili e che rendono superfluo l'utilizzo di farmaci immunosoppressori.

Conclude la dottoressa Pellegrini: "Questo tipo di terapia si utilizza quando sono irrimediabilmente compromesse le staminali dell'occhio, ed è ipotizzabile impiegarla anche in altri tipi di malattie che hanno questa caratteristica. Quando le staminali dell'occhio non sono danneggiate ci sono alternative terapeutiche, come i trapianti di cornea, ma questi falliscono se l'occhio ha perso la sua capacità rigenerativa". Infatti, i soggetti presi in esame avevano alle spalle 4-6 trapianti di cornea, fallimenti che avevano anzi peggiorato la situazione.

Al momento, la scienziata con la sua squadra è ancora al lavoro, esplorando nuove possibilità perchè "Una volta che abbiamo imparato come manipolare le cellule è sorta naturalmente la voglia di iniziare a lavorare su altri epiteli".

Fonte: Paolo Rama, Stanislav Matuska, Giorgio Paganoni, Alessandra Spinelli, Michele De Luca, and Graziella Pellegrini, "Limbal Stem-Cell Therapy and Long-Term Corneal Regeneration", New England Journal of Medicine June 23, 2010 doi: 10.1056/NEJMoa0905955

Matteo Clerici

ATTENZIONE: l'articolo qui riportato è frutto di ricerca ed elaborazione di notizie pubblicate sul web e/o pervenute. L'autore, la redazione e la proprietà, non necessariamente avallano il pensiero e la validità di quanto pubblicato. Declinando ogni responsabilità su quanto riportato, invitano il lettore a una verifica, presso le fonti accreditate e/o aventi titolo.
 
Problemi di ricezione per l'iPhone 4
Apple conferma e consiglia: cambiare l'impugnatura o usare la custodia
ANSA


ROMA - Cambiare il modo di impugnare il telefono oppure comprare l'apposita custodia: è questa la risposta che molti acquirenti dell'iPhone 4, l'ultimo gioiellino della Mela che ha debuttato ieri su cinque mercati, hanno ricevuto da Apple una volta segnalato un problema di ricezione del segnale telefonico se si tiene in mano il dispositivo toccandolo sul lato sinistro, dove sono posizionate le antenne.

Come riportato da Engadget, la questione è stata sollevata da molti utenti ma Apple non la considera un problema tecnico o di software. "Stringendo ogni telefono - spiegano gli ingegneri della Mela in una dichiarazione ufficiale - si ha sempre una certa attenuazione delle prestazioni dell'antenna, con certi punti che sono più problematici di altri, a seconda della posizione dell'antenna.

Questo - proseguono - è un fatto comunque per ogni telefono senza fili". Quindi il consiglio di Apple per quegli utenti dell'iPhone 4 che hanno riscontrato lo stesso problema è quello di "evitare di stringerlo nella parte bassa sinistra, nei pressi dell'angolo, in maniera da coprire tutti e due i lati della striscia nera nella banda metallica", oppure di "usare uno dei tanti 'case' disponibili".
 
Motorola Droid X, ne vedremo delle belle (di foto, ma non solo)
Scritto da Roberto Catania

Il display da 4.3” e la fotocamera da 8 megapixel con funzionalità video Hd e uscita Hdmi assicurano al secondo capitolo della serie Droid una dotazione per l’imaging pari (se non superiore) a quella dell’iPhone. La sfida è ormai aperta.

Il Motorola Droid (in Italia conosciuto come Milestone), probabilmente il miglior cellulare Android (insieme all’Htc Desire), nonché il terminale della rinascita della casa americana, si rinnova. L’obiettivo è naturalmente rispondere all’uscita del nuovo iPhone 4, che proprio in questi giorni fa il suo debutto ufficiale sul mercato.

Per alzare l’asticella, Motorola si affida a due compagni di viaggio fidati: Google, per ciò che riguarda l’OS, e Verizon, partner per i servizi di telefonia negli Stati Uniti. Il risultato è un cellulare full-touch pieno zeppo di risorse, sia sul piano hardware che su quello delle applicazioni. Vediamole in sintesi.
Display, processore e fotocamera: c’è da star tranquilli

Più che competitiva la dotazione “fisica” del nuovo Droid X, almeno sulla carta. Sugli scudi il display touch-screen maggiorato (4.3 pollici, come l’Htc HD2) ma a brillare è pure il processore da 1GHz e la connettività 3G corredata da A-Gps, Bluetooth e Wi-Fi. Un discorso a sé merita la fotocamera da 8 megapixel con funzionalità video in alta definizione e uscite Dlna e Hdmi per scaricare e condividere i contenuti HD. Per l’archiviazione sono invece a disposizione 8 giga di memoria interna cui si aggiungono i 16 della memory card (già inclusa nella confezione). L’autonomia? Non è ancora dichiarata, ma la presenza di una batteria da 1540 mAh fa ben sperare.
Sopra Android sale anche Flash

Si parte con Android 2.1, aggiornabile alla versione 2.2 (Froyo) non appena Google provvederà al rilascio. A quel punto, il Droid X si ritroverà in dote la compatibilità con Flash (10.1) e il thetering, ovvero la possibilità di utilizzare il telefono come un vero e proprio hot spot Wi-Fi. A ciò si aggiungono naturalmente a tutte le G-Apps preinstallate e quelle scaricabili dall’Android Market. Nella versione americana ci sarà spazio inoltre per una serie di servizi associati all’operatore, come Skype Mobile, per le chiamate VoIp, e V Cast Video per l’accesso a risorse video compresi televisivi. In Italia bisognerà attendere qualche mese quando verranno svelati gli accordi con gli operatori nostrani.
Anche il prezzo è in stile iPhone

Negli Usa, il nuovo Motorola Droid X verrà venduto scontato a 199 euro con un abbonamento Verizon per due anni. Come dire, nessun inferiority complex nei confronti dell’iPhone, nemmeno sul piano tariffario.
 

Allegati

  • Droidx.jpg
    Droidx.jpg
    23,7 KB · Visite: 344
Terni, Pietro Taricone è morto
Tragico incidente col paracadute


Pietro Taricone non ce l'ha fatta. Precipitato lunedì dopo un lancio con il paracadute a Terni, l'attore 35enne è morto nell'ospedale della città umbra, dove i medici hanno cercato in tutti i modi di salvargli la vita con una lunghissima operazione durata 9 ore. Troppo gravi le lesioni interne riportate nell'impatto. Accanto a Taricone è rimasta sempre la compagna Kasia Smutniak, che si era lanciata con il paracadute poco dopo di lui dallo stesso aereo.
Pietro Taricone

Rianimato sul posto da personale del 118 dopo avere subito un arresto cardio-circolatorio, era stato subito trasferito in ospedale dove gli sono riscontrate diverse fratture. In particolare alle gambe e al bacino. Taricone aveva inoltre subito traumi alla testa e all'addome, con emorragie definite "importanti".

Per arrestare le emorraggie e ridurre le fratture provocate dalla caduta, l'attore è stato sottoposto a un'operazione fiume durata oltre nove ore. L'intervento aveva il compito di risolvere il problema legato alle perdite di sangue, ma poi la situazione clinica è peggiorata. Il decesso è avvenuto per improvvise complicazioni. Taricone non ha mai ripreso conoscenza dopo l'incidente. Con l'attore è rimasta sempre in ospedale la compagna Kasia Smutniak.

Quello di lunedì a Terni doveva essere per Taricone un lancio con il paracadute come tanti altri ne aveva già fatti in passato, ma per la star della prima edizione del Grande Fratello qualcosa è andato storto. Cosa sia successo esattamente lo dovrà stabilire l'indagine svolta dalla polizia. Dalle testimonianze già raccolte dagli investigatori è emerso che il paracadute di Taricone si è aperto regolarmente dopo un lancio da 1.500-2.000 metri di altezza.

Poi, però, un colpo di vento o una manovra errata nelle ultime fasi del volo lo hanno fatto finire a terra a una velocità ben superiore a quella prevista. Proprio l'ipotesi di un errore nelle operazioni di frenata è quella maggiormente presa in considerazione dagli investigatori della questura di Terni. Taricone, paracadutista definito "esperto" da chi lo conosce, con alle spalle centinaia di lanci, potrebbe averla ritardata eccessivamente, finendo a terra con violenza praticamente davanti agli occhi della compagna, l'attrice Kasia Smuntiak, che si era lanciata dopo di lui. E sembra che con la coppia si trovasse a Terni anche la loro figlia di sei anni, Sophie.

'O guerriero era da tempo un habituè dell'aviosuperficie umbra che frequentava da circa un anno e mezzo e dove si era più volte lanciato con la scuola di paracadutismo "Gordio". Al presidente della società che gestisce l'area, Sergio Sbarzella, aveva confidato nei mesi scorsi che per lui il paracadutismo non era "solo uno sport, ma un'attività che forma l'equilibrio psico-fisico della persona".

Lunedì Taricone aveva raggiunto Terni per partecipare a un corso sulla sicurezza in volo di livello intermedio. Due ore di teoria poi un primo salto senza problemi. Quindi di nuovo in quota con un aereo Cesna caravan turbo elica insieme ad altri sette compagni tra i quali la moglie, che a sua volta, nei mesi scorsi, aveva avuto un incidente, sempre con il paracadute, uscendo però indenne.

Taricone ha saltato per primo e - ha spiegato uno degli appartenenti alla scuola Gordio - a circa mille e 200 metri si è regolarmente aperto il paracadute ad ala. A un centinaio di metri da terra l'attore doveva cominciare le operazioni per rallentare la velocità in vista dall'atterraggio che invece - ha riferito ancora chi ha assistito a quanto successo - sono state messe in atto solo a 20 metri dal suolo. Perché sia successo lo chiarirà l'inchiesta in corso.
 
Megan Fox si è sposata
Nozze "segrete" alle Hawaii


Un matrimonio in sordina, con una cerimonia per pochi intimi. Così Megan Fox, l'attrice e modella eletta varie volte come la donna più sexy del mondo, si è sposata alle Hawaii. Secondo il sito di gossip Tmz.com, l'attrice di "Transformers" (24) ha detto sì alla fine della scorsa settimana a Brian Austin Green, suo compagno da tempo.
Megan Fox e Brian Green

La coppia si è unita nel corso di una breve cerimonia al Four Seasons Resort di Big Island.

Megan e Brian si sono conosciuti nel 2004, ma hanno avuto una relazione intermittente. E

ntrambi sono al primo matrimonio, ma Green, 36 anni, ha un figlio di 8 anni, nato dalla relazione con l'attrice Vanessa Marcil.
 
Addio a Hayek
Il mondo sognò con i suoi Swatch


A 82 anni era il decano dell'orologeria. "Un infarto l'ha colto al lavoro"


È morto d'infarto «mentre lavorava nella sua affezionata società». Così Swatch Group ha annunciato ieri sera la morte di Nicolas Hayek, presidente e amministratore delegato del colosso svizzero, numero uno mondiale dell'orologeria.

Nato in Libano nel 1982 da padre libanese e madre americana, Hayek ha ricoperto fino all'ultimo la sua carica, anche se aveva già preparato la sua successione, decidendo di cedere nel 2003 al figlio Nick la direzione operativa del gruppo, che raduna una ventina di marchi (tra cui Omega, Longines, Rado, Tissot, Breguet).

Fu lui, nel 1983, a fondare il Gruppo Swatch fondendo le due società svizzere che supervisionava: Usuag e Ssih. Dall'alto dei suoi 82 anni, Hayek era considerato il decano degli imprenditori elvetici, ma anche la loro anima più innovativa e creativa.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto